Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
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r e i messe vicine a chi non vede bene o distrattamente possono sembrare una n in stampatello, provate a guardarle da lontano... ri , n :mrgreen: Se fosse stato scritto in maiuscolo non si sarebbe confuso quasi nessuno credo N , RI |
Io me ne frego, non mi paragono più agli altri. Questi sono solo robot che seguono un copione.
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Re: Il divario è impietoso
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Io invece ho pensato agli effetti dell'alcol sulla vista:ridacchiare: |
Re: Il divario è impietoso
Mah.. Non è detto che a certi segni esteriori di sicurezza decisionale, "spavalderia", successo e dinamismo esistenziale corrisponda necessariamente un qualche senso di realizzazione personale è. E se corrisponde, potrebbe anche essere una realizzazione infima da borghesucci venali ed egoisti.
Io dico solo: coltivate insieme al desiderio di stare in compagnia, di essere autonomi, felici, agili, più sicuri di voi stessi anche un certo disincanto, cinismo e qualche dubbio in più su quello che vi sembra o vi presentano come desiderabile. |
Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
io se guardo ai miei coetanei mi viene da piangere, un divario impietoso, non sembro nemmeno un loro coetaneo, sono tipo una razza a parte che già solo a livello estetico si nota subito
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Re: Il divario è impietoso
:applauso:
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Re: Il divario è impietoso
Vorrei proprio vedere alcuni cosa riescono a fare tutto da soli,è vero sono appoggiati da altre persone e poi si vantano vorrei vedere se hanno un carattere veramente forte e se alcuni nella nosrta situazione non si sarebbero già buttati dal balcone,scusate il modo in cui mi sono espressa.
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Re: Il divario è impietoso
Tutti i giorni mi sento così, a quasi 40 anni non riesco a comportarmi appropriatamente. Ultimamente il mio cruccio più grande è il guidare. Mi ritrovo ad avere una mia auto per la prima volta in 10 anni di patente, purtroppo non riesco neanche ad entrare in auto che mi sento osservata e derisa dal vicinato. Non ne parliamo di fare cose più importanti.
Ho 2 sorelle più piccole, una sposata da qualche anno con una bimba e l'altra in procinto di sposarsi. Il confronto a volte mi fa star male, non per il matrimonio (di cui in realtà non sono interessata), ma per l'apparente semplicità nell'affrontare gli eventi della vita quotidiana. Non sono loro, ma pare che chiunque mi capiti a tiro abbia una vita organizzata, tanto che spesso mi sento profondamente infantile per questo. Ho purtroppo molti complessi che mi bloccano. Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk |
Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
L'abisso in molti casi nasce da qui. La semplicità con cui molte persone affrontano gli eventi della vita quotidiana e l'organizzazione che hanno nel risolvere problemi e sfide.
Anche io sono vittima dei miei complessi e di conseguenza ogni evento diventa un problema, che mi genera sconforto portandomi ad arrendermi perché non mi sento in grado di affrontarlo. Inoltre non ho un minimo di organizzazione in nessun ambito, per me l'essere organizzati è un qualcosa di impensabile. |
Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
Anche io ho un fratello che è un ragazzo comune che ha fatto tutto ciò che si dovrebbe fare alla sua età; frequenta l'università; ha la sua compagnia di amici con cui esce per locali, feste, vacanze, per fare un po' di sport e divertirsi insieme; ha la morosa con cui sta da ormai 2 anni...si sta facendo la sua vita
A me solo a pensare a lui mi viene da star male per quanto io sia inetto ed alienato dalla società e rispetto ai miei coetanei. Non è gelosia verso di lui, anche perché di alcune delle cose che fa (un po' per rassegnazione e un po' per mia scelta) non me ne può fregar di meno, sono contento per lui però io mi sento sempre più una merda, una delusione per le aspettative che avrebbero potuto avere i miei; a 25 anni passo le giornate chiuso in camera, al buio, a fissare il monitor o il muro vuoto come un'ameba, un vegetale, un parassita. Per lo stesso motivo devo evitare come la peste i social e cose simili, ma i confronti arrivano spesso anche senza volerlo, e sono svilenti, svalutanti, distruttivi... Poi ora mi è stato affiancato un educatore dal csm che un paio di giorni a settimana deve farmi uscire di casa; ovviamente faccio solo giretti in zone isolate, dove sono sicuro di non incontrare nessuno che conosco ed evitare il più possibile stimoli negativi, ma a volte è inevitabile...passa un coetaneo per caso, anche solo in macchina, perché lavora o frequenta qualche posto lì vicino, magari col suo gruppetto o con la ragazza, che fanno cose normalissime, che vivono la loro vita in maniera comune, inseriti nella società, e affrontano la quotidianità con semplicità...e ripartono i confronti...e io vorrei fuggire per tornare a casa il prima possibile. Il risultato è che invece di invogliarmi ad uscire e farmi avvicinare al mondo esterno mi isolo di nuovo e divento ancora più evitante. |
Re: Il divario è impietoso
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Però dico anche una cosa :ma chi lo ha detto e stabilito che per essere accettati bisogna per forza fare quelle cose e stare in quei meccanismi?? Come mai io, ad esempio, non farei mai una colpa a una ragazza, a una donna, se lei non ha mai fatto parte di quelle dinamiche? Perché al contrario ci rompono i coglioni con ste cazzo di dinamiche? (sei sfigato perché non hai amici, perché esci e parli poco, perché non hai mai avuto una relazione... eccetera eccetera..) Ma chi lo ha stabilito che per essere una persona di valore, sensibile, onesta ed essere accettato dagli altri, bisogna uscire in compagnia del 24 reggimento logistico di manovra dolomiti con 400 persone per mangiare una pizza? Chi lo ha stabilito che per essere apprezzati da un'altra persona bisogna andare ai concerti con lo spinello sopra l'orecchio pronto per essere fumato, con i tatuaggi e le casse dello stereo al posto dei cerchioni della macchina e le corna del bufalo sul cofano? Chi lo ha stabilito che se non vai in giro con la camminata da buffone molleggiato che provoca i più deboli non sei degno? Chi lo ha detto che se uno non beve fino a vomitare il sabato sera in discoteca fino alle 4 del mattino è uno sfigato? Eppure, io a 18 e 20 anni ricordo che tutti quelli che facevano quelle cose, guarda caso avevano tutti la ragazza e la compagnia. E guarda caso io, che a quelle dinamiche ho sempre detto no, già a quell'età ero fuori dai giochi, guarda caso è.... E adesso a 47 anni, non ho avuto le varie tappe alle varie età, e ho il nulla cosmico alle spalle e attualmente, e la cosa pesa, la differenza è abissale, e fa male. |
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