FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Il grande problema dei timidi (https://fobiasociale.com/il-grande-problema-dei-timidi-48562/)

umpalumpa 05-04-2015 16:53

Il grande problema dei timidi
 
Una delle frasi più ricorrenti che passa nella mente di un timido/introverso/fobico è questa: "Quando sto con gli altri non so che dire, non so che fare."

Una delle ragioni scatenanti di questo problema più plausible è l'ansia. Ovvero pensiamo che il fatto di essere ansiosi non ci permetta di esprimere appieno la nostra creatività e spontaneità nei rapporti sociali.
Ma è veramente così?
Faccio questa domanda perchè essendo uno che prende psicofarmaci ho sperimentato l'assenza di ansia in un contesto sociale (grazie alle benzodiazepine). Questo però non è bastato per riuscire ad esprimere quello che avrei voluto.
L'inibizione nei comportamenti, la mancanza di argomenti interessanti e in generale quell'alone di trasparenza che mi circinda abitualmete non sono scomparsi.
Quindi? Cos'è che manca veramente? Ho diverse ipotesi in mente, ma vorrei sentire altri pareri

Suttree 05-04-2015 17:07

Re: Il grande problema dei timidi
 
Se sei molto introverso è probabile che parlerai poco anche in assenza di ansia..non è che tutti debbano essere dei grandi intrattenitori/oratori:nonso:
Puoi esercitarti a fare il cosiddetto "small talk" (parlare del più o del meno) che solitamente agli introversi riesce difficile.

Blue Sky 05-04-2015 17:11

Re: Il grande problema dei timidi
 
Per il MIO parere, nel MIO caso, è tutto riconducibile a una bassissima autostima.
L'ansia (per fortuna mai giunta a livelli "paralizzanti") è a sua volta una conseguenza di quell'assunto iniziale: "io non valgo niente, io non interesso a nessuno, io non so niente delle cose di cui gli altri parlano, la mia vita è qualcosa di cui mi devo vergognare dato che non ho una compagna e non lavoro, se parlo risulterò ignorante, mi troveranno brutto, mal vestito, noiosissimo, ingenuo e stupido".

Suttree 05-04-2015 17:14

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1487730)
Per il MIO parere, nel MIO caso, è tutto riconducibile a una bassissima autostima.
L'ansia (per fortuna mai giunta a livelli "paralizzanti") è a sua volta una conseguenza di quell'assunto iniziale: "io non valgo niente, io non interesso a nessuno, io non so niente delle cose di cui gli altri parlano, la mia vita è qualcosa di cui mi devo vergognare dato che non ho una compagna e non lavoro, se parlo risulterò ignorante, mi troveranno brutto, mal vestito, noiosissimo, ingenuo e stupido".

Credo anche io che la bassa autostima non aiuti ad esporsi e parlare di più:bene:

luky 05-04-2015 17:15

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da umpalumpa (Messaggio 1487724)
Una delle frasi più ricorrenti che passa nella mente di un timido/introverso/fobico è questa: "Quando sto con gli altri non so che dire, non so che fare."

Una delle ragioni scatenanti di questo problema più plausible è l'ansia. Ovvero pensiamo che il fatto di essere ansiosi non ci permetta di esprimere appieno la nostra creatività e spontaneità nei rapporti sociali.
Ma è veramente così?
Faccio questa domanda perchè essendo uno che prende psicofarmaci ho sperimentato l'assenza di ansia in un contesto sociale (grazie alle benzodiazepine). Questo però non è bastato per riuscire ad esprimere quello che avrei voluto.
L'inibizione nei comportamenti, la mancanza di argomenti interessanti e in generale quell'alone di trasparenza che mi circinda abitualmete non sono scomparsi.
Quindi? Cos'è che manca veramente? Ho diverse ipotesi in mente, ma vorrei sentire altri pareri

Io certe volte non ho la forza per esporre le mie ragioni. Per lavoro DEVO farlo. Ma quando sto a casa perdo la forza e probabilmente interesse per contrastare l'opinione altrui anche se non mi farebbe male. Ad esempio oggi ho sentito dei commenti del tipo "Si gli striscioni dei romanisti ma la mamma di Ciro Esposito sta sempre in mezzo" E allora cos'è una buona ragione per offendere la Sig.ra Leardi e la memoria di Ciro inneggiando a Daniele De Santis?. Io da tifoso romanista provo vergogna e pena. Ma non ho fatto un fiato :(

Altre volte invece è proprio una mancanza di argomenti e di interessi :)

Vargtar90 05-04-2015 17:19

Re: Il grande problema dei timidi
 
quindi uno che prende un antidolorifico per una gamba rotta poi può mettersi correre?

Comunque credo sia tutto un insieme, gli argomenti, il contesto (per esempio io faccio più fatica a conversare se ci sono gruppi molto grandi oppure se ho davanti una sola persona ma con cui ho interagito poco fino a quel momento), la paura di fare brutte figure e di sentirsi dire cose che non vogliamo, poca abitudine nel relazionarsi con gli altri, annoiarsi, mettersi dubbi.

Secondo me essere più sicuri di se stessi, avere meno paura di sbagliare e farsi le ossa (che ne so, magari riuscire ad intavolare anche una piccola discussione con un negoziante o un'altra figura del genere con cui si interagisce per poco tempo, ovviamente sempre con rispetto e senza far perdere tempo agli altri) sono alcuni validi ingredienti per riuscire nei nostri intenti sociali.

Sputafuoco95 05-04-2015 18:08

Re: Il grande problema dei timidi
 
Il mio problema unico e solo è che non riesco a fare small talk, il resto, timidezza e cazzi annessi sono solo conseguenze.

claire 05-04-2015 18:15

Re: Il grande problema dei timidi
 
Io so fare small talk proprio quando sono in ansia,il silenzio non lo reggo,mi imbarazza troppo e questa cosa non la trovo positiva

Suttree 05-04-2015 18:18

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1487761)
Io so fare small talk proprio quando sono in ansia,il silenzio non lo reggo,mi imbarazza troppo e questa cosa non la trovo positiva

A me il silenzio non imbarazza..però noto che spesso invece imbarazza gli altri e quindi cerco di dire qualcosa (spesso con scarsi risultati).

umpalumpa 05-04-2015 18:20

Re: Il grande problema dei timidi
 
Ecco per quanto mi riguarda lo small talk è qualcosa che non reggo proprio. Preferisco i silenzi piuttosto che conversazioni sterili e noiose

Wolferstein 05-04-2015 18:27

Re: Il grande problema dei timidi
 
Dipende anche da cosa significa lo small talk: se significa parlare del più o del meno va bene se sono interessato o conosco a sufficienza l argomento. Se significa invece fare pettegolezzi su persone non presenti o fare battute, divento presto insofferente perché ho un odio viscerale per queste cose e spesso in questi casi mi ammutolisco.

Sputafuoco95 05-04-2015 18:35

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da umpalumpa (Messaggio 1487764)
Ecco per quanto mi riguarda lo small talk è qualcosa che non reggo proprio. Preferisco i silenzi piuttosto che conversazioni sterili e noiose

Ecco io sono uguale a te. Questo fatto ti pregiudica amicizie, amori e quant' altro. Parlo per esperienza, la gente e sopratutto le ragazze amano ridere, scherzare, parlare di cazzate, insomma estroversare.

Blue Sky 05-04-2015 18:36

Re: Il grande problema dei timidi
 
Secondo me lo small talk ha un'importanza enorme, perché la prima impressione che facciamo agli altri conta molto.
Nei periodi in cui sono più informato sui temi d'attualità oppure sulle tematiche di comune interesse, riesco a parlarne in modo accettabile, e sembro addirittura assertivo (perché parlo di cose sulle quali mi sono già fatto un'idea).
E' una buona base di partenza. Certo da sola non basta.

Tatlises 05-04-2015 18:52

Re: Il grande problema dei timidi
 
Voi non avete paura di fare sentire stupida o poco informata la persona o le persone con cui interloquite? questa convinzione che ho è il mio maggiore problema quando conosco persone nuove. Certo, magari faccio una bella figura, ma ho paura di essere visto come una specie di marziano e mettere a disagio (e magari annoiare) gli interlocutori, che quindi tenderanno ad evitarmi per trovare qualcuno di più "ignorante".

Sputafuoco95 05-04-2015 18:56

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Tatlises (Messaggio 1487775)
Voi non avete paura di fare sentire stupida o poco informata la persona o le persone con cui interloquite? questa convinzione che ho è il mio maggiore problema quando conosco persone nuove. Certo, magari faccio una bella figura, ma ho paura di essere visto come una specie di marziano e mettere a disagio (e magari annoiare) gli interlocutori, che quindi tenderanno ad evitarmi per trovare qualcuno di più "ignorante".

Ma magari avessi questa capacità. A me proprio non va di parlare, mi rompo, mi annoio. Sono troppo pratico e sintetico per parlare ore di cazzate a vanvera.
Nella vita ci sono due tipi di persone prevalentemente, secondo la mia idea: gli estroversoni cazzari, che spesso sanno fare poco o tanto e male ma sanno vendersi bene e quelli che parlano poco e fanno tanto.

Blue Sky 05-04-2015 18:59

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Tatlises (Messaggio 1487775)
Voi non avete paura di fare sentire stupida o poco informata la persona o le persone con cui interloquite? questa convinzione che ho è il mio maggiore problema quando conosco persone nuove. Certo, magari faccio una bella figura, ma ho paura di essere visto come una specie di marziano e mettere a disagio (e magari annoiare) gli interlocutori, che quindi tenderanno ad evitarmi per trovare qualcuno di più "ignorante".

Devo dire di no, per me è più spesso il contrario (paura di sembrare io l'ignorante).
Ci sono delle volte (rarissime) in cui mi rendo conto di stare "al di sopra" dell'interlocutore. Però non mi sento a disagio per lui, anzi la mia bassissima autostima esce un pò risollevata da quegli episodi.

Gendo Ikari 05-04-2015 19:11

Re: Il grande problema dei timidi
 
Io credo che serva anche una certa capacità nel riuscire a trasformare le (piccole) cose che ci accadono quotidianamente in episodi da inserire in una conversazione. Se io stesso dò poca importanza a ciò che mi capita allora, quando sarà il momento di partecipare ad un dialogo, mi sentirò come se non avessi nulla da dire.

camilla86 05-04-2015 19:15

Re: Il grande problema dei timidi
 
Le mie difficoltà relazionali sono una diretta conseguenza della scarsa autostima o del sentirmi spesso un gradino più in basso degli altri. Questo mi provoca molta ansia, soprattutto quando devo parlare in pubblico ed essere al centro dell'attenzione.

ilPaul 05-04-2015 19:58

Re: Il grande problema dei timidi
 
Guarda secondo me il tuo problema è proprio il benzo.
Io l'ho assunto per un po' di tempo e non è che faccia chissà quale effetto. A me toglieva soltanto quel magone che si prova nel petto all'inizio dell'ansia ma in generale la sudorazione, il non riuscir parlare svelto, i tremori e l'ansia stessa sono sempre rimasti là dove erano.
Non ho mai voluto assumere qualcosa di più pesante. Tu se vuoi, parlane con il tuo specialista.

ansiolino 05-04-2015 20:15

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1487730)
Per il MIO parere, nel MIO caso, è tutto riconducibile a una bassissima autostima.
L'ansia (per fortuna mai giunta a livelli "paralizzanti") è a sua volta una conseguenza di quell'assunto iniziale: "io non valgo niente, io non interesso a nessuno, io non so niente delle cose di cui gli altri parlano, la mia vita è qualcosa di cui mi devo vergognare dato che non ho una compagna e non lavoro, se parlo risulterò ignorante, mi troveranno brutto, mal vestito, noiosissimo, ingenuo e stupido".

mi hai letto nel pensiero
comunque, a conti fatti, per molti di noi ed io sicuramente, è così

sono comunque dell'idea che se il problema timidezza non si manifesta, perchè deve essere un problema? io ad esempio divento rosso, sudo e tremo e questi si che son problemi, ma se invece non parlo, dove sta il problema?

Onizuka 05-04-2015 20:21

Re: Il grande problema dei timidi
 
Parla solo quando hai davvero qualcosa da dire, è inutile mettersi a dire cose inutili. Se ci sono dei silenzi pazienza, anche quelli fanno parte di una conversazione. Non è detto che bisogna parlare ogni momento, va bene fare delle pause.

umpalumpa 05-04-2015 20:24

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da ilPaul (Messaggio 1487826)
Guarda secondo me il tuo problema è proprio il benzo.
Io l'ho assunto per un po' di tempo e non è che faccia chissà quale effetto. A me toglieva soltanto quel magone che si prova nel petto all'inizio dell'ansia ma in generale la sudorazione, il non riuscir parlare svelto, i tremori e l'ansia stessa sono sempre rimasti là dove erano.
Non ho mai voluto assumere qualcosa di più pesante. Tu se vuoi, parlane con il tuo specialista.

Guarda lo prendo solo ogni tanto proprio per placare i sintomi fisici, non credo sia quello il problema. Anche perchè questo fatto del non sapere cosa dire c'è lo da sempre ben prima di prendere farmaci

Miquel 05-04-2015 20:26

Re: Il grande problema dei timidi
 
Il problema è che sei preso da così tante paranoie che non sai poi cosa dire. Ti preoccupi di te stesso e di ciò che gli altri possano pensare di te. Ciò ti blocca dall'agire spontaneamente.

ilPaul 05-04-2015 20:30

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da umpalumpa (Messaggio 1487854)
Guarda lo prendo solo ogni tanto proprio per placare i sintomi fisici, non credo sia quello il problema. Anche perchè questo fatto del non sapere cosa dire c'è lo da sempre ben prima di prendere farmaci

Io ti posso solo consigliare la mia via: lavorare su sé stessi. Rispetto ai tempi in cui prendevo il benzo sono cambiato molto ma la mia vita resta ferma proprio perché non sono cambiato abbastanza. Il mio metodo ha però una controindicazione: ci impieghi una vita. :(

umpalumpa 05-04-2015 20:32

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Miquel (Messaggio 1487856)
Il problema è che sei preso da così tante paranoie che non sai poi cosa dire. Ti preoccupi di te stesso e di ciò che gli altri possano pensare di te. Ciò ti blocca dall'agire spontaneamente.

Quando sono sotto effetto di benzo non ho di questi pensieri.
Per fare un paragone è come essere brilli senza però l'effetto euforico.
E ora che ci penso con l'alcol trovo sempre qualcosa di interessante da dire e soprattutto da fare che è anche più importante quando interagisci con qualcuno

Miquel 05-04-2015 20:40

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da umpalumpa (Messaggio 1487866)
Quando sono sotto effetto di benzo non ho di questi pensieri.
Per fare un paragone è come essere brilli senza però l'effetto euforico.
E ora che ci penso con l'alcol trovo sempre qualcosa di interessante da dire e soprattutto da fare che è anche più importante quando interagisci con qualcuno

Perché quando sei ubriaco agisci autonomamente, d'istinto. Non imponi al tuo cervello di fare certi pensieri, del tipo: ''Non so cosa dire'', ''Non so cosa fare'', ''Se dico questo come mi giudicheranno gli altri''...sei libero dalle classiche seghe mentali o paranoie. Intesi?

Morte. 05-04-2015 20:42

Re: Il grande problema dei timidi
 
Capita anche a me ma gli altri non hanno niente in piu di te.
Respirano parlano mangiano e cagano come fai te, ma a differenza tua si sono creati un palco di stronzate sopra la loro esistenza che va in fumo ad un soffio. Spogliali e smascherali, vedrai che sono piu deboli di quanto pensi.
E ci godrai a soggiogarli, eccome se ci godrai.
Ricorda che crepano pure loro

umpalumpa 05-04-2015 20:58

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Morte. (Messaggio 1487873)
Capita anche a me ma gli altri non hanno niente in piu di te.
Respirano parlano mangiano e cagano come fai te, ma a differenza tua si sono creati un palco di stronzate sopra la loro esistenza che va in fumo ad un soffio. Spogliali e smascherali, vedrai che sono piu deboli di quanto pensi.
E ci godrai a soggiogarli, eccome se ci godrai.
Ricorda che crepano pure loro

è vero per molti ma non per tutti. Ci sono persone che sono effettivamente delle belle persone, con un alta autostima la quale non è esagerata.
Il fatto che molti basino la loro sicurezza su dei castelli di carta purtoppo non ci aiuta molto

umpalumpa 05-04-2015 21:10

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Miquel (Messaggio 1487872)
Perché quando sei ubriaco agisci autonomamente, d'istinto. Non imponi al tuo cervello di fare certi pensieri, del tipo: ''Non so cosa dire'', ''Non so cosa fare'', ''Se dico questo come mi giudicheranno gli altri''...sei libero dalle classiche seghe mentali o paranoie. Intesi?

Credo che oltre a quello che hai detto, che c'è sicuramente, ovvero lo sblocco delle inibizioni, c'è anche un mix di creatività, aggressività e assertività che si vanno ad aggiungere allo stato mentale di un ubriaco.
Il punto è possibile riuscire a trasportare queste caratteristiche al comportamento giornaliero di ognuno di noi?

umpalumpa 05-04-2015 21:12

Re: Il grande problema dei timidi
 
1 allegato(i)
Oltre a questo è chiaro

Blue Sky 05-04-2015 21:17

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 1487844)
mi hai letto nel pensiero
comunque, a conti fatti, per molti di noi ed io sicuramente, è così

sono comunque dell'idea che se il problema timidezza non si manifesta, perchè deve essere un problema? io ad esempio divento rosso, sudo e tremo e questi si che son problemi, ma se invece non parlo, dove sta il problema?

Eh, lì si nasconde il germe maledetto dell'evitamento :mrgreen:
Oggi non parli, passi inosservato e torni a casa contento;
domani non parli, la gente inizia ad ignorarti e tu sei ancora più tranquillo e contento;
dopodomani dici che hai un impegno, te ne stai a casa a guardare quei 6 episodi arretrati della tua serie preferita, stai da Dio e sei ancora più contento;
il giorno dopo nemmeno ti invitano più, tu guardi il cellulare silenzioso e sei ancora più contento.
Alla lunga hai permesso alla tua timidezza di condizionare la tua vita. Questa è in buona parte la mia storia.

Miquel 05-04-2015 21:20

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da umpalumpa (Messaggio 1487904)
Credo che oltre a quello che hai detto, che c'è sicuramente, ovvero lo sblocco delle inibizioni, c'è anche un mix di creatività, aggressività e assertività che si vanno ad aggiungere allo stato mentale di un ubriaco.
Il punto è possibile riuscire a trasportare queste caratteristiche al comportamento giornaliero di ognuno di noi?

Certo che sì, e te lo dice un timido come te. Basta imparare a cambiare il modo di vedere le cose, ergo meno paranoie e più azione. Meno riflessivo e più pragmatico. MENO PAURA E PIU' CORAGGIO

Weltschmerz 05-04-2015 21:25

Re: Il grande problema dei timidi
 
Sintonia emotiva con l'altro.

Blue Sky 05-04-2015 21:26

Re: Il grande problema dei timidi
 
Io quando bevo sono ancora più inibito di quando sono lucido. Perché ho paura di dire cazzate e fare gaffe (è successo, non vi racconto che è meglio), ho paura di barcollare o rovesciare le cose (una volta mi è scivolato di mano un bicchiere di birra :mrgreen:); e ho paura di avere lo sguardo perso (edit).
Le stesse paure che ho nel dialogo di tutti i giorni, moltiplicate per tre.

OhNo! 05-04-2015 21:27

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Miquel (Messaggio 1487915)
Certo che sì, e te lo dice un timido come te. Basta imparare a cambiare il modo di vedere le cose, ergo meno paranoie e più azione. Meno riflessivo e più pragmatico. MENO PAURA E PIU' CORAGGIO

Direi che questo è il nocciolo della questione, e siamo più o meno tutti d'accordo. Facile a dirsi, difficile a farsi però. :piangere:

Miquel 05-04-2015 21:53

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da OhNo! (Messaggio 1487920)
Direi che questo è il nocciolo della questione, e siamo più o meno tutti d'accordo. Facile a dirsi, difficile a farsi però. :piangere:

Caro niente è facile. L'importante è provarci...dai ragazzi

dottorzivago 05-04-2015 21:53

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo Ikari (Messaggio 1487789)
Io credo che serva anche una certa capacità nel riuscire a trasformare le (piccole) cose che ci accadono quotidianamente in episodi da inserire in una conversazione. Se io stesso dò poca importanza a ciò che mi capita allora, quando sarà il momento di partecipare ad un dialogo, mi sentirò come se non avessi nulla da dire.

Hai proprio ragione!!!! Anche io odio il silenzio, e allo stesso modo non sono capace di fare "small talking"......capita che io inizia a parlare del piu e del meno ma il problema è che il mio parlare è troppo small!!!!

DeadMan87 05-04-2015 21:54

Re: Il grande problema dei timidi
 
Voglio spezzare una lancia a favore dei timidi.

E' vero che spesso siamo ansiosi, è vero che spesso siamo troppo riflessivi, è vero che spesso siamo semplicemente paranoici...

Ma è vero che il problema di molti timidi è anche l'essere emotivamente più sensibili e in un certo senso maturi. Non siamo in grado di banalizzare i rapporti, per noi è tutto molto importante, una parola sbagliata può essere un casino, mentre i non-timidi sparano stronzate (a volte anche in modo ripetitivo a mo' di tormentone) senza curarsi troppo delle conseguenze. Tanto poi basta un "ma non intendevo dire quello" e tutto si sistema. Per un timido è inconcepibile, perché riconosciamo la fragilità insita in chiunque. I timidi hanno fin troppa premura nel rivolgersi agli altri spesso. E questo ci fa apparire bloccati, inebetiti, tontoloni e via dicendo.

A volte nella mente di un timido si nascondono intrecci di ragionamenti che farebbero sfigurare un campione di algebra, elaboriamo possibili dialoghi, possibili conseguenze, possibili danni e offese nel tempo di uno sbadiglio.

E questo non è un male, la cosa negativa è il fatto di rimanere bloccati nell'incapacità di scegliere, perché alla fine di tutto questi ragionamenti al contrario di quelli matematici non hanno un risultato garantito da teoremi o leggi, e si torna all'incapacità di astrarre di cui sopra. E ci si perde nelle infinite variabili. E le occasioni si sprecano.

PeppermintCandy 05-04-2015 21:54

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1487919)
Io quando bevo sono ancora più inibito di quando sono lucido. Perché ho paura di dire cazzate e fare gaffe (è successo, non vi racconto che è meglio), ho paura di barcollare o rovesciare le cose (una volta mi è scivolato di mano un bicchiere di birra :mrgreen:); e ho paura di avere lo sguardo perso (questa è una cosa mia, sono strabico, non vale per voi).
Le stesse paure che ho nel dialogo di tutti i giorni, moltiplicate per tre.

Anche io ahahah :D Manco quando bevo riesco a dire due cavolate senza preoccupazioni :mrgreen:

Miquel 05-04-2015 22:24

Re: Il grande problema dei timidi
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1487940)
Voglio spezzare una lancia a favore dei timidi.

E' vero che spesso siamo ansiosi, è vero che spesso siamo troppo riflessivi, è vero che spesso siamo semplicemente paranoici...

Ma è vero che il problema di molti timidi è anche l'essere emotivamente più sensibili e in un certo senso maturi. Non siamo in grado di banalizzare i rapporti, per noi è tutto molto importante, una parola sbagliata può essere un casino, mentre i non-timidi sparano stronzate (a volte anche in modo ripetitivo a mo' di tormentone) senza curarsi troppo delle conseguenze. Tanto poi basta un "ma non intendevo dire quello" e tutto si sistema. Per un timido è inconcepibile, perché riconosciamo la fragilità insita in chiunque. I timidi hanno fin troppa premura nel rivolgersi agli altri spesso. E questo ci fa apparire bloccati, inebetiti, tontoloni e via dicendo.

A volte nella mente di un timido si nascondono intrecci di ragionamenti che farebbero sfigurare un campione di algebra, elaboriamo possibili dialoghi, possibili conseguenze, possibili danni e offese nel tempo di uno sbadiglio.

E questo non è un male, la cosa negativa è il fatto di rimanere bloccati nell'incapacità di scegliere, perché alla fine di tutto questi ragionamenti al contrario di quelli matematici non hanno un risultato garantito da teoremi o leggi, e si torna all'incapacità di astrarre di cui sopra. E ci si perde nelle infinite variabili. E le occasioni si sprecano.

Esaltazione allo stato puro dell'essere timido? Ammettiamo pure che sia vero, ammettiamo che i nostri ragionamenti farebbero sfigurare un campione di algebra, e allora? Cosa ce ne facciamo dei cosiddetti ragionamenti se poi non sappiamo affrontare la vita? Tra l'altro il tuo mi sembra il solito discorso volto ad esaltare la persona fobica e a ridurre quel ragazzo normale, giudicante e superficiale di turno. Ti dirò ho visto quasi più superficialità qui, su questo sito che non nella realtà...forse si dimentica che coloro che giudicano sono quelli che hanno paura di essere giudicati


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:38.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.