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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
Il problema non è andare in giro in minigonna o meno, il problema è che in tutte o quasi le strade e le piazze delle città italiane la sera per le donne sole c'è il coprifuoco, anche vestite con cappottoni copritutto è facile diventare bersaglio di attenzioni non richieste. Poi in certe zone anche per gli uomini diventa pericoloso circolare. Il problema però è generale, è quello della sicurezza che il nostro paese non riesce più a garantire dopo il tramonto del sole.
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Una parte o l'altra inizia con le frasette "simpatiche", poi qualcuno risponde, i toni si alzano, si dicono cose francamente evitabili (da ambo le parti) e via con le accuse. E così si creano i muri, non passa più uno spiraglio di luce. E' tutto inutile, se ci pensi. Si creano rancori, i thread diventano illeggibili. Poi questa guerra tra i sessi mi pare francamente imbarazzante. Però qui funziona così, è la solita storia di sempre. :nonso: |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
ben vengano i muri...
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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O forse c'è qualcos'altro che io sto dimenticando? E poi non capisco chi abbia mai detto che "brucia sentir parlare di parità", come se ci fosse un branco di cattivoni che vogliono sopraffare un'altro gruppo... |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Seriamente, come si fa a discutere così? Lascia perdere questa discussione, l'argomento. Partecipare ad un thread significa comunicare con gli altri.. ma uno scambio di opinioni prevedere un minimo di apertura. In caso contrario tanto vale parlare da soli. I muri non comunicano, stanno lì, fissi... e spesso sono solo un ostacolo. |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
ma davvero non riuscite a capire che i media stanno cavalcando il fenomeno perche' al sistema fa comodo una società divisa (poveri vs. ricchi, donne vs. uomini, italiani vs. stranieri) per comandarla meglio? Poi capisco che il popolino guarda la tv e crede a tutte le stronzate che dicono, però io penso che abbiamo anche una testa e sarebbe ora di iniziare a usarla.
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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https://www.almalaurea.it/informa/ne...ato-del-lavoro |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
La voce della busta paga che distingue tra maschi e femmine non l'ho mai vista.
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Grazie Labocania. :bene: |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Condivido quello che dice Antares. Aggiungo anche che moltissime giornaliste lottano accanitamente per difendere quelli che sono praticamente dei privilegi. Leggete ad esempio cosa scrive questa giornalista di repubblica, riguardo all'assegnazione della casa coniugale, in un articolo in cui tenta di criticare il sacrosanto ddl Pillon:
L’ulteriore devastante (e maschilista) novità sancita dal disegno di legge riguarda il principio dell’assegnazione della casa coniugale. Oggi l’assegnazione avviene a favore del genitore collocatario dei minori in via prevalente. Quasi sempre la madre, giacché è in linea di massima lei il genitore di riferimento. Tale principio, pertanto, perde la sua ragion d’essere con la previsione di un calendario di affidamento paritetico e, conseguentemente, l’obiettivo di “due case” per i bambini. Pertanto, fatta salva l’ipotesi nella quale sia il giudice a precisare chi può continuare a vivere nella casa coniugale, tutte le questioni relative alla proprietà o alla locazione saranno risolte in base alle norme civilistiche vigenti in materia di proprietà e comunione https://www.repubblica.it/economia/2...44/?refresh_ce Questo è solo uno dei tanti privilegi ingiusti di cui godono le donne. Poi: perché le donne vanno in pensione prima rispetto agli uomini (se non mi sbaglio c'è una differenza per quanto riguarda i requisiti per il pensionamento anticipato)? Si discute da tempo sul fatto che, al fine di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, sia fondamentale che l'età pensionabile segua l'andamento dell'aspettativa media di vita; noi sappiamo che le donne vivono mediamente 6/7 anni in più rispetto agli uomini: perché quindi non lavorano di più? Chi prende 90 versa 90, chi prende 100 versa 100: è consequenziale. Chiaramente il fatto che la donna vada in pensione prima, anziché dopo (come sarebbe giusto che fosse), dipende da una concezione retrograda che la società ha della donna stessa: la concezione fascista dell'angelo del focolare che, a una certa, deve ritirarsi dalla vita pubblica (prima dell'uomo) per badare ai nipotini dei pargoli. Le femministe su questo non si pronunciano. Non bisogna giustificare né la violenza, né tantomeno la misoginia (e neanche la misandria), ma è evidente come l'anti femminismo diffuso sia anche il frutto di un'opposizione ad un femminismo di parte con la bava alla bocca. L'indipendenza della donna consiste nel lavorare e potersi mantenere da sola, consiste anche nel poter mandare a cagare liberamente il compagno, certo, ma non consiste nel farsi mantenere da lui, e poi, quando arriva l'amante, con la scusa dei figli, scroccargli casa e stipendio. Lo so che l'esperienza personale non fa statistica, ma davvero io sento troppe donne che, dopo il divorzio, inviperite in stile BDSM (boh, forse dall'impotenza del marito), mirano a rovinarlo con ogni mezzo (e ci riescono). Io mi sento minacciato non dall'indipendenza femminile (l'indipendenza di mia madre, ad esempio) ma dal tentativo di alcune donne di ottenere privilegi che non meritano. E poi, ultima cosa, Sickle ha ragione quando dice che le donne si mettono in ghingheri per farsi notare; negarlo è abbastanza ipocrita. Io sono rimasto esterrefatto ad esempio dallo sguardo malevolo che mi ha lanciato una ragazza stupenda, con due tette pazzesche, che a Zante faceva il bagno senza costume. Cosa si aspettava, di nuotare in mezzo a un branco di eunuchi? Io davanti alle mele mi eccito ancora (per fortuna). Nulla autorizza gli uomini alla violenza, chiaro, ma se tu mostri il seno io te lo guardo e continuerò a guardarlo anche qualora mi fissassi con gli occhi di Clark Kent. Sono andato un po' OT, scusate. Vi abbandono con un video del maestro: |
Avrei tanto da dire sull'argomento e tanto dolore da esprimere essendo il facente parte di una minoranza schiacciata e banalizzata (e ultimamente pure criminalizzata) ma cercherò di essere breve...Il problema femminicidio esiste ma è a mio avviso inseribile in una strumentale diversa gestione del fenomeno a livello mediatico rispetto ad altri (i morti sul lavoro, il fenomeno dei padri separati e distrutti, un generale aumento della criminalità e dei suicidi per la crisi etc...)...Ovviamente c'è chi ci guadagna da tutto ciò parimenti a coloro che vorrebbero tutto il continente africano in Italia ben sapendo che non ci sta (ci sono associazioni che prendono delle barcate di soldi pubblici sia nel primo caso che nel secondo) ed è per questo che vengono enfatizzati rispetto ad altri..Il che non vuol dire che non esistano anzi...Ma l'approccio assolutista è sbagliato non è proprio vero che esiste un'emergenza lo dicono i freddi numeri postati prima...Esiste il problema e va affrontato esattamente come gli altri "invisibili" ai più... Come? Relativamente al problema in oggetto prima deve esserci un cambiamento culturale e di mentalità ( se un uomo è figo e violento può appagarti in mezzo alle gambe o fra le pieghe del cuore ma poi possono esserci delle conseguenze nefaste) poi un inasprimento delle pene per chi delinque in generale..A titolo personale io sono stato addirittura esortato al suicidio per la mia betaggine/bruttezza in passato da una ragazza ma c'è comunque una cosa che mi irrita profondamente.. È giusto che le ragazze in generale abbiano i loro criteri di scelta e che preferiscano un certo tipo di uomo ma che evitino di generalizzare includendo anche i cessi come il sottoscritto in una globale "emergenza" maschile in caso di tragedie o altro...Non ci sto...Neanche per un minuto...Non divento "uomo" solo per entrare in una casistica antiuomo ormai presentissima a livello mediatico..Non sono considerato degno di una relazione? Bene allora lasciatemi fuori grazie..
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Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
Non ho letto i commenti dei soliti, ma
la donna sul lavoro VA incontro a grosse difficoltà. quelle che incontrano gli uomini più le proprie, e in più le donne non fanno i muratori ma lavori ugualmente massacranti, non è che siccome qualcuno si è inventato che è il sesso debole vengono risparmiate da orari massacranti e ruoli di fatica. Io donne che pesano 58kg che si sparano 11 ore di lavoro di pulizie le vedo tutte i giorni. non saprò mai se quei giorni hanno pure il ciclo e non posso saperlo, ma nel paniere c'è pure quello. Alcuni qui si sono inventati il nemico perfetto, il femminismo, che rappresenta tutto quello che fa comodo rappresenti, delimitando così l'argomento a qualcosa di igienizzato e maneggevole. Ogni argomento che evidenti una responsabilità diventa una gara di statistiche e scaricabarili, un bel piede sopra la bocca di chi sta cercando di dire qualcosa di concreto e che ultimamente detto piede si sta facendo scarpone militare a vedere come certi argomenti vengono trattati. invece ci sono responsabilità fra una delle quali è inquinare l'argomento con una torba di stronzate senza fine. Oltre a giustificare , incitano alla violenza. E l'unica cosa che viene chiesta è informarvi, capire e comprendere quanto sia profondo il problema, e quanti miliardi di persone coinvolge. Le notizie dalla cina o dall'india, dal pakistan, dall'america latina fino al primo mondo, ovunque esiste un'ambiente che al limite è appena tollerante dei diritti della donna. |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Io sono disposto a discutere :bene: Dimostrami in quale modo a una donna venga riservato una retribuzione inferiore, considerando anche che è molto difficile fare paragoni sul discorso lavoro, perchè le tipologie di attività lavorative possono essere molto differenti tra loro e, ripeto, le donne che lavorano in una fabbrica siderurgica (in cui si morire schiacciati da un blocco di acciaio) o come muratore sono pochissime (anche solo per una questione di differenza fisica, ci sta, ma restano cmq lavori pesanti e pericolosi). Per Atlas: di donne con le palle di acciaio che fanno lavori faticosi: pulizie, agricoltura ecc... e devono far fronte a problemi loro propri e devono badare anche alla famiglia, ne conosco di più di te. Qua si discute di un'altra cosa: del fatto che in quanto donne prendano di meno o vengano penalizzate come retribuzione. E poi la manifestazione che tu hai postato non difende affatto le donne che davvero dovrebbero essere difese, ovvero quelle in africa, asia ... ma solo quelle occidentali. |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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ovvio che due operai dello stesso livello guadagnano uguale, ma l'uomo viene promosso, la donna no è un discorso oggettivo, ci sono decine di studi a riguardo, ma è facile riscontrare questa disparità anche in base alle nostre esperienze dalla grande multinazionale al piccolo supermercato a parità di competenze la donna è svantaggiata se devo assume uno stagista, ne ho due bravi uguale, uno uomo ed una donna, chi assumo? al 90% la risposta è scontata, spesso non deriva da un gap culturale ma da uno legislativo, non viene riconosciuto alla donna il lavoro che oggettivamente svolge in maniera superiore rispetto all'uomo nella cura della famiglia ovvio che (in mancanza di adeguati meccanismi legislativi) se ho una ragazza che mi fa un figlio la perdo per mesi, se lo fa l'uomo lo perdo per mezza giornata, sono portato a fare le mie scelte |
Re: Donne in piazza per dire basta alla violenza di genere
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Siamo arrivati a questo, alla repressione sessuale del maschio :miodio: E parliamo del 1918 :D... mi scusi signora, le ho visto per sbaglio una caviglia. |
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