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Keith 09-07-2022 19:20

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2727701)
Non lo sapevo ma questo è un esempio clamoroso che le persone introverse e con problemi, stancano, e se è stato mollato lui, figurati un normale operaio

io penso che a rimanere da soli ci risparmiamo delle delusioni e delle ferite che sarebbero 10 volte peggiori.
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Originariamente inviata da Levi98 (Messaggio 2727702)
Stancano e in alcuni casi mettono a disagio perchè i "normali" non sanno come interagire con noi e gli da fastidio il fatto di non poterci decifrare, invece un socialone è un libro aperto e ci si trovano meglio.

io ho una collega che non è fobica, ma è introversa e chiusa anche più di me, ma ho un rapporto normale con lei, non ho bisogno di decifrarla e inquadrarla, è perbene, lavora bene e a me basta e avanza, mica ci dobbiamo sposare.

Levin 09-07-2022 19:36

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2727649)
Ma no, non esiste proprio. Se uno si annoia così tanto mi viene da pensare che in quel reparto non c'è niente da fare, allora in questo caso la giornata lavorativa potrebbe essere di 4 ore invece che 8. Lavoriamo mezza giornata e siamo tutti più felici, poi chi gli va chiacchiererà fuori. Se poi una persona è destabilizzata e piange se nessuno le parla.. beh, lì siamo di fronte a problemi ben più gravi di fobia sociale e timidezza.

Non intendevo chiaccherare tutto il tempo, però dei tempi morti di solito ci sono, o ci si può dire qualcosa anche lavorando o semplicemente incrociandosi, dipende dal posto di lavoro.
È inutile che ce la raccontiamo, essere capaci di costruire dei buoni rapporti umani serve sul lavoro, oltre a realizzarci. Non è possibile farlo se si rifiuta la comunicazione con i colleghi o non le si dà importanza.

Keith 09-07-2022 19:41

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2727764)
Non intendevo chiaccherare tutto il tempo, però dei tempi morti di solito ci sono, o ci si può dire qualcosa anche lavorando o semplicemente incrociandosi, dipende dal posto di lavoro.
È inutile che ce la raccontiamo, essere capaci di costruire dei buoni rapporti umani serve sul lavoro, oltre a realizzarci. Non è possibile farlo se si rifiuta la comunicazione con i colleghi o non le si dà importanza.

lo so, serve. Io sono 3 volte più silenzioso rispetto agli altri, però un pochino parlo, sono chiuso ma non chiusissimo, forse questo in parte mi salva, ma un povero cristo che vuole lavorare in pace, ma non riesce o non sa che dire neanche possiamo crocifiggerlo.

Levin 09-07-2022 19:49

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da sagoma (Messaggio 2727684)
Ma se non si parla come si fa a comprendere il paraverbale?
Battute a parte... la comunicazione non potrebbe risultare in qualche caso anche in partenza priva di elementi (non verbali / paraverbali) che preoccupano l'altro? La presenza dell'altro (mettiamo uno che non si conosce bene) già in quanto tale attiva reazioni di difesa? Cioè mettiano che io stia in una stanza con uno/a, se il mio comportamento è neutro e idem il suo, non traspare qualche segnale di turbamento, in teoria non ci dovrebbe essere imbarazzo se non si parla. O forse è necessario in qualche modo comunicare interesse (anche se solo di facciata) per l'altro?

No hai ragione, intendevo comunicazione non verbale, mi sono confuso.
Non lo so, non ho mai pensato che l'imbarazzo causato da una situazione di silenzio possa derivare dal timore che l'altra persona ci possa essere ostile o minacciare il nostro benessere. Può anche essere che ne sia la ragione profonda. Io l'ho sempre ritenuto come dovuto al disagio che genera l'incertezza circa il comportamento da tenere o le emozioni che si potranno provare, ma non ho una conclusione definitiva al riguardo...

Warlordmaniac 09-07-2022 19:54

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2727768)
lo so, serve. Io sono 3 volte più silenzioso rispetto agli altri, però un pochino parlo, sono chiuso ma non chiusissimo, forse questo in parte mi salva, ma un povero cristo che vuole lavorare in pace, ma non riesce o non sa che dire neanche possiamo crocifiggerlo.

No, la gente vuole conferme dell'alleanza.
Vogliono capire che non sei ostile, che li apprezzi. È difficile apprezzarli se soffrono troppo e lo manifestano additandoti. Si rischia un circolo vizioso. Siamo troppo indietro col concetto di inclusione.

Keith 09-07-2022 19:56

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2727779)
No, la gente vuole conferme dell'alleanza.
Vogliono capire che non sei ostile, che li apprezzi. È difficile apprezzarli se soffrono troppo e lo manifestano additandoti. Si rischia un circolo vizioso. Siamo troppo indietro col concetto di inclusione.

Si, lo so, o sei un amico oppure un nemico. Io queste cose non le capisco e non le attuo perché io non ho bisogno di alleati.. e non ho nemici (male non fare paura non avere)

Warlordmaniac 09-07-2022 20:05

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2727782)
Si, lo so, o sei un amico oppure un nemico. Io queste cose non le capisco e non le attuo perché io non ho bisogno di alleati.. e non ho nemici (male non fare paura non avere)

Che non hai bisogno di alleati non lo so. Per alleati intendo in senso ancestrale, cioè uno che apprezzandomi non mi crea pericolo e non rapina il mio bottino. Il non parlare, agli occhi dell'estroverso, è una forma di diffidenza tipica di chi ti disprezza. Però anche gli introversi, pur sapendo che la gente può essere come noi, preferisce avere conferme.

Adesso sto in un ostello con camerata da 10; devo ammettere che chi mi rimane nel cuore è la gente che mi ha dato confidenza, chi non mi ha parlato non ho fatto neanche io chissà cosa per conoscerli. Introfobi lo siamo un po' tutti.

Keith 09-07-2022 20:39

Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2727786)
Che non hai bisogno di alleati non lo so. Per alleati intendo in senso ancestrale, cioè uno che apprezzandomi non mi crea pericolo e non rapina il mio bottino. Il non parlare, agli occhi dell'estroverso, è una forma di diffidenza tipica di chi ti disprezza. Però anche gli introversi, pur sapendo che la gente può essere come noi, preferisce avere conferme.

Adesso sto in un ostello con camerata da 10; devo ammettere che chi mi rimane nel cuore è la gente che mi ha dato confidenza, chi non mi ha parlato non ho fatto neanche io chissà cosa per conoscerli. Introfobi lo siamo un po' tutti.

Non siamo tutti uguali. Io la bontà d'animo la vedo da come la gente si comporta con gli altri non con me. Se a mi sei amico ma sei ostile con tutti, io cmq ci sto attento.
In un ostello con 10 persone? Mi viene l'ansia solo ad immaginare la situazione XD


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