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Winston_Smith 07-01-2021 14:01

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2555669)
Senza lavoro si può avere una vita?
Questa dovrebbe essere la domanda.
Viene prima il lavoro o la "vita"?

In teoria per me dovrebbe venire prima la vita. O comunque il lavoro dovrebbe essere uno strumento e la vita il fine, non viceversa.

Saturnino 07-01-2021 14:03

Credo che...siano davvero pochi eletti coloro che fanno un lavoro che piaccia loro veramente e siano davvero soddisfatti di quello che fanno. Chi appartiene a questa categoria è davvero fortunato.

Poi c'è anche chi fa un lavoro che non piace più di tanto come lavoro in sé...ma cmq gli permette di campare e qualcosa in più...ovvero di avere soldi per dedicarsi ai propri interessi fuori dal lavoro. Molte persone appartengono a questa categoria....e io mi ritrovo abbastanza in questa.

Certo poi, ci sono quelli che lavorano per campare e basta...magari anche con pessime condizioni contrattuali.....e diventa davvero frustrante in queste condizioni...magari non si ha oltre che il desiderio nemmeno la possibilità di dedicarsi ad interessi extra lavorativi: se mi faccio il culo per portare a casa la pagnotta ma non ho altro a cui dedicarmi che mi piaccia...oppure non posso nemmeno permettermelo perché i soldi mi bastano appena per campare, vorrei un po' vedere come mi possa piacere il lavoro e che razza di vita di melma io stia facendo.....

Ezp97 07-01-2021 14:07

Quote:

Originariamente inviata da Saturnino (Messaggio 2555673)
Credo che...siano davvero pochi eletti coloro che fanno un lavoro che piaccia loro veramente e siano davvero soddisfatti di quello che fanno. Chi appartiene a questa categoria è davvero fortunato.

Poi c'è anche chi fa un lavoro che non piace più di tanto come lavoro in sé...ma cmq gli permette di campare e qualcosa in più...ovvero di avere soldi per dedicarsi ai propri interessi fuori dal lavoro. Molte persone appartengono a questa categoria....e io mi ritrovo abbastanza in questa.

Certo poi, ci sono quelli che lavorano per campare e basta...magari anche con pessime condizioni contrattuali.....e diventa davvero frustrante in queste condizioni...magari non si ha oltre che il desiderio nemmeno la possibilità di dedicarsi ad interessi extra lavorativi: se mi faccio il culo per portare a casa la pagnotta ma non ho altro a cui dedicarmi che mi piaccia...oppure non posso nemmeno permettermelo perché i soldi mi bastano appena per campare, vorrei un po' vedere come mi possa piacere il lavoro e che razza di vita di melma io stia facendo.....

Meglio una corda al collo che l’ultima opzione.

claire 07-01-2021 14:11

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2555672)
In teoria per me dovrebbe venire prima la vita. O comunque il lavoro dovrebbe essere uno strumento e la vita il fine, non viceversa.

Si, nel mondo ideale.
Poi c'è la realtà individuale, in cui uno cerca di fare quel che può con quello che ha, oppure si impunta "no ma io voglio una vita soddisfacente come dico io e se non ce l'ho non vale la pena fare nulla".
Legittime entrambe le posizioni, ma trovo più vantaggiosa la prima, personalmente.

Winston_Smith 07-01-2021 15:28

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2555684)
Si, nel mondo ideale.
Poi c'è la realtà individuale, in cui uno cerca di fare quel che può con quello che ha, oppure si impunta "no ma io voglio una vita soddisfacente come dico io e se non ce l'ho non vale la pena fare nulla".
Legittime entrambe le posizioni, ma trovo più vantaggiosa la prima, personalmente.

Non mi pare proprio di aver espresso una posizione del tipo di quella evidenziata (visto che mi hai quotato).
Aggiungo solo che per quanto mi riguarda il fatto di aver scelto l'opzione più "pragmatica" non mi rende né appagato né felice, è solo che le alternative sarebbero state anche peggiori.

Winston_Smith 07-01-2021 15:32

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2555728)
Il mio punto é questo: sappiamo che per "avere una vita" servono i soldi.
Senza quelli non si fa un bel niente.
Se si lavora si ha la possibilità di fare parecchie cose (non tutto ciò che vorremmo, ma comunque tanto).
Se non si lavora, a meno di non essere ricchi ereditieri, non si può far nulla, quindi come potremmo mai pensare di avere una vita?
Chi se lo prende uno senza un soldo, che non può permettersi niente, non può spostarsi, non può pagare una pizza o un caffè, per non parlare di cose più costose?

E poi anche basta con questi modelli fasulli di vita di successo che nella realtà non esistono, non fatevi influenzare dalle stronzate che vedete sui social.
Eliminate Facebook, Instagram e robaccia varia, piuttosto

Nel mio caso, tra quelle cose non c'è quello che mi renderebbe realizzato e appagato. E in più mi becco anche tutta l'ansia da prestazione e il disagio dell'interazione sociale derivanti dal lavoro, per non parlare del tempo perso che potrei dedicare a fare quello che mi piace davvero.
Il fatto che non ci siano alternative migliori (anzi) non basta a consolarmi. Dei social m'importa zero, non li stavo proprio prendendo in considerazione.

claire 07-01-2021 16:46

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2555748)
Non mi pare proprio di aver espresso una posizione del tipo di quella evidenziata (visto che mi hai quotato).
Aggiungo solo che per quanto mi riguarda il fatto di aver scelto l'opzione più "pragmatica" non mi rende né appagato né felice, è solo che le alternative sarebbero state anche peggiori.

Ti ho quotato per proseguire il discorso, non perché ti attribuisco la seconda opzione che cazzo l'ansia oh

Winston_Smith 07-01-2021 16:48

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2555793)
Non va bene nulla, se uno si accontenta diciamo: poverino, guarda quello lì come si accontenta di poco, é proprio una mente semplice.
Oppure pensiamo che faccia come la volpe e l'uva, perché anche volendo non potrebbe raggiungere grandi obiettivi.
Se uno non si accontenta lo critichiamo perché pensiamo che sia un arrivista, uno spaccone che vuole fare il gradasso e darsi arie.
Bisognerebbe trovare un equilibrio.
Lo dico perché la pensavo esattamente come voi fino a qualche tempo fa, poi mi sono reso conto di quante cose mi sono perso perché non avevo voglia di lavorare o avevo paura degli altri.

Io non dico/penso/critico proprio nulla di tutto ciò, ognuno si cerca quello che può farlo sentire realizzato e ha motivo di lamentarsi se non riesce a raggiungerlo (senza incolpare altri quando non se lo meritano).
Non avere voglia di lavorare è un conto, non avere voglia di essere obbligati a un certo tipo di lavoro che ti ruba la vita e la salute è un altro.

claire 07-01-2021 16:55

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Vedo che comunque il discorso continua a stare su: lavoro per avere i soldi, mi conviene o no?
Trovo emblematico che nessuno consideri il lavoro come possibile ambito di realizzazione di una parte del sé, e portatore di cose positive come soddisfazioni, successi, conferme del proprio valore, crescita, maturazione, gratifiche non prettamente economiche.

Insomma la "vita vera"è proprio altrove.
Significativo, specie se si pensa che oggi tanti investono buona parte della giovinezza(e soldi) nella formazione universitaria per "fare quello che piace" un domani.
E che il lavoro occupa spesso la maggior parte della giornata di una persona.
Insomma mi fa strano che non venga visto come una possibile via di benessere, se non per il tornaconto economico che consente di pagarsi le "altre cose", quelle che fanno stare bene davvero.

Winston_Smith 07-01-2021 17:02

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2555803)
Vedo che comunque il discorso continua a stare su: lavoro per avere i soldi, mi conviene o no?
Trovo emblematico che nessuno consideri il lavoro come possibile ambito di realizzazione di una parte del sé, e portatore di cose positive come soddisfazioni, successi, conferme del proprio valore, crescita, maturazione, gratifiche non prettamente economiche.

Insomma la "vita vera"è proprio altrove.
Significativo, specie se si pensa che oggi tanti investono buona parte della giovinezza(e soldi) nella formazione universitaria per "fare quello che piace" un domani.
E che il lavoro occupa spesso la maggior parte della giornata di una persona.
Insomma mi fa strano che non venga visto come una possibile via di benessere, se non per il tornaconto economico che consente di pagarsi le "altre cose", quelle che fanno stare bene davvero.

Almeno su questo forum non mi sembra così strano, anzi.
Tanti qui hanno grossi problemi a trovare la realizzazione di sé nella società in generale, prima ancora a capire cosa li farebbe sentire più "in asse" e "in equilibrio" col mondo che ad avere i mezzi per farlo, per ben noti motivi.
Quindi trovo poco probabile che possa tornare utile allo scopo il lavoro, che già non pochi "normosociali" svolgono come puro mezzo di sostentamento economico e di solito è di per sé impostato e organizzato in maniera da lasciare poco spazio all'autorealizzazione.
Io ad esempio avrei in mente una certa tipologia e una certa modalità di lavoro che potrebbe farmi sentire realizzato e appagato, ma sono impraticabili e/o insufficienti a garantirmi un tenore di vita tranquillo. Quindi, tra il soffrire per la precarietà/disoccupazione e il soffrire per il lavoro stabile ma alienante, ho scelto il male minore:

Winston Smith works as a clerk in the Records Department of the Ministry of Truth, where his job is to rewrite historical documents so they match the constantly changing current party line. [...] Whenever Winston appears in front of a telescreen, he is referred to as "6079 Smith W".

claire 07-01-2021 17:24

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Mah, io non escluderei che anche qui qualcuno possa valutare l'opzione di realizzarsi nel lavoro, proprio in virtù del fatto che altri ambiti della vita sono preclusi.
In topic come "una vita da disoccupati" molti denunciano problematiche "normaloidi" sul tema, nel senso che il loro problema è quello di non trovare, di non avere opportunità, di trovare solo cose precarie, e questi sono i problemi giovanili generali, non specifici di chi ha problemi caratteriali.
Non tutti certo, altri si sentono male quando vengono chiamati per un lavoro, però una buona parte di persone che sul lavoro sarebbe funzionale come gli altri, mentre soffre più in altri ambiti, c'è.
Semplificando: se ci fosse un ambito in cui ci si può realizzare, e io sentissi di avere le risorse per farlo, mi ci ficcherei a capofitto, a maggior ragione se gli altri ambiti sono fallimentari.
Tipo l'atleta paralimpico che quando stava bene non aveva mai sognato di realizzarsi in quello sport, e però poi la realtà gli ha concesso quello: o piangere o provare ad avere soddisfazioni diverse da quelle che aveva immaginato all'inizio. Insomma, ricalcolo di obiettivi alla luce della realtà dei fatti.

Winston_Smith 07-01-2021 17:52

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2555822)
Mah, io non escluderei che anche qui qualcuno possa valutare l'opzione di realizzarsi nel lavoro, proprio in virtù del fatto che altri ambiti della vita sono preclusi.
In topic come "una vita da disoccupati" molti denunciano problematiche "normaloidi" sul tema, nel senso che il loro problema è quello di non trovare, di non avere opportunità, di trovare solo cose precarie, e questi sono i problemi giovanili generali, non specifici di chi ha problemi caratteriali.

E poi magari quando non sono più disoccupati subentrano i problemi legati al lavoro, per quanto uno possa svolgerlo in maniera funzionale. Ovvio, non per tutti, non ho detto che sia impossibile sentirsi realizzati e appagati per il/sul lavoro, anche qui.

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2555822)
Semplificando: se ci fosse un ambito in cui ci si può realizzare, e io sentissi di avere le risorse per farlo, mi ci ficcherei a capofitto, a maggior ragione se gli altri ambiti sono fallimentari.

Certo, ma che si realizzino le condizioni citate non è scontato.

Crepuscolo 07-01-2021 18:04

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
C'è chi vede nel lavoro un modo per avere delle soddisfazioni, per coltivare i propri interessi e per affermarsi nella vita e chi lo vede solo come un mezzo per fare soldi e di cui farebbe volentieri a meno se potesse.

claire 07-01-2021 18:44

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2555831)
E poi magari quando non sono più disoccupati subentrano i problemi legati al lavoro, per quanto uno possa svolgerlo in maniera funzionale. Ovvio, non per tutti, non ho detto che sia impossibile sentirsi realizzati e appagati per il/sul lavoro, anche qui.



Certo, ma che si realizzino le condizioni citate non è scontato.

Niente è mai scontato, io non parlo di certezze, ma di obiettivi possibili e risultati possibili.
Ciò che si esclude aprioristicamente, invece, ha un esito ben definito.

Winston_Smith 07-01-2021 18:50

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2555858)
Niente è mai scontato, io non parlo di certezze, ma di obiettivi possibili e risultati possibili.
Ciò che si esclude aprioristicamente, invece, ha un esito ben definito.

Sono possibili per un certo numero di persone e/o in date condizioni/periodi di tempo (e appunto sono possibili, altrimenti sarebbero certi).
Non lo sono però per tutti e in ogni contesto. Quindi non è detto che se c'è chi non vede obiettivi/risultati possibili è perché li stia escludendo aprioristicamente.

claire 07-01-2021 18:56

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2555859)
Sono possibili per un certo numero di persone e/o in date condizioni/periodi di tempo (e appunto sono possibili, altrimenti sarebbero certi).
Non lo sono però per tutti e in ogni contesto. Quindi non è detto che se c'è chi non vede obiettivi/risultati possibili è perché li stia escludendo aprioristicamente.

E io che ho detto?
Oggesú.

Boyyy82 07-01-2021 19:11

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2555672)
In teoria per me dovrebbe venire prima la vita. O comunque il lavoro dovrebbe essere uno strumento e la vita il fine, non viceversa.

Purtroppo è viceversa più o meno per tutti, in teoria si dovrebbe lavorare per vivere ma in pratica si vive per lavorare, è evidente

il lavoro ti assorbe praticamente 1/3 della giornata (se va bene) e gran parte della settimana, il tempo libero è pochissimo in proporzione...
se togli 8 ore per dormire, 1.30/2 h circa per pranzare e cenare e magari anche 1 o 2 ore di viaggio per chi fa il pendolare rimane ben poco...
A parte poi che nel poco che ti rimane spesso non hai tutte le energie necessarie per fare ciò che vorresti....

Si dovrebbe lavorare meno, lavorare ad orari ridotti oppure avere almeno una giornata libera in più durante la settimana (tipo questa settimana avendo avuto un mercoledì libero fa già la differenza)

iceboy 07-01-2021 20:15

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2555858)
Niente è mai scontato, io non parlo di certezze, ma di obiettivi possibili e risultati possibili.
Ciò che si esclude aprioristicamente, invece, ha un esito ben definito.

amica mia, parlando di fs di base. .puoi far tutti i lavori, sport, ed attività di questo mondo, ma sempre male stai. Ovviamente non voglio scoraggiare nessuno, ma si tratta esclusivamente di accontentarsi crepando dentro. L'essere umano ha bisogno di star con gli altri, ma questo disagio non lo permette.

claire 07-01-2021 20:25

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da iceboy (Messaggio 2555898)
amica mia, parlando di fs di base. .puoi far tutti i lavori, sport, ed attività di questo mondo, ma sempre male stai. Ovviamente non voglio scoraggiare nessuno, ma si tratta esclusivamente di accontentarsi crepando dentro. L'essere umano ha bisogno di star con gli altri, ma questo disagio non lo permette.

Mai negato , mio caro e buon nuovo amico.

Ezp97 07-01-2021 21:34

Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2555793)
Non va bene nulla, se uno si accontenta diciamo: poverino, guarda quello lì come si accontenta di poco, é proprio una mente semplice.
Oppure pensiamo che faccia come la volpe e l'uva, perché anche volendo non potrebbe raggiungere grandi obiettivi.
Se uno non si accontenta lo critichiamo perché pensiamo che sia un arrivista, uno spaccone che vuole fare il gradasso e darsi arie.
Bisognerebbe trovare un equilibrio.
Lo dico perché la pensavo esattamente come voi fino a qualche tempo fa, poi mi sono reso conto di quante cose mi sono perso perché non avevo voglia di lavorare o avevo paura degli altri.

Secondo il tuo pensiero uno che non lavora dovrebbe ammazzarsi ed essere visto come un morto di fame dagli altri?!

alien boy 07-01-2021 23:12

Anch'io ci vedo (vedevo) una possibilità di realizzazione nel lavoro. Però capita che ti scontri con la realtà dei fatti che ti dice che, non solo per problemi di tipo relazionale, avevi sopravvalutato le tue potenzialità. In parole povere l'obiettivo può venir mancato, cosa che poi ti porta a uno stato mentale in cui ti limiti a lavorare meccanicamente, senza grande impegno e voglia, con poco entusiasmo, che incide sulle possibilità di crescita professionale e mette anche a rischio la continuità lavorativa. Poi ovviamente in quasi tutti i lavori bisogna interagire con gli altri e facilmente un fobico sociale può finire in una situazione che non sa reggere, per cui la motivazione ne risente.

Mik80 07-01-2021 23:57

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2555838)
C'è chi vede nel lavoro un modo per avere delle soddisfazioni, per coltivare i propri interessi e per affermarsi nella vita e chi lo vede solo come un mezzo per fare soldi e di cui farebbe volentieri a meno se potesse.

Si ma nel secondo caso possono esserci delle sfortune di mezzo, poca attitudine allo studio, ambiente familiare poco incoraggiante ecc....Ma che io sappia un buon 80 per cento dei miei coetanei avevano stimoli e ambizioni terminata la scuola.

Labirinto 08-01-2021 03:26

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Questa sembra l'ennesima discussione sfogo su un tema per cui uno può soffrire e visto che non si risolve: mal comune, mezzo gaudio.

Pure il mio intervento è sicuramente maggiormente mosso da sfogo che altro.

Io lavoro, qualcosa di modesto, a periodi mi pesa sopportare le ore di lavoro tutti i giorni che devo fare, vorrei un part time, ma non è verosimile trovarlo nel mio ambito. Inoltre, le pensioni hanno già pessime prospettive in Italia, con un part time prenderai anche meno... chissà che scenari futuri avremo...

La mia principale speranza è soddisfare certi desideri che sento ancora possibili. Ma se falliscono: lavoro, stima (di cui onestamente non me ne frega niente), soldi (i beni materiali possono consolare, ma uno o due desideri importanti che ho non si comprano con i soldi, anche se collateralmente servono...), se falliscono i fini è chiaro che il mezzo rimane senza senso.

A quel punto si avanza per la paura, la paura di non pagare le bollette, di diventare barbone, di fare una finaccia, resta solo questo a spingere avanti... però, manco a dirlo... la situazione si commenta da sola.

Delta80 08-01-2021 03:53

Se non avessi bisogno di denaro smetterei domattina di lavorare

Ezp97 08-01-2021 09:50

Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2556092)
Ma infatti, il punto é proprio quello: il bisogno di denaro.
So che per me é impossibile realizzarmi dal punto di vista professionale, quindi l'unico motivo per cui lavorerei é quello. Credo che ciò valga per la stragrande maggioranza delle persone, fobiche e non.
Essere realizzati nel lavoro é per pochi privilegiati che hanno la fortuna di fare davvero un lavoro che a loro piace o che comunque non hanno problematiche particolari e riescono a trovarsi bene nel proprio ambiente lavorativo.
Ci sono tantissime persone che hanno seguito i propri sogni, intraprendendo delle carriere importanti, che tuttavia non sono soddisfatte e farebbero volentieri a meno di lavorare.

Io ho un unico introito sicuro da un affitto di 600 euro all’anno.

Charles D. Ward 08-01-2021 10:45

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Labirinto (Messaggio 2556061)
A quel punto si avanza per la paura, la paura di non pagare le bollette, di diventare barbone, di fare una finaccia, resta solo questo a spingere avanti... però, manco a dirlo... la situazione si commenta da sola.

Sul finire come un barbone (anche se io mi vedo più come un eremita in qualche baita in montagna) nel mio caso più che una paura mia è la paura del giudizio altrui, soprattutto di chi bene o male a me ci tiene. E' quel peso che difficilmente riuscirei a sopportare, e che al momento è forse l'unica cosa che mi spinge a trovare la forza di andare avanti.

Winston_Smith 08-01-2021 11:03

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2555860)
E io che ho detto?
Oggesú.

Non vedo cosa ci sia da tirar giù moccoli, stiamo solo discutendo :interrogativo:
Magari ho capito male io, ma mi sembra che la divergenza fondamentalmente sia sul fatto che a te pare strano di notare un certo modo di vedere il lavoro da parte di svariati utenti del forum, a me invece non pare così strano perché ricordo tanti se non proprio una grande maggioranza di post di avversione al lavoro, per un motivo o per l'altro. Post di tanti utenti dove viene espresso il concetto di non congenialità del mondo del lavoro al proprio modo di essere (o viceversa, che poi all'atto pratico è lo stesso). A me sembra proprio un'irriducibilità frequente allo schema più diffuso del lavoro come occupazione principale della vita, che ti prende una delle fette più importanti del tuo tempo ed è uno dei modi principali in cui ti definisci e vieni definito come individuo. Poi ripeto, magari sono io che sovrastimo la frequenza di certe affermazioni.
Quindi, quando parli di "obiettivi/risultati possibili" genericamente, a me viene da precisare che non sono tali per tutti e in ogni caso, anzi. Tutto qui.

claire 08-01-2021 11:09

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2556118)
Non vedo cosa ci sia da tirar giù moccoli, stiamo solo discutendo :interrogativo:
Magari ho capito male io, ma mi sembra che la divergenza fondamentalmente sia sul fatto che a te pare strano di notare un certo modo di vedere il lavoro da parte di svariati utenti del forum, a me invece non pare così strano. Quindi, quando parli di "possibili", a me viene da precisare che non è così per tutti, anzi. Tutto qui.

No io trovo strano che nessuno scriva che punta alla realizzazione lavorativa, non che tutti .
E se scrivo possibile vuol già dire che non è certo, e non ho mai detto "per tutti".
Non ho generalizzato niente per cui non vedo cosa ci sia da puntualizzare, eh ma non è detto, eh ma non per tutti.
Allora anche a chi scrive che il lavoro è solo per mantenersi va detto eh ma non sempre, ma non per tutti e non se ne esce più.
Altri scrivono in modo generalizzato, io faccio mille precisazioni restando sul campo delle possibilità e mai degli assoluti, dico "per qualcuno, forse, potrebbe", e vengo puntualizzata comunque, ma basta oh.

Winston_Smith 08-01-2021 11:18

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556120)
No io trovo strano che nessuno scriva che punta alla realizzazione lavorativa, non che tutti .

Se è per questo qualcuno che bene o male si realizza attraverso il lavoro mi sembra di ricordare che sul forum ci sia. Non trovo strano invece che dato il tenore del thread sia difficile che si leggano contributi di quel genere in questo topic.

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556120)
E se scrivo possibile vuol già dire che non è certo, e non ho mai detto "per tutti".
Non ho generalizzato niente per cui non vedo cosa ci sia da puntualizzare, eh ma non è detto, eh ma non per tutti.
Allora anche a chi scrive che il lavoro è solo per mantenersi va detto eh ma non sempre, ma non per tutti e non se ne esce più.
Altri scrivono in modo generalizzato, io faccio mille precisazioni restando sul campo delle possibilità e mai degli assoluti, dico "per qualcuno, forse, potrebbe", e vengo puntualizzata comunque, ma basta oh.

Per me va sempre bene se qualcuno puntualizza e precisa a quello che scrivo io, poi possiamo essere d'accordo o meno, ma la chiarezza per me è il bene e i dettagli sono sempre utili alla comprensione: più cose si sanno e meglio è. Di certo non smetto di dire la mia perché mi viene intimato un "ma basta oh", né lo intimo ad altri smoccolando mezzo calendario.
In questo caso mi sembrava opportuno precisare, visto che hai parlato di possibilità in modo generico. Se non sei d'accordo ci sta, non è che dobbiamo pensarla in fotocopia, ma ripeto che non vedo di cosa scaldarsi.

claire 08-01-2021 12:17

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Mezzo calendario, ho scritto oggesú e manco col punto esclamativo.
Va bene così, ho finito di assecondare il mio doc, per oggi.

Franz86 08-01-2021 12:25

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556120)
No io trovo strano che nessuno scriva che punta alla realizzazione lavorativa, non che tutti .

Io no, quando una discussione prende una piega sfoghista non mi sorprende che ci sia poca voglia di intervenire da parte di chi sarebbe più propositivo.

A parte te, ma te si sa che sei boomer polemica.
:sisi:

Ilsaggio 09-01-2021 06:25

Attualmente mi sono rifugiato nel lavoro,In un ruolo che non mi compete per le caratteristiche comportamentali che ho.

Faccio 100 per ottenere 1, con una lentezza indescrivibile. Non ho altro da fare al di fuori del lavoro ma sono cosciente che il lavoro per me in questo momento sia un rifugio per evadere da questa società. Avere un pretesto per non avere relazioni sociali (causa troppo lavoro).


Ennesimo sabotaggio per evitare relazioni.

Dei pochi soldi che metto da parte non me ne faccio nulla, non ho programmi o idee da realizzare.

Penso quotidianamente ad un cambiamento, ma questo mondo va sempre peggio, e veramente non sono in grado di prendere decisioni in merito.

Mik80 09-01-2021 14:39

Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2555669)
Senza lavoro si può avere una vita?
Questa dovrebbe essere la domanda.
Viene prima il lavoro o la "vita"?

Dovrebbe unirsi in vita soddisfacente e lavoro stimolante grazie agli interessi. Se manca la prima e nella seconda vi mancano degli interessi per cui si va solo meccanicamente allora si diventa vegetali.

PrincessGinevra 09-01-2021 17:41

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
senza lavoro si può avere una vita? si, perchè non si vive per lavorare..

casomai, non si vive senza soldi purtroppo.. che vengano dal lavoro, da una vincita, da una eredità, donazione, ecc...

Ezp97 09-01-2021 18:18

Quote:

Originariamente inviata da PrincessGinevra (Messaggio 2556680)
senza lavoro si può avere una vita? si, perchè non si vive per lavorare..

casomai, non si vive senza soldi purtroppo.. che vengano dal lavoro, da una vincita, da una eredità, donazione, ecc...

Concordo. I piu’ fortunati sono quelli che hanno una vita e viaggiano parecchio, stanno poco a casa, vedono sempre culture e posti nuovi, conoscono gente in tutto il mondo, e campano con l’eredità.

claire 09-01-2021 18:24

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Giusto ieri mi è capitato di parlare con una persona che lavora tantissimo, perché ha un'attività di famiglia in proprio a cui si dedica.In più "nel tempo libero" collabora ad un'altra attività di quel settore. Non ama uscire e viaggiare, e non ha famiglia sua. Si dice soddisfatto della sua vita perché gli piace il suo lavoro e ha la passione.
Io non dico che debba essere la vita ideale di tutti, però che il lavoro possa dare una realizzazione anche significativa e fare vivere una vita soddisfacente, non è da escludere a priori.

Keith 09-01-2021 18:33

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Non lo so se tutti quelli che lavorano tantissimo lo fanno perché amano il loro lavoro o la realizzazione, oppure lo fanno anche per non guardare l'abisso della propria vita privata.
Io stesso in questo periodo quando vado al lavoro, e mai lo avrei pensato, trovo un po' di sollievo, proprio perché mi allontana dai pensieri di un quotidiano in isolamento.. al lavoro due chiacchiere le scambi.. non hai tempo per pensare perché tutto è a ritmi serrati e ci vuole concentrazione.

Ezp97 09-01-2021 18:43

Boh tanta gente si autoconvince secondo me, dicono che si sentono realizzati e gli piace il lavoro per dedicarsi a quello e non pensare alla vita privata vuota come un pozzo nel deserto.
Ripeto, troppo facile coprire la non vita con il lavoro. I rapporti servono e sono fondamentali, con o senza lavoro.
Puoi pure prendere 2.000€ al mese e poi la sera torni a casa nella tua solitudine e non hai nessuno nemmeno per prendere una birra.

claire 09-01-2021 18:51

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Non conosco questa persona abbastanza da sapere, ma non credo sia giusto proiettare quello che è realizzazione per noi, sugli altri (per me sarebbe triste vivere così=lui se la racconta). Tutti potenzialmente possono raccontarsela, oppure no.
Non crederci che uno sia contento perché non è l'ideale nostro di vita, è poco obiettivo.
Anche fissarsi sull'ideale escludendo col paraocchi il possibile, è un peccato, e quello sì è autoconvincimento perché si vanno deliberatamente a scartare certe possibilità.
Si è liberi, ma non credo ci sia vera libertà senza consapevolezze, e la consapevolezza di aver fatto scelte precise, ci vuole.

Ezp97 09-01-2021 18:53

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556710)
Non conosco questa persona abbastanza da sapere, ma non credo sia giusto proiettare quello che è realizzazione per noi, sugli altri (per me sarebbe triste vivere così=lui se la racconta). Tutti potenzialmente possono raccontarsela, oppure no.
Non crederci che uno sia contento perché non è l'ideale nostro, è poco obiettivo.

Io dico che sia un dato di fatto che puoi pure lavorare e guadagnare ma senza rapporti vivi come un criceto solo in gabbia.


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