Originariamente inviata da nephilim89
(Messaggio 354497)
Eccomi. Per la prima volta parlerò del mio problema. Faccio prima qualche passo indietro.
Nasco nel 1989. Ero un bambino adorabile, con quei ricci e quelle guance che mio padre non smetteva mai di strizzare con le sue mani callose da lavoratore. Questo segno dell' affetto della mia famiglia che non è mai mancato. So che avevo paura del buio ma non ho ricordi precisi sul mio carattere, probabilmente ero un pò timido, ma credo entro i normali canoni per quell'età.
Arrivò la scuola materna: non successe niente di ecclatante, a parte alcuni episodi di qualche bambino bulletto, ma a quell'età non si può parlare di bullismo. I bambini hanno caratteri diversi e a seconda dell'educazione che ricevono non sono in grado di gestirsi. Quindi possiamo anche far rientrare questi episodi nella normale vita di bambino..
E vennero le scuole elementari..qui iniziò la tragedia.
Mi ritrovai insieme ai peggiori compagni di classe che potessero capitarmi. Immaginate il classico bambino timido, con la pelle bianca, gli occhiali: come si può non approfittarsene? Mi diedero un soprannome. Me lo ripetevano in continuazione, in tutti i modi: sottovoce durante la lezione, a urla, facendo versi, smorfie, cantilene.. Oltre questo subivo scherzi di ogni tipo, ricatti, sputi, pestaggi.. Il tutto sotto le risate e gli incitamenti di chi non partecipava. E la mia colpa qual'era? La mia timidezza... Quasi tutte queste persone da sole facevano la parte dei grandi amiconi, io ci uscivo, ci andavo a giocare. Spesso dopo un pò chiamavano qualche loro amico, e da li giocavano solo loro (sulle mie spalle si intende),e si ripeteva ciò che avevo vissuto la mattina in classe. Tra queste grandi dimostrazioni d'amicizia ci fu anche la mia prima fidanzatina, che mi dimostrava il suo affetto partecipando alle prese in giro e ai "giochi" contro me. Tutto questo non era solo opera dei miei compagni di classe, no. A loro si aggiungevano quelli della classe affianco, i loro amici e vari personaggi del mio paese, anche molto più grandi di me. I miei genitori, vedendomi rientrare a casa praticamente ogni giorno triste, con lividi, una volta addirittura con i capelli tagliati, decisero di iscrivermi ad una scuola di arti marziali. Lì trovai un bell'ambiente ricordo..o almeno nel primo periodo.
Questa situazione è andata avanti per tutti i 5 anni di elementari...ma non finì...
Le scuole medie si trovavano affianco alle elementari, condividevano lo stesso cortile. Per cui i vecchi bastardi che mi avevano tormentato me li ritrovai anche alle medie. Ovviamente ci mise poco il mio soprannome a fare il giro della scuola, e qui ebbi a che fare con ragazzi più grandi, già adolescenti quindi più concreti e pratici nella cattiveria, che si aggiunsero ai vecchi compagni delle elementari. Loro stessi li temevano, non si mettevano mai contro di loro: era bruttissima gente. E li ci furono altri bei 3 anni di scherzi, prese in giro, pestaggi... In quegli anni conobbi un gruppo di amici, gli unici a trattarmi decentemente. E iniziai ad ascoltare metal! Questi due cose mi permisero di far scorrere un pò più velocemente il tempo, per quanto fosse possibile. Intanto il mio carattere, il mio modo di pensare, la mia testa continuavano ad essere violentate da ciò che vivevo ogni giorno. Il mio rendimento scolastico era in discesa libera.
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