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Woland12 25-07-2011 23:42

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 570225)
dipende se per prevenzione intendi: stanare e incarcerare tutti i terroristi e/o potenziali terroristi e far capire al paese che il governo si da un bel daffare per ripulirlo da loro oppure:

Se gli stati avessero il potere della telepatia e dell'onnipotenza potrebbe essere anche questa una buona soluzione...

Quote:

far scontare una pena molto lunga a breivnik e altri pazzi per scoraggiare e far capire agli emulatori che il loro gesto non sarà martirizzato con la pena di morte (vedi precedente post di winston)?
Ecco... per prevenire è sufficiente applicare la pena dovuta. Con certezza e rapidità.

PS.
Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 570247)
ma woland12 si è defilato dopo che gli ho fatto una domanda?

Scalpitare per qualche minuto di attesa è abbastanza ridicolo :D

alvaro 25-07-2011 23:45

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570248)
Se gli stati avessero il potere della telepatia e dell'onnipotenza potrebbe essere anche questa una buona soluzione...



Ecco... per prevenire è sufficiente applicare la pena dovuta. Con certezza e rapidità.

PS.


Scalpitare per qualche minuto di attesa è abbastanza ridicolo :D

vedi post sopra in risposta a joseph

Winston_Smith 25-07-2011 23:46

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570248)
Se gli stati avessero il potere della telepatia e dell'onnipotenza potrebbe essere anche questa una buona soluzione...

Attenzione agli effetti collaterali (cfr. nickname) :cool:

http://images1.wikia.nocookie.net/__...984_Cinema.jpg

alvaro 25-07-2011 23:46

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570248)
Ecco... per prevenire è sufficiente applicare la pena dovuta. Con certezza e rapidità.

troppo semplice così;)

Who_by_fire 25-07-2011 23:46

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Non era asociale, però.....

http://www.repubblica.it/esteri/2011...so-19548915/1/

Quote:

Originariamente inviata da LaRepubblica
"Un adolescente timido e introverso, un nerd come si dice tra noi studenti", a descrivere un Anders Behering Breivik molto lontano da quello conosciuto negli attentati norvegesi è un suo ex compagno di scuola.


alvaro 25-07-2011 23:48

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 570259)

appunto, ne abbiamo parlato prima:)

Labocania 25-07-2011 23:50

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Dal Corriere della sera:

UN COMPAGNO DI CLASSE: «ERA UN NERD» - L'autore della strage di Utoya da adolescente, «era un tipo timido e introverso, un nerd come si dice tra noi studenti». Lo racconta un compagno di scuola dell'autore della strage di Oslo. Poi, a 19 anni, dopo un viaggio negli Stati Uniti dove viveva la sorella, la svolta. Si sarebbe addirittura sottoposto a una plastica facciale: «Voleva naso e fronte più virili», spiega. «Nessuno lo aveva mai visto con una fidanzata, ma lui si vantava di mille avventure», prosegue quello che per nove anni è stato suo compagno di classe in un «liceo della buona borghesia di Oslo» che annoverava «tra gli studenti anche il principe ereditario». L'ultimo incontro, casuale, con il fondamentalista di destra risale a due anni fa: «Sono un uomo ricco - gli disse Breivik - ho avuto successo, per qualunque cosa rivolgiti a me».

Non capisco tutto questo bisogno di sottolineare che il terrorista non era asociale da parte dell'autore del topic, su nessuno imputerà ai caratteri introversi che emergeranno dall'analisi della personalità del killer la responsabilità della strage.

Per me ha agito da solo comunque. Il problema dell'epoca moderna è costituito dalla relativa facilità con cui è possibile procurarsi gli strumenti necessari a mettere in pratica le fantasie più mostruose che passano per il capo.

alvaro 25-07-2011 23:54

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 570263)
Non capisco tutto questo bisogno di sottolineare che il terrorista non era asociale da parte dell'autore del topic, su nessuno imputerà ai caratteri introversi che emergeranno dall'analisi della personalità del killer la responsabilità della strage.

come si usa dire, ce n'è sempre una (cit.)

Woland12 25-07-2011 23:54

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 570257)
Attenzione agli effetti collaterali (cfr. nickname) :cool:

http://images1.wikia.nocookie.net/__...984_Cinema.jpg

Da un punto di vista dell'ordine pubblico quello scenario è il massimo della perfezione *.*. Ogni tipo di crimine è prevenuto alla radice, non puoi nemmeno pensare qualcosa di sovversivo, di avverso al Partito, che vieni bloccato, convinto della stupidità delle tue idee ed eliminato. Questa impostazione è la cura totale al problema, e come ogni cura da cavallo, altri aspetti dell'organismo ne risentono... pesantemente. Chiaramente è una visione utopica per quel singolo aspetto, distopica per tutto il resto.

Winston_Smith 25-07-2011 23:55

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570262)
La cosa più importante per ottenere questo obiettivo è voler ottenerlo, ovverosia partire con l'idea di cercare di rendere felice un altro individuo e non di fare un bambino per egoistico divertimento.

Questo è quello che in teoria dovrebbero fare tutti i genitori. Ovviamente spesso non vi riescono, ma non è detto che non vi riescano mai.
E comunque non è questa l'unica causa del verificarsi di crimini di questo tipo, né basta ad assolvere tutti gli assassini.

Winston_Smith 25-07-2011 23:57

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570266)
Da un punto di vista dell'ordine pubblico quello scenario è il massimo della perfezione *.*. Ogni tipo di crimine è prevenuto alla radice, non puoi nemmeno pensare qualcosa di sovversivo, di avverso al Partito, che vieni bloccato, convinto della stupidità delle tue idee ed eliminato. Questa impostazione è la cura totale al problema, e come ogni cura da cavallo, altri aspetti dell'organismo ne risentono... pesantemente. Chiaramente è una visione utopica per quel singolo aspetto, distopica per tutto il resto.

Il problema è che vengono prevenute anche e soprattutto azioni (e pensieri, c'è anche lo psicoreato) che non sono crimini di per sé, ma lo sono solo nei confronti del Partito.

E comunque non parlare bene di quello scenario, ché mi offendo, non ricordi come mi chiamo? :cool:

Woland12 25-07-2011 23:58

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 570258)
troppo semplice così;)

Hai idee migliori a parte l'instaurare regimi simil-Orwelliani?

Winston_Smith 25-07-2011 23:59

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570270)
Vero, la colpa è sopratutto delle tipe che non la danno, se ci fossero meno maschi vergini ci sarebbero meno serial killer. :D

Di solito si risponde con battute fuoriluogo quando si finiscono gli argomenti...è il tuo caso?

Winston_Smith 26-07-2011 00:01

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570275)
Rinfrescami la memoria, ho letto il libro, ma non riesco a capire a chi ti riferisci.

Se hai letto il libro probabilmente mi stai prendendo per il culo, perché si tratta del protagonista.

Woland12 26-07-2011 00:01

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570270)
Vero, la colpa è sopratutto delle tipe che non la danno, se ci fossero meno maschi vergini ci sarebbero meno serial killer. :D

Azz....... questa è pesante. Ora rischiamo la discussione infinita :laugh:

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 570271)
Il problema è che vengono prevenute anche e soprattutto azioni (e pensieri, c'è anche lo psicoreato) che non sono crimini di per sé, ma lo sono solo nei confronti del Partito.

In quel sistema il reato contro il Partito disgregherebbe l'intero sistema e la società così impostata. Inevitabile che sia così.

Quote:

E comunque non parlare bene di quello scenario, ché mi offendo, non ricordi come mi chiamo? :cool:
Sorry... prendili tutti come fantaragionamenti :D

alvaro 26-07-2011 00:01

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570272)
Hai idee migliori a parte l'instaurare regimi simil-Orwelliani?

certo, la pace nel mondo, tutti uniti e fratelli:cool:

Winston_Smith 26-07-2011 00:02

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570272)
Hai idee migliori a parte l'instaurare regimi simil-Orwelliani?

Almeno evitare di fare come in Italia dove il razzismo è stato sdoganato come cultura di governo...

alvaro 26-07-2011 00:03

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570270)
Vero, la colpa è sopratutto delle tipe che non la danno, se ci fossero meno maschi vergini ci sarebbero meno serial killer. :D

eh no eh....almeno in questo topic non iniziamo a tirare fuori la solita manfrina:D

odg 26-07-2011 00:03

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
un cosa molto comune negli attentati terrostici è che il gruppo che lo esegue non considera le vittime delle persone, degli esseri umani.

io non sono un sostenitore di concetti come l'istinto perchè credo che sia troppo influenzato dall'esperienza. ciononostante ci sono studi che fanno notare una tendenza istintiva a non uccidere le persone(so chep otrà sembrare banale ma volevo puntualizzarlo).

a questo si aggiunga che nei grandi conflitti e stermini le parti avverse venivano spesso demonizzate(i.e. disumanizzate)

ogni volta che uomini uccidono altri uomini, perchè questo accada, avviene il processo di disumanizzazione del bersaglio.

c'è in effetti qualche eccezione, forse,a questa regola, ma in linea di massima credo sia vera nella maggior parte dei casi(n.b. in questo discorso escludo i serial killer o almeno parte di questi poichè argomento che conosco ben poco e perchè in linea di massima credo ciascun unico nel suo genere)

sono convinto che se si riuscisse a diffondere una cultura per cui le persone di ideologia, appartenenza, mentalità diversa sono e restano persone, allora questo tipo di attentati potrebbero anche scomparire.

bisognerebbe instaurare un circuito di tolleranza a feedback positivo.

non so se questo sia possibile ma credo che sia la soluzione migliore e credo che anche il solo tentativo di muoversi verso questa, forse, utopia possa portare ad una diminuzione dei casi.

Winston_Smith 26-07-2011 00:05

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 570263)
Per me ha agito da solo comunque.

Sì ma aveva comunque contatti con gruppi estremistici di destra, che magari lo avranno confortato e sostenuto nel suo progetto. Possibili emuli ce ne sono, secondo me.


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