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Accettare sè stessi
A volte penso che non riuscirò mai a risolvere i miei problemi psicologici, che dovrò abituarmici e imparare a vivere in queste condizioni. Qualcuno di voi ha capito come fare per convivere con il malessere riuscendo magari a sfruttarne i punti di forza (se mai ce ne sono)? Magari il trucco è rassegnarsi e smettere di lottare contro un nemico invisibile che non possiamo sconfiggere. Che ne dite?
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Re: Accettare sè stessi
io sfrutto la mia ansia per agire meglio e stare piu attento ai pericoli, cioè per prevenire eventuali ca****e e figure di m. però purtroppo non si può continuare così, bisognerebbe accettare di più se stessi e fregarsene altamente di questo schifo di società
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Re: Accettare sè stessi
io ci sto provando... tra alti e bassi, cerco di migliorare non sempre ci riesco, ma sto lottando, non so se ne uscirò e se è possibile uscirne, ma se non ci proviamo non potremo mai saperlo....
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Re: Accettare sè stessi
Mente e corpo per me vanno sempre nella stessa direzione. Infatti quando sono depresso mi sento male anche fisicamente.. Non c'è la lotta fra la mente e il corpo per me... credo di essermi sempre accettato e persino amato. I problemi provengono sempre dall'esterno. E a volte penso non dipendano neanche da me. E questo pensiero rende tutto ancora più difficile.
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Re: Accettare sè stessi
titolo: io :sarcastico::sarcastico:
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Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
Accettere sé stessi...hmmm...bella sfida!:D Io per quanto ci provi non ci sono sono mai riusito, penso di stare arrivando alla rassegnazione quasi totale.
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Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
ho 30 anni e negli anni comunque mi sono sostanzialmente accettato e ho cercato sempre di vedere i lati positivi del mio carattere e della mia situazione (alla fine ci sono anche questi, l'introversione non è solo "negatività").
come per Halastor credo che spesso i problemi provengano anche dall'esterno, sono consapevole che viviamo in una società estremamente complessa e direi, anche molto superficiale e omologata. ho fatto tanti sforzi per aprirmi, per avvicinarmi agli altri, per migliorarmi... in questi anni ho fatto tanto ma ho ricevuto anche tante delusioni (in tutti gli ambiti)...:pensando: |
Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
aggiungo: il giorno che dovessi perdere speranza di un miglioramento potrebbe essere il giorno in cui pianificherei il mio suicidio.
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Re: Accettare sè stessi
ci vuole impegno per vivere, ci vuole impegno cosi conosci qualcuno che ti aiuti, ancora impegno per mantenere acceso il rapporto con quel qualcuno in più impegno per tirare avanti nella vita quotidiana, ci vuole impegno per superare il dispiacere perche quel qualcuno ti ha lasciato, ci vuole impegno per ricominciare tutto da capo....tutto questo con l'aiuto della chimica e di qualcuno che ti dà vitto e alloggio ma lo stato di completa inutilità è sempre lì. che dire...il resto è nella mia firma
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Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
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Il bisogno di accettare sè stessi mi fa pensare ad una persona che ha un conflitto fra corpo e mente. Molti intendono il migliorare come un "combattere contro se stessi" invece quello che voglio dire io è che tutto quello che vuole fare la mia mente lo vuole anche il mio corpo (migliorare compreso). E viceversa. Non c'è mai una situazione nella quale il corpo vorrebbe qualcosa e la mente un'altra... non so se mi sono spiegato... |
Re: Accettare sè stessi
Non so proprio che dire.. non mi ritrovo. Se è una cosa che "racconto a me stesso", me la racconto proprio bene al punto da esserne convinto^^ Per fare un esempio mangio sempre tutto quello che mi piace.. non mi son mai posto il problema di non mangiare una cosa perchè era più giusto non mangiarla. Direi che faccio coincidere tutto ciò che mi piace con ciò che è giusto. Non vedo differenze. Non vedo questo dualismo che tu dici. Tutto ciò che mi piace è anche sempre giusto. E viceversa ciò che non mi appare giusto non mi piace. Non mi accorgo di nessuna parte in conflitto nella mia mente.. non c'è nessun desiderio che il mio corpo abbia su cui la mente non sia assolutamente daccordo a soddisfare.
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Re: Accettare sè stessi
sono abbastanza soddisfatto del mio lato esteriore, anche perché ho imparato ad accettarmi per quello che sono. Perché lamentarmi in eterno non mi porterà mai più lontano di come sono ora.
Io accetto me stesso, peccato che gli altri non facciano altrettanto. Non per il mio aspetto fisico, assolutamente. Ma per il mio lato caratteriale, che non tutti apprezzano veramente. Tendo ad isolarmi, a staccarmi dalle persone volontariamente, perché le relazioni, dopo poco tempo, mi stancano e preferisco tornare solo |
Re: Accettare sè stessi
Diciamo che mi sono "accettato" però non ho preso la cosa dal punto di vista positivo,cioè non dico:"si ok sono così,dopotutto non è male,posso vivere così" anzi,ho capito di essere un fallito e che non cambierà mai niente nella mia vita e vivo questa situazione come un inferno.
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Re: Accettare sè stessi
ma sì, per me vale questo discorso, mi trovo bene così, ho dei limiti oggettivi, magari uno ad uno (quando e se avrò voglia) saprò superarli...intanto vivo al meglio ciò che sono e grazie al cielo ho imparato ad essere sufficentemente obbiettivo per capire che di fenomeni inarrivabili con cui gareggiare scarseggiano....
il mondo è bello perchè è vario (cit.) e quindi c'è spazio anche per me, anche se non ho la cumpa, la macchina fluorescente e 4 ragazze ispaniche con cui spassarmela..... ho altre peculiarità :nonso: posso comunque avere delle soddisfazioni dalla vita, e se un domani mi verrà la fissa per le macchine fluorescenti ci penserò, per il momento sto bene anche senza |
Re: Accettare sè stessi
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La coca cola fa star bene sia la mia mente che il mio fisico in quanto non ne bevo in quantità da riportare alcun problema (ci sono elementi contenuti sia nella coca cola che in una torta alla panna che in qualsiasi altra cosa di cui in fondo il nostro organismo ha anche bisogno... di zuccheri ad esempio). Perchè dovrei stare male dopo averlo mangiato? Non sento proprio desiderio di mangiarne in quantità tali da arrecare un danno al fisico... quindi siamo sempre lì... non mi capita mai che la mente sia in disaccordo col corpo. |
Re: Accettare sè stessi
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Che poi non è proprio rassegnazione, è accettare se stessi. Oramai credo di essermi fatto un esame di coscienza, analizzato i miei difetti e il mio ruolo nella società. Certa gente nasce con un determinato carattere e aspetto e per quanto uno cerchi ci cambiare, risulta sempre difficile farlo completamente. Ho accettato la mia personalità e me ne sono fatto una ragione. Ovvio, la cosa non mi piace affatto, ma preferisco questa consapevolezza che vivere nell'illusione di poter combattere i mulini a vento. Sia chiaro, questo è come la penso io eh. Non voglio influenzare nessuno, tuttavia ritengo che ognuno di noi debba conoscere se stesso e valutare le proprie possibilità. |
Re: Accettare sè stessi
Il mio problema non è soltanto l'incapacità di accettare come sono ma anche il fatto che vivere normalmente in queste condizioni è difficile; mi sveglio la mattina e vorrei essere morto, non ho un lavoro e non riesco neanche ad andarmelo a cercare, non riesco ad uscire di casa senza avere attacchi di panico, la psicoterapia non mi sta aiutando ma mi fa stare peggio (il terapeuta dice che è normale, però intanto io soffro), ogni cosa da fare diventa un macigno pesantissimo che grava sulla mia schiena. E poi c'è l'invidia, la maledetta invidia che mi ricorda ogni santo giorno le differenze tra me e le persone normali. Superare tutto questo e raggiungere la pace non è facile, giuro che ci sto provando...
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Re: Accettare sè stessi
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Quello che anch'io consideravo un "nemico", qualcosa da cancellare o eliminare al più presto, ora lo vedo come una parte integrante di me, che ha bisogno di essere osservata, analizzata, sperimentata... in parole povere, conosciuta. |
Re: Accettare sè stessi
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Ma se non riesci a superare questi problemi perché...non ci convivi? Come ho detto prima, non è facile conoscere e accettare se stessi. Ho provato a superare vari ostacoli ma non ci sono mai riuscito, quindi mio malgrado ho accettato il fatto che dovrò vivere con questi pesi. Per me è sempre meglio sopportare il loro peso piuttosto che continuare a correre con dei macigni in braccio. E' il male minore, sono sceso a compromessi, ma non riesco a trovare una alternativa. Riguardo la psicoterapeuta, dici che ti fa stare peggio e allora perché non lasci? |
Re: Accettare sè stessi
Io non mi accetto,anzi mi odio con tutto il cuore.Mi detesto,detesto avere l ansia e sta cazzo di depressione che é sempre lí,pronta a tirarmi giu.Non parliamo poi del confronto con gli altri,invidia invidia invidia :testata:
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Re: Accettare sè stessi
Oggi stavo ripensando a questo tema, ho ricominciato a fare confronti inutili con le persone che reputo migliori di me: è difficile ammettere di essere un fallito, che la vita non sarà interessante e ricca come quella di una persona normale che non sa nemmeno quanto è fortunata ad essere "normale". Non bisogna dare per scontato niente nella vita, mi dovrò accontentare di quello che sono.
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Re: Accettare sè stessi
Sono sempre stato scettico sul concetto di "accettarsi", che sembra quasi preludere l'ineluttabilità di un determinato stato psicologico e caratteriale, come se questo fosse talmente radicato in noi da essere immutabile. Come ho già scritto tante volte, il carattere non è un elemento provvisto di oggettualità fenomenica, ma solo una forma di autoconvincimento, diretto o indiretto, consapevole o inconsapevole. Noi non siamo in un determinato modo, noi ci sentiamo in quel determinato modo.
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Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
Fermo restano che ognuno ha il diritto di essere (anzi di sentirsi) ciò che vuole, e che i limiti caratteriali non devono per forza essere superati per regio decreto imperiale, il problema arriva quando qualcuno avverte la necessità profonda di sentirsi un'altra persona, con un altro carattere, ma gli viene fatto notare che deve accettarsi perché cercare di cambiare equivarrebbe a snaturarsi (a me è stato detto molte volte).
A mio avviso non esiste una natura più autentica per una persona, ma soltanto ciò che è arrivato prima e ciò che l'ha caratterizzata nei primi anni di vita. |
Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
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Re: Accettare sè stessi
accettarsi?
http://www.articoliinvendita.net/blo...a-articoli.jpg nono, percarità! sai che male? brr!!.. http://www.fobiasociale.com/picture....pictureid=2853 |
Re: Accettare sè stessi
Non posso fare finta che i problemi non siano problemi.
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