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animaSola 16-11-2009 18:44

Etichette
 
Quante volte vi è capitato di esser etichettati solo per la patologia che vi siete cuciti addosso? quante volte, in primis vi siete sentiti un unica persona con la vostra "malattia?A me è capitato moltissime volte, anzi penso che col passare degli anni, ho perso completamente la mia identità ,sostituendola con i miei problemi e mie limiti.Fino un pò di tempo fà,vivevo per il giudizio altrui,se mi si elargivano frasi come "non sei affidabile",ci rimanevo profondamente male, o peggio ancora passavo le ore a rimuginare sull'accaduto ,sentendomi in colpa per ciò che ero o apparivo o manifestavo...Ora mi son maledettamente stancata, di esser giudicata e derisa sempre e solo in base ai miei malesseri..perchè NON sono la mia Agorafobia, NON sono il mio disturbo evitante ...ma sono una persona che sta cercando di guarire da tutto ciò e vorrei essere presa seriamente e con rispetto dalle persone che mi circondano.
Ora sono in fase "incazzatura",o forse è meglio dire, di intolleranza verso certi schemi....,ma spero di passare presto a quella successiva, ovvero di fregarmene altamente di certi stupidi pregiudizi....

@Cicci nn ho logorrato...aspetto risposta, cosi iniziamo il dibattito:thumbup:

animaSola 16-11-2009 18:51

Re: Etichette
 
Bhe dovresti reagire...x fare in modo che questa etichetta non diventi parte integrante della tua vita....se no ne rimarrai sempre succube.

animaSola 16-11-2009 19:04

Re: Etichette
 
NOn è mai troppo tardi per migliorare..,non è mai troppo tardi per coltivare una propria indipendenza e libertà...se parti già rassegnato è ovvio che questa etichetta ti si cucirà addosso per tutta la vita...
Ma l'autostima va alimentata anche attraverso questi cambi di rotta...,se ogni qualvolta abbasserai la testa, per paura, vergogna, sensi di colpa o quant'altro...tornerai sempre a casa infelice, angosciato e rammaricato....e quello che ne pagherà il prezzo, sarai sempre tu...

BadDream 16-11-2009 19:14

Re: Etichette
 
Neanche a me vanno a genio le etichette, a parte ovviamente quando sono usate in maniera scherzosa (ma anche in questo caso dipende dalla sensibilità/suscettibilità del soggetto se è il caso di usarle o meno)... la personalità di un individuo è (solitamente) troppo complessa per essere ridotta/banalizzata a un unico appellativo!

Nel mio caso, comunque, anche volendo non saprei come etichettarmi... non mi capisco nemmeno io, figurarsi gli altri! :blink:

(ps. e comunque le tolgo anche dai vestiti, mi pizzicano il collo o il fianco :D)

animaSola 16-11-2009 19:24

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 259038)
Neanche a me vanno a genio le etichette, a parte ovviamente quando sono usate in maniera scherzosa (ma anche in questo caso dipende dalla sensibilità/suscettibilità del soggetto se è il caso di usarle o meno)...

A me iniziano a dar fastidio anche le battute ironiche su questo aspetto.. dopo un pò diventano pedanti,e ti mettono sempre nella condizione tale di veder sottolineati quelli che sono i tuoi limiti...e non quelle che sono le tue caratteristiche personali...

e qui l'essere suscettibili conta fino ad un certo punto...se una persona rimarca il tuo essere, ad esempio ritardatario, dopo 1pò può infastidirti...ma anche lasciarti completamente indifferente, ma se lo fanno sull'aspetto psicologico...la musica cambia.

BadDream 16-11-2009 19:37

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259041)
se una persona rimarca il tuo essere, ad esempio ritardatario, dopo 1pò può infastidirti...ma anche lasciarti completamente indifferente, ma se lo fanno sull'aspetto psicologico...la musica cambia.

Sì, concordo, in questo caso è sicuramente un altro paio di maniche! (cit.) comunque anche sugli aspetti per così dire più "leggeri" andrebbero usate con il contagocce, alla lunga sono davvero snervanti!

lenore 16-11-2009 19:37

Re: Etichette
 
concordo con animasola e odio le etichette, soprattutto su lati di te che sono innati, cioè che puoi cambiare ben poco.

calinero 16-11-2009 19:50

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da lenore (Messaggio 259045)
concordo con animasola e odio le etichette, soprattutto su lati di te che sono innati, cioè che puoi cambiare ben poco.

instabilona :)

animaSola 16-11-2009 19:51

Re: Etichette
 
Leno,dicevo la cosa contraria:D

A me non da fastidio se qualcuno fa dell'ironia sul mio esser buffa,gelosa,testarda o quant'altro...proprio perchè son tutte caratteristiche innate con cui convivo da sempre..

mentre se si attaccano ad altro, a tutte le sfumature che son nate attraverso la patologia, mi girano letteralmente i maroni....e se prima chinavo la testa..ingoiando accuse di ogni genere, ora sto cercando di cambiare registro...proprio perchè la mia personalità non è la mia malattia..

calinero 16-11-2009 19:56

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259022)
Quante volte vi è capitato di esser etichettati solo per la patologia che vi siete cuciti addosso? quante volte, in primis vi siete sentiti un unica persona con la vostra "malattia?A me è capitato moltissime volte, anzi penso che col passare degli anni, ho perso completamente la mia identità ,sostituendola con i miei problemi e mie limiti.Fino un pò di tempo fà,vivevo per il giudizio altrui,se mi si elargivano frasi come "non sei affidabile",ci rimanevo profondamente male, o peggio ancora passavo le ore a rimuginare sull'accaduto ,sentendomi in colpa per ciò che ero o apparivo o manifestavo...Ora mi son maledettamente stancata, di esser giudicata e derisa sempre e solo in base ai miei malesseri..perchè NON sono la mia Agorafobia, NON sono il mio disturbo evitante ...ma sono una persona che sta cercando di guarire da tutto ciò e vorrei essere presa seriamente e con rispetto dalle persone che mi circondano.
Ora sono in fase "incazzatura",o forse è meglio dire, di intolleranza verso certi schemi....,ma spero di passare presto a quella successiva, ovvero di fregarmene altamente di certi stupidi pregiudizi....

@Cicci nn ho logorrato...aspetto risposta, cosi iniziamo il dibattito:thumbup:

premetto che le etichette sono il bene :)
non so quante volte ci ho preso
è vero che bisognerebbe andare oltre ad un disturbo diagnosticato
però molte volte sapere che una persona ha un certo disturbo è un ottimo indizio per capire come è, se è affidabile, se è compatibile con te
ci sono ovviamente le eccezioni, però a volte è meglio non rischiare, sono per il prima spara e poi fai la domanda :)
ammetto cmq che ci sono instabiloni che nonostante i loro problemi sanno sacrificarsi in modo da non danneggiare gli altri, o non riversare loro addosso i loro problemi, la loro rabbia... però sono pochi, e peggio sei messo e di solito peggio ti sai rapportare con gli altri
basta una battuta nel momento sbagliato e succede un patatrac
oppure in generale non puoi far affidamento, perchè possono tirarti il pacco senza pensarci 2 volte, giustificati dai loro problemi
l'instabilità è il male
ma tu solfa mi pare che hai fatto il capodanno nonostante i tuoi problemi ed altre cosette che sappiamo, quindi stai guarendo da questa instabilità/inaffidability, e questo è un bene, perchè hai visto anche tu cosa puoi perdere se non controlli i tuoi problemi e li riversi sugli altri
instabilone chi si incacchia, piri pì :D

animaSola 16-11-2009 20:06

Re: Etichette
 
Dipende dal disturbo...non possiamo paragonare una persona affetta da ansia a una affetta da psicosi....nel primo caso, la patologia diventa una variante, nel secondo..quasi la personalità stessa...Però è anche vero che quando ti affibbiano un etichetta non te la scrolli piu di dosso, un pò come l'adolescente che si ubriaca e si droga, e paga questa condanna pure in età adulta quando magari ha cambiato completamente vita....Ti sembra giusto? a me no.

Poi ovviamente se devo parlare di me, mi tocca aprire un capitolo a parte su cio che sono..e su cio che la dep e l'ago mi fa diventare...ed è proprio l'abisso che intercede fra le due cose, che mi fa alterare....e cio lo so con certezza...perchè chi mi conosce da anni e anni..non mi etichetta, al massimo si limita a scherzare sulle mie sfumature caratteriali....mentre chi invece, come te e altri, mi conosce solo attraverso questo forum , mi etichetta per la patologia che rivesto e non per la mia identità.

calinero 16-11-2009 20:11

Re: Etichette
 
bè dipende tutto da dove vivi
se sei in un posto piccolo è normale che le etichette fatichino a cadere
es se tornasse qualche trombamica è probabile che chi sa ci proverebbe senza troppi sotterfugi :p
però è anche vero che sei quello che fai, cioè se l'etichetta te l'ha data chi ti conosce e non un estraneo, ci sarà un perchè, non credo solo perchè gli hai raccontato della tua infanzia, ma per come magari ti sei comportata

animaSola 16-11-2009 20:21

Re: Etichette
 
Si sei quello che fai....ma quello che fai , nel nostro caso(parlo del mio ,essendo che nn ho certezza x altri) non è partorito dal malessere?...quindi perchè una persona deve esser etichettata come una pazza, se poi magari realmente non è cosi?

a me sta benissimo passare per quella gelosa e possessiva(tu sei il primo a pigliarmi in giro x questo), perchè è nella mia indole...ma se mi affibbi l'etichetta di instabile, nn mi sta piu bene, perchè nella realtà della mia vita nn lo son mai stata...tanto che nessuno mai mi ha profferito tale parola...anzi ,x amici e conoscenti di sempre,sono la persona su cui si può fare affidamento.

quindi cè qualcosa che nn mi quadra.

jack10 16-11-2009 20:22

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259022)
Quante volte vi è capitato di esser etichettati solo per la patologia che vi siete cuciti addosso? quante volte, in primis vi siete sentiti un unica persona con la vostra "malattia?A me è capitato moltissime volte, anzi penso che col passare degli anni, ho perso completamente la mia identità ,sostituendola con i miei problemi e mie limiti.Fino un pò di tempo fà,vivevo per il giudizio altrui,se mi si elargivano frasi come "non sei affidabile",ci rimanevo profondamente male, o peggio ancora passavo le ore a rimuginare sull'accaduto ,sentendomi in colpa per ciò che ero o apparivo o manifestavo...Ora mi son maledettamente stancata, di esser giudicata e derisa sempre e solo in base ai miei malesseri..perchè NON sono la mia Agorafobia, NON sono il mio disturbo evitante ...ma sono una persona che sta cercando di guarire da tutto ciò e vorrei essere presa seriamente e con rispetto dalle persone che mi circondano.
Ora sono in fase "incazzatura",o forse è meglio dire, di intolleranza verso certi schemi....,ma spero di passare presto a quella successiva, ovvero di fregarmene altamente di certi stupidi pregiudizi....

@Cicci nn ho logorrato...aspetto risposta, cosi iniziamo il dibattito:thumbup:


.............

calinero 16-11-2009 20:28

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259076)
Si sei quello che fai....ma quello che fai , nel nostro caso(parlo del mio ,essendo che nn ho certezza x altri) non è partorito dal malessere?...quindi perchè una persona deve esser etichettata come una pazza, se poi magari realmente non è cosi?

è partorito dal malessere, che è partorito da te, quindi non penso che sia una giustificazione
poi ci sono comportamenti che fanno dare della pazza da chi non è abituato a vedere certe scene, penso sia normalissimo, anche se sono i medici i primi ad aborrare quel termine, ormai è di uso comune

Quote:

a me sta benissimo passare per quella gelosa e possessiva(tu sei il primo a pigliarmi in giro x questo), perchè è nella mia indole...ma se mi affibbi l'etichetta di instabile, nn mi sta piu bene, perchè nella realtà della mia vita nn lo son mai stata...tanto che nessuno mai mi ha profferito tale parola...anzi ,x amici e conoscenti di sempre,sono la persona su cui si può fare affidamento.

quindi cè qualcosa che nn mi quadra.
bisogna vedere se ti conoscono prima dei tuoi disturbi e se ti vedono ora solo per poco e quando stai bien
penso che se invece te lo ha dato una persona che senti tutti i giorni, insomma forse ti vive di più

calinero 16-11-2009 20:39

Re: Etichette
 
poi ti devi rendere conto che la tua vita è cambiata
quindi puoi magari anche avere atteggiamenti diversi dal reale al virtuale
ma ora vivi molto più nel virtuale, o almeno è sempre stato così fino a poco fa, se ora stai tornando al reale non è detto che le cose vadano come nel virtuale, magari reagisci diversamente e nessuno ti dirà cose brutte... però tieni anche a mente che dal vivo le cose brutte è più brutto dirle ed alcuni te le dicono alle spalle piuttosto

animaSola 16-11-2009 20:40

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 259081)
è partorito dal malessere, che è partorito da te, quindi non penso che sia una giustificazione
poi ci sono comportamenti che fanno dare della pazza da chi non è abituato a vedere certe scene, penso sia normalissimo, anche se sono i medici i primi ad aborrare quel termine, ormai è di uso comune

Ma da una parte di te che non sta bene....se un fobico nn provasse ansia e disagio, farebbe milioni di cose che ora nemmeno si azzarderebbe a fare, quindi qualè la vera natura di una persona...?per me non è quella che affoga nell'ansia, ma bensi quella che è in grado di condurre una vita che gli dona serenità e tranquillità nel limite dell imperfezione umana.



Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 259081)
bisogna vedere se ti conoscono prima dei tuoi disturbi e se ti vedono ora solo per poco e quando stai bien
penso che se invece te lo ha dato una persona che senti tutti i giorni, insomma forse ti vive di più


Son persone che mi hanno vissuta giornalmente quando stavo bene e anche quando stavo male,(alcune,altre sporadicamente) quindi mi affido sicuramente piu al loro giudizio ,che a quello di altri che non conoscono assolutamente chi sono al di fuori della mia patologia...

Penso che nemmeno a te farebbe piacere se qualcuno stesse sempre li a tracciare ogni tuo limite senza donarti il modo di fare uscir fuori la tua vera natura...Non sò, sarò io paranoica, ma quando sono a contatto con determinate persone e sto in crisi, loro vedono semplicemente le mie lacrime, voi la mia malattia.

Thermaltake 16-11-2009 20:43

Re: Etichette
 
Concordo con anima, personalmente non ho mai sopportato le etichette se non dette in modo scherzoso e innocente come diceva anche BadDream. Una volta me la prendevo un po', ora cerco di ignorare o anche di rimandarle indietro nel caso l'interlocutore abbia qualcosa su cui fare leva per metterlo in imbarazzo.
Basta farci mettere i piedi in testa :cool:

animaSola 16-11-2009 20:46

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 259085)
poi ti devi rendere conto che la tua vita è cambiata
quindi puoi magari anche avere atteggiamenti diversi dal reale al virtuale
ma ora vivi molto più nel virtuale, o almeno è sempre stato così fino a poco fa, se ora stai tornando al reale non è detto che le cose vadano come nel virtuale, magari reagisci diversamente e nessuno ti dirà cose brutte... però tieni anche a mente che dal vivo le cose brutte è più brutto dirle ed alcuni te le dicono alle spalle piuttosto

No non sono io che cambio piu di tanto, è cio che mi circonda che mi rende diversa...con alcune persone riesco ad esser me stessa, con altre no....rimango la mia malattia.Prima ovviamente questa differenza non la vedevo, proprio xkè vivevo solo il mondo virtuale, ora mi sn accorta di questo abissale squilibrio.....

e prendo te come esempio, perchè bene o male, mi "vivi" ogni giorno...Se da domani iniziassimo a sentirci semplicemente come due persone con dei problemi, e non come la solfa agorafobica, instabile, evitante e cali fobico...ti assicuro che vedresti una persona diversa....

calinero 16-11-2009 20:53

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259086)
Ma da una parte di te che non sta bene....se un fobico nn provasse ansia e disagio, farebbe milioni di cose che ora nemmeno si azzarderebbe a fare, quindi qualè la vera natura di una persona...?per me non è quella che affoga nell'ansia, ma bensi quella che è in grado di condurre una vita che gli dona serenità e tranquillità nel limite dell imperfezione umana.

ma devi renderti conto che la maggior parte delle persone giudica le persone per quello che fanno e per quello che sono
non si va di solito oltre a pensare "a se non avesse quella cosa..."
non gliene frega niente a nessuno
io se non vincevo certe paure non avevo nulla di ciò che ho adesso, per via dei miei limiti, perchè nessuno ti regala niente a sto mondo, te lo devi sudare
la solidarietà fine a sestessa non ti serve a niente, perchè nessuno ti può dare quello che vuoi, te lo devi conquistare e per far questo devi essere una persona che sa mostrare il meno possibile i tuoi lati oscuri che possono turbare gli altri

animaSola 16-11-2009 21:01

Re: Etichette
 
Non gliene frega niente a nessuno nn è vero...perchè se avessi dovuto(o anche tu) giudicarti solo in base a cio che mostri...sai bene che nn saresti il mio migliore amico....L'andare OLTRE è indispensabile se vuoi realmente avvicinarti a un altra persona...poi è ovvio che il resto te lo devi conquistare, ma se trovi degli individui che ti mettono sempre i bastoni fra le ruote...non vedo questa soluzione cosi facile da portare a compimento.

Le persone devo esser incoraggiate a migliorare...e non il contrario, ma se stai sempre li..ad etichettarle x ogni loro scivolone, allora nn puoi nemmeno aspettarti che ti donino il meglio di loro stesse...

Se ogni qualvolta eviti un pranzo di lavoro, o un riunione ecc e io ti dicessi, "eh và, che instabilone che sei,dovresti imparare a prenderti le tue responsabilità,ecc" ti taglierei le gambe....e sai bene che non ti farebbe piacere...

calinero 16-11-2009 21:15

Re: Etichette
 
non lo so, magari servirebbe a spronarmi :p

cioè cmq lo sai che sono per la linea dura piuttosto che per gli adulatori che ti leccano il sedere (come chi sai chi) è meglio qualcuno che ti dica sempre la verità, anche quando questa fa male ed è brutta
poi cmq è importante saper toglierle le etichette, ma se uno te ne da una e tu vuoi migliorare e non fai più certe cose (almeno non in pubblico) allora l'altra persona che lo ha fatto per il tuo bene riconosce il tuo valore e ti cambia etichetta :p

animaSola 16-11-2009 21:35

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 259104)
non lo so, magari servirebbe a spronarmi :p

cioè cmq lo sai che sono per la linea dura piuttosto che per gli adulatori che ti leccano il sedere (come chi sai chi) è meglio qualcuno che ti dica sempre la verità, anche quando questa fa male ed è brutta
poi cmq è importante saper toglierle le etichette, ma se uno te ne da una e tu vuoi migliorare e non fai più certe cose (almeno non in pubblico) allora l'altra persona che lo ha fatto per il tuo bene riconosce il tuo valore e ti cambia etichetta :p


La linea dura, bisogna usarla col contagocce...,se una persona ricerca un cambiamento, l'altra nn può starle col fiato addosso a ricordarle tutti i suoi fallimenti..SE no finiamo come quei genitori che crescono dei figli insicuri e poi si lamentano che gli stessi,non riescono a trovare una loro indipendenza.

il resto, è difficile commentare, penso sia piu facile che una persona riconosca un tuo fallimento piuttosto che un tuo successo....

cancellato2369 16-11-2009 22:10

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259022)
Quante volte vi è capitato di esser etichettati solo per la patologia che vi siete cuciti addosso? quante volte, in primis vi siete sentiti un unica persona con la vostra "malattia?A me è capitato moltissime volte, anzi penso che col passare degli anni, ho perso completamente la mia identità ,sostituendola con i miei problemi e mie limiti.Fino un pò di tempo fà,vivevo per il giudizio altrui,se mi si elargivano frasi come "non sei affidabile",ci rimanevo profondamente male, o peggio ancora passavo le ore a rimuginare sull'accaduto ,sentendomi in colpa per ciò che ero o apparivo o manifestavo...Ora mi son maledettamente stancata, di esser giudicata e derisa sempre e solo in base ai miei malesseri..perchè NON sono la mia Agorafobia, NON sono il mio disturbo evitante ...ma sono una persona che sta cercando di guarire da tutto ciò e vorrei essere presa seriamente e con rispetto dalle persone che mi circondano.
Ora sono in fase "incazzatura",o forse è meglio dire, di intolleranza verso certi schemi....,ma spero di passare presto a quella successiva, ovvero di fregarmene altamente di certi stupidi pregiudizi....

@Cicci nn ho logorrato...aspetto risposta, cosi iniziamo il dibattito:thumbup:

io mi sento l'unica persona con la mia "malattia"...che poi malattia non è per me, ma è diseducazione e disabitudine del cervello nell'interazione sociale...con conseguenti disagi...
io più di tanto non rimugino su quello che mi dicono...cioè lo faccio come lo fa su una persona normale...ma ho visto diversi estroversoni o introversi non fobici e solo un po' sfigati stare peggio di me se criticati o se ricevevano una risposta cattiva...
io semplicemente vivo la cosa in parte con passività...e in parte al contrario ridendoci su...esempio? esempio non parlo x 3-4 ore al mio solito? a lezione mi isolo senza rivolgere parola a nessuno...? poi magari una ragazza salta fuori su dicendo "giova ma sei più scazzato e silenzioso del solito oggi " (--> di solito quaando non sono silenzioso la differenza è che 3 parole al giorno le dico contate)...beh io rispondo solitamente con un "e che vuoi farci..." o "no stavo semplicemente pensando che rompi relativamente le ballss..."...insomma riderci su è l'unico modo per aprirmi...anzi mi piace quando gli altri mi fanno domande sul mio essere così solitario, alieno...silenzioso...perchè sono le poche volte in cui ho qualcosa da dire..

Winston_Smith 16-11-2009 23:06

Re: Etichette
 
Premetto che le categorizzazioni e le etichette sono uno strumento troppo povero per conoscere davvero a fondo una persona :)

Solo una conoscenza approfondita di una persona per un certo periodo di tempo può permettere di dare giudizi abbastanza fondati. Certo, si possono criticare i comportamenti, specie se eccessivi, ma in fondo bisogna essere coscienti che probabilmente nessuno ci può conoscere al 100%, forse neanche noi stessi.

In particolare, quando le etichette vanno a colpire le debolezze e i limiti di una persona, possono essere molto penalizzanti per chi ne è colpito, specie se tirate fuori con superficialità e faciloneria, o addirittura per denigrare e mettere in ridicolo. Insomma, dire di una persona "è timida", per esempio, può anche essere vero, ma probabilmente non esaurisce la sua personalità nè impedisce che possa avere caratteristiche anche in apparenza contrastanti con quello che normalmente è inteso come lo stereotipo del timido, e non tiene conto del fatto che non tutti i timidi sono uguali, e non con tutti i timidi è opportuno comportarsi nello stesso modo.

animaSola 16-11-2009 23:26

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 259129)

In particolare, quando le etichette vanno a colpire le debolezze e i limiti di una persona, possono essere molto penalizzanti per chi ne è colpito, specie se tirate fuori con superficialità e faciloneria, o addirittura per denigrare e mettere in ridicolo. Insomma, dire di una persona "è timida", per esempio, può anche essere vero, ma probabilmente non esaurisce la sua personalità nè impedisce che possa avere caratteristiche anche in apparenza contrastanti con quello che normalmente è inteso come lo stereotipo del timido, e non tiene conto del fatto che non tutti i timidi sono uguali, e non con tutti i timidi è opportuno comportarsi nello stesso modo.

Hai esattamente centrato il punto....mi sembra quasi una scorrettezza denigrare o ridicolizzare quelle che sono le debolezze altrui...quando quest'ultime colpiscono profondamente lo stato psicologico di una persona...

Della serie piuttosto che aiutare un individuo a superare le sue insicurezze e le sue fragilità, lo si espone solo a un inutile condanna che lo rende ancora piu vulnerabile.

Ma noi ovviamente facciamo il resto...perchè nella maggior parte dei casi,diamo modo a certe persone di ridicolizzarci ulteriormente.

Dany83 17-11-2009 00:08

Re: Etichette
 
Il mio pensiero é che le ETICHETTE, fanno parte della vita di tutte le persone e non solo dei sociofobici/agorafobici ecc.
Sinceramente noi siamo ancora fortunati perché proprio il fatto di non esporci troppo al centro dell'attenzione ci protegge in qualche modo.
Perché le ETICHETTE te le appiccicano soprattutto per quello che dici e un po' meno per quello che fai.
Delle volte basta qualche parola in più o fuoriposto per alimentare l'idea che gli altri ti incolleranno addosso per sempre.
Quindi l'unica grande ETICHETTA che potremmo avere é di essere associali.
Personalmente cerco sempre di non isolarmi, cerco sempre di parlare e discutere con i colleghi anche se per dei periodi brevi.

Sinceramente, preferirei essere etichettato associale, piuttosto che leccaculo, buffone, ipocrita, scassapalle, interista ecc...

animaSola 17-11-2009 00:12

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da giova88 (Messaggio 259119)
io mi sento l'unica persona con la mia "malattia"...che poi malattia non è per me, ma è diseducazione e disabitudine del cervello nell'interazione sociale...con conseguenti disagi...
io più di tanto non rimugino su quello che mi dicono...cioè lo faccio come lo fa su una persona normale...ma ho visto diversi estroversoni o introversi non fobici e solo un po' sfigati stare peggio di me se criticati o se ricevevano una risposta cattiva...
io semplicemente vivo la cosa in parte con passività...e in parte al contrario ridendoci su...esempio? esempio non parlo x 3-4 ore al mio solito? a lezione mi isolo senza rivolgere parola a nessuno...? poi magari una ragazza salta fuori su dicendo "giova ma sei più scazzato e silenzioso del solito oggi " (--> di solito quaando non sono silenzioso la differenza è che 3 parole al giorno le dico contate)...beh io rispondo solitamente con un "e che vuoi farci..." o "no stavo semplicemente pensando che rompi relativamente le ballss..."...insomma riderci su è l'unico modo per aprirmi...anzi mi piace quando gli altri mi fanno domande sul mio essere così solitario, alieno...silenzioso...perchè sono le poche volte in cui ho qualcosa da dire..



Beato te che non rimugini, io avevo dei sensi di colpa che mi angosciavano pure quando dormivo...la sensazione di ineguatezza ma soprattutto quella di non essere all'altezza , mi ha spezzato le gambe per anni e anni...Ora ovviamente nn son guarita,ma riesco a gestire con molta piu disinvoltura e menefreghismo, la maggior parte dei contesti a cui vado incontro. ..Son riuscita a partorire una forma di distacco emotivo che ha abbassato anche notevolmente i miei livelli di ansia...Cè poco da fare, se si ha voglia di uscire dalla fobia o dal panico, bisogna puntare sulla propria autostima...

animaSola 17-11-2009 00:20

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da Dany83 (Messaggio 259155)
Il mio pensiero é che le ETICHETTE, fanno parte della vita di tutte le persone e non solo dei sociofobici/agorafobici ecc.
Sinceramente noi siamo ancora fortunati perché proprio il fatto di non esporci troppo al centro dell'attenzione ci protegge in qualche modo.
Perché le ETICHETTE te le appiccicano soprattutto per quello che dici e un po' meno per quello che fai.
Delle volte basta qualche parola in più o fuoriposto per alimentare l'idea che gli altri ti incolleranno addosso per sempre.
Quindi l'unica grande ETICHETTA che potremmo avere é di essere associali.
Personalmente cerco sempre di non isolarmi, cerco sempre di parlare e discutere con i colleghi anche se per dei periodi brevi.

Sinceramente, preferirei essere etichettato associale, piuttosto che leccaculo, buffone, ipocrita, scassapalle, interista ecc...


Penso che molto dipende dall'importanza che dai alla tua asocialità, se non ti fa soffrire, se è qualcosa di innato che non limita i tuoi rapporti col mondo e le persone che lo popolano,il suo significato perde di valore....
IO son sempre stata in parte un asociale...ma ciò non mi ha mai creato nessun disturbo...mentre la profonda emotività e fragilità che ho partorito cn gli anni a causa della mia agorafobia,mi ha indotta a soffrire terribilmente del giudizio altrui..fino a farlo diventare l'unica percezione che avevo di me stessa.(e da li, il disturbo evitante)

calinero 17-11-2009 00:38

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259111)
La linea dura, bisogna usarla col contagocce...,se una persona ricerca un cambiamento, l'altra nn può starle col fiato addosso a ricordarle tutti i suoi fallimenti..SE no finiamo come quei genitori che crescono dei figli insicuri e poi si lamentano che gli stessi,non riescono a trovare una loro indipendenza.

il resto, è difficile commentare, penso sia piu facile che una persona riconosca un tuo fallimento piuttosto che un tuo successo....

ecco hai cercato il punto e l'errore
voi cercate un genitore nelle altre persone
c'è uno sviluppo irrisolto
alcuni vanno dallo psicologo, altri vanno di bombe, altri si affidano agli altri
ma in pochi saranno davvero in grado di aiutarti, in pochi sanno essere autorevoli e non autoritari, cioè se ha fallito il genitore (ma non è il tuo caso credo) vuoi che riesca un estraneo? son rari casi, bisogna metterci una propria forza interiore e voglia di cambiare e capire che si è in torto ogni volta che si sbrocca per le proprie seghe mentali

Dany83 17-11-2009 00:38

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Io in verita sto meglio quando sono solo che quando sono con gli altri perché é nella solitudine che trovo la mia libertà. Ciononostante mi rendo conto che la vita sociale e quindi anche il giudizio altrui é inevitabile, e in parte indispensabile, per la vita di una persona.

animaSola 17-11-2009 00:48

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Originariamente inviata da calinero (Messaggio 259179)
ecco hai cercato il punto e l'errore
voi cercate un genitore nelle altre persone
c'è uno sviluppo irrisolto
alcuni vanno dallo psicologo, altri vanno di bombe, altri si affidano agli altri
ma in pochi saranno davvero in grado di aiutarti, in pochi sanno essere autorevoli e non autoritari, cioè se ha fallito il genitore (ma non è il tuo caso credo) vuoi che riesca un estraneo? son rari casi, bisogna metterci una propria forza interiore e voglia di cambiare e capire che si è in torto ogni volta che si sbrocca per le proprie seghe mentali


Cosi tendi a generalizzare...nel mio caso di certo non esiste un UNica causa scatenante..., quindi di certo, ora come ora ,col cavolo che mi colpevolizzo ancora di essere IO l'unico male di me stessa...quando in realtà vari fattori hanno contribuito a rendermi cosi fragile ed emotiva...e ciò non vuol dire scaricare la colpa su altre persone, ma bensi di prendere coscienza del fatto, che viviamo in un contesto familiare o sociale che ci spinge verso il baratro, e per prevenire o alleviare tutto ciò, bisogna volenti o nolenti,munirsi di tutti i mezzi necessari per fortificare la propria personalità.

ps:Non parlavo di aiuti...(quando in primis affermo che SOLO tu puoi cambiare le cose), ma bensi di non riempire di altra merda, chi nella merda gia ci sguazza e sta cercando di uscirne.....

cancellato2369 17-11-2009 00:49

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esatto....come dice winston...ad esempio uno di me potrebbe dire "è fobico"...certo...sì...me lo dico da solo...ma...ciò non toglie che sempre per via di come ho coltivato il mio essere se sono attaccato o devo farmi valere mi arrabbio, strepito...ecc...ecc...inizio a sbraitare insomma + degli estroversoni e a volte incuto timore e/o più freddezza di loro...

ah no vabbeh anch'io rimugino...ma non sul giudizio degli altri...lì sta la nostra unica differenza...che qualcuno mi dica "sei silenzioso", "sei inquetante"...ecc...ecc...non mi fa alcuna differenza....non perchè non ci rimugino sopra...ma perchè ne sono consapevole...cioè è un dato che oggettivamente posso constatare io stesso analizzandomi...
dunque le parole degli altri non mi fanno differenza...perchè o sono cazzate o sono semplici considerazioni vere...

quello su cui rimugino io e che mi fa stare male è la mia situazione in sè...non tanto il giudizio degli altri...che tanto poi i giorni passano e passano i pensieri anche degli altri...io rimugino sul mio non saper conversare...se poi agli altri appaio strano, alieno...più di tanto non ci rimugino...cioè si...penso "ecco...mi sta guardando e starà sicuramente pensando che sono strano"...ma non mi fa stare male quanto pensare al mio problema in sè...

cmq solfa ti dò ragione sull'autostima...io quando mi carico estroverso...quando al solito non sono carico mi alieno...

calinero 17-11-2009 00:53

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Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259186)
Cosi tendi a generalizzare...nel mio caso di certo non esiste un UNica causa scatenante..., quindi di certo, ora come ora ,col cavolo che mi colpevolizzo ancora di essere IO l'unico male di me stessa...quando in realtà vari fattori hanno contribuito a rendermi cosi fragile ed emotiva...e ciò non vuol dire scaricare la colpa su altre persone, ma bensi di prendere coscienza del fatto, che viviamo in un contesto familiare o sociale che ci spinge verso il baratro, e per prevenire o alleviare tutto ciò, bisogna volenti o nolenti,munirsi di tutti i mezzi necessari per fortificare la propria personalità.

ps:Non parlavo di aiuti...(quando in primis affermo che SOLO tu puoi cambiare le cose), ma bensi di non riempire di altra merda, chi nella merda gia ci sguazza e sta cercando di uscirne.....

ok, ma ormai capire le cause serve a poco, il momento non è catartico (cit.)

uno ti riempie di merda forse in risposta a certi tuoi atteggiamenti, no? di suo uno non ti viene addosso credo, probabilmente c'è un errore di fondo
per aiutare uno con problemi ci vuole una persona forte
se uno ha già i suoi problemi, magari arriva da una giornata dura di lavoro (che deve affrontare nonostante i suoi problemi), e si becca una valanga di accuse o scleri o cmq problemi su problemi, insomma uno reagisce un po' come può
c'è chi prova a consolare, c'è chi ci riesce e chi no, però c'è anche chi accumula e accumula e poi restituisce con gli interessi, e ovviamente il risultato per chi già barcolla di suo non può che essere disastroso...
quindi bisogna valutare bene quanto sfogarsi con le persone (e con chi farlo), perchè può tornare tutto indietro moltiplicato

animaSola 17-11-2009 00:54

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Giova allora non so quanto tu possa essere evitante, essendo che questo disturbo è proprio caratterizzato dal valore che tu doni al giudizi altrui...tanto da farli diventare l'unica dimostrazione tangibile di quanto vali.
UN evitante evita chi con assoluta certezza sa che non l'accetta o non lo apprezza.

Questo è il succo della patologia.

animaSola 17-11-2009 01:06

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Originariamente inviata da calinero (Messaggio 259191)
ok, ma ormai capire le cause serve a poco, il momento non è catartico (cit.)

uno ti riempie di merda forse in risposta a certi tuoi atteggiamenti, no? di suo uno non ti viene addosso credo, probabilmente c'è un errore di fondo
per aiutare uno con problemi ci vuole una persona forte
se uno ha già i suoi problemi, magari arriva da una giornata dura di lavoro (che deve affrontare nonostante i suoi problemi), e si becca una valanga di accuse o scleri o cmq problemi su problemi, insomma uno reagisce un po' come può
c'è chi prova a consolare, c'è chi ci riesce e chi no, però c'è anche chi accumula e accumula e poi restituisce con gli interessi, e ovviamente il risultato per chi già barcolla di suo non può che essere disastroso...
quindi bisogna valutare bene quanto sfogarsi con le persone (e con chi farlo), perchè può tornare tutto indietro moltiplicato


Si può anche tagliare la fune:thumbup:

A parte gli scherzi son d'accordo con te...ma non riesco a giustificare la mancanza di rispetto delle persone....attraverso le loro stanchezze...o attraverso le loro patologie....Piuttosto meglio tacere, che rispondere aggressivamente imprecando contro ogni budda....(abbiamo gia visto casi simili, e sarai d'accordo cn me, che un minimo di contegno nn guasterebbe)

e kmq stiamo andando fuori tema...xkè la rabbia nn centra una pippa col mio topic....

uffolo 17-11-2009 01:06

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...................

cancellato2369 17-11-2009 01:12

Re: Etichette
 
solfa...si infatti allora mi sono spiegato male...diciamo che io più che altro non mi preoccupo dei pensieri altrui e del mio problema in sè in parte perchè ormai ho imparato a murare i pensieri altrui...(e ho imparato a farlo fin dentro la famiglia....mentire sui miei stati d'animo reali)...in gran parte e perchè evito di mio tutta la gente che vedo una "Minaccia", con cui posso sentirmi a disagio....ecc...ecc...e cioè il 99,9% delle persone...
esempio? a lezione le 2-3 parole che dico le dico a quelle 2-3 ragazze che so essere persone semplici-pacate...che non sono pronte a dire una cattiveria...che si vede dall osguardo che sono "pure e buone/dolci"...

ecco diciamo che io probabilmente non dò poi tanto peso ai giudizi altrui perchè il 99% delle persone pericolose le evito da principio e quindi non dò loro l'opportunità di interagire con me e quindi potermi comunicare nelle parole o nei gesti un giudizio a mio riguardo...ma non perchè non mi scalfiscano...ma perchè evito talmente tanto che risolvo il problema alla base...

esempio banale? sabato sera alla fine sono uscito...qualche ex-compagno e il mio famoso amicone...in mezzo c'erano 2 ragazze che non conoscevo...(se non una di vista)...risultato?
io dopo il saluto ho provato a dire 1 battuta e dire 1 frase...in risposta ho ricevuto 2 frasi sarcastiche che ho ricepito subito come acide...beh...x i lresto della serata le ho evitate...proprio perchè mi sentivo a disagio a dover interagire...un fastidio...

quindi si...diciamo che mi sono spiegato male io prima...io non mi faccio molti problemi su cosa la gente pensa di me perchè chi ho la certezza (e analizzando molto lo percepisco) che non è compatibile con me, che ha quella malignità x giudicare negativamente la evito a priori...dunque intorno a me rivolgo la parola (quelle 2-3 parole al giorno) giusto a quelle 2-3 persone che vedo indifese (o viceversa se la rivolgo alle persone meno indifese e più stronze lo faccio solo in momenti miei di esaltazione/carica...che ogni tanto spuntano fuori)...
e lì il disagio quando interagisco ovviamente c'è...ma non è prettamente sull'impressione che sto dando a quella persona...ma è sulla consapevolezza che sono strano/non so interagire...e che quindi anche quelle 2-3 persone buone/semplici mi vedranno strano esattamente come mi vedo io e tutti gli altri...solo che sono consapevole che loro non hanno quella cattiveria x dirlo...hanno diciamo un "galateo"...e un rispetto in ogni caso x l'altra persona...è questo che intendevo io solfa...e sapendo che hanno quel "galateo" ho meno problemi ad interagire anche se ho la netta sensazione che gli dia quell'impressione di inadeguatezza/stranezza...

animaSola 17-11-2009 01:14

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Fai paura(in senso buono) quando analizzi cosi lucidamente la situazione...



ps: la forza la possiedi..e lavori anche duramente per ricercare la tua piccola oasi di serenità...

calinero 17-11-2009 01:17

Re: Etichette
 
Quote:

Originariamente inviata da animaSola (Messaggio 259200)
Si può anche tagliare la fune:thumbup:

A parte gli scherzi son d'accordo con te...ma non riesco a giustificare la mancanza di rispetto delle persone....attraverso le loro stanchezze...o attraverso le loro patologie....Piuttosto meglio tacere, che rispondere aggressivamente imprecando contro ogni budda....(abbiamo gia visto casi simili, e sarai d'accordo cn me, che un minimo di contegno nn guasterebbe)

e kmq stiamo andando fuori tema...xkè la rabbia nn centra una pippa col mio topic....

ehm ehm, ma in un caso specifico non eri stata tia a dare il via e creare il precedente con la sbroccata? (anche più volte se non erro)
io sono il primo a non tollerare le sbroccate per i propri problemi personali
lasciando anche la rabbia da parte, proprio il modo di reagire, sto sbalzo umorale che poi fa attaccare l'etichetta d'instabilona
so che non sei feroce come ben altre persone, però sai anche che puoi migliorare su questo fronte
non ti si chiede di essere sempre al top, ma di portare pure tu la tua maschera come fanno tutti e chiedere aiuto nella giusta misura e al momento giusto (perchè uno può non essere pronto)
se non puoi fingere troppo, prenditi i tuoi spazi con le persone, isolati, tutto tranne che riversare su altri i propri problemi


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