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maury25 23-12-2011 00:00

Pensavo...
 
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?
Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

Kavin Casey 23-12-2011 00:06

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?
Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

Gli psicologi dicono che un bambino deve essere cresciuto da due genitori ANCHE perchè così può sviluppare un certo senso critico dato che è costantemente a contatto con delle "leggi" o "moralità" diverse.
Credo che non esista una verità assoluta, credo dunque che bisogni avere una visione a 360° delle cose e delle ideologie, per questo amo confronarmi e scambiare opinioni con altre persone. E' una questione di comprensione delle idee e del mondo.
Senza parlare di tutto l'ambito sentimentale/affettivo.

Angus 23-12-2011 00:10

Re: Pensavo...
 
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Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?
Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

E' incidentale rispetto a quello che chiedi, ma... posso chiederti in cosa credi che gli ideali de "le persone" siano radicalmente diversi dai tuoi, così radicalmente da spingerti a fare queste considerazioni?

maury25 23-12-2011 00:14

Re: Pensavo...
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 657803)
E' incidentale rispetto a quello che chiedi, ma... posso chiederti in cosa credi che gli ideali de "le persone" siano radicalmente diversi dai tuoi, così radicalmente da spingerti a fare queste considerazioni?

Niente di radicale, era solo un modo per esprimere il distacco che provo verso la società e le altre persone.
Mi chiedevo se avesse un senso confrontarsi pur rimanendo convinti delle proprie idee, conformarsi, reinventarsi per scoprire se stessi, oppure rimanere sempre se stessi portando con sè il peso e l'orgoglio delle proprie convinzioni.

Martello 23-12-2011 00:16

Re: Pensavo...
 
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Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?

Tanto vale portare la propria idea nel calderone della diversità di idee

Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?

Non è che le due cose coincidano per forza secondo me possono convivere

Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

Svendersi mai, combattere, si trovare qualcuno con cui condividere

Angus 23-12-2011 00:37

Re: Pensavo...
 
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Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657807)
Niente di radicale, era solo un modo per esprimere il distacco che provo verso la società e le altre persone.
Mi chiedevo se avesse un senso confrontarsi pur rimanendo convinti delle proprie idee, conformarsi, reinventarsi per scoprire se stessi, oppure rimanere sempre se stessi portando con sè il peso e l'orgoglio delle proprie convinzioni.

Secondo me in molti casi la differenza incolmabile percepita tra noi e le altre persone, per cui o rinneghiamo noi stessi o rimaniamo eternamente soli senza condividere nulla con nessuno, è - scusa la franchezza - un alibi, nulla di più. Un modo per evitare situazioni e pensieri che ci fanno paura. Sei sicuro di essere così diverso (guardando oltre il disturbo di cui forse soffri) dalle altre persone (che non costituiscono peraltro un blocco compatto)?

maury25 23-12-2011 00:52

Re: Pensavo...
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 657822)
Secondo me in molti casi la differenza incolmabile percepita tra noi e le altre persone, per cui o rinneghiamo noi stessi o rimaniamo eternamente soli senza condividere nulla con nessuno, è - scusa la franchezza - un alibi, nulla di più. Un modo per evitare situazioni e pensieri che ci fanno paura. Sei sicuro di essere così diverso (guardando oltre il disturbo di cui forse soffri) dalle altre persone (che non costituiscono peraltro un blocco compatto)?

No, non credo, ma sono sicuro di non voler integrarmi nel pensiero comune, di massa, se m'intendi. Voglio rimanere nella mia individualità, pur soffrendo. Non voglio svendermi per elemosinare compagnia, mentirei a me stesso.
Avverto un distacco considerevole verso una buona parte di persone, e non voglio minimamente farne parte, tutto qui. E non perchè mi senta superiore, sono un umile che cerca invano di lottare per le sue idee, fottenendosene altamente della massa.
Forse è solo una proiezione della mia mente, però in qualche misura non mi sento di far parte di certi sistemi-schemi-convenzioni che vanno di moda ora, così preferisco restar solo. Ma magari in futuro cambierò ide, non è detto. Per ora, la penso così.

Acheo 23-12-2011 00:55

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?
Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

La mia opinione è che una persona può sforzarsi, anche con molto impegno, per riuscire ad integrarsi in un dato contesto socio-culturale, ma se non si condivide intimamente il quadro di regole o di convenzioniche fanno riferimento a quel contesto, prima o poi ci si sente continuamente sofferenti, insoddisfatti e frustrati, e la vita diventa una "non vita" indegna di essere vissuta. Quindi, io sarei per fare una scelta libera, coerente ed anticonformista. Anche se capisco che ciò può avere dei costi in tutti i sensi veramente elevati.

Woland12 23-12-2011 01:16

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?

Ehm... :mrgreen:

Quote:

Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Alternativa: puoi anche essere tu a importi di pensare come loro no? Fatto ciò potrai unirti a loro, alla società. :yes:

Quote:

Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Noi siamo felici? Poco, forse in alcuni momenti, forse mentre fantastichiamo, forse lo saremo in futuro.
Loro sono felici? In media più di noi.
Ergo: perchè non diventare come loro? Questa è un buon motivo per mentire a noi stessi.

Quote:

Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?
Se potessi mi svenderei volentieri pur di convivere serenamente in una società :sisi:
Ma io non la vedo come una scelta di principio: per me non c'è proprio niente da scegliere... tra la gente io non ci so stare e ormai non lo voglio nemmeno (tranne che con le persone con cui ho un certo rapporto, ovviamente). Non mi da la stessa soddisfazione, la stessa gioia che riceve invece una persona estroversa mentre è all'interno di un gruppo. Quindi perchè dovrei impormelo? Ho cercato di farlo in passato e mi sono perfettamente reso conto di quanto sciocco sia stato...

Guardiamo il problema da un'ottica forse un po' diversa... comunque che la conclusione per entrambi mi pare sia la stessa. ;)

Angus 23-12-2011 01:40

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657832)
No, non credo, ma sono sicuro di non voler integrarmi nel pensiero comune, di massa, se m'intendi. Voglio rimanere nella mia individualità, pur soffrendo. Non voglio svendermi per elemosinare compagnia, mentirei a me stesso.

Scusa ma no, non t'intendo. Qual è il "pensiero comune, di massa"? E perché credi che relazionarti con altre persone implichi necessariamente rinunciare alla tua individualità?
Fai benissimo a non svenderti, per ottenere compagnia o qualunque altra cosa, ma questa considerazione è indipendente dal discorso di fondo che hai fatto.

Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657832)
Avverto un distacco considerevole verso una buona parte di persone, e non voglio minimamente farne parte, tutto qui. E non perchè mi senta superiore, sono un umile che cerca invano di lottare per le sue idee, fottenendosene altamente della massa.
Forse è solo una proiezione della mia mente, però in qualche misura non mi sento di far parte di certi sistemi-schemi-convenzioni che vanno di moda ora, così preferisco restar solo.

Ti chiedo nuovamente, quali sono concretamente questi sistemi, schemi, convenzioni che vanno di moda e a cui tu ti opponi strenuamente?
Non fare la sciocchezza di chiudere il mondo fuori, arroccandoti in una tua pretesa individualità inconciliabile con *tutti* gli altri.
Allo stesso tempo, non rinunciare alla tua individualità (che merita senz'altro di essere rispettata, in primo luogo da te) appiattendola (appiattendoti) su quella degli altri. Non è necessario essere fotocopie di qualcuno per relazionarsi con il mondo esterno. Se quando cerchi di farlo non ottieni buoni risultati, non è perché tu e il mondo siete incompatibili. Cerca di capire - senza mentire a te stesso, come hai giustamente affermato di non voler fare - quali siano i veri motivi, e cerca di riflettere e lavorare su quelli.

Winston_Smith 23-12-2011 01:49

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 657847)
Noi siamo felici? Poco, forse in alcuni momenti, forse mentre fantastichiamo, forse lo saremo in futuro.
Loro sono felici? In media più di noi.

Non ne sarei così sicuro. La felicità sembra sempre più una chimera, per la maggioranza delle persone.

TrueLover 23-12-2011 01:49

Re: Pensavo...
 
Io vorrei tornare indietro nel tempo e vivere nella Bella Epoque: artisti,sognatori,scrittori e poeti,avventurosi,gente appassionata delle cose belle della vita. Il saper vivere d'oggi mi sta veramente stretto.

Winston_Smith 23-12-2011 01:52

Re: Pensavo...
 
Il problema è che la Belle Epoque poi ha portato alla Grande Guerra.

Angus 23-12-2011 01:55

Re: Pensavo...
 
Aggiungo: anch'io, come Acheo, credo che esistano situazioni, gruppi, ambienti in cui alcuni individui semplicemente non stanno bene, e che cercare di farne parte forzando il proprio essere possa portare solo all'infelicità.

Quello che voglio stressare è che estendere questa considerazione a *tutti* gli ambienti, *tutti* i gruppi, *tutte* le situazioni è sbagliato, nulla più di un pericoloso inganno. Pericoloso perché quasi nessuno è davvero in grado di sopportare con leggerezza la solitudine, ed i nodi prima o poi vengono al pettine.

Atlas 23-12-2011 02:20

Re: Pensavo...
 
ma che svendersi e svendersi...la decisione è tra il vivere di seghe mentali o no.

TrueLover 23-12-2011 02:34

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 657896)
ma che svendersi e svendersi...la decisione è tra il vivere di seghe mentali o no.

che culo,qua c'abbiamo Maometto e non lo sapevamo.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 657874)
Il problema è che la Belle Epoque poi ha portato alla Grande Guerra.

Non vedo correlazioni tra un periodo culturare e una guerra. Una guerra ha quasi sempre motivazioni economiche e temporali. In ogni caso anche se fosse meglio morire in guerra per difendere qualcosa di bello come la vita di quegli anni che spegnersi lentamente nel nulla moderno più assoluto.

Winston_Smith 23-12-2011 02:38

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da TrueLover (Messaggio 657908)
Non vedo correlazioni tra un periodo culturare e una guerra.

Il benessere di quegli anni consentì una fioritura delle arti, ma l'imperialismo (fonte di quel benessere) portò alla guerra, detto in estrema sintesi.
E le motivazioni per l'entrata in guerra non furono proprio quelle che dici tu.

Woland12 23-12-2011 02:41

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 657870)
Non ne sarei così sicuro. La felicità sembra sempre più una chimera, per la maggioranza delle persone.

No, neanche io sono sicuro, è solo una mia opinione.

Inizialmente al posto di quell'"in media più di noi" avevo scritto un papiro di qualche riga più articolato e meno brutale. Poi l'ho però cancellato per evitare di essere prolisso, ma visto che tu odi col cuore le generalizzazioni vedo di puntualizzare... :mrgreen:

L'idea di fondo che volevo trasmettere è che a parità di altre condizioni (idealmente) una persona che non ha problemi sociali ha mediamente una qualità di vita superiore a chi invece li ha. Il termine "felicità" forse è fuorviante (perchè ognuno di noi tende a dare al termine un significato molto profondo, e quindi non è sondabile statisticamente) ma rendeva molto meglio l'idea.

Con questa precisazione (felicità = alta qualità di vita, serenità) e considerando che il mio discorso era riferito a una media (mai statisticamente ricercata, ma infatti la mia è un'ipotesi) mi sento comunque di confermare quanto ho scritto: secondo me le persone estroverse sono mediamente più felici :yes:

Atlas 23-12-2011 02:46

Re: Pensavo...
 
In ogni caso anche se fosse meglio morire in guerra per difendere qualcosa di bello come la vita di quegli anni che spegnersi lentamente nel nulla moderno più assoluto.[/QUOTE


Sei molto ingenuo.

Winston_Smith 23-12-2011 02:49

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 657915)
L'idea di fondo che volevo trasmettere è che a parità di altre condizioni (idealmente) una persona che non ha problemi sociali ha mediamente una qualità di vita superiore a chi invece li ha.

Non esistono solo i problemi legati alla fobia sociale, però.

Woland12 23-12-2011 02:52

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 657917)
Sei molto ingenuo.

Non scoraggiarlo... se al mondo la pensassero tutti così (come noi) sarebbe un mondo molto peggiore di quello che già è. Se qualcosa di buono abbiamo ottenuto in civiltà rispetto al passato è grazie a persone (idealisti) che la pensavano come lui, e che sono riusciti a diffondere i propri ideali. Il 99% di queste persone ha fallito (per questo gli idealisti sono tendenzialmente un po' folli :sisi:), ma anche solo 1 persona su 100 è stata sufficiente per cambiare il futuro :yes:

Woland12 23-12-2011 02:54

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 657919)
Non esistono solo i problemi legati alla fobia sociale, però.

Ho parlato di "problemi sociali" (non fobia sociale) a "parità di altre condizioni". Ho riletto la frase e mi sembra che non rimanga fuori niente :interrogativo:

TrueLover 23-12-2011 03:00

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 657921)
Non scoraggiarlo...

scoraggiare me?buona questa.
@Atlas
meglio essere ingenuo per tanti sciocchi,che essere un vile per un solo genio.

Woland12 23-12-2011 03:04

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da TrueLover (Messaggio 657926)
scoraggiare me?buona questa.

Mi dispiace non pensarla come te, ma credimi: hai tutta la mia stima :bene:

Winston_Smith 23-12-2011 03:07

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 657922)
Ho parlato di "problemi sociali" (non fobia sociale) a "parità di altre condizioni". Ho riletto la frase e mi sembra che non rimanga fuori niente :interrogativo:

Una malattia (fisica) è un problema sociale? La perdita del lavoro è un problema sociale? I dissapori tra coniugi e tra parenti sono problemi sociali?
Se sì, allora tutti i problemi sono sociali, ma non vedo che c'entri la distinzione tra persone estroverse e non, e perché le prime debbano mediamente essere più felici delle seconde.

Woland12 23-12-2011 03:10

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 657929)
Una malattia (fisica) è un problema sociale? La perdita del lavoro è un problema sociale? I dissapori tra coniugi e tra parenti sono problemi sociali?
Se sì, allora tutti i problemi sono sociali, ma non vedo che c'entri la distinzione tra persone estroverse e non, e perché le prime debbano mediamente essere più felici delle seconde.

Ehmm.. ma non l'hai letta la seconda parte della frase: "a parità di altre condizioni"?

Inosservato 23-12-2011 09:08

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?
Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

gli ideali i pensieri e le opinioni cambiano crescendo, a meno che uno non si intestardisca, gli ideali, i sogni ed il modo di vivere che uno vuole a 20 anni cambiano a 25 e poi a 30 ed ancora a 40
il fatto è che non siamo fatti a compartimenti stagni (e menomale)
l'integrazione serve per crescere e cambiare
il cambiamento è un bene a parer mio, il fatto è che spesso noi siamo fossili, sempre uguali, sempre autoreferenziali, e ciò crea disagio e distacco dal mondo...

D. Vecio 23-12-2011 10:00

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?
Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

Il crescere come persona presuppone lo scambio e la condivisione delle idee.

Allocco 23-12-2011 12:08

Re: Pensavo...
 
Oggetto: cosa è la coerenza

Esperimento n.1
Cosa vedete?
http://i43.tinypic.com/bea89g.jpg

Esperimento n.2
Pensando al passato, a qualsiasi momento della vostra vita, avete o meno l'impressione di essere sempre stati intimamente ciò che siete ora?

- ho letto stamattina questo thread e quindi ho avuto il tempo di farmi mille film su cosa, come scrivere ciò che penso,
se potrebbe avere senso o meno per qualcuno, se potrebbe aiutare o dare fastidio eccetera...
Alla fine mi affido alla congeniale maieutica, che sempre mi ispira, e quindi la finisco qui ed evito di passare alle conclusioni! :)

Atlas 23-12-2011 13:24

Re: Pensavo...
 
meglio essere ingenuo per tanti sciocchi,che essere un vile per un solo genio.



imbarazzante.

maury25 23-12-2011 14:42

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 657861)
Scusa ma no, non t'intendo. Qual è il "pensiero comune, di massa"?
Ti chiedo nuovamente, quali sono concretamente questi sistemi, schemi, convenzioni che vanno di moda e a cui tu ti opponi strenuamente?

Vedi, io sopporto a malapena la gente. Sopporto a malapena il lavoro. Sopporto a malapena la socialità. Sopporto a malapena la perfezione dilagante e imperante di questa società. Sopporto a malapena tutte queste cose essenziali per stare bene in società, mi chiedo dunque come possa integrarmi se provo una tale repulsione per codeste cose?
Escludiamo il lavoro che, dolente nolente, tocca a tutti per campare, di uscite, cinema, corteggiamenti, e tante altre belle cosucce ne faccio volentieri a meno.
Il pensiero comune di massa è questo, niente di più complicato. Semplice, per me. Fondamentalmente si tratta di scegliere di vivere queste cose o restarsene soli a contemplare la solitudine.
Come ti ho detto non è detto che in futuro non possa cambiare idea, ma per adesso mi rifiuto di integrarmi, preferisco rimanere ai margini, sto molto meglio.
Ho bisogno di tanta gente, come di nessuno. Non è importante la quantità, per me, ma la qualità.

Allocco 23-12-2011 14:55

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 658079)
...per adesso mi rifiuto di integrarmi, preferisco rimanere ai margini, sto molto meglio.

Ecco, ora la domanda è più chiara secondo me.
Se stai meglio "fuori dal sistema" fai bene a starci e ad aspettare (o cercare per vie traverse) i tuoi simili.
Di questo sono sicuro (anche perché io sono il primo a farlo, in qualche maniera..).
:bene:

Ma attenzione, questo (sempre a mio parere..) non ti rende nè migliore nè peggiore, nè valoroso nè infimo
rispetto a chi fa una scelta diversa perché sa di non stare bene "fuori dal sistema"..

No, giusto per precisare..
;)

bunker 23-12-2011 14:58

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 657799)
Due idee paradossalmente opposte possono coinciliarsi in qualche modo o sono destinate a percorrere due strade parallele?
Che senso ha integrarsi alla società, alla convenzione sociale, alle persone, se queste stesse persone condividono ideali, pensieri e visioni totalmente differenti dalle nostre? Tanto vale rimanere soli e cercare qualcuno che la pensi esattamente come noi, non credete?
Che senso ha integrarsi, forse per sentirsi più in sintonia con gli altri? O per mentire a se stessi?
Pensate sia più giusto svendersi per convivere bene in società, o pensate che il gioco non valga la candela, e che sia meglio rimanere soli a combattere le proprie guerre lontano dalla menzogna, dalla falsità e dall'ipocrisa, nella speranza di trovare qualcuno con cui condividere quello in cui si crede?

a me gli altri fanno paura, ma allo stesso tempo desidero stare con gli altri...

questo paradosso mi manda in bestia:moltoarrabbiato:

maury25 23-12-2011 15:23

Re: Pensavo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 658086)
Ecco, ora la domanda è più chiara secondo me.
Se stai meglio "fuori dal sistema" fai bene a starci e ad aspettare (o cercare per vie traverse) i tuoi simili.
Di questo sono sicuro (anche perché io sono il primo a farlo, in qualche maniera..).
:bene:

Ma attenzione, questo (sempre a mio parere..) non ti rende nè migliore nè peggiore, nè valoroso nè infimo
rispetto a chi fa una scelta diversa perché sa di non stare bene "fuori dal sistema"..

No, giusto per precisare..
;)

Per quanto mi riguarda non ho mai detto questo. Non credo mica di essere un Dio sceso in terra, li leggete i miei post, sono sicuro e consapevole di quello che dico, ma non ho molta autostima. Non credo proprio di essere un valoroso, penso invece che ci siano delle scelte valorose, che è ben diverso. ;) Che comuqnue sono soggettive e non criticabili per principio.
Però, visto che sono dotato di testa, preferisco usarla e perseguire quello in cui credo e che ritengo sia giusto per me. Se inseguissi quello che dicono gli altri...beh, sarei praticamente una pecora senza ideali, e per me sarebbe la fine, sarebbe un'esistenza senza più alcuna dignità, sogni, sarebbe il nulla.


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