Originariamente inviata da minunmaailmass (Messaggio 2494018)

Infatti il Milan ha vinto Champions che per me non avrebbe mai e poi mai dovuto né vincere (2003) né disputare (2007) e ne ha perso due che avrebbe strameritato di portare a casa (quella del 1993 che citavo stamattina con la squadra rossonera più forte di sempre anche in campionato e quella di Istanbul da vincitrice dello scudetto nell'annata precedente). Direi però che non si possono proprio lamentare nel computo complessivo, anzi...

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2494044)

E ma se c'era Nedved (cit.)

Originariamente inviata da minunmaailmass (Messaggio 2494042)

Vabbé ma quella partita d'andata contro lo United non la prenderei nemmeno in considerazione, la Juve giocò decimata per via di un virus che colpì più di metà squadra. Tralasciando gli sviluppi di quel torneo dico soltanto che una squadra che finisce il campionato al quarto posto a 16 punti di distacco dalla prima per me non deve disputare la stessa competizione europea che gioca quest'ultima, tanto meno merita di vincere la finale contro chi è sempre stato superiore nello stesso campionato compresa l'annata in questione, non in altre nazioni. Il discorso è molto semplice, se la posizione in campionato conta deve contare per davvero e non per quattro squadre ma al massimo al massimo per due.
L'Atalanta mi dava terribilmente fastidio anche per questo, lo scorso anno se la Juve avesse spinto sull'acceleratore fino alla fine sarebbe finita a 40 punti distacco o già di lì, perché devo sentire che quest'anno ha meritato ampiamente di fare più strada della Juve? Ma non scherziamo. Già il prossimo anno pur essendo stata sempre lontana dal primo posto (basta con la tiritera del fatturato, se il Leicester ha vinto una Premier può almeno una volta lottare DAVVERO per vincerlo anche una squadra come l'Atalanta, il resto è fuffa antijuventina) può dire di essersi riconfermata tra le prime e di aver concluso il campionato con un distacco molto meno ampio. E questo lo riconoscerebbe anche Agnelli, poi vediamo se la realtà continua o si affloscia su se stessa.

Originariamente inviata da minunmaailmass (Messaggio 2494203)

Se ce l'hanno fatta nel frattempo per poi sostanzialmente sparire di nuovo almeno dalla Champions Monaco, Roma, Ajax e Lione (o la vince o tra un anno non gioca nemmeno l'EL, forse anche per quello hanno un surplus di motivazioni che volente o nolente il City ha in parte perso con la revoca della squalifica) è ovvio che almeno una semifinale la poteva raggiungere tranquillamente ma l'errore secondo me sta sempre nell'ingigantire il livello internazionale medio delle compagini del campionato inglese. Sono mediamente le più forti a livello di Europa League ma quando il Siviglia si affaccia lì non c'è mai da fidarsi tanto per rimanere all'attualità, in Champions invece anche lo scorso anno dove c'è stato il derby in finale sappiamo benissimo come hanno superato in modo assolutamente rocambolesco certi turni Liverpool, Tottenham e United. Sono d'accordo però sul fatto che il campionato a quella intensità di punti sconosciuta in passato stia diventando logorante mentalmente come quello italiano. Il fatto è che il City di questa stagione non ha nemmeno quella scusante, in Premier non ha mai nemmeno lontanamente lottato per il titolo contro il Liverpool...

Il City non ha giocatori scarsi ma è come la Juve di oggi, non quella del quadriennio 2014-2018. Mi riferisco al fatto che di giocatori davvero di caratura internazionale riconosciuta e di personalità in queste partite ne ha 3/massimo 4 e il resto non sono nemmeno ventenni alle prime armi o venticinquenni/ventiseienni/ventisettenni alla prima/seconda vera grande occasione in carriera come li aveva in buon numero il Liverpool.

Vero ma se pronti via al secondo anno di City spendi una roba tipo 130 milioni per tre terzini di cui il solo Walker ha garantito un rendimento soddisfacente è anche normale che la proprietà chieda lumi, soprattutto essendo bene o male sempre sotto l'occhio del ciclone per il fatto che comprano senza vendere o quasi. Il fenomeno Guardiola poi vuole sempre un po' farlo, si sa.