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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
RKO hai trovato lavoro alla fine?
comunque rimanendo terra a terra, senza fare discorsi astrusi, secondo me il pane che ti trovi davanti a pranzo o a cena va sudato, come sempre gli uomini hanno dovuto faticare per non morire di fame. viviamo in un'epoca di relativo benessere, quasi anomalo, per cui diamo per scontate alcune cose. diciamo che mangiare senza andare a caccia né altre attività agricole o di allevamento, non è mai stata la norma. forse quello che manca è il lavoro finalizzato alla propria sussistenza, magari tenere un orto o degli animali spingerebbe chiunque a prendersene cura. io sto valutando l'acquisto di un terreno a prezzo stracciato, perché comunque è un lavoro che non ti aliena dal mondo e che ti riporta alle origini. zappare la terra per se stessi e perché lo stomaco brontola sarebbe un ottimo modo per unire l'utile al dilettevole. |
Vero che a volte le necessità ti fanno agire in modo diverso da quello che sei abituato a fare ma non è detto che sia sempre così. Sono anche d'accordo che nessuno ti regala niente ma questo non annulla il fatto che alcune persone mantengono delle problematiche per tutta la vita, anche se ci hanno provato a superarle. E alcune possono essere incompatibili con vivere le situazioni lavorative, che per quanto diverse, richiedono comunque dei requisiti e delle capacità di base.
Le condizioni di vita potranno diventare tali da far accettare lavori che adesso si rifiutano, ma in genere credo che non si lasci morire una persona di fame, quindi magari qualcosa a cui appigliarsi si avrebbe, e personalmente non do un vero giudizio morale su chi si limita a trovare mezzi per sopravvivere che esulino dal lavorare, perché capisco che certe condizioni mentali sono veramente invalidanti e possono essere indefinitivamente dure da modificare. Che poi pure se lo si trova un lavoro non è detto che si duri, perché magari non ce la si fa e si lascia, si subisce mobbing, o si viene mandati via proprio per la propria situazione psicologica ecc. Quindi va bene mettere le persone davanti alla realtà dei fatti, ma non concordo con farne una questione di "dovere": se uno trova o spera di trovare un sistema per vivere senza lavorare il più a lungo possibile posso invidiarlo ma non mi senti di criticarlo, anzi fa pure bene, in genere meglio quello che farsi sfruttare. Dopo tutto anch'io ho iniziato a lavorare molto tardi, e a parte che le conseguenze negative sulla possibilità di maturare la pensione, direi che è meglio sia stato così, probabilmente me la sono vista meno peggio di quanto me la sarei vista se avessi dovuto anche lavorare prima. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Secondo me dovrebbe esserci un percorso per inserire nel mondo del lavoro persone ipersensibili e con serie difficoltà a lavorare (forse qualcosa di simile esiste già ma dubito funzioni bene). Si fa con gli ex detenuti un percorso di reinserimento nella società, non vedo perché non si debba fare qualcosa di simile con chi ha questo tipo di problematiche.
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Togligli i privilegi (che sono convinti di meritare, perché loro so' loro e gli altri non sono un cazzo o, peggio ancora, perché sono più bravi o intelligenti o capaci) e vedi che fine fanno. È troppo facile puntare il dito contro gli altri quando si sa di essere dall'altra parte della barricata. Qui è pieno di gente annoiata che non sa cosa fare ma ha un mare di possibilità di scelta ma siccome si offendono se qualcuno non riconosce la loro importanza (come osano fare una cosa del genere?) allora vengono qui a battere i piedi per terra e fare i capricci come i bambini che sono, perlomeno a livello di età cerebrale. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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RKO ha pure detto che è invalido al 60% eppure si è rimboccato le maniche. Il bambino che non sa un cazzo qui sei tu. Mi sembri Kameo che diceva che i problemi degli altri erano superficiali |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Essere sullo stesso forum non vuol dire avere le stesse problematiche. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Poi so anche che le cose cambiano da regione a regione. Io sto in una regina cosiddetta "ricca" e vedo che i servizî erogati dal mio CSM sono molti e di vario tipo, mentre al sud Italia, almeno da quanto ho intuito leggendo le situazioni di altri utenti, è già qualcosa riuscire ad accedere a uno psicologo pubblico. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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grande aiuto dal servizio pubblico :mrgreen: |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Le mie critiche ai sussidi arrivano da donne e basta questo a spiegare,io non so se lavorano probabilmente si quanto guadagnano non mi riguardo..io so che per il momento va bene così..finché non mi riprendo pienamente da questi acciacchi non voglio lavorare,perché non renderei mi conosco..ho 5 anni di contributi versati per ora bastano,ci sono i sussidi posso usufruirne quindi questo è..io non so neanche con quale percentuale di invalidità si potrebbe lavorare,c'è chi lavora col 60 vedo,bedremo
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Ormai non si parla più dei genitori, ma lascio questo link per chi dice che i genitori ti amano sempre, soltanto a modo loro, e poverini come fanno sbagliano
https://www.today.it/cronaca/omicidi...no-novara.html |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Il mio commento era riferito si a una parte di utenza ma non solo, mi riferivo alla gente in generale e poi parlavo di problematiche di un certo tipo, non problematiche generiche. Si presume che tutti qui abbiano problemi, chi più chi meno, e di varia natura. Lavori degradanti ne ho fatti ma non ne vado certo fiero, l'ho fatto in passato ma non ho intenzione di farlo in futuro e soprattutto non voglio fare qualcosa del genere per il resto della vita. Finché si tratta di situazioni momentanee lo posso anche accettare ma non voglio arrendermi all'idea che per me non ci sia un piccolo posticino al sole e io sia condannato a un lavoro di merda per sopravvivere. Sono disposto a tutto per uscire dalla miseria e ci riuscirò, non accetteró un'esistenza che non si confà alla mia idea di vita. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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In tal caso, hai visto sulla tua stessa pelle che la forza di volontà e gli sforzi possono non bastare. Su, nel dibattito che stiamo facendo passa dalla parte di noi che non si lavora e metti un po' di "ringrazia" a spezzata e Folle Anonimo :mrgreen: |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Questo non per dire che tu non soffri e non hai i tuoi problemi ma per farti notare che quello che vale per te può non valere per gli altri che hanno difficoltà ancora maggiori delle tue nel relazionarsi con il mondo circostante. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Senza un titolo di studi (in tanti qui hanno solo un diploma e alcuni nemmeno quello) e con la fobia sociale non sono tanti i lavori che si possono fare. È difficile che una persona che non ha esperienze venga assunta, anche in caso di lavori cosiddetti umili, soprattutto se oltre alla mancanza di esperienza si uniscono la fobia sociale e altri disturbi. Inoltre, in alcune aree particolarmente svantaggiate del Paese non ci sono opportunità di trovare neanche lavori di questo tipo. Se poi aggiungiamo le paghe da fame e l'impossibilità di costruirsi in futuro o anche di affrontare spese che non siano per la mera sopravvivenza, é ovvio che una persona che ha già tanti problemi non si voglia sobbarcare un ulteriore problema. Non si va da nessuna parte. Quote:
Io voglio essere libero e se devo essere povero lo accetto, a patto che io non sia lo schiavo di nessuno. |
Già oggi senza laurea diversi lavori non li puoi fare..più l'ansia sociale chi ce l'ha magari vivi al sud hai 30 anni non è facile..
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Vedremo se non sono funzionale
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Ma poi cosa gli e ne frega come faccio i soldi io in nero,coi sussidi..non ho capito cosa gli e ne frega...
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Secondo me è sbagliato vedere il lavoro, qualunque lavoro basta fare qualcosa come primo passo per migliorare dai propri problemi. Il lavoro non è una terapia ma è fatica e può esso stesso diventare un problema o esserne causa (basti pensare ad esempio agli incidenti che possono capitare o al fallimento economico a cui si può andare incontro). Quindi anche la scelta va pensata bene come tutte le cose importanti della vita.
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Io non sto dicendo che la situazione Italiana sia positiva. Ma qualcosa secondo me, bisogna pur cercare di farlo. Indipendentemente dalle problematiche e disturbi che si ha. Deve essere qualcosa che fate per voi stessi ,non per rendere conto a me o qualcun altro. Obbiettivamente a me che voi lavoriate o no , non cambia niente e sono a favore dei sussidi statali per le persone in difficoltà. Ci mancherebbe , orgogliosissima di pagare le tasse anche per questo. Ma il punto è come vi sentite voi all'interno di questa società.
Io ho dovuto fermarmi purtroppo. Ma non è che penso di non lavorare per sempre perché non sto bene. Spero di riprendermi al più presto e mentirei se dicessi che senza lavoro sto meglio. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Vabe', ma te cos'è che vuoi fare, a prescindere dai tuoi?
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Che poi a parte il fisico e i sussidi e i soldi di lato,e i familiari..non mi sono rimasti amici,donne,lavoro,solo acciacchi e allenamenti..come si sia arrivati così in basso,la pandemia e stato il colpo alla base del tronco..in un contesto nuovo ci sono le basi per ripartire me lo auguro..
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Non è che se non si ha una vita sociale e sentimentale allora si è automaticamente in difficoltà con il lavoro. Anzi. Questi possono essere pure i peggiori, generalmente per due motivi:
- ripiegano tutto sul lavoro, unico appiglio di "normalità" che hanno nelle loro vite; - oppure, come accennavo prima, è l'unica cosa che li fa sentire migliori degli altri infelici che, oltre a non avere amici e partner, hanno anche problemi con il mondo del lavoro. E poi si fa un pò come fanno tutti, cioè, individuato questo punto debole, si spara, per assaporare quell'attimo di gloria Inoltre, non è vero nemmeno che tutti i single lo sono in quanto fobici sociali. Per cui tutto torna. Alla fine ognuno ha una sua storia e un suo percorso. Non conosco nel dettaglio quali sono i motivi dell'invalidità dell'OP e i suoi blocchi, per cui mi permetto solo di dirgli: non cercare mai appoggio in un'azione contro la retorica del lavoro, perchè non te la darà quasi nessuno. E' troppo un tabù, non ti permettere. Piuttosto, misura le tue azioni principalmente con il tuo vissuto e le possibilità che hai. Mi dispiace solamente che in tutto questo si è sostanzialmente soli. Mi dispiace che ci sia una sottovalutazione del problema tanto da ridurre il tutto, indistintamente, ad un fatto di pigrizia mista a incoscienza. Per alcuni il problema è più profondo, drammatico direi. Infatti, quando si arriva al capolinea, qualcuno riuscirà pure a sbloccarsi e igranare..ma esiste anche la possibilità che qualcuno il culo lo alzerà, si..ma per buttarsi di sotto. O per andare in strada e lasciarsi morire di stenti. E mi dispiace che questi stiano così, a guardare sconfitti un terribile destino, nelle loro paure e nella loro solitudine, mentre si sentono dire da tutte le parti che sono dei fannulloni che fanno la bella vita alle spalle del papi e della mami. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
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Comunque se non ricordo male ha detto di essere ingegnera biomedica |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
X avere un fidanzato bisogna non avere un caratteraccio altro che ansie e paturnie strane
Cmq con i genitori bisogna essere decisi, mettere dei paletti e richiedere rispetto reciproco senno dopo una certa età e impossibile la convivenza |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Comunque il mio problema, ancora di più della famiglia disastrata, è stato quello di aver avuto una famiglia che NON mi ha formato, ma non nel senso che dovevano star li tutto il tempo a dirmi cosa fare ecc, ma nel senso che sono sempre cresciuto come se non vivessi, senza personalità (poi me la son fatta, ma troppo tardi), stando in un limbo, senza davvero sapere quale fosse il mio posto nel mondo. I miei parenti sono tutti così. Mi sembra di essere dovuto crescere da solo. Senza una famiglia che da qualcosa, delle personalità da copiare, qualcosa, boh. Un involucro vuoto. A volte penso, cavolo ma sto davvero vivendo e mi spavento lol. Non so se neppure se questo sia stato un problema familiare. Forse è stata di più l'emarginazione adolescenziale, la personalità si forma coi propri pari :pensando: Però boh, io sento sempre la gente dire mia mamma è così, mio papà è cosà, io sono così e cosà, mio papà è fissato con queste cose, mia mamma è fissata con quest'altre cose. Io non potrei dirlo, vi giuro. Sono stato cagato e lasciato allo stato brado, e la cosa incredibile è che con piccole scelte migliori di quelle che ho fatto, avrei comunque avuto una vita soddisfacente, bastava poco
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Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Secondo me in un altro contesto c'è la si può fare..
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Si ma che poi il lavoro che risolve? Io faccio quasi due lavori, in azienda agricola tutta la settimana e il fine settimana a fare il giardiniere, a parte il lavoro non ho altro nella vita, zero amici, qualche conoscenza che vedo ogni 13 anni e inizia e finisce con un ciao, niente donne, niente relazioni. Zero. Così già da anni.
Le ho provate tutte; siti di incontro, gruppi fb, gruppi online della mia città o città vicine, dal vivo. Non gliene frega niente a nessuno anche se lavori e hai qualcosa da raccontare. |
Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
Quando sento i discorsi di ex isolato da anni,vedo i miei stessi fantasmi,io voglio provare quest' esperienza fuori,perché qui non so più a che santo votarmi,non ho laurea e vero..ma sono pronto mentalmente..
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