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Ricerca di approvazione e insicurezza
Leggete questa frase e rifletteteci per un minuto:
''Maggiore è la nostra ostinazione nel cercare l'approvazione degli altri, maggiore è il nostro imbarazzo, maggiore è la nostra insicurezza.'' Cosa ne pensate? Cosa vi viene in mente? |
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Che si tratta di un'affermazione abbastanza banale.
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Ricerca di approvazione --> aspettativa enorme --> delusione dell'aspettativa sovradimensionata --> insicurezza
Banale e scontato. E soprattutto semplicistico e riduttivo, le ragioni dell'insicurezza e dell'imbarazzo non sono solo dovute al bisogno di approvazione. Non si spiegherebbe altrimenti perché a volte si prova imbarazzo a relazionarsi con persone che si conoscono magari da tempo e verso cui non si ha un bisogno di approvazione forte. |
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I rapporti in cui provo imbarazzo, pensandoci bene, sono rapporti in cui dubito dell'approvazione dell'altro. Con mio padre ad esempio, temo molto il suo giudizio. Insomma nella mia vita c'è una certa correlazione tra disagio e timore del giudizio negativo. Penso che la paura del giudizio degli altri sia forse la componente più rilevante dei miei problemi. Può darsi che sia solo il mio caso ovviamente. |
re: Ricerca di approvazione e insicurezza
E' vera. E' una profezia autoavverante. Tu cerchi l'approvazione, metti in atto comportamenti da ricerca di approvazione, non ottieni l'effetto voluto e questo aumenta l'insicurezza e la voglia di avere approvazione, metterai in campo comportamenti ancora più da ricerca di approvazione, ecc, ecc.
Purtroppo è un classico del fobico medio dire che certe frasi sono banali e scontate. Purtroppo ciò non toglie che sia la verità. Dovrebbe forse essere sempre complicata e profonda? Che poi quello è solo un modo semplice per dire una verità. Potremmo poi trovarne altri di modi per dire la stessa cosa in modo complicatissimo. |
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re: Ricerca di approvazione e insicurezza
@Kody
Comprendo il ragionamento che fai e sono d'accordo, ma a me continua a sembrare una cosa scontata. Inoltre non inquadra al completo il problema. Per me è il solito voler semplificare all'osso per individuare cause standardizzate e arrivare a soluzioni "one fit for all". |
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-Il fobico medio tende all'evitare, cioè la sua parte fobica è più forte del suo volerne uscire e questo porta solo a vedere nelle frasi, nei consigli cose da non applicare. Che siano banali, che sia la classica frase "ciò che vale per te non vale per me", che sia "Bisogna indagare sulle cause prima" o altre risposte che da a se stesso. Me le davo anche io e non mi hanno fatto uscire dalla fobia, mai. Io ho poi iniziato a provare a risolvere i miei problemi, partendo dal più semplice, usando metodi già applicati da altri e dati per buoni nel risolvere quella particolare cosa. Ciò non vuol dire [e qui mi cadrà sempre il mito del fobico medio superiore di intelligenza] che se, parlando magari di timidezza, "Tizio è andato in giro a fermare persone sconosciute e chiedere info" lo abbia fatto anche io. Io ho semplicemente detto "Va bene, a me questa cosa ancora non mi riesce, ma quello che ha fatto è stato, a livello più astratto e generico, esporsi a sconosciuti. Bene allora io posso fare la stessa cosa se parlo ad amici di amici che inizialmente sono per me sconosciuti. Questo mi genera meno ansia". E così è stato. Espormi con amici di amici inizialmente sconosciuti ed esprimere idee, per quanto inizialmente difficile, mi ha poi fatto passare gran parte della timidezza e della paura del giudizio altrui. Mi sono snaturalizzato? No. Quando spesso ho consigliato di andare a ballare, molti qui mi hanno dato contro. Nessuno ha colto il significato più generale di quella azione: cioè uscire dalla zona comfort. C'è poco da fare, coloro che anche qui dicono di essere usciti dalla fobia sociale hanno TUTTI seguito un percorso generale: cambiare modo di vedere il mondo e uscire dalla zona comfort [esporsi]. Che poi lo abbiano fatto andando a un corso caraibico, che lo abbiano fatto essendosi esposti all'ansia sul luogo di lavoro, andando in chiesa e abbracciando l'ideali di Dio, o in altri campi, tutti hanno seguito il medesimo percorso generico. Vuoi imparare ad essere più sicuro di te stesso? Osserva chiunque sia diventato più sicuro in se stesso, osserva i passi generali che ha fatto e crea un percorso adatto a te con il medesimo risultato. Ma bisogna avere un modo di vedere il mondo non alienato dalla fobia sociale altrimenti si rischia che i pensieri che ci rispondiamo siano del tipo "Devo diventare stronzo, cafone, superficiale. ecc". Una volta naturalizzata la fobia sociale, non so quanto sia possibile eliminarla. Per tornare a quella specifica frase: per me è vera e la soluzione alla ricerca di approvazione è una sola: farla arrivare dall'interno, essere sicuri in se stessi da dentro. Come si fa è un altro paio di maniche ed esula da questo thread, ma ognuno deve trovare il suo percorso che sarà sempre un percorso "particolare" di un percorso "generale". |
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Penso sia normale cercare l'approvazione delle persone che stimiamo e che diamo valore, in fondo noi siamo in relazione con gli altri. Il conflitto e il disagio nascono quando non abbiamo con nessuno questa approvazione o meglio... affermazione di noi stessi, con la conseguenza di sentirci soli. |
re: Ricerca di approvazione e insicurezza
La storia del fobico medio con medesima soluzione generica non mi torna tanto. E' come dire a chiunque abbia un tumore, che sia al cervello, al seno o al fegato, che sia in stadio iniziale o avanzato, qualunque sia l'età del paziente, di seguire la stessa cura, che tanto ci saranno gli stessi risultati... non credo funzioni proprio così...
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re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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re: Ricerca di approvazione e insicurezza
penso che sia decisamente veritiera, cercare l'approvazione degli altri è una cosa normalissima anche per gli estroversi... la differenza è che loro ci riescono e io no :(
no dai scherzo... comunque dipende se si è sicuri di sè il fatto di non averla ricevuta non scalfisce più di tanto, se invece abbiamo un'autostima pari a zero non fa altro che diminuirla e creare (appunto) imbarazzo. |
re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Lavorare su sé stessi? Ma come? Boh!! |
re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Come per qualsiasi cosa, non si deve prendere come un dogma deterministico, le variabili possono essere infinite.
Però il nesso è indubbio, e secondo me funziona benissimo anche al contrario, e calza a pennello sulle persone estroverse: Più sono insicure e imbarazzate, e più si ostinano a cercare l'approvazione degli altri. Sembra come se noi andiamo in un senso, e loro nell'altro. Quote:
insomma... non ci vedo tutti questi "all". :nonso: |
re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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I timidi vivono comunque la loro vita, sono a posto con se stessi perchè comunque non sono così fortemente limitati nella quotidianità. Tu ancora ti stai perdendo in un bicchier d'acqua e mi sembra solo perchè pensi troppo. Mi pare già ne parlammo di questa cosa, con l'esempio dei politici. Tu devi lavorare su te stesso e magari sviluppare la tua simpatia (più altre abilità). Se inizi con le seghe mentali: "Devo cambiare ma questo vuol dire avere più amici e questo voul dire che alla fine il mio obbiettivo si riduce alla ricerca di approvazione", ti avvolgi il cervello e non ci capisci una mazza. Se metti in campo ricerca di approvazione, probabilmente sei insicuro e vuoi farti amici tutti indipendentemente dall'affinità. Ricerca di app è dare ragione sempre alle opinioni altrui, è assecondare tutte le richieste,nell'ottica che se ci facciamo vedere sempre daccordo cresca l'affinità e l'amicizia. Ricerca di app è uscire con una figa e pagare tutto, farle regali sperando di comprarla e che così lei, per ricambiare, ce la dia. Non metti in campo ricerca di app quando incontri nuove persone e nella tua testa non scatta l'idea "Oddio devo farmeli assolutamente amici". Acctta il fatto che qualcuo non sarà tuo amico, vi starete sulle balle. Capita. Devi essere sicuro di te, non devi aver bisogno di nulla. Perchè ricerca di app vuol dire "sono bisognoso di". Essere "needy" (bisognosi) fa incosciamente mettere in campo comportamenti needy che sono anti social e anti figa. Fai le cose per te stesso, corsi di qualche tipo, esci con i tuoi amici senza essere troppo needy sia verso di loro che verso possibili nuovi membri del gruppo. Impara ad essere felice di ciò che sei e ciò che hai. Anche se non hai nulla. investi nella tua persona, cresci e matura. Come fare non è detto sia semplice per te, ma non c'è certo da diventare Berlusconi per avere qualche amico, basta molto molto meno. A te forse basta smettere di essere needy, ad altri magari basta imparare ad essere un attimo più spigliati... |
re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
La prima parte: vaga, insufficiente e a seconda del problema inesatta.
Siamo sicuri che sia ostinazione? E approvazione? Di che poi? Altri chi? Da cosa deriva "l'ostinazione nel cercare l'approvazione degli altri"? Messa così sembra una scelta consapevole, mentre in realtà è un meccanismo appreso da anni quasi automatico ed estremamente difficile da cambiare partendo proprio da esso (per questo insufficiente). La seconda parte (maggiore è il nostro imbarazzo -> maggiore è la nostra insicurezza) è banale perché nella definizione di imbarazzo c'è proprio l'indecisione: "Stato di perplessità in cui viene a trovarsi una persona che non sappia risolversi tra contrastanti soluzioni, o che non veda via d’uscita da una situazione difficile, o che non sappia come rispondere a quanto le è chiesto; anche, stato di disagio provocato da un sentimento di timore, di soggezione, di pudore, ecc." |
Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Non mi interessa cercare l'approvazione degli altri. La mia insicurezza è sopra le parti
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Bisogna capire pure cosa si intende precisamente per approvazione o fino a quanto deve arrivare questa approvazione.
Se ad esempio uno richiede che in base a una sua certa sensibilità gli si debba trattare con il massimo tatto e riguardo possibile in ogni eventualità, tentando appunto di non scalfire in minimo modo la sua suscettibilità e i propri bisogni, e questo con le persone in genere, e non solo con i propri familiari e amici (se disponibili), la cosa diventa un po' una pretesa che troverà difficilmente riscontro. Lo dico senza voler accusare nessuno, visto che entro un certo limite mi ritrovo anche io in questa situazione (e si cerca di migliorare). Però se uno esce con alcuni e questi lo ignorano completamente e/o si limitano a ridicolizzarlo (seppur scherzosamente ma mostrando però che loro lo ritengono utile solo per sfotterlo), anche un tipo sicuro, forte e tutto quello che volete, tenderà a reagire per cambiare la situazione: non può comunque stare sereno in un clima in cui si trova malconsiderato e/o trattato come un idiota, per cui o si stacca o ricercherà un modo per trovare approvazione. |
Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Ultimamente mi capita di pensare che nel l'altro ( nei rapporti , eventi) cerco il mio riflesso . E come se avessi bisogno di constatare ancora una volta il mio valore, come quando ci si specchia pur avendolo fatto migliaia di volte . Forse dovresti chiarire di piu a te stesso le tue priorita , sentimenti ecc. Non dico di prenderti una vacanza e di aprofondire te stesso ma semplicemente vivendo ti accorgi cose e importante , cosa ti fa male ecc.
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Fottita educazione ;((( rega oggi ansia totale;(
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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La fobia sociale è una malattia, in particolare una malattia psicologica. A livello generale, come si affrontano le malattie? Si curano, tutte. Certo curarle vuol dire applicare un particolare percorso specifico per ogni malattia. Fra le malattie, vedo due grandi gruppi, malattie diciamo "fisiche" [influenza, tumori, tosse, ecc] e malattie "psicologiche" [depressione, fs, ecc]. Che cosa vuol dire "curare" questi due grandi gruppi? Nel primo caso può voler dire prendere dei medicinali appositi, con certi effetti, andare in un ospedale, dal dottore, prendere antibiotici, punture, ecc [più sul corpo]. Per le malattie psicologiche può voler dire rivolgersi a psicologi di varie correnti TCC, psicoanalisi, terapia breve strategica, prendere psicofarmaci, ecc [più sulla mente]. Arrivati alla fobia sociale, cosa vuol dire curare questo tipo di malattia psicologica? Secondo me, vuol dire cambiare modo di pensare e uscire dalla zona comfort. La una cura sufficientemente "generale" per questa malattia. Ogni fobico penserà poi ad un percorso di azioni che lo porti ad uscire dalla zona comfort, cioè ad esporsi all'ansia, e a come cambiare modo di pensare. Nessuno pretende che siccome io ho trovato utile il corso di ballo, anche tutti gli altri fobici vadano a ballare. Certo è che se non si espongono, se non entrano a contatto con altre persone fisicamente più che tramite internet, difficilmente usciranno dalla loro condizione. So è che è difficile da fare, ma purtroppo questa è la verità. Aspettare serve a poco. A me poi sta benissimo che le persone, anche normali eh, si nascondano dietro "Sono fatto così/Sono nato tondo, non posso morire quadrato/Ciò che vale per te non vale per me", ma allora che smettano di lamentarsi della loro vita e stiano sereni, perchè hanno fatto una precisa scelta di vita. Poi un conto è dire "Ciò che vale per te non vale per me" DOPO aver provato a fare quella esatta cosa. Un conto è dirla PRIMA e rimanere fermi. Faccio poi notare che FOBIA sociale significa PAURA, quindi la FS non solo rientra fra le malattie ma anche fra le paure. E come si superano le paure/fobie? Esponendosi ad esse. Non solo, come mai la TCC da alte probabilità di uscita dalla FS? Perchè espone il paziente alle sue situazioni ansiogene e al contempo cerca di agire sulla mente affinchè le "veda" in modo diverso. [Cambio di visione del mondo]. Ripeto, io non porto IL VERBO. Io porto il mio verbo, dato dall'esperienza mia passata, dall'aver visto chi è veramente cambiato e da utenti che ne sono usciti e lo hanno scritto qui. Nessuno ne è uscito senza esporsi e senza cambiare modo di pensare, o perlomeno non l'ho visto. E' una mia opinione, ognuno è libero di pensarla diversamente. Ma se non crede alla mia, che trovi lui la sua strada o stia sereno nella vita che conduce. Quote:
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Io credo che la verità vada detta. Tu hai modificato il post iniziale perchè "non potevi vedere quella frase". Io non posso vedere gente che in un thread si auto proclama "superiore alla massa" [elevandosi un gradino più in alto] e poi nell'altro dice che gli estro dovrebbero scendere dal gradino sul quale si sono piazzati da soli...... Lo facevo anche io di dire "Sono migliore degli altri, più empatico, più intelligente, più predisposto all'altruismo, ecc". Lo capisco questo comportamento, da una persona che si trova sola, senza amici, capisco che debba trovare un appiglio per non crollare totalmente, ma non è questa la soluzione. Per dirne un'altra, non mi sembra tu ti sia preoccupato molto del fatto che Tara, scrivendo questo: Quote:
Questo non per fare il permaloso, ma per dirti che ogni decisione presa avrà consensi come critiche negative, che ogni cosa scritta potrebbe offendere qualcuno se "troppo" sensibile. Allora o tutti stanno zitti o si cerca di accettare le opinioni altrui, almeno finchè non risultano palesemente offensive. Quote:
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Ci sono stati morti recentemente per la libertà di parola e tu modifichi ciò che è stato scritto da un utente del tuo forum? Non pensi che Miquel possa non averla presa tanto bene? In fondo non è che avesse scritto grammaticalmente male o cose proprio assurde e fuori dal mondo..... Capisco il tuo voler creare un posto idilliaco per gli utenti fobici, ma c'è un limite....dai...... |
Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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sarà troppo presto, non sono ancora le otto e mezza :yawn: |
Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Ciò non implica che si debba per forza parlare di X invece che di Y quando si vogliono conoscere delle persone. Ciò non implica pensare alle convenzioni sociali come a qualcosa di assimilabile alla gravitazione universale, cioè a una legge fisica immutabile. Ecc. ecc. Quote:
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In assenza di quelle, siamo nel campo delle opinioni, anche sensate per carità, e soprattutto nel campo di validità della frase che tanto ti irrita: "Quello che vale per te non necessariamente vale anche per me". |
Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Preciso innanzitutto che non ho modificiato i messaggi di Miquel limitandone la libertà di espressione, dal momento che i miei provvedimenti si sono limitati al togliere il maiuscolo e a modificare un titolo troppo generico. Nel dettaglio:
Il voler creare un posto idilliaco per gli utenti fobici non c'entra niente qui. Comunque, in caso questo chiarimento non risulti soddisfacente e Miquel o qualcun altro se la sia presa, sono pronto a scusarmi. E tuttavia vi chiedo se preferite un moderatore che cerca di mettersi in gioco e di dialogare, o uno più distaccato che agisca e basta. Fossero queste le cose gravi... pensavo che tra lauretum e Miquel ci fossimo fatti una risata. Dal regolamento: Quote:
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Perfetto Genesis, condivido e approvo il tuo voler essere un mod che si mette in gioco. :bene:
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
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Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Io ci provo lo stesso, vediamo che succede XD
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Qualche esempio pratico, perché non mi si accusi di parlare del nulla: ricerca dei contesti a me più appropriati e partecipazione a situazioni sociali studiate, sviluppo della capacità di dialogo a seconda dell'interlocutore e dell'impressione che voglio dare, ricerca dell'approvazione altrui nei limiti del necessario al sentirmi parte di qualcosa. |
Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
Presente.
Ne parlavo proprio ieri con una mia amica su skype, solo che ho poca fiducia e credo che difficilmente riuscirò mai ad uscirne... |
Re: Ricerca di approvazione e insicurezza
La teoria della profezia autoavverante mi inquieta...
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