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Una mia amica prendeva la tisana, mi pare bedrocan, era sempre stanca e spossatissima. |
Re: Cannabis e legalizzazione
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https://it.businessinsider.com/canap...oni-criminali/ Non è vera neanche la seconda asserzione, dal momento che il consumo non può essere controllato e quindi che sia "spaccio di stato" o illegale i numeri del consumo (e quindi gli effetti sul tessuto sociale) rimarranno alla peggio gli stessi, al meglio invece saranno inferiori, per merito di sostanze maggiormente controllate e dalla tossicità ridotta, dalla possibilità di poter intercettare chi abusa e dirigerlo verso strutture preposte alla cura, dalla diffusione della cultura di un utilizzo consapevole, ecc. |
Re: Cannabis e legalizzazione
Favorevole. Mi sono ricordato questo video del canale "in a nutshell", ci sono i sottotitoli in italiano, dateci un'occhiata:
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Re: Cannabis e legalizzazione
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Re: Cannabis e legalizzazione
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Re: Cannabis e legalizzazione
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Per questo trovo assolutamente ingiusto perseguire penalmente il possesso e il consumo di qualsiasi sostanza; la società si avvantaggerebbe tantissimo se si ascoltassero le singole storie di tossicodipendenza e si comprendesse qual è stato il meccanismo che ha portato tali persone a rivolgersi a tali mezzi, anziché quelli ufficialmente riconosciuti dalla scienza medica ed eventualmente provveduti dal SSN. |
Re: Cannabis e legalizzazione
L' avversione alla cannabis c' entra poco con la sostanza in sè e molto con lo stereotipo del suo consumatore: finché questa prospettiva non verrà messa in secondo piano la legalizzazione incontrerà sempre molte resistenze puramente ideologiche, anche se talvolta mascherate da altro.
Non per nulla un Salvini ha fatto sua la battaglia proibizionista sperando di passare all' incasso in termini di voti. |
Re: Cannabis e legalizzazione
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Al massimo bisogna fare prevenzione o informazione. Se soffri puoi rivolgerti al medico e usare antidepressivi o antidolorifici, non c'è bisogno per forza della cannabis per quello. Boh davvero non capisco cosa c'entra la cannabis per uso medico col tuo discorso sui tossicodipendenti. Legalizzarla per loro non ha alcun senso, cosa che invece ha per gli scopi medico per i quali viene attualmente utilizzata. |
Re: Cannabis e legalizzazione
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1) Innanzitutto chiariamo che la tossicodipendenza è relativa all'abuso di sostanze, non a un utilizzo consapevole che minimizzi i rischi e valorizzi un'esperienza positiva. Ciò è facilmente possibile con alcune sostanze, come l'alcol o la cannabis, non con altre. La parte di messaggio che mi hai quotato è relativa a ciò, e non al discorso di un utilizzo ricreativo e consapevole; 2) La legalizzazione, e qui parlo di tutte le sostanze e non specificatamente cannabis, non è necessaria. Ma la depenalizzazione sì, sul modello portoghese, che ha portato a riduzione importante di consumo e di effetti negativi (sieropositività ed epatiti ad esempio); 3) Prevenzione e informazione sono sacrosante; ma essendo tali verrebbe da domandarsi perché non siano svolte in maniera sufficiente adesso. Forse perché esiste tutto un substrato sociale ignorato? Non a caso la tossicodipendenza fa i grossi numeri proprio nelle componenti più marginalizzate della società. Solo aprendo contatti con i consumatori si può capire dove prevenzione e informazione hanno fallito; 4) La guerra alla droga ha fallito, e i dati sono evidenti a dimostrare il livello del fallimento. Questo è spiegato dalla frase di Wrong che ho quotato: chi soffre non si lascia frenare dalle leggi, ma decide semmai che le leggi stesse, e quindi il sistema, sono organiche alla sua stessa sofferenza. Questo è un fallimento. Tutto ciò trascende dal discorso sulla legalizzazione della cannabis e se vogliamo è anche leggermente OT, però mi faceva piacere condividere la mia opinione in merito, avendo conosciuto tossicodipendenti e il loro percorso verso la tossicodipendenza. Tuttavia è applicabile in una certa misura anche al discorso della cannabis, se pensiamo a quelle persone che ne abusano e che dal mio punto di vista finiscono vittime della polarizzazione tra chi la considera un viatico per la perdizione e chi ne minimizza irresponsabilmente le criticità. Esiste a mio avviso (e i dati nei paesi in cui la legalizzazione è de jure o de facto già avvenuta danno vigore alla mia tesi) la possibilità di un utilizzo consapevole, che tuttavia necessita di un'informazione non terrorizzante e obiettiva perché possa essere credibile. Nel caso contrario, quando un ragazzo scopre che lo spinello non è affatto una condanna irreversibile alla deboscia e alla perdizione, l'informazione che ha ricevuto perde di credibilità, e con essa vengono a perdersi anche le possibili raccomandazioni che consentirebbero invece un uso consapevole e accorto (ad esempio il monitoraggio costante del consumo, l'evitare lo sviluppo di tolleranza, il ricorrere a periodi di astinenza, il valutare l'impatto che l'utilizzo di cannabis ha sulla propria vita). Scusa per la lunghezza del post, ma spero sia più chiaro ora il mio pdv. |
Re: Cannabis e legalizzazione
da due mesi qui nella mia lugubre cittadina hanno aperto un negozio di cannabis legale, fra l'altro adiacente alla sede locale della Lega...:)
Qualcuno è mai andato in questo tipo di negozi? |
Re: Cannabis e legalizzazione
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Re: Cannabis e legalizzazione
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codice:
https://www.youtube.com/watch?v=kP15q815Saw |
Re: Cannabis e legalizzazione
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https://www.repubblica.it/salute/201...ipla-77116825/ a lui https://www.corriere.it/cronache/10_...4f02aabe.shtml e leggi qua https://www.corriere.it/salute/neuro...0c141cfc.shtml Non sono dei novelli Fedez ma gente che ha male e non guarirà mai dalla propria malattia. Io per il momento non ho dolori ma ho molta paura di quello che leggo. |
Re: Cannabis e legalizzazione
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Re: Cannabis e legalizzazione
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Re: Cannabis e legalizzazione
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Re: Cannabis e legalizzazione
Sono in linea di massima contrario. Si potrebbe fare un'eccezione per motivi medici, ma poi bisognerebbe stare attenti a chi si fa fare false prescrizioni per usarla a scopi non medici, bensi piuttosto "ricreativi".
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Re: Cannabis e legalizzazione
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La parte in cui dice che i benefici medici della cannabis sono esagerati è un'opinione rispettabilissima che in parte condivido pure. Ma da ciò a sostenere la proibizione della cannabis, ce ne passa. Volevo rispondere al resto del suo post, anche se capisco che non si arriverà mai a un punto di contatto, semplicemente perché Lawrence parte da una base ideologica illiberale. Il punto cioé sta nell'accettare il potere dello stato di impedire fattispecie di azioni che conducono a un modello di vita eterodosso. Mi spiace dirlo ma è una componente essenziale delle ideologie autocratiche (fascismi, stalinismi, ecc.). Prendiamo l'alcol. Il paragone con la di essa legalizzazione è sovente portato avanti per dimostrare due punti: 1) vendere non significa promuovere, ma assumersi la responsabilità, come società, delle scelte che i suoi membri compiono. Le farebbero lo stesso per lo più, ma l'alternativa sarebbe escludere costoro dalla società, considerarli corpi estranei ad essa, ostili e da punire. Ci sta, se uno crede che lo stato debba controllare le scelte di vita di ogni individuo nel suo territorio; ma io allora faccio il partigiano. 2) esistono sostanze socialmente molto pericolose se usate male ma che con un uso moderato e consapevole possono essere controllate. Vogliamo parlare di tutti i bevitori occasionali che guidano sobri? Se l'alcol non consentisse una scelta d'uso responsabili le morti da guida in ebrezza dovrebbero contarsi nell'ordine dei milioni. Oppure prendiamo le sigarette, che difficilmente consentono un uso moderato, ma il cui rischio sociale è relativamente basso, riservando la quota parte maggioritaria al rischio individuale. Eppure la legislazione ha saputo intervenire per scoraggiare l'utilizzo iniziale, incoraggiare alla cessazione o alla riduzione del rischio, minimizzare le conseguenze del fumo passivo. Facciamo un parallelo coi grassi saturi e il junk food: se fosse giusto che lo stato abbia il potere di obbligare alla giusta direzione i suoi cittadini, i mc donald andrebbero tutti chiusi. Provate a immaginarvi un mondo simile. È un mondo che esclude. È un mondo dove ad uno stato si contrapporrebbe un altro, in perenne conflitto. |
Re: Cannabis e legalizzazione
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Drogarsi oltre a danneggiare sè stessi danneggia anche gli altri perchè la persona a causa della sua dipendenza compie reati. Sul fatto che la cannabis sia innocua.. penso che non lo sia per i più fragili cui può fare molti danni |
Re: Cannabis e legalizzazione
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