Originariamente inviata da Marcofobik (Messaggio 1390194)

Bene, se si hanno simili difficoltà, avviarsi in un percorso che non ci vede soli e si, parlo eventualmente (ripeto, se si hanno inibizioni tali da renderci incapaci di lavorare con altri, di un lavoro comune) di un ambiente protetto dal sociale.

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1390207)

Sai che non l'ho capita. Sarò che sono brillo oppure che lo sei un po' pure tu :D

Originariamente inviata da *Stellina* (Messaggio 1390210)

No.. è che forse alludeva alla possibillità di un lavoro protetto in una cooperativa sociale.. l'ho ispirato io :miscompiscio:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1390213)

bel traguardo aver bisogno di protezione :(

Originariamente inviata da Marcofobik (Messaggio 1390218)

Mh, vi riporto un esperienza a chiarificare questa cosa delle larve. Semplicemente ad un collega di mio padre un bel giorno gli è morta la madre e lui ha avuto un totale e collassante crollo nervoso.

E' stato inserito nelle categorie protette... ora lavora in comune.

Se ci si riconosce come non in grado di lavorare in un ambiente lavorativo normale è naturale cercare aiuto lì. Si, parlo di assistenti sociali e si, dico che ci vuole coraggio e saggezza a valanghe per rendersi conto di una tale pecca in sé stessi... e accettarla

Signori, sto solo teorizzando. Non sto appiccicando a nessuno di voi nessun tipo di etichetta.

Originariamente inviata da *Stellina* (Messaggio 1390214)

Non è un bel traguardo.. ogni volta che ci penso mi farei fuori.. ma del resto, come mi dicono loro, tanto dato che l'alternativa è continuare a stare a casa... cosa perdo a provare?? Tanto da sola un lavoro non lo troverò di certo.. e forse non lo potrei nemmeno reggere date le problematiche e l'inesperienza totale.
A una certa età e a un certo punto dopo tanti anni di "professione larva", bisogna iniziare ad ammettere i propri limiti...

Originariamente inviata da Marcofobik (Messaggio 1390390)

Se si giunge al punto in cui cercare di interagire col mondo lavorativo (qualsiasi tipo di livello lavorativo) diviene IMPOSSIBILE, non esiste altra alternativa che questa.
Certo, ovviamente esiste un iter che ti dà accesso a un "lavoro protetto"... lavorare come facente parte di una categoria protetta.
Non è facile, non lo è da nessun punto di vista per chi è sensibile, ma alternative, come detto, possono non esistere.

Originariamente inviata da Weltschmerz (Messaggio 1390377)

Intanto suggerirei di perdonarti un po'.
Per rilassarti, perché se ti martelli sul piede non migliora davvero la situazione.
Mettersi all'angolo da soli non fornisce grandi motivazioni, almeno per me, finora ho fatto così e non ho ottenuto grandi risultati.
Molti, anche non sociofobici, sono senza lavoro alla fine, è un periodo difficile per tutti.

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1390185)

Alla fine tra tanti problemi si dimenticano le cose fondamentali. Mancanza di persone con cui uscire, incapacità di trovare un partner, essere brutti/grassi/bassi/sfigati e stronzate varie, ecc. ecc. ecc. ma il discorso principale è che bisognerà pure sopravvivere in qualche modo, se non si decide una volta per tutte di suicidarsi senza fare i soliti annunci fasulli del cavolo, e per sopravvivere, se non si è ricchi, bisognerà lavorare con un minimo di continuità oppure continuare a farsi campare dai propri genitori e quindi continuare in uno stato di dipendenza, di non-autosufficienza, di infantilità innaturale, ad essere larve. Ma se uno, come me e come altri, non sa rendersi utile per la società e per chi offre lavoro, se difficilmente sostiene la presenza di altre persone per un certo numero di ore al giorno, come deve guadagnarsi da vivere, come deve trovare un minimo di dignità, o perlomeno di decenza, in un mondo così competitivo e corrotto. Senza indipendenza, e diciamolo (citazione di Larussa), senza soldi guadagnati per conto proprio, che vita pretende di condurre, dove vuole andare, cosa ca**o vuole sognare ecc. ecc. ecc. Ho perso troppo tempo e non so più che fare.

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1390555)

non è così difficile lavorare e stare in 'mezzo agli altri' anch'io credevo così molti anni fa , ho perso parecchi anni credendo ceh non sarei stato capace di stare in mezzo agli altri , invece non è così
PROVAAAAAA! ;)
anche a lavorare non è così difficile, oggi è differibile trovare un posto di lavoro ceh è tutta un'altra cosa , poi ovvio avere il piacere di stare in mezzo alla gente no non ce l'ho manco oggi , ci si adatta si finge ci si camuffa e basta

Originariamente inviata da Wolferstein (Messaggio 1390493)

....Pazienza, è andata così....lo devo accettare anche se ammetto che è davvero difficile farlo....

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1390185)

Alla fine tra tanti problemi si dimenticano le cose fondamentali. Mancanza di persone con cui uscire, incapacità di trovare un partner, essere brutti/grassi/bassi/sfigati e stronzate varie, ecc. ecc. ecc. ma il discorso principale è che bisognerà pure sopravvivere in qualche modo, se non si decide una volta per tutte di suicidarsi senza fare i soliti annunci fasulli del cavolo, e per sopravvivere, se non si è ricchi, bisognerà lavorare con un minimo di continuità oppure continuare a farsi campare dai propri genitori e quindi continuare in uno stato di dipendenza, di non-autosufficienza, di infantilità innaturale, ad essere larve. Ma se uno, come me e come altri, non sa rendersi utile per la società e per chi offre lavoro, se difficilmente sostiene la presenza di altre persone per un certo numero di ore al giorno, come deve guadagnarsi da vivere, come deve trovare un minimo di dignità, o perlomeno di decenza, in un mondo così competitivo e corrotto. Senza indipendenza, e diciamolo (citazione di Larussa), senza soldi guadagnati per conto proprio, che vita pretende di condurre, dove vuole andare, cosa ca**o vuole sognare ecc. ecc. ecc. Ho perso troppo tempo e non so più che fare.

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1390185)

Alla fine tra tanti problemi si dimenticano le cose fondamentali. Mancanza di persone con cui uscire, incapacità di trovare un partner, essere brutti/grassi/bassi/sfigati e stronzate varie, ecc. ecc. ecc. ma il discorso principale è che bisognerà pure sopravvivere in qualche modo, se non si decide una volta per tutte di suicidarsi senza fare i soliti annunci fasulli del cavolo, e per sopravvivere, se non si è ricchi, bisognerà lavorare con un minimo di continuità oppure continuare a farsi campare dai propri genitori e quindi continuare in uno stato di dipendenza, di non-autosufficienza, di infantilità innaturale, ad essere larve. Ma se uno, come me e come altri, non sa rendersi utile per la società e per chi offre lavoro, se difficilmente sostiene la presenza di altre persone per un certo numero di ore al giorno, come deve guadagnarsi da vivere, come deve trovare un minimo di dignità, o perlomeno di decenza, in un mondo così competitivo e corrotto. Senza indipendenza, e diciamolo (citazione di Larussa), senza soldi guadagnati per conto proprio, che vita pretende di condurre, dove vuole andare, cosa ca**o vuole sognare ecc. ecc. ecc. Ho perso troppo tempo e non so più che fare.

Originariamente inviata da Black_ (Messaggio 1390740)

E' questa la minestra. Ci hanno talmente riempito di stupidaggini su chi siamo, come siamo, diritti, rispetto, meglio degli altri e via dicendo che davvero qui qualcuno spera non so cosa, non guardando in faccia la realtà. Ma intanto il tempo passa, e non guarda in faccia nessuno e il tempo perso non lo recupererai più.

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1390788)

e quindi che vuoi fare? comunque noto troppo pessimismo nel forum...
ripeto comunque un concetto FORTE nessuno è nei panni di un'altra persona e quelli che sono problemi per te magari lo sono in misura minore per me e viceversa, detto questo lo 'stare in mezzo agli altri' è meno complicato di quanto si pensi

Originariamente inviata da Black_ (Messaggio 1390827)

Non dimentichiamoci che questi sono più che altro problemi della società di oggi. Una volta non c'era molto questa possibilità di isolarsi. O lavoravi o lavoravi(almeno per il genere maschile) o altro, le fobie te li facevi scomparire se le avevi, ma già da te non li consideravi e quindi volente o nolente ti adattavi a questo mondo. Il risultato non era male.

Un altro male dei giorni oggi, a mio parere, é internet. Molte persone qui se non ci fosse internet sarebbero giá fuori di casa dalla mattina alla sera, altro che sociofobia.

Arruolatevi se potete...