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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
Salve ho 46 anni ,sono un depresso ed evitante, per lunghi periodi mi sento
come gli altri "normali", poi qualche fonte di stress mi butta nel baratro della depressione e mi fa "risvegliare" evitante. Non puoi immaginare che significhi muoversi in mezzo agli altri, avere paura di qualunque cosa, dei discorsi con la gente perche' perdi il filo, non ti concentri su niente ed il tuo rendimento sociale e' nullo. In famiglia mi comporti come un rimbambito e fai scelte da tale. E' terribile accettarsi per quel poco che si e'. E' normale che si abbiano questi disturbi cognitivi e comportamentali? rispondetemi anche in pwt [email protected] Michele |
Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Comunque restano ancora dubbi sulla differenza tra personalità evitante e fobia sociale, anche perché ci sono differenti spiegazioni a seconda delle fonti ... |
Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
Nel mio caso la paura è solo quella di essere ridicolizzato, anche se cmq nel mio caso il disturbo evitante nasce dal fatto che non so interagire con gli altri.
Da adolescente non avevo problemi, questi sono sorti dai 18 anni in poi. |
Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
Praticamente é la mia descrizione.
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
anch'io mi rivedo in ognuno degli elementi elencati..che tristezza..:piangere:
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
non c'è cosa più schifosa che categorizzare la gente in varie patologie come fanno questi manuali psichiatrici
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
La differenza fra timidezza - introversione e disturbo evitante di personalità?:interrogativo:
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
il problema è che poi le persone confermano e alimentano le mie convinzioni di essere pazzo, lo dicono alle spalle e poi davanti si comportano bene...mi sono chiuso in casa perchè tutti al ristorante dei miei, e tutti quelli che vivono nella zona dove c'è il ristorante i miei parenti insomma tutti lo pensano...mi sento umiliato e impossibilitato a reagire. ogni volta che lo faccio esco di casa e faccio finta di niente di non vedere quello che succede intorno a me ma è come un vortice che mi risucchia e mi riporta a casa da solo buttando la mia vita vivendo con i sensi di colpa per non essere quello che vorrei.... non mi fido piu di nessuno mi hanno deluso tutti. Ho paura di uscire di casa perchè so che tutti pensano che sono pazzo e questa paura viene sempre confermata. L'unica cosa che posso fare è andare in svizzera e mettere fine a questa vita inutile fatta di paura di uscire di casa. non vorrei essere compatito ma non vedo altra soluzione veramente. se ne avete qualcuna mi farebbe piacere ascoltarla se no ho già compilato i moduli per il testamento biologico ho preparato tutto.. quando mi stufo so cosa fare...non mi proponete psicologi o psichiatri che mi imbottiscono di farmaci e non fanno un cazzo...grazie a tutti un abbraccio
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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- Proverei a spostarmi in un'altra città dove non mi conosce nessuno. |
Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
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Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
Premessa: Esprimo solo la mia personalissima e quindi opinabile visione della questione.
Quando lessi il DSM IV (molti anni fa) facevo prima ad elencare in quali patologie non mi ritrovassi... Mi sorse un dubbio.. "fossi affetta proprio da quelle in cui non mi riconosco??" :mrgreen: Dopo più di 20 anni di diagnosi puntualmente smentite dagli stessi specialisti che me le somministrarono ormai preferisco semplicemente vedere questo mio ulteriore disagio così : "ho difficoltà a relazionarmi in questo ambito, in quest'altro etc. perché? Come posso relazionarmi meglio?" I primi anni sì, avevo molto bisogno di capire cosa avessi, di identificare il mio male di vivere in una patologia riconosciuta, credo sia una necessità iniziale e naturale di molti tra coloro che soffrono di qualsivoglia disturbo invalidante. |
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