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re: Reddito Universale di Base
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Entro il 2040 il 50% del lavoro attuale sarà stato distrutto dalle macchine e dalla IA. |
re: Reddito Universale di Base
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e poi se il 50% del lavoro lo fanno le macchine il restante 50% chi lo fa? |
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re: Reddito Universale di Base
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ma forse ci siamo dimenticati di chiederci la domanda fondamentale, ma quindi ci sarà una moneta unica mondiale e soprattuto un governo unico mondiale ? :pensando: |
re: Reddito Universale di Base
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Solo non riesco a capire per quale motivo tanti non dovrebbero pensare "ma chi me lo fa fare di continuare a lavorare, farmi il sangue amaro e buttare nel cesso un terzo della mia vita se ho un reddito garantito?" Per farsi la golf turbo? Secondo me non basta. Secondo me tanta gente si farebbe i conti per benino e vedrebbe come mollare il lavoro il prima possibile. Altrimenti non ci sarebbero tanti pensionandi che sgomitano per andare via. |
re: Reddito Universale di Base
Io sarei anche favorevole perché a causa delle mie patologie non sono in grado né fisicamente né psicologicamente di svolgere un lavoro normale nelle stesse situazioni e condizioni delle persone comuni (nonostante questo mi viene negata la possibilità di riconoscermi un'invalidità quindi...rimango fermo nel solito limbo, da nullafacente/fancazzista perché le malattie psicologiche non vengono riconosciute dall'italiano medio).
Però, come non credo di essere in grado di votare a causa della mia ignoranza, allo stesso modo credo di non essere in grado di comprendere appieno pro e contro di questa iniziativa ed eventuali ripercussioni in generale. Proverò a seguire il post per quel che riesco, limitandomi a qualche ringraziamento, perché intraprendere discorsi a riguardo è troppo per le mie ridotte capacità cognitive. |
re: Reddito Universale di Base
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re: Reddito Universale di Base
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re: Reddito Universale di Base
:sisi: |
re: Reddito Universale di Base
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Poi mi chiedo per contro se il finanziamento di questo reddito pesa solo sulle spalle dei super ricchi non c'è il rischio che con una tassazione troppo elevata smetterebbero di fare impresa?chi glielo fa fare di sbattersi se oltre una certa soglia i soldi che guadagna gli vengono portati via? |
re: Reddito Universale di Base
Subito!sia benedetto ancora chi ha proposto il reddito di cittadinanza..chissà dove sarebbe tanta gente ora senza con questa crisi..ho votato bene
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Certo l’idea che tutti abbiano la possibilità di avere una base economica per avere una tranquillità, un tetto sopra la testa e un collegamento alla rete sarebbe un ottima cosa , chissà se si farà e se sarà possibile
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Mia madre fa’ un lavoro del cazzo, pure se gli danno il giorno libero è capitato varie volte che poi la mattina presto l’hanno richiamata per farla lavorare visto che si assentava gente con ogni tipo di scusa...vi sembra normale disponibilità 7 su 7? Manco gli schiavi nell’antico Egitto.
Quindi ben venga un reddito universale perché lavorare è una gran rottura di coglioni per tanti motivi. |
re: Reddito Universale di Base
A prescindere da quando sarà realizzato il reddito universale di base, per me il principio verso cui si andrà e si deve andare è il seguente:
1) prendere atto del fatto che col passare del tempo sempre più gente non sarà più in grado di essere utile all'economia (non per sua scelta ma per sua natura, carattere, condizione fisica, condizione psicologica, condizione sociale, determinismo ambientale ecc.)* 2) offrire a questa gente la certezza di un'esistenza dignitosa anche se non in grado di contribuire all'economia 3) prendere atto del fatto che solo una parte della popolazione sarà in grado di essere utile all'economia e che quindi avrà solo essa l'onore (dato che il lavoro è una cosa così bella e nobile) di continuare a farlo, di arricchirsi e di "mantenere" chi non è in grado di farlo 4) se una persona non è in più in grado di essere utile all'economia non bisogna inventarsi lavori inutili da scaldasedie o girabulloni o leccafrancobolli per farlo lavorare per forza, perchè non etico mantenere i fannulloni, bensì prendere atto che non può essere utile all'economia e quindi accettare che deve essere tutelato, "mantenuto" da chi invece è utile, idoneo, strafigo. - Ritengo che il lavoro che verrebbe svolto dai soli strafighi-adatti al lavoro + robot e IA sarà altamente produttivo e quindi pienamente sufficiente a coprire il fabbisogno della nazione, anche di noi esseri inutili e non idonei al lavoro - In sintesi: la si smetta di esigere che chi non è o non sarà più in grado di essere utile alla causa debba lavorare per forza. Lavori solo chi è idoneo, adatto, motivato, strafigo... basta ideologie e moralismi. In alternativa, se proprio gli strafighi non possono accettare di mantenere le merde umane, si potrebbe ufficializzare un regime di darwinismo sociale e legalizzare l'eutanasia per i non adatti alla nobilissima causa dell'accrescimento della ricchezza nazionale e dello sviluppo della società e al proprio auto mantenimento... si potrebbe anche disincentivare la procreazione (dato che possono nascere figli inutili, handicappati e non strafighi: e poi chi li mantiene?) * non parlo solo di noi disagiati ma di tutti coloro che non saranno idonei a svolgere i lavori del futuro prossimo (non tutti possono diventare scienziati, ingegneri, dottori, influencer strafighi ecc) Vorrei tanto essere un influencer strafigo che contribuisce al bene della nazione e far sognare le casalingue :piangere::piangere::piangere: |
re: Reddito Universale di Base
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Eventualmente in tali fonti non è approfondito tale argomento |
re: Reddito Universale di Base
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Peccato che io, per il bene della nazione, stirerei l'influencer col pandino 4 x 4. (quello vecchio )
Però ho troppo rispetto per il pandino, quindi mi trattengo dal farlo. |
re: Reddito Universale di Base
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non dico che i cessi debbano avere lo stesso stile di vita lussuoso di queste divinità, ma cmq devono poter vivere dignitosamente pur non lavorando, come fanno appunto gli influencer |
re: Reddito Universale di Base
Io proporrei un progetto di selezione eugenetica per creare un mondo fatto solo di strafighi influencer ed eliminare tutti quei rifiuti cessi e sfigati che andrebbero mantenuti dal duro lavoro dei primi.
Sarebbe una scoietà meravilgiosa, dove ognuno si manterrebbe con il proprio lavoro e la propria fighezza, e non ci sarebbero rifiuti e parassiti da mantenere |
re: Reddito Universale di Base
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E chi ti dice che ci sarà un numero sufficiente di persone che vorrà continuare a fare quello che dici qui, una volta in possesso di un reddito garantito? Io magari potrei far parte di quelli "utili" (che brutto termine), non so, ma di certo so che col cacchio che penso che il lavoro sia bello e nobile, per me è una condanna biblica (quello comunemente inteso, almeno). Quindi il giorno dopo che parte il reddito universale io mi dimetto, con viva e vibrante soddisfazione (cit.). E ho idea che non sarei il solo. |
re: Reddito Universale di Base
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La lidl ha risposto alla mia candidatura con una mail, in poche parole mi hanno detto che prenderanno altri magazzinieri formati con molta piu’ esperienza della mia. O meglio raccomandati. La loro scelta hanno scritto si è indirizzata su altri soggetti.
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re: Reddito Universale di Base
Se si arrivasse un giorno a ricorrere a una cosa del genere, per me sarebbe un pò come una toppa che si mette a un vestito ormai vecchio e malandato
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re: Reddito Universale di Base
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Non ti posso attualmente garantire che le persone vorranno continuare a lavorare, ma nessuno ha parlato di realizzare il reddito universale domani, a scatola chiusa... si chiede di discuterne... se discutendone si capirà che la cosa non è fattibile (ad esempio perchè non sarà possibile assicurare che la gente continui a lavorare), semplicemente il reddito universale non sarà realizzato. |
re: Reddito Universale di Base
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Se mi si portano delle prove contrarie sarò lieto eventualmente di cambiare idea. |
re: Reddito Universale di Base
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ma con il passare degli anni essere nella media basterà sempre di meno, e sempre di più sarà richiesto essere i migliori |
re: Reddito Universale di Base
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re: Reddito Universale di Base
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Al massimo sono (forse) intelligente, ma con una "g" sola. Eppure lavoro (anche se a fatica). |
re: Reddito Universale di Base
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Anche io lavoro, ma non tutti hanno il mio privilegio |
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re: Reddito Universale di Base
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re: Reddito Universale di Base
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re: Reddito Universale di Base
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tuttavia mi sento in colpa verso coloro che sono come me ma che non hanno avuto questo privilegio enorme. Se il lavoro non fosse un privilegio ma fosse garantito a tutti sarei d'accordo con voi, ma non è così |
re: Reddito Universale di Base
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re: Reddito Universale di Base
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re: Reddito Universale di Base
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Dico invece che esistono persone che non hanno i requisiti per poter meritare un lavoro, e vorrei che gli fosse garantito ugualmente una vita dignitosa Fortunatamente l'asticella dei requisiti si alzerà sempre di più, cosicchè sarà sempre di più la gente che perderà il privilegio di meritare un lavoro, e quindi si dovrà per forza cambiare paradigma |
re: Reddito Universale di Base
Beh è da un po' di decenni che il lavoro è "solo" uno strumento per la (re)distribuzione del reddito, delle risorse. Mica si lavora per la necessità di produrre, bastano pochi lavoratori per farlo, per produrre qualsiasi cosa. Ovviamente tale strumento c'è dove funziona meglio e dove funziona male.
Così anche il reddito universale è un altro strumento per la distribuzione del reddito e delle risorse. Tutta la roba che il lavoro nobilita l'animo (che è vero nell'accezione psicologica), che se uno non lavora è un fallito perché significa che è pigro, non vuoi sacrificarsi, non vuole servire la società, etc sono solo retaggi culturali derivanti da decenni o secoli fa quando di fronte a carestie e scarsa produzione serviva la manodopera e la collaborazione di tutti per andare avanti, perché altrimenti si produceva di meno, perché la produzione era strettamente legata alla lavoro (manuale) dell'uomo: più uomini=più produzione. Mi sa che non è esattamente il contesto attuale. Però nella cultura sono rimaste queste logiche (così come le logiche portano alle discriminazioni sessiste o razziali). La verità è quella descritta più volte da Svalvolato: oggi non c'è lavoro per tutti perché semplicemente non c'è bisogno che lavoriamo tutti per produrre tutto quello che vogliamo; di tutti i lavori che ci sono oggi solo una parte sono quelli davvero "necessari", sia nel pubblico che nel privato; in futuro la torta sarà più piccola. E aggiungo e ripeto che tutta la roba che se non lavori è colpa tua perché non vuoi faticare ed è una colpa morale è ampiamente superata, non serve il tuo contributo da 8 ore al giorno sudati (o anche più) per la sopravvivenza e la prosperità di tutti, perché come già detto abbiamo una capacità produttiva che va al di là della domanda. Se c'è tutta questa disoccupazione perché lavora una sola persona 12 ore e non due persone 6 ore al giorno? (in alcuni Paesi funziona così), tanto per dirne una; E se dovessimo lavorare tutti quante ore (o minuti) dovremmo lavorare? Ma forse i costi di formazioni sarebbero eccessivi… Cibo ne possiamo produrre quanto vogliamo, energia elettrica pure, case anche, auto pure, e così via. E' un problema squisitamente "economico", non inteso nella sua accezione giornalistica come scarsità di risorse, ma piuttosto di gestione delle risorse in un contesto attuale dove ce ne sono in abbondanza. Al momento questa gestione avviene (quasi sempre e nella sue diverse forme) attraverso il lavoro e la concorrenza. La concorrenza serve per prosperare quando le risorse sono scarse (per aumentare la produttività) e per competere con gli altri Paesi. Una volta andavano di moda le guerre e le invasioni territoriali, adesso vanno di moda le guerre economiche/commerciali, sia tra Stati che dentro gli Stati: chi ne paga le conseguenze non sono più neanche i soldati pagati con due lire, ma direttamente le persone più deboli della società, in termini di disoccupazione, povertà, sfruttamento, espìclusione sociale; che spesso precludono l'accesso ad una vita quantomeno dignitosa, quindi a roba come un posto decoroso dove dormire (esempio delle persone che vivono nelle baraccopoli), cibo, avere una famiglia, dei figli e spesso, come voi tutti sapete, tra malattie mentali ed isolamenti si preclude anche roba un tempo data scontata, come amici, partner, etc. Non c'è la violenza delle guerre "classiche", ma queste funzionano meglio: non si vedono, non si percepiscono e quindi è come se non ci fossero. Anche le criminalità organizzate si sono adatttte a questa nuova logica, perché funziona: una volta c'era molta più violenza in termini di morti e attentati, adesso molto di meno ma vanno direttamente ad intaccare l'economia e la politica, con conseguenze ben più gravi ma però meno d'impatto e meno percepite: non si vedono, non si percepiscono e quindi è come se non ci fossero. Violenza 4.0. Ovviamente nuove soluzioni come il reddito universale (in qualche modo già sperimentate) rappresentano un cambio di paradigma, un cambiamento che percepisco come epocale, sopratutto per certi Paesi. |
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