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Milo 11-06-2020 22:44

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Gummo98 (Messaggio 2461314)

Rifondiamo l'Impero? :D



:D:D

franz90 12-06-2020 19:58

Quote:

Originariamente inviata da Gummo98 (Messaggio 2461311)
Purtroppo di questi tempi di strapotere delle multinazionali ad ogni movimento popolare cercano di seguire l'onda per intercettare il target e accontentare il pubblico. Come quelle piattaforme miliardarie che si stanno mettendo in ridicolo censurando film e cartoni considerati "razzisti", sai che gliene frega a sti qui di certe cose. Hanno la faccia come il...

Hanno la stessa credibilità di “filantropi” tipo Bezos di Amazon, o la svolta “green” dell’ Eni😂

muttley 13-06-2020 18:53

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Il web pullula di video come questi. Persone che chiamano la polizia perché si sentono intimiditi da persone di colore e le vorrebbero lontane dai propri spazi vitali


zoe666 19-06-2020 12:48

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
in america ritirano marche di cioccolatini, o marche di salse con in copertina donne di colore, addirittura una marca che aveva una indiana stile pocahontas, in quanto "razzista":interrogativo:
Solo a me sembra surreale che si tolgano dal commercio immagini di gente di colore o indiana sulla copertina, perchè inneggianti al razzismo?
non è razzismo stesso il sol pensiero?
d'ora in poi solo gente bianca sui prodotti onde evitare razzismo?
solo a me pare seriamente surreale?

cancellato14678 19-06-2020 13:17

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Sì è surreale.
Come la tendenza della Hollywood degli ultimi anni a evitare di inserire parole come "nigger" o "faggot" nei film per non turbare, rispettivamente, afroamericani e omosessuali. Se fai un film sui ghetti americani è semplice registrazione della realtà inserire gente che dice "nigger", così come se fai un film sul gangster ignorante medio è scontato dica "faggot" a qualcuno; si cerca di rappresentare la realtà in maniera diversa da quel che è come a cercare di sostituirla con qualcosa che è "bello", ma questi scienziati dovrebbero saperlo che a nascondere la polvere sotto il tappeto non si fa altro che accumularla. Fossi un nero o un gay mi sentirei offeso a vedere certi infiocchettamenti che nascondono la realtà.

cancellato14678 19-06-2020 13:19

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Io aspetto fiducioso la messa al bando dell'Amaro Montenegro. :sisi:

Sconfiggiamo il rassismo anche in Italia comportandoci da bravi consumatori eticamente responsabili e politicamente corretti. http://emoticonforum.altervista.org/...ne/zizi/31.gif

hypnos688 19-06-2020 23:17

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
definisci grossolanità dei toni...tanto per cominciare..
perchè temo che tu non abbia ben presente il contesto in cui ci troviamo e la fragilità di una pace sociale che è destinata ad esplodere...letteralmente..nella violenza...nel prossimo futuro. in condizioni simili a quelle degli usa, ma probabilmente ben peggiori, e a ruoli invertiti.
d'altra parte in europa già lo vediamo quali siano i danni dell'immigrazione, o quale sia il fallimento del multiculturalismo.
basti vedere le banlieu francesi o le altre periferie delle varie città europee.
quello che in piccolo succede già nel nostro paese. e che peggiorerà nel futuro, se non si prenderanno delle contromisure sensate.
anche lì il problema è rappresentata dalla mafia? in europa?

la mente lucida quando si è privati di diritti latita. d'altra parte se deve valere per i devastatori blacks made in usa, o in giro per il mondo per quale motivo non dovrebbe valere per chiunque altro anche sul tema immigrazione?
quì non è un problema di mente lucida, quì il problema è prendere atto di una situazione, e voler rimediare, oppure voler difendere un certo status quo, che prima o poi diventerà guerra. civile o razziale. o magari entrambe.

ribadisco le mie obiezioni..
i clandestini, o in generale gli immigrati chi li porta in italia?
e chi li ha portati negli ultimi 20 anni?
chi, invischiandosi alla politica rivendica il diritto, presunto, di fare una sorta di servizio taxi tra le coste africane, o libiche, verso le nostre coste? e i nostri confini?
i politici buffoni che sono saliti in segno di solidarietà con i "poveri fratelli africani" in una delle tante navi delle ong piene di clandestini invocandone l'attracco e lo sbarco, a quali partiti e schieramento appartengono?
chi ha difeso la capitana tedesca offrendo ogni tipo di solidarietà e ringraziamente per l'opera svolta?
speronamento compreso?

il problema clandestini esiste da 30, con una palese degenerazione negli ultimi 10, anni anche perchè chi avrebbe dovuto agire non ha mai fatto nulla per impedire lo sversamento continuo di individui indesiderati nei nostri porti.
il reato di clandestinità chi l'ha abrogato?

io non ho mai detto che la mafia non debba essere un problema risolvibile, ho detto che è ipocrita presupporre l'eliminazione di un cancro sociale che è endemico nel nostro paese.
quello che continua a sfuggirmi è quale sia la correlazione, in termini assoluti, con fatti inoppugnabili, pragmatici e concreti tra mafie e clandestinità. o banalmente di presenza sul territorio di tot individui pericolosi, criminali, o totalmente illegali.
il fatto che siano manodopera per la vendita di droga e affini?
questo vale per una parte...pur non deresponsabilizzando affatto i singoli individui..
ma per tutti gli altri?
ed esattamente in che modo questo deresponsabillizzerebbe gli individui che tu ritieni nulla di più che una sorta di ricambio criminale di coloro che riempivano parchi e quant'altro 30 o 40 anni fa?

il problema principale o la fonte dei problemi, o della limitazione della propria libertà non dovrebbe essere il singolo immigrato per quale motivo?
per quale motivo quindi dovrebbe essere tollerabile la presenza di invidui che a priori non dovrebbero stare in italia e ancora meno delinquere, o circolare sul territorio?
individui di cui appunto ignoriamo nella quasi totalità dei casi ogni benchè minimo elemento utile anche alla sola identificazione?
figuriamoci la fedina penale o un eventuale, e altresì probabile profilo criminale.
continui a citare i sovranisti, eppure di base dovresti ringraziarli..
perchè se ancora il paese non è sprofondato in una pseudo-guerra civile lo devi a loro.
anche sul piano immigratorio.
quali pensi che potrebbero le alternative senza la destra attuale? il voto a sinistra? o agli antisovranisti?
o senza il salvini di turno che catalizza un certo tipo di consenso? consenso che peraltro ha accresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, pescando anche tra chi un tempo votava a sinistra?
pensi che si possa mantenere la pace sociale in questo paese semplicemente eliminando i sovranisti? o cancellando la lega? o salvini?

perchè poi se milioni di italiani avanzano rivendicazioni e difesa dei propri diritti come conseguenza nel ritrovarsi circolanti per il territorio individui non identificati, e il più delle non identificabili che perpetuano quotidianamente e in qualsiasi contesto urbano violenze, reati, sopprafazioni e varie altre tipologie di comportamenti che limitano la libertà di cittadini e poliziotti, e ne mettono in pericolo la sicurezza, e l'integrità psico-fisica....beh, il minimo che possa fare la politica, è ascoltarli.
una parte della politica lo fa, l'altra no.

quindi sì, il presupposto principale è che vadano cacciati.
quello secondario, benchè non meno importante, è che non arrivino affatto.

Quote:

ma per il sovranista la radice del dilemma è che questi non sono dei nostri, venivano da fuori.
Ora invece ti trovi persone di cui non conosci il passato famigliare, di cui non sai nulla né potrai mai sapere e allora diventa un problema il non saper l'origine della persona.
esatto. e non dovrebbe essere il problema per quale motivo?
quali sono i presupposti per cui sia lecito che circolino per il nostro paese, o sul territorio individui non identificabili, e di cui non sappiamo nulla? non solo ai singoli cittadini, ma il più delle volte anche per le autorità..
non sapere nulla di questi individui, non conoscerne il passato, nè la fedina penale ti sembra un problema minore?

negli ultimi 20 anni ne saranno arrivati almeno 1 milione..
tra criminali, pregiudicati/detenuti, clandestini, regolari poi diventati irregolari, o irregolari perchè è stato rifiutato loro lo status di profugo o il diritto d'asilo. e nonostante questo non sono stati espulsi. rimanendo quì.
nel frattempo l'africa conta circa 1 miliardo e mezzo di persone. ed il numero è destinato a crescere nei prossimi anni.
e continuano a partirne.
quindi è un tantino ipocrita sostenere che l'unico problema siano le mafie accusando di cecità i sovranisti, salvando ong o organizzazioni simili, quando parrebbe che di fermare gli sbarchi o l trasbordo nel nostro paese, non ce ne sia la mezza intenzione.
già questa è una differenza sostanziale tra sinistra accoglientista, e destra sovranista, o banalmente antisbarchi. o il trasbordo nel nostro paese

Quote:

Cioè il problema sono le persone in quanto tali, non un fenomeno che comprende appunto delle persone. Come dire: sbarazziamoci di chi è coinvolto nel problema e abbiamo risolto il problema.
il fenomeno è creato dalle persone. ossia dai singoli individui.
quindi sì, il punto è proprio questo. sbarazzarci delle persone.
illegali per il solo fatto di trovarsi in italia senza alcun diritto per farlo.
men che meno in presenza di reati.
l'obiettività sicuramente non è correlata ad inventarsi numeri, o strumentalizzarne alcuni senza contestualizzare.
la questione della differenza tra reati e denunce l'ho già spiegato. prendendo ad esempio qualche esempio di cronaca.
in cui è evidente questa distinzione. il che dimostra che non tutti i reati si trasformano in denunce, o numeri ufficiali.
anche volendo essere generosi, e prendere per buono un possibile calo generale dei reati, rimarrebbe intatta la correlazione con l'immigrazione. anche dovesse esserci un presunto calo dei reati in generale, se di questi reati si rende responsabile un buon 35%, di immigrati...beh, il problema assume dimensioni comunque preoccupanti.
e questo in generale sul numero dei reati. ma sui singoli reati le percentuali cambiano. in peggio.
numeri che non sono diversi per le carceri. anche lì oscilliamo tra i 35 e il 40%. in generale.
poi ci sono parecchie carceri al nord in cui la percentuale sale fino al 70% e oltre.
qual è la percentuale di immigrati in italia? o anche solo di clandestini/irregolari?
quali ne siano gli effetti in europa lo stiamo vedendo già da anni..e noi siamo sulla buona strada..
anche quì il problema è la mafia?
https://www.corriere.it/esteri/20_gi...646448cc.shtml

quali pensino possano essere le conseguenze a medio termine quando questi fenomeni diventeranno la realtà quotidiana in 3/4 d'europa? o ancora di più in italia?

Masterplan92 19-06-2020 23:18

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 2465123)
in america ritirano marche di cioccolatini, o marche di salse con in copertina donne di colore, addirittura una marca che aveva una indiana stile pocahontas, in quanto "razzista":interrogativo:
Solo a me sembra surreale che si tolgano dal commercio immagini di gente di colore o indiana sulla copertina, perchè inneggianti al razzismo?
non è razzismo stesso il sol pensiero?
d'ora in poi solo gente bianca sui prodotti onde evitare razzismo?
solo a me pare seriamente surreale?

Non sono solo surreali..sono clamorosi autogol

hypnos688 19-06-2020 23:27

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2460170)
Oltre a togliere soldi a tutti e anche a te, ma l'imprenditorino italiano che evade per migliaia di euro non ha lo stesso impatto visivo del brutto ladro drogato straniero puzzone che ti frega 5 euro.

Insomma non dipende quanto ti rubano ma chi ti ha rubato.

(Che poi spacciare è reato ma drogarsi no, anche questo andrebbe precisato.)



drogarsi non è un reato? dipende.
sarebbe interessante una correlazione tra consumo di droga, soprattutto di quelle pesanti, e criminalità.
forse il ragazzino che si fa le canne non ha di questi problemi, ma chi si fa di ben altre sostanze solitamente in quanto a pericolosità, sotto vari aspetti o modalità, incide un po' di più a livello di criminalità, o problematiche di ordine pubblico. drogarsi di per sè forse non è un reato, ma il più delle volte aiuta nel commetterne. a vari livelli.


Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2460170)
"""impatto visivo del brutto ladro drogato straniero puzzone che ti frega 5 euro.

Insomma non dipende quanto ti rubano ma chi ti ha rubato"""

beh, l'impatto visivo temo che sia l'ultimo dei problemi..

poi in che modo evidenziare o condannare certe tipologie di ratti porti come conclusione diretta il fatto di legittimare l'evasione?
che sia non fare scontrini, per il piccolo commerciante, o la grande evasione dell'imprenditore...
stiamo parlando di due tipologie di reati diversi.
c'è differenza tra un reato principalmente fiscale, e uno contro il patrimonio, che nella quasi totalità dei casi si traduce in reato contro la persona.
il tuo problema è non riuscirne a vedere le differenze?
o è il concetto di pericolosità sociale che non è sufficientemente chiaro?
perchè se il tizio che mi ruba anche solo 5 euro, ma fosse anche un portafoglio vuoto lo fa minacciandomi, o limitando la mia libertà, o i miei stessi spazi vitali...beh, sì, in effetti il problema non diventa la cifra rubata, ma esattamente le modalità con cui ciò avviene, e soprattutto chi...
tipo rifiuti come questi...ad esempio..

https://www.ciociariaoggi.it/news/cr...-tre-immigrati
quindi mischiarli serve a cosa...esattamente? tranne forse per benaltrismo...

poi...continuo a non capire il riferimento a mio padre..
è un problema che abbia la fedina pulita o che non sia solito rischiare di finire in caserma a causa di resistenze, o reati violenti?
ci sono tanti spacciatori con la fedina penale pulita, almeno finchè non vengono beccati, così come criminali che la fanno franca. ma questo in che modo li legittimerebbe o li deresponsabilizzerebbe?

probabilmente migliaia di spacciatori in italia, anche tra i vari pusher che infestano le periferie di mezzo stivale, sia tra la feccia importata sia tra gli italiani, compresi quelli che poi finiscono in tv per aver pestato brumotti o qualche giornalista quà e là, o i poliziotti, hanno la fedina penale pulita, o banalmente non finiscono nelle statistiche sulla criminalità…
e sicuramente ce ne sono tanti in giro di incensurati ma che di fatto compiono reati, o sono criminali.
ma la sostanza cambia relativamente.
la fedina penale è sicuramente un indizio. calcolando anche che questo paese è un coacervo di impuniti. però il più delle volte è quantomeno un inizio..
chi la fedina penale ce l'ha sporca, e a più livelli, un qualche riscontro sulla tipologia di persona, o di criminale che ci ritroviamo davanti può sicuramente darcelo.

hypnos688 19-06-2020 23:51

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2465441)
Non sono solo surreali..sono clamorosi autogol

non ne sarei così sicuro del fatto che vengano percepiti dalla maggioranza come autogol..

purtroppo...

hypnos688 19-06-2020 23:52

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
1 allegato(i)
ormai manca poco...

captainmarvel 20-06-2020 15:59

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
L'Oreal ci ricorda che i bianchi dimmerda sono tutti razzisti e debbono vergognarsi.

https://pbs.twimg.com/media/Ea7WhaeU...g&name=900x900

captainmarvel 20-06-2020 16:00

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
si direbbe che però anche L'Oreal abbia le sue magagne:

https://pbs.twimg.com/media/Ea7hg0eX...jpg&name=small

captainmarvel 20-06-2020 16:04

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
non gli hanno spiegato che gli antichi romani erano neri africani evidentemente.

https://pbs.twimg.com/media/Ea6J8rPX...pg&name=medium

Iac80 20-06-2020 16:25

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
improvvisamente è scoppiata una mondiale "causa razziale", ma se quello sbirro avesse ammazzato un bianco?

Wrong 20-06-2020 18:34

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Non so se nel forum ci sia qualche utente di colore: noi stiamo tutti qui a discutere, chi a ritenere ridicola la cosa o esagerata o giusta ma siamo tutti bianchi, il razzismo h24 non l'abbiamo mai provato e quindi non possiamo capire in pieno il problema. Immaginate di avere la pelle nera oltre ai vostri problemi di insicurezza, timidezza, ansia: stareste meglio o peggio in questa società?

captainmarvel 20-06-2020 20:03

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
ricapitolando: non esiste un vero e proprio problema di violenza della polizia ai danni della comunità afram. le cifre sono esagerate e la maggiore percentuale di afram uccisa dalla polizia è spiegabile con il fatto che hanno tassi di criminalità e di resistenza all'arresto piu alti. la morte di George Floyd è un chiaro caso di abuso da parte delle forze dell'ordine ma molti altri casi spesso citati come quelli di Trayvon Martin, Micheal Brown, Rodney King o Philando Castile non lo sono nonostante la distorsione operata dalla stampa per farli sembrare tali.
questi sono i fatti, poi ci sono le interpretazioni sconclusionate degli attivisti "anti-razzisti" che vedono razzismo in tutto cio che li circonda, inclusi i fondi di caffè. così come i religiosi vedono padre pio e la madonnina dappertutto, gli attivisti antirazzisti vedono segni di discriminazione in ogni dove. si tratta di persone profondamente insoddisfatte della propria vita che cercano gratificazione nell'idea di essere i "buoni" contrapposti a dei "cattivi" di loro invenzione. se la tua vita non ti soddisfa, non ti resta che immaginarti parte di un gigantesco gioco di ruolo sociale dove tu sei il buono e là fuori ci sono dei cattivi che vanno combattuti con ogni mezzo. dietro al tutto c'è la regia della classe finanziaria mondiale che non vede di buon occhio le politiche nazional-protezionistiche di Trump che costano loro miliardi. non possono certo dire alla gente "non votate Trump sennò noi ricchi perdiamo un sacco di soldi" allora devono inventarsi una narrativa basata su nozioni illogiche e atemporali di razzismo e discriminazione, tirando in ballo la schiavitù o i linciaggi degli anni 30 in modo da alimentare il conflitto sociale e dividere l'elettorato. la lezione che possiamo trarre da tutto questo è quanto potenti siano i media nel manipolare la coscienza collettiva.

Hor 20-06-2020 20:09

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2465771)
dietro al tutto c'è la regia della classe finanziaria mondiale che non vede di buon occhio le politiche nazional-protezionistiche di Trump che costano loro miliardi. non possono certo dire alla gente "non votate Trump sennò noi ricchi perdiamo un sacco di soldi" allora devono inventarsi una narrativa basata su nozioni illogiche e atemporali di razzismo e discriminazione

Trump era sotto nei sondaggi rispetto a Biden ben prima che iniziassero le proteste.

gaucho 20-06-2020 23:12

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Diverse persone accoltellate in un parco in Inghilterra https://www.tgcom24.mediaset.it/mond...-202002a.shtml

Odradek 21-06-2020 03:51

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2465771)
r. dietro al tutto c'è la regia della classe finanziaria mondiale che non vede di buon occhio le politiche nazional-protezionistiche di Trump che costano loro miliardi. non possono certo dire alla gente "non votate Trump sennò noi ricchi perdiamo un sacco di soldi"

uhahahhahahhahahhahhahhahhahahahaha ... solo il fatto che qualcuno sostenga una simile tesi meluzziana su un forum come questo mi getta nella completa disperazione

tersite 21-06-2020 09:00

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2465779)
Trump era sotto nei sondaggi rispetto a Biden ben prima che iniziassero le proteste.

paradossalmente i disordini e le violenze dei negri (non mi piace il politically correct) e dei loro amici radicali, potrebbero rafforzare l'elettorato di Trump , certamente così Trump non sfonda nell'elettorato democratico ma farebbe incetta del voto conservative.
Perlomeno è così che la vedo da questa parte dell'Atlantico

captainmarvel 21-06-2020 13:25

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Odradek (Messaggio 2465945)
uhahahhahahhahahhahhahhahhahahahaha ... solo il fatto che qualcuno sostenga una simile tesi meluzziana su un forum come questo mi getta nella completa disperazione

bravo, ottime controargomentazioni. anticipo già la tua probabile risposta: "ho ragione io perché sono tesi troppo sbagliate". la classica fallacia argomentativa detta de Il Grande Lebowski.

Svalvolato 21-06-2020 18:25

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
L'Occidente sta esalando i suoi ultimi respiri:
- Modello economico capitalista che è arrivato alla frutta, con sempre più persone fuori mercato che non troveranno più un'occupazione, e uno stato sociale sempre più inesistente.
- Rimbambimento ricevuto dai vari media, che ci riempiono la testa di buonismo e cazzate; emblema di tutto il cattivone uomo bianco colpevole di tutto (che tra parentesi grazie al quale i leoni da tastiera di tutto il mondo possono scrivere le loro puttanate) in favore dei "nuovi arrivati diversamente bianchi" dalle qualità umane e lavorative molto dubbie (eufemismo).
- Forze dell'ordine sempre più con le braghe calate, anche per via di leggi sempre più permessive nei confronti dei crimini. Si inginocchiano dove dovrebbero manganellare o sparare.

Dove non c'è controllo e anzi c'è perbenismo e lassismo la società collassa. Siamo in un momento storico, anche se purtroppo negativo per noi.

Wrong 21-06-2020 18:56

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Purtroppo (per noi bianchi) sarebbe anche ora: non perché noi siamo cattivi e loro buoni ma perché abbiamo fatto i padroni del mondo per gran parte della storia dell'umanità.
Parlate tanto di buonismo, io in giro vedo solo molta cattiveria becera e codarda.

muttley 21-06-2020 18:59

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Svalvolato (Messaggio 2466213)
L'Occidente sta esalando i suoi ultimi respiri:
- Modello economico capitalista che è arrivato alla frutta, con sempre più persone fuori mercato che non troveranno più un'occupazione, e uno stato sociale sempre più inesistente.
- Rimbambimento ricevuto dai vari media, che ci riempiono la testa di buonismo e cazzate; emblema di tutto il cattivone uomo bianco colpevole di tutto (che tra parentesi grazie al quale i leoni da tastiera di tutto il mondo possono scrivere le loro puttanate) in favore dei "nuovi arrivati diversamente bianchi" dalle qualità umane e lavorative molto dubbie (eufemismo).
- Forze dell'ordine sempre più con le braghe calate, anche per via di leggi sempre più permessive nei confronti dei crimini. Si inginocchiano dove dovrebbero manganellare o sparare.

Dove non c'è controllo e anzi c'è perbenismo e lassismo la società collassa. Siamo in un momento storico, anche se purtroppo negativo per noi.

Ma a voi conservative prima il capitalismo andava bene, lo consideravate l'unico mondo possibile. Ora che appare sempre più chiaro che un sistema fondato sulla competizione può privilegiare altre aree economiche a scapito di quella occidentale, non va più bene.
Siete come canne al vento.

tersite 22-06-2020 10:31

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Il capitalismo non esiste non è un sistema politico, è un sistema economico dove vige il 'libero mercato' che poi è una cosa teorica come teorico è il comunismo, in realtà non esiste neppure una vera società capitalista.
Poi dipende con che cosa lo riempi questo capitalismo, capitalista è stata l'Inghilterra imperialista delle Compagnie dell Indie, L'America di Kennedy , L'italia di De Gasperi, Il Cile di Pinochet e la socialdemocrazia scandinava. Pure la China attuale può essere una manifestazione di capitalismo...
Insomma dire capitalismo vuol dire tutto o nulla

muttley 22-06-2020 10:40

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
C'é poco da dire: ha completamente ragione lui.



muttley 22-06-2020 11:18

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Un mio contatto fb americano, che reca il mio stesso cognome perché faccio parte di un gruppo chiamato tipo "i muttleys nel mondo", ha pubblicato una foto in b/n risalente forse al periodo della Grande Depressione, in cui si vedono dei bambini di etnia caucasica scalzi, vestiti di stracci in un contesto di povertà, con sotto scritto "ecco i privilegi dei bianchi" o qualcosa di simile. Ha poi aggiunto che i suoi parenti vennero dall'Italia per lavorare nelle miniere di carbone e lui non si è mai sentito un privilegiato anzi ne ha approfittato per ripagare i suoi genitori del duro lavoro, impegnandosi, studiando, prendendo il college degree e trovandosi un lavoro da professionista che gli ha garantito un buon tenore di vita.
E allora cosa aspettano i perfidi nekkri a fare altrettanto invece di piangersi addosso? La spiegazione sta tutta nel video che ho postato sopra, dove il signor Trevor Noah spiega perché la situazione tra un povero di colore e un povero di un'altra etnia non sia esattamente paragonabile, dal momento che i primi partono da una condizione di schiavismo, che ha dato luogo poi a tutta una serie di conseguenze che influiscono anche sul presente.
Ecco qui un altro video che approfondisce altri dettagli della situazione:


Agli Stati Uniti va però riconosciuto il merito di portare spesso avanti la discussione sul sistema che svantaggia determinate categorie di persone a scapito di altre, diversamente da altri paesi in cui, forse per motivi di minore esposizione, il dibattito non sembra essere così costantemente in fermento. Prendiamo il Brasile, assieme a tanti altri paesi del Sudamerica: la costruzione della nazione brasiliana si originò sullo stesso problema di quella americana, ovvero lo schiavismo, con numeri addirittura maggiori: si dice infatti che la quantità di schiavi portata dal continente africano fosse otto volte superiore. Questo ha generato situazioni di disenfranchisement che vediamo tutt'oggi con la realtà delle favelas e delle grandi disparità economiche e sociali del paese.
Ogni nazione ha una sua storia, una sua infanzia per così dire: se l'infanzia del paese non è stata esageramente traumatica, il progresso e lo sviluppo seguiranno derive lineari e senza troppe fratture diversamente, come nel caso di Stati Uniti e Brasile per dirne solo due, gli strascichi si vedranno anche nel momento presente. Come l'infanzia di una persona: se hai subito abusi, molestie, maltrattamenti, ne recherai i segni anche in età adulta a meno che non inizi ad affrontare un percorso di risanamento che ti porta in primis ad ammettere l'esistenza di un problema...è questo che devono fare certi paesi ed è quello che sostiene Trevor Noah nel filmato che ho linkato: un paese nato sullo schiavismo ha un problema, se questo problema non viene affrontato in maniera dettagliata e sistemica, non se ne uscirà mai fuori. Non basta aver eliminato la schiavitù, i segni di quella divisione societaria tra cittadini liberi e non liberi si fanno sentire ancora oggi.

XL 22-06-2020 12:25

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Però se uno dei problemi è legato al fatto che si parte da una condizione economica svantaggiata, non si può catalogare questo problema sotto l'etichetta di "razzismo".
L'operazione del dividere le persone in due classi e mostrare che una delle due è piú ricca per poi concludere che è la piú povera che ha bisogno di aiuto perché l'altra è "privilegiata" secondo me è un operazione scorretta. Magari in quella privilegiata c'è una parte che è ricca e un'altra che è povera comunque.
Si vogliono aiutare le persone? Si aiutino tutti quelli con reddito basso indipendentemente da sesso, colore e cosí via. Secondo me bisogna arrivare a separare i vari elementi che producono svantaggi sociali in questa o quella comunità, soprattutto se sono elementi distinti.
Poi insomma se si dividono bene le cose l handicap si capisce che non consiste piú nell essere nero, di handicap ce ne sono diversi e distinti e colpiscono poi singolarmente anche altre persone.
Posso fare mille altri esempi per mostrare che questo modo di impostare le cose è fallace.
Ad esempio può capitare che tutta un etnia, per motivi storici o altro, si trovi a vivere in una zona dotata di poche risorse, che si fa? Si ragionerá allo stesso modo "vedi che se si appartiene a questa etnia si è svantaggiati?".
Ma potrebbe capitare che anche altri vivono in zone depresse e sono svantaggiati allo stesso modo, ma spinti e forzati da questa classificazione fallace dello svantaggio, si percepiranno le cose diversamente "i restanti stanno meglio, sono privilegiati perché non vivono tutti in zone depresse".

muttley 22-06-2020 12:47

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Era ciò che pensava anche Italo Calvino quando scrisse "Diario di un ottimista in America", taccuino di viaggio redatto tra il '59 e il '60, durante il suo soggiorno come cronista oltreoceano. Imbevuto com'era di cultura marxista, non sembrava percepire il problema se non come un problema di classe e non di "razza". Dedicò un intero capitolo a questo tema, spiegando come era arrivato a ricredersi dopo aver assistito a certe situazioni incredibili nel sud degli Stati Uniti.
Per il resto mi affido alle spiegazioni fornite nel video che ho linkato: non è solo un problema di classe, ricchi vs poveri, è un problema che riguarda chi è stato schiavo e chi non lo è stato. Che poi questa distinzione coincida con il colore della pelle e che la si voglia chiamare razzismo è un altro discorso, ma resta un conto aperto nella memoria degli States che non si può sorvolare riducendo tutto a un fatto di reddito e possibilità economiche.

XL 22-06-2020 13:23

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2466597)
Per il resto mi affido alle spiegazioni fornite nel video che ho linkato: non è solo un problema di classe, ricchi vs poveri, è un problema che riguarda chi è stato schiavo e chi non lo è stato. Che poi questa distinzione coincida con il colore della pelle e che la si voglia chiamare razzismo è un altro discorso, ma resta un conto aperto nella memoria degli States che non si può sorvolare riducendo tutto a un fatto di reddito e possibilità economiche.

Io non ho scritto che è solo un problema economico, dico che sarebbe meglio separare i vari problemi ed intervenire su ognuno di questi singolarmente (se si vuole intervenire) invece di parlare di uno svantaggio unitario che poi specularmente verrá tradotto in un vantaggio unitario.

muttley 22-06-2020 13:41

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Qui spiega ancora meglio il concetto di redlining:


Pima 22-06-2020 14:10

Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2465643)
non gli hanno spiegato che gli antichi romani erano neri africani evidentemente.

https://pbs.twimg.com/media/Ea6J8rPX...pg&name=medium

Beh, Settimio Severo forse di colore lo era. É infatti nato a Lepis Magna, città dell'Africa proconsolare. Settimio Severo divenne imperatore dopo una feroce guerra civile. L' impero romano ha sempre avuto un suo grande punto di forza nella integrazione dei popoli conquistati. Le élite locali spesso ricevevano la cittadinanza e potevano dopo qualche tempo perfino giungere a Roma dove si svolgeva la grande politica. Non escludo quindi che alcuni alti ufficiali o figure di rilievo (senatori) possano essere stati di colore. Tanto quello che importava ai Romani era la ricchezza, non il popolo. C'era infatti una grande differenza sociale ma non una notevole differenza etnica. In Senato verranno integrati senatori dalla Spagna, dalla Gallia e dalla Grecia.

XL 22-06-2020 16:34

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2466630)
Qui spiega ancora meglio il concetto di redlining:

https://www.youtube.com/watch?v=O5FBJyqfoLM

Qua, per completezza, riporto anche un parere diverso sulla questione...

http://religiopoliticaltalk.com/redl...thomas-sowell/
https://www.nationalreview.com/2008/...thomas-sowell/

Non esprimo ancora un giudizio definitivo su questa cosa, qua bisogna proprio analizzare tutti i dati e capirci qualcosa per vedere se davvero c'è discriminazione irrazionale e legata a un qualche sentimento di disprezzo o se questi provvedimenti sono utili nell'insieme ai creditori per limitare le perdite.

captainmarvel 22-06-2020 23:19

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Pima (Messaggio 2466636)
Beh, Settimio Severo forse di colore lo era. É infatti nato a Lepis Magna, città dell'Africa proconsolare. Settimio Severo divenne imperatore dopo una feroce guerra civile. L' impero romano ha sempre avuto un suo grande punto di forza nella integrazione dei popoli conquistati. Le élite locali spesso ricevevano la cittadinanza e potevano dopo qualche tempo perfino giungere a Roma dove si svolgeva la grande politica. Non escludo quindi che alcuni alti ufficiali o figure di rilievo (senatori) possano essere stati di colore. Tanto quello che importava ai Romani era la ricchezza, non il popolo. C'era infatti una grande differenza sociale ma non una notevole differenza etnica. In Senato verranno integrati senatori dalla Spagna, dalla Gallia e dalla Grecia.

l'integrazione romana funzionava se accettavi di diventare romano e di adottare la loro cultura. i romani non avevano grande stima per la cultura dei "barbari" ad eccezione dei greci, che vedevano come fratelli maggiori. tutti gli altri popoli erano visti come inferiori e la loro cultura era considerata sacrificabile. basti pensare che gli etruschi, popolo culturalmente assai avanti per la loro epoca, sono stati assimilati dai romani e hanno lasciato relativamente poche tracce. sappiamo pochissimo sulla loro lingua perché i romani non si sono degnati di preservarla o di studiarla ad eccezione di una grammatica/dizionario scritto dall'imperatore Claudio e poi andato perduto. persino gli Egizi che potevano vantare una delle civiltà piu avanzate dell'epoca, non hanno suscitato molto interesse nei romani e difatti se non era per la stele di Rosetta non sapremmo molto neanche della loro lingua. l'unica cosa che i romani tendevano moderatamente a integrare e arricchire con apporti provenienti da altri popoli è la religione.

Pima 23-06-2020 08:58

Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2466851)
l'integrazione romana funzionava se accettavi di diventare romano e di adottare la loro cultura. i romani non avevano grande stima per la cultura dei "barbari" ad eccezione dei greci, che vedevano come fratelli maggiori. tutti gli altri popoli erano visti come inferiori e la loro cultura era considerata sacrificabile. basti pensare che gli etruschi, popolo culturalmente assai avanti per la loro epoca, sono stati assimilati dai romani e hanno lasciato relativamente poche tracce. sappiamo pochissimo sulla loro lingua perché i romani non si sono degnati di preservarla o di studiarla ad eccezione di una grammatica/dizionario scritto dall'imperatore Claudio e poi andato perduto. persino gli Egizi che potevano vantare una delle civiltà piu avanzate dell'epoca, non hanno suscitato molto interesse nei romani e difatti se non era per la stele di Rosetta non sapremmo molto neanche della loro lingua. l'unica cosa che i romani tendevano moderatamente a integrare e arricchire con apporti provenienti da altri popoli è la religione.

Si, hai ragione. Io lo chiamo in modo del tutto formale "patto col diavolo". Roma é il diavolo ovviamente. Quando parli di accettazione io non posso che essere in sintonia con il tuo parere: é vero, per diventare romano dovevi abbracciare la loro cultura. Però sorge un dubbio, e la rivolta sociale come la spieghiamo ? Gli alleati sono arrabbiati. Roma li obbliga a contribuire alle sue guerre con soldi e uomini e in cambio ricevono briciole. Nasce una ribellione ma attenzione: i rivoltosi vogliono la cittadinanza romana ? Ora, hai mai sentito un simile paradosso ? Cavolo, io non ci credevo quando l'ho letto, una ribellione non per fuggire dal sistema oppressivo ma per essere integrati in esso ? Ovviamente non tutti nutrivano lo stesso amore per Roma. I Sanniti ad esempio lottano per l'indipendenza (hanno una storia alle loro spalle gloriosa contro Roma); essi verranno sterminati da Silla a Porta Collina. Chi non aderisce perisce e uno storico famoso dirà "Fanno il deserto e la chiamano pace". Perché parliamoci chiaro: io non dico che Roma non fosse una imperialista violenta; i soldati romani erano capaci di grande violenza e la conquista si otteneva spesso in un bagno di sangue (pensa a Giulio Cesare, 1 milione di Galli morti, 1 milione di Galli ridotti in schiavitù). Il patto con il diavolo lo vedo bene per le élite locali. Le élite locali infatti da Roma hanno solo da guadagnarci: tra oligarchie ci si intende bene e spesso la perdita della libertà per loro é un concetto molto molto astratto. Prima della conquista di Roma avevano il controllo su un certo territorio. Dopo la conquista di Roma mantengono il potere su quel territorio. Non c'é trucco e non c'é inganno. Roma lascia loro una certa autonomia in cambio di un tributo o di uomini. Però Roma dà loro uno strumento potentissimo: la cittadinanza Romana. Con questa si ottengono diversi privilegi; ad esempio con essa si può commerciare liberamente per tutti i territori controllati da Roma. Si può quindi ingrandire il proprio giro di affari per una possibilità di arricchimento quasi infinita. E se diventi tanto ricco e sei tanto fedele potresti da membro dell'élite locale perfino entrare nell'ordine equestre a Roma, e chissà, forse pure in Senato. Una progressione sociale (governo centrale) e economica che prima della conquista si sarebbero solo sognati. E quindi viva la perdita della libertà !

Quindi si, hai ragione. Roma é come un rullo compressore che distrugge tutto quello che trova sulla sua strada. C'é però un dibattito sulla possibile influenza dei popoli italici su Roma in uno scambio che secondo alcuni non é poi così unilaterale.

Ps: io quasi quasi un topic lo apro davvero; é troppo divertente parlare di Storia con altri appassionati. Solo che ci riesco solo su internet :D

gaucho 30-06-2020 19:56

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Giusto!

https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...11877d6d5c.jpg

gaucho 03-07-2020 12:58

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Questo molestatore fa notizia perché l’hanno pestato o perché è tunisino?


https://www.huffingtonpost.it/entry/...b612083c5a5298

sparatemi 07-07-2020 17:47

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
è uscito un video negli usa dove un ragazzo durante un attacco epilettico viene immobilizzato da 2 agenti e per calmarlo uno dei due gli tirava ripetutamente pugni in testa nonostante fosse già a terra inerme, poi sono arrivati altri agenti, mi chiedo che problemi abbiano da quelle parti, ah il ragazzo era nero ovviamente

Winston_Smith 07-07-2020 18:00

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Svalvolato (Messaggio 2454963)
Stranieri provenienti da dove? Non so se lo sapete, ma avere 1000 islandesi o 1000 pakistani non è proprio la stessa cosa.



Non si è sempre detto che bisogna aspettare che la giustizia faccia il suo corso? In altri casi simili, anche recenti, i poliziotti sono stati condannati. Si preferisce però trincerarsi dietro la scusa del razzismo per giustificare città messe a ferro e fuoco.



Tutto giusto ma quando si cerca di aumentare la sicurezza ecco che arrivano le accuse di fascismo e brutalità della polizia. La polizia, come succede in Europa, diventa pertanto lasciva e priva di polso, ed è chiaro che a sto punto la gente chiede di difendersi da sola. Ragazzi decidetevi, o si permette di avere una polizia seria e di fare il suo lavoro (condannandola quando sbaglia chiaramente ma senza starnazzare o fare "manifestazioni" stile Minneapolis), oppure qui bisognerà iniziare a pensare a cavarsela da soli.



Insomma, stanno distruggendo Minneapolis perché una volta sull'autobus, nel 1960, a un loro nonno sputarano per razzismo.
Poi non so se te ne sei accorto, ma anche in Europa, dove non c'è l'american dream, sta avvenendo la stessa cosa, vedi Svezia o Francia un po' di tempo fa per lo stesso motivo (arresto di una persona da parte della polizia).

Occhio che non si arrivi all'altro estremo, ovvero una polizia fuori controllo che spara a chiunque si muova, stile Brasile. A quel punto altro che singolo arresto con morto, ne avremo 60 mila l'anno come nel paese sudamericano.

Quindi ricapitoliamo:
1) gli islandesi non portano o portano molta meno criminalità dei pakistani, che ovviamente ce l'hanno nel sangue, come i neri il ritmo (cit.)
2) se un poliziotto uccide a sangue freddo un nero disarmato e impotente è un "compagno che sbaglia" e bisogna aspettare che la giustizia faccia il suo corso, del resto è chiaro come il sole che i poliziotti in USA se la fanno sotto per paura di sicure conseguenze penali prima di andarci pesante con i cittadini...

https://pickline.it/2020/06/04/caso-...iti-negli-usa/

https://www.wired.it/attualita/polit...a/?refresh_ce=

io invece direi che protestare sistematicamente e ripetutamente contro queste PORCATE (ovviamente senza devastazioni e saccheggi) è un dovere civile e civico, ma ovviamente qualcuno mi darà del black block per questo

3) se la polizia sbaglia va condannata ma senza "starnazzare" (?!), altrimenti vi beccate il cittadino Charles Bronson

4) le condizioni storiche e la mentalità di una società non sono intimamente collegate, tutti nasciamo questa mattina e quello che è accaduto anni fa non conta una mazza nel determinare gli eventi di oggi.

Vi sembrano argomentazioni traballanti?
Ma dai, per giustificare o minimizzare l'ingiustificabile e l'enormità un po' di mirror climbing ci vuole...


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