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Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Ieri ero con le mie amiche e parlavamo dell'impressione che ognuna di noi avesse dato alle altre a primo impatto... la ragazza con cui ho stretto più amicizia (senza confidenze ovviamente) ieri mi ha "confessato" che la prima volta che mi ha vista le ho dato l'impressione di essere una che "se la tirava".
Quel giorno hanno iniziato a parlare le nostre due amiche in comune, io intanto ero al telefono quindi non mi sono avvicinata a lei per presentarmi, finita la telefonata le nostre amiche si sono salutate e non ci siamo più presentate. Ieri sera dopo aver sentito queste cose ci sono rimasta un po' male, perchè ora sono convinta di dare questa impressione alla maggior parte della gente che mi vede per la prima volta...è vero sono un po' diffidente ma è sicuramente più la timidezza che mi impedisce di essere spontanea e restare un po' sulle mie... E' davvero così sottile la linea che divide il sembrar timidi dal sembrare una che "se la tira"? C'è un modo per evitare che la gente pensi questo di me? |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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La linea tra la timidezza e il tirarsela è molto sottile, anche perché il timido se la tira. Secondo me il concetto di tirarsela è stupido perché è sbilanciato verso una parte. Cioè io posso dire che le italiane se la tirano, ma se al posto mio viene Brad Pitt allora non se la tirano più. Il tirarsela è giudicare una relazione tra due entità rivolgendosi soltanto verso di una. Quindi diventa per forza un'azione negativa, infatti tu, "tirandotela" hai fatto capire di aver dato un giudizio negativo verso le tue amiche, che per questo motivo si sono dispiaciute. Nei rapporti amicali avviene il contrario di quello che avviene nelle scelte sessuali femminili: la timidezza è un tirarsela verso tutti, mentre il "tirarsela" vero e proprio è selettivo ed è per questo le tue amiche accetterebbero più un atteggiamento timido rispetto ad uno altezzoso/tiroso (DA UNA RAGAZZA). Chi conosce maggiormente la questione della timidezza, pensa invece che la differenza tra timido/a e tiroso/a sta nelle intenzioni: mentre il primo vorrebbe ma non riesce ad aprirsi, il secondo se ne frega da subito e manca di motivazioni. Ma la differenza non è così netta, più che altro è una questione di dove posa l'accento. Il timido infatti, spesso non riesce ad aprirsi perché non è abbastanza motivato. E' per questo che secondo me è sbagliato parlare di timidezza/tirarsela, giusto invece parlare di autoconservazione/motivazione. Quote:
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Pure io sembra spesso che me la tiro.. e non me ne può fregar di meno.. anche perché alle volte mi sa che me la tiro davvero. :ridacchiare:
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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E' vero, spesso parto già con l'idea di avere di fronte una persona che non mi capirà, però non è un fatto di sentirmi "di più" è una questione dettata dall'esperienza...quindi mi apro da un certo momento e solo fino ad un certo punto, perchè si capisce se una persona è disposta a capirti o meno...in ogni caso io oltre alla semi-convinzione che chi ho di fronte non mi cpairà parto anche con un minimo di umiltà...cioè vorrei che mi capissero, ma so che non ci riuscirebbero... |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Le incomprensioni all'inizio di una conoscenza sono inevitabili; non si può piacere a tutti dopo che ti hanno conosciuto, figurati prima. Secondo me è meglio concentrarsi di più sul dopo, perlomeno nelle relazioni amicali. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
sono convinto che molta gente crede che io me la tiri..timidezza associata a bell'aspetto fa credere questo alla maggior parte della gente
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
c'è anche modo e modo di esprimere la timidezza.
si può essere timidi e sorridere. certa gente che invece è timida e sembra che guardi tutti schifata, non la sopporto nemmeno io, perchè mi mette in grande difficoltà, e solo tempo dopo scopro che è timida, e allora mi fa pure inca..are per il disagio che mi ha procurato. ci vuole tanto a fare un sorriso, a far capire che si è timidi, non snob altezzosi? essere timidi mica significa essere inabili alle espressioni facciali. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Penso che molti sociofobici siano vittima di questo "equivoco" e vengano ritenuti altezzosi. :(
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risolto forzandomi a far cose che prima mi sembravano innaturali: salutare e presentarmi, sorridere, cercare di esprimere i miei pensieri a voce e con una voce sostenuta (spesso biascicavo le parole, sicché nessuno mi sentiva e mi sembrava di essere ignorato :( ), tenere lo sguardo, stringere la mano con moderata forza. Io non mi sento snaturato, certo all'inizio faceva strano, ma sai, io l'ho sempre vista come se stessi imparando una lingua straniera. E' naturale che all'inizio ti senti forzato e impedito. Poi ho un pensiero che mi sta girando in testa da molto e sul quale prima o poi aprirò un thread, e questo pensiero mi porta molta sicurezza: è vero che io ho dei problemi, ne sono consapevole: ma quanti problemi non hanno gli altri, cosiddetti "normali"? Pensa ad esempio quando ci si incrocia e nessuno riconosce di preciso l'altro, così ci si guarda per un po' negli occhi e non ci si saluta per paura di salutare uno sconosciuto (una cosa che ho letto in un thread, e che mi capitava di frequente). Beh anziché pensare "porca puttana quanto sono timido e insicuro!" penso "porca puttana quella persona è timida e insicura come me, forse di più! Devo aiutarla perché io almeno ne sono consapevole!". Non so, a volte riflettendo su questa cosa capisco che la mia autoconsapevolezza mi dà delle responsabilità, relative al "far succedere delle cose" socialmente parlando, prendere l'iniziativa se non addirittura la leadership, perché se non lo faccio io non lo farebbe nessuno, ma poi quello che ne soffrirebbe di più sarei proprio io. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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tu stai andando oltre, pensi alle amicizie vere, qui si parla dei primi approcci, delle conoscenze, del fatto di stringere dei contatti che possono anche rimanere tali, ma non per questo non sono importanti |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Ma il punto è: quando, per un uomo, essere giudicati timidi è meglio di essere giudicati altezzosi? Molto raramente credo. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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per una volta che non parliamo di "uomini e donne" ... :miodio: |
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Siccome tutta la mia vita sociale è una continua sollecitazione ad apparire meno timido, mi rimane un po' difficile trascurare le differenze colossali della mia esperienza personale con la piega che ha preso il thread. X Aree: fare tu il primo passo è proibito anche in questo caso? |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Uhm...
Se riflettessi bene (come magari hai già fatto) sulle motivazioni del tuo comportamento "altezzoso" potresti scovare un qualche tipo di razionalizzazione, o di motivazione cosciente che vi sta alla base. La timidezza certo, ma nello specifico? Ad esempio (un esempio preso a caso, ce ne sarebbero altri immagino..), l'altezzosità potrebbe essere motivata dalla convinzione che coloro a cui si rende difficile avvicinarsi possono vivere benissimo (se non meglio) senza di noi. Individuato il pensiero disfunzionale specifico... (volendo) potresti lavorarci sopra per modificarlo o sostituirlo.. :pensando: (non solo "buttandoti", ma anche magari dividendolo in compiti minori da "smontare" pezzo per pezzo..) |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
È successo anche a me di essere stata etichettata così le prime volte dalle persone che conosco. Molte volte gli altri si aspettano che uno timido diventi paonazzo, balbettante e cose così, non uno che mostri semplicemente indifferenza e ritiro emotivo. Tu magari in cuor tuo sai che approcciarti a qualche estraneo in maniera più "calda" e accogliente ti imbarazzerebbe da morire e perciò mostri semplicemente distacco, ma l'altro non può carpire fin dall'inizio le tue reali motivazioni. Temo che, a meno che tu non cambi anche di poco il tuo atteggiamento con gli estranei, sia inevitabile che alcuni di essi ti vedranno in un modo a te poco favorevole.
Purtroppo noto che molti non riescono proprio a concepire mentalmente la timidezza, l'introversione e la paura della socializzazione e tendono sistematicamente a fraintendere. Qualche tempo fa mi capitò proprio una situazione paradigmatica anche se coinvolse qualcuno non proprio estraneo. Il ragazzo di una mia amica con cui avevo chiacchierato già molte volte trovandolo anche molto piacevole come persona iniziò a farmi tranquillamente delle domande sulla mia vita privata al che reagii come un blocco di ghiaccio e anzi diventando mi sembra un po' sprezzante nelle parole. In seguito ci chiarimmo e ne uscì fuori che lui praticamente non riusciva a capire la mia reticenza e chiusura e che la vedeva come un rifiuto di aprirmi nei suoi confronti, un qualcosa come "Chi si crede 'sta qua così gelosa della sua vita intima che custodisce come uno scrigno di preziosi da non ritenermi neppure degno di accedervi". Il punto è che spesso è anche vero che uno poi se la tira perchè mica puoi stare sempre a spiegarti o ad andare in panico di fronte a fatti che la moltitudine considera banali. E quindi te ne stai in disparte a guardare gli altri di sottecchi per capire se considerarli amici o nemici. Ma gli altri non possono sapere che tu lo fai per difesa, loro si basano sugli indizi comportamentali per capire se considerarti "amico o nemico" e traggono le loro conclusioni . Insomma, è praticamente impossibile accordare ogni più piccolo pezzo con quelli di un altro essere umano. Non considerare questo episodio con le tue amiche come un motivo per avvilirti, ma per conoscerti di più attraverso gli occhi degli altri. :) |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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primo perché sei coerente con te stesso, meglio essere timidi ed essere creduti timidi... secondo perché gli altezzosi risultano antipatici a tutti... ti faccio ridere, lo sai che esiste persino l'approccio del finto timido? :D però non l'ho ancora provato. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Spesso si scambia l'essere ruffiani, paraculi, prodighi di salamelecchi con l'essere socievoli mentre se non si è ruffiano, prodighi di finti complimenti allora uno se la tira.
Per esempio a molte donne piace farsi vezzeggiare, essere osannate, riempite di compliemnti, se non lo fai allora sei uno sfigato che se la tira, ti iniziano a detestare a dire che devi scendere dal piedistallo ecc ecc |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Per quanto ne so, “strano” o “troppo triste” sono gli aggettivi che vengono associati a me più spesso.
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Chi ci dice che quelli che giudichiamo altezzosi, non siano "sicuri di sé" per qualcun altro(a)? Chi ci dice che quelli che giudichiamo timidi, non siano "sfigati" per qualcun altro(a)? |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Fammi capire il tuo punto di vista. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Infatti c'era anche nonmiricordochi che dice di non aver problemi a interfacciarsi con persone estroverse, ma invece ha difficoltà con i timidi in quanto sono quelli con cui certi atteggiamenti rischiano di porti in una condizione in stallo. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Voglio dire, sei qui, se non condividi le nostre problematiche, per quale motivo? Per portarci la buona novella? p.s. giusto per sapere, eh |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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detto questo, no io non sono timido, sono evitante, per certi versi comportamentalmente ho delle similitudini con un timido, ma una volta che prendo confidenza divento un estroversone. Perché sono qua in questo thread o in questo forum? nel thread perché da evitante ho esperito un sacco di volte questa sfiga di essere considerato un menoso e tiraiolo, quando in realtà avevo una paura boia di essere malvoluto. Nel forum ci entrai perché volevo un posto dove sfogarmi dei casi miei senza essere accolto da consigli superficiali o aggressivi, ma poi mi sono reso conto che più mi sfogavo peggio stavo, sicché adesso... beh forse sto sbagliando, ho la propensione alla internet-dipendenza :timidezza: quando entro in un forum poi è un disastro. Poi questo forum mi piace così tanto, ci sono così tante persone con storie simili alle mie... Comunque sì, penso che dovrei ridurre il numero dei miei post. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Anche adesso che lo sai, non credo che potresti fare niente per impedirlo.. se non assumere comportamenti artefatti che a mio parere avrebbero il solo risultato di peggiorare l'impressione che dai.
Comunque non è detto che se una parola è comunemente ritenuta negativa lo sia per tutti. Per esempio io ho sempre fatto amicizia con persone ritenute ,dal gruppo, asociali. E al tempo stesso, per quelle che sono state le mie esperienza passate, quando sento parlare di bravo/a ragazzo/a... mi viene automaticamente un senso repulsione. |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
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Anche io un tempo facevo pensieri del tipo "ma sì ma tanto cosa vuoi che glie ne freghi a quella persona di fare amicizia con me", oppure "ma tanto lei non ha bisogno di me per uscire" e cose di questo tipo... pensando che se fossero state interessate loro a me, avrebbero fatto loro il primo passo. Invece sbagliavo. :) Magari le altre persone fanno lo stesso ragionamento nei nostri confronti, oppure non sanno se un loro avvicinarsi possa essere a noi gradito o meno, oppure semplicemente non ci pensano ad invitarci, oppure non conoscendoci non sanno che siamo soli, e chissà cos'altro. Fattostà che le cose per me hanno iniziato a cambiare quando ho cominciato io a dare la mia disponibilità per prima ad una potenziale amicizia. Poi certo, risulto "stramba" rispetto alla maggioranza della gente ed inoltre sono molto esigente, non è facile trovare persone a me compatibili, però qualcuna si trova e bisogna cercare di non farsela scappare. :) |
Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
Guarda, questa è una cosa comune sai. Se una persona è come noi solitamente dà due impressioni: o che sei uno che sela tira, oppure che 'accidenti, e io che credevo che tu avessi un carattere cosi, e cosà. Madonna come sembravi serio, e invece sei un cazzaro!!! :)
Capita!!! Come contromisura credo dovresti semplicemente presentarti col sorriso, e con decisione, perlomeno in questa fase. Poi poi continuare ad essere come sei. :D |
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