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Maximilian74 23-12-2018 17:32

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2198305)
Ma si chiamala falsa verità ma il senso del discorso è che un carattere mite e tranquillo non piace. Fobia o non fobia

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Ci possono essere delle eccezioni, ma generalmente è così. Un carattere mite, tranquillo, taciturno non piace. Io l'ho notato ai tempi della scuola, alle superiori, ai tempi da ragazzino in paese, da 28 enne, da 35 enne. E ora.
Il motivo è semplice. Il tipo tranquillo che non ama farsi notare, che non è propositivo non piace. Quasi a nessuno. Ripeto, ci saranno eccezioni, ma è la minoranza. E preciso che parlo per quello che vedo io negli ambienti e contesti vissuti da me. Non posso parlare a nome di quello che vedono e vivono gli altri. Io sono sempre stato uno sulle mie, non mi è mai piaciuto mettermi in mostra, fare il buffone, sapientone, arrogante, brillante, che fa battute eccetera. Casualmente non mi ha mai calcolato nessuna. Sarà un caso? Può darsi...

cancellato15324 23-12-2018 17:55

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2198304)
Mi dispiace ma non hai proprio capito il senso di quello che dico io. Io non sminuisco chi non ha problemi perché la pensa diversamente da me. Il concetto è diverso da quello che hai capito tu. Io ho la fobia evitante In modo pesante. Ci possono essere persone che hanno problemi e patologie molto più gravi della fobia, ma non è detto che chi ha altri problemi possa capire fino in fondo un problema di un'altra persona. E sai cosa ti dico in merito a questo? Che l'esempio ce l'ho addirittura in casa. Ho provato a spiegare il mio problema a mia mamma e mia sorella che ha due patologie gravi, molto di più della fobia, ma non capiscono fino in fondo, non è una colpa, semplicemente io che ne soffro so fino in fondo come fa stare male vivere cosi. Loro due sono parte della mia famiglia, ma loro la vedono diversamente, mi hanno detto prendi ed esci e vedrai che passa.. Capisci? È come se io che non ho un problema direttamente su di me e dico a chi lo ha :"mah guarda che è facile uscirne, non è poi così male la tua situazione"
Il concetto è quello, non è detto che chi ha problemi anche più grossi capisca fino in fondo un'altra persona che soffre di un problema differente.
Pur essendo situazioni diverse, è come se io conosco una che mi dice che in casa il marito la picchia e la minaccia e io gli dico, facile, vai dai carabinieri denuncialo e vai in una struttura protetta. Da fuori sembra facile, ma una con una situazione simile ha paura a fare i passi. Coinvolta direttamente non ha la serenità di agire, valutare e procedere come invece può averla chi vede la cosa da fuori e non vive la paura e l'ansia sulla propria vita. Non è sminuire, è dire la realtà. Lo so che il paragone è forte, ma è un concetto applicabile anche su altre cose. Io non dico che chi non ha la fobia è deficiente, dico che chi ne soffre non riesce a vedere soluzioni facili come le vedono da fuori chi il problema non lo vive. Poi può essere gente che ha patologie ben più gravi capisci?

Ok, questo è vero, ma è anche vero che la definizione di fobia sociale è ampia e anche a parità di diagnosi non siamo tutti uguali.
A me suona male il farla facile rivolto ai post di utenti che hanno problemi uguali o simili e semplicemente cercano di uscirne. Anche io ho una diagnosi di disturbo evitante (ma non di fs) e 9 anni di terapia alle spalle, non due mesi, se dico una cosa la dico perchè magari anche io ho o ho avuto lo stesso problema e ho trovato il modo di migliorarlo o ci sto lavorando, non perchè mi ergo a psicologa de noialtri, non lo dico da esterna, lo dico da interna e mi scoccia che se cerco di dare un'opinione diversa dal "ti capisco" che non porta da nessuna parte, venga fatta l'allusione a chi non ha problemi e parla facile.
Magari ci siamo spiegati e capiti male, non lo escludo, era solo un puntualizzare su questo fatto.

Maximilian74 23-12-2018 18:05

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2198311)
Ok, questo è vero, ma è anche vero che la definizione di fobia sociale è ampia e anche a parità di diagnosi non siamo tutti uguali.
A me suona male il farla facile rivolto ai post di utenti che hanno problemi uguali o simili e semplicemente cercano di uscirne. Anche io ho una diagnosi di disturbo evitante (ma non di fs) e 9 anni di terapia alle spalle, non due mesi, se dico una cosa la dico perchè magari anche io ho o ho avuto lo stesso problema e ho trovato il modo di migliorarlo o ci sto lavorando, non perchè mi ergo a psicologa de noialtri, non lo dico da esterna, lo dico da interna e mi scoccia che se cerco di dare un'opinione diversa dal "ti capisco" che non porta da nessuna parte, venga fatta l'allusione a chi non ha problemi e parla facile.
Magari ci siamo spiegati e capiti male, non lo escludo, era solo un puntualizzare su questo fatto.

Non c'è nessuna allusione da parte mia. È molto chiaro quello che voglio dire. Ti assicuro che non sono io la persona che punzecchia e provoca. Se leggi bene i post c'è chi lo fa, anche i mesi scorsi.

Keith 23-12-2018 18:11

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2198250)
Per tornare al titolo della discussione, la domanda è:perché chi si fa gli affari suoi e sta sulle sue senza dare fastidio agli altri non viene minimamente calcolato mentre gente tipo Corona, teppisti, delinquenti, manager, uomini pieni di soldi e con macchina bella vengono osannati, idolatrati, mitizzati? C'è scritto da qualche parte come regola assoluta che chi sta sulle sue è una persona da evitare come la peste? Penso proprio di no, e allora perché le persone tranquille, solitarie, che non danno fastidio agli altri vengono evitate come la peste? Per quale motivo a 15 anni le ragazzine guardavano quasi tutte i teppisti di paese? Perché il capobranco arrogante e prepotente ha successo?

I fobici non suscitano emozioni.

zoe666 23-12-2018 18:22

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2196079)
poi capitano una serie di cose e ti ritrovi isolato e senza possibilità di uscirne perché l'isolamento ti fa star male e lo star male ti porta all'isolamento.
Hai voglia gli altri a dire "fai corsi", "invita gente a casa", "organizza una pizzata", ma come faccio a fare queste cose con una faccia da depresso, non conosco i posti e quindi non posso prendere iniziative.. invitare la gente a casa ma non so cucinare, ne ospitare.. e poi quelle volte che ho invitato qualcuno non è neanche venuto. Bisogna rassegnarsi a vivere così, da isolati, solo che c'è una parte che non riesce a rassegnarsi in quanto poi vedi che fuori c'è tutta una vita, ci sono tutte cose che la gente fa e vorresti fare, ma non ne sei in grado.

syd però, insomma, io qualche anno fa, quando vivevo a roma, ti ho scritto chiedendoti se ti andasse, qualche volta e con estrema tranquillità, di uscire ( non per raduni e cose fobiche ) con me e altri due fobici ( che scrivevano qui ), per fare cose non fobiche, un film a casa, un cinema, una pizzeria o un gelato su una panchina.
Tu mi hai risposto che non era il periodo adatto e io ricordo di averti risposto di farti risentire se avessi cambiato idea, che ci avrebbe fatto molto piacere.
Mai più sentito.
Quindi stride un pò quel che scrivi qui se poi quando qualcuno vorrebbe conoscerti ti tende una mano ( con estrema calma, senza pressione alcuna ) e te prendi a fai finta di nulla.
Poi oh magari ti stavamo sul cazzo e quindi amen, però mi vien da pensare che magari ti saranno capitate anche altre situazioni simili e hai reagito alla stessa maniera, quindi magari potresti anche fermarti a pensare che non sono solo gli altri ad escluderti.
Scusa se scrivo ciò ma son anni che leggo che ti senti isolato e che nessuno ti considera e non è propriamente vero, ecco.

Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2196303)
Se avessi avuto la visione delle donne che tu e molti di quelli che han risposto a questo thread hanno, personalmente non avrei capito neppure a che cosa avrei dovuto rinunciare e per cosa mettermi il cuore in pace. Visto che vogliono tutte gli stronzi, che son delle viziate eterne adolescenti in cerca di emozioni forti pronte a lasciarti per il primo che passa, che anche a 50 anni rompono legami importanti per farsi sbattere dal figo di turno mentre voialtri siete maturi e consapevoli... Sarà... io vedo un'altra realtà, dove non ci sono queste distinzioni per sesso ma da persona a persona; ma sicuramente sono io quello ingenuo, per cui consiglio di rigirarla questa vostra verità ed osservarla da ogni lato per apprezzarne la perfezione diamantina.

:riverenza:

Keith 23-12-2018 18:23

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
E poi.. qui arriva il difficile, perché non c'è una risposta chiara ed esaustiva per tutti, però bisogna essere onesti con se stessi e farsi qualche domanda, fra cui la seguente:
Io ci voglio veramente stare con la gente?
Per quanto mi riguarda potrei rispondere: "si, ma solo con determinate persone e solo in determinate condizioni". Ho messo quindi dei paletti abbastanza restrittivi.
Le persone con una socialità sana hanno anche loro i paletti, ma sono paletti più labili e che racchiudono una cerchia più ampia. Non gli vanno a genio tutti, gli andranno a genio il 20% delle persone, che è cmq molto meglio del nostro 5%.. o 2%.
Un mio amico, l'unico, con cui mi vedo a frequenza bi o trimestrale mi ha chiesto "che fai a capodanno?"
io "mah niente, tu?"
lui "non lo so, ancora mi sto organizzando, sto vedendo qualche posto.."
io "ah ok, poi in caso ci risentiamo.."
quindi non ho alimentato la discussione, non ho fatto proposte, anzi l'ho volutamente lasciata morire, perché nel mio immaginario rapidissimo c'era già la visione di stare in un locale con lui, la fidanzata e amici/amiche della fidanzata (che non conosco e per quel poco che conosco non c'ho niente in comune).
Non ho potuto neanche dire "venite a casa mia la sera del 31!", capirai, non saprei organizzare una cena in un sabato normale figuriamoci una sera importante (per loro) come capodanno.
C'è la disabitudine che frena, ma anche il fatto che.. quelli non li conosco, quella forse mi urta, quell'altro così, quell'altro colà.. ed ecco che in parte siamo anche noi ad essere respingenti.. o più carino dire "evitanti"

cancellato18934 23-12-2018 18:24

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2198311)
Ok, questo è vero, ma è anche vero che la definizione di fobia sociale è ampia e anche a parità di diagnosi non siamo tutti uguali.

A me suona male il farla facile rivolto ai post di utenti che hanno problemi uguali o simili e semplicemente cercano di uscirne. Anche io ho una diagnosi di disturbo evitante (ma non di fs) e 9 anni di terapia alle spalle, non due mesi, se dico una cosa la dico perchè magari anche io ho o ho avuto lo stesso problema e ho trovato il modo di migliorarlo o ci sto lavorando, non perchè mi ergo a psicologa de noialtri, non lo dico da esterna, lo dico da interna e mi scoccia che se cerco di dare un'opinione diversa dal "ti capisco" che non porta da nessuna parte, venga fatta l'allusione a chi non ha problemi e parla facile.

Magari ci siamo spiegati e capiti male, non lo escludo, era solo un puntualizzare su questo fatto.

Si ma TU non hai questo problema e di conseguenza non puoi capire. Non puoi capire cosa si prova in una situazione del genere. I tuoi messaggi li ho personalmente trovati provocatori e mi è sembrato che non ci sia minimamente l'interesse e l'intenzione da parte tua di comprendere il problema che ho esposto all'inizio (oltre ad aver portato la discussione completamente OT). Qui non si sta parlando solo di fs

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Keith 23-12-2018 18:29

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 2198321)

ho scritto il post senza aver letto il tuo e per caso sono correlati XD
non mi state sul cazzo, come potreste se neanche vi conosco? (dal vivo dico, online uno/a mi può stare pure simpatico ma conta poco) Oddio poi magari se uno è troppo di sinistra o femminista mi viene un po' male a frequentarlo XD, però non sarebbe un problema grosso.. un mio caro amico del passato era della lazio :) quindi ci si adatta.
Io non posso uscire con un gruppo di persone che non conosco, ma figurati, ma non è per cattiveria, è proprio perché se no non sarei un fobico :mrgreen: Fosse così facile.. capirai, sarei qui a prendermi gioco dei fobici o a cercar compagnia.. non è proprio così.
Ecco perché poi a molti viene da pensare che qui non ci sono fobici veri ma soltanto gente un po' sola e tendenzialmente timida che cerca compagnia.
Io dico che mi sento isolato.. non perché non ricevo inviti, anche se ne ricevo pochi, ma cmq sempre meglio di zero, ma proprio perché le persone che già conosco e che ho dovuto conoscere in modo "forzoso": scuola e lavoro.. e fra questi c'è qualcuno che mi piace.. bene, quelle persone che mi piacerebbe frequentare non hanno stimolo a frequentare me.
Poi è possibile che mi esce una forza sovrumana, anzi sovrafobica ed esco con te da sola o con il tuo gruppo e mi stai/state molto simpatici e allora poi mi viene voglia di frequentarvi, ma magari poi la voglia passa a voi e potrei dire lo stesso e lamentarmi XD

zoe666 23-12-2018 18:33

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2198326)
ho scritto il post senza aver letto il tuo e per caso sono correlati XD
non mi state sul cazzo, come potreste se neanche vi conosco? (dal vivo dico, online uno/a mi può stare pure simpatico ma conta poco)
Io non posso uscire con un gruppo di persone che non conosco, ma figurati, ma non è per cattiveria, è proprio perché se no non sarei un fobico :mrgreen: Fosse così facile.. capirai, sarei qui a prendermi gioco dei fobici o a cercar compagnia.. non è proprio così.

in realtà se i fobici non potessero conoscere altri fobici non avrei mai incontrato alcune persone anche molto fobiche.
Molto semplicemente, se c'è un minimo di volontà di uscir da una situazione che non far star bene, qualche tentativo si prova a fare.
Però si, hai risposto in parte senza leggermi prima.

Keith 23-12-2018 18:42

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 2198327)
in realtà se i fobici non potessero conoscere altri fobici non avrei mai incontrato alcune persone anche molto fobiche.
Molto semplicemente, se c'è un minimo di volontà di uscir da una situazione che non far star bene, qualche tentativo si prova a fare.
Però si, hai risposto in parte senza leggermi prima.

ho pure allungato un po' questo post che hai quotato, quindi magari se hai voglia rileggi :mrgreen:
si riparla di volontà. non dico che i fobici non possono incontrare altri fobici, a qualcuno riesce, altri come me riescono a guidare e altri no. rientra tutto in "fobia sociale" ma ognuno ha suoi limiti. Il mio più grosso è l'ansia anticipatoria che ho in modo grave, poi su altre cose magari sono normale, guido da normale, lavoro da (quasi) normale, ma tante cose a causa della forte e onnipresente ansia anticipatoria sociale non riesco a farle.
Anche all'interno della stessa fobia ci sono poi varie sfaccettature. La paura del rifiuto da parte delle donne in me è quasi assente, se invece è una persona che rientra in un ambito di conoscenze la paura è fortissima. Poi come successo ultimamente magari in modalità kamikaze ci provo lo stesso, ma per il rifiuto poi rasento il suicidio. Se mi rifiuta una barista di un lontano c.commerciale me ne frega zero.

cancellato15324 23-12-2018 18:49

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2198324)
Si ma TU non hai questo problema e di conseguenza non puoi capire. Non puoi capire cosa si prova in una situazione del genere. I tuoi messaggi li ho personalmente trovati provocatori e mi è sembrato che non ci sia minimamente l'interesse e l'intenzione da parte tua di comprendere il problema che ho esposto all'inizio (oltre ad aver portato la discussione completamente OT). Qui non si sta parlando solo di fs

Al discorso iniziale avevo già risposto e detto la mia giorni fa. Ora ho quotato altri utenti su discorsi inerenti all'esclusione di chi ha problemi di questo tipo.
Dove sarebbe la mia provocazione in tutto ciò?

Maximilian74 23-12-2018 19:04

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quando avevo 20 anni ho provato anche se non mi piaceva ad andare in discoteca, negli anni 90,o in disco pub. Io ho sempre visto presi in considerazione quelli tutti molleggiati, sigaretta sull'orecchio, spinellati, che quando parlavano era tutto un :"cioè cioè oh ci facciamo una canna, oh cioè l'altro ieri ho conosciuto una tipa, oh cioè l'ho fatta bere, oh cioè ho sboccato tutta notte perché ho bevuto, però cioè ho limonato con una, ero li con la mia compa..."
Ho sempre visto cagati quelli li. Io fermo in disparte sui divanetti non sono mai stato cagato da nessuna. Questo a 16/22 anni.
A 28/35 l'attenzione l'ho sempre vista verso uomini caciaroni, con la battuta pronta, brillanti, esplosivi, che ridono e si propongono.
Io ho sempre visto queste situazioni. Per quale motivo devo dire il contrario se ho sempre visto queste situazioni? Per collegarmi al titolo della discussione, non credo che chi parla di bravo ragazzo intenda il chirichetto che aiuta il prete con i capelli a scodella.
Mi ricordo i periodi dei sassi dal cavalcavia o dei teppistelli di paese che picchiavano senza motivo la gente, ricordi i commenti delle ragazze :"dio che fighi, che grandi, sono troppo grandi" ricordo le poche uscite a 30 anni in pizzeria, nei tavoli vicino i commenti verso uno tatuato e appariscente :"che figo".
Chi sta sulle sue ed è timido non se lo caga nessuno, punto. Salvo poche eccezioni.

cancellato18934 23-12-2018 19:13

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2198329)
Al discorso iniziale avevo già risposto e detto la mia giorni fa. Ora ho quotato altri utenti su discorsi inerenti all'esclusione di chi ha problemi di questo tipo.

Dove sarebbe la mia provocazione in tutto ciò?

Rileggiti i tuoi interventi a partire dal primo, dove tiri in ballo il discorso estro Vs fobici dove non c'entrava assolutamente niente ed hai continuato nonostante avessi specificato che il mio era un discorso generale. Mettiti nei panni di chi soffre per certe problematiche.. tutti bravi ad essere empatici a parole, poi provocano e danno risposte del cazzo. Tutto per provare che hanno ragione e farci sentire degli inetti, altro che empatia, aiuti ecc.. Per farti un esempio io mai mi permetterei di intervenire in questo modo provocatorio in un topic in cui si parla del lavoro, soltanto perché riesco a lavorare, purtroppo se qualcuno parla di un argomento che riguarda il rapporto con le ragazze, apriti cielo bisogna sempre sorbirsi le solite risposte dei santoni, senza pensare magari che una persona ci può soffrire seriamente

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Balto 23-12-2018 19:15

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2198331)
Quando avevo 20 anni ho provato anche se non mi piaceva ad andare in discoteca, negli anni 90,o in disco pub. Io ho sempre visto presi in considerazione quelli tutti molleggiati, sigaretta sullorecchio, spinellati, che quando parlavano era tutto un :"cioè cioè oh ci facciamo una canna, oh cioè l'altro ieri ho conosciuto una tipa, oh cioè l'ho fatta bere, oh cioè ho sboccato tutta notte perché ho bevuto, però cioè ho limonato con una, ero li con la mia compa..."
Ho sempre visto cagati quelli li. Io fermo in disparte sui divanetti non sono mai stato cagato da nessuna. Questo a 16/22 anni.
A 28/35 l'attenzione l'ho sempre vista verso uomini caciaroni, con la battuta pronta, brillanti, esplosivi, che ridono e si propongono.
Io ho sempre visto queste situazioni. Per quale motivo devo dire il contrario se ho sempre visto queste situazioni? Per collegarmi al titolo della discussione, non credo che chi parla di bravo ragazzo intenda il chirichetto che aiuta il prete con i capelli a scodella.
Mi ricordo i periodi dei sassi dal cavalcavia o dei teppistelli di paese che picchiavano senza motivo la gente, ricordi i commenti delle ragazze :"dio che fighi, che grandi, sono troppo grandi" ricordo le poche uscite a 30 anni in pizzeria, nei tavoli vicino i commenti verso uno tatuato e appariscente :"che figo".
Chi sta sulle sue ed è timido non se lo caga nessuno, punto. Salvo poche eccezioni.

Mi sembra ovvio che chi si propone, si fa vedere, sia facilmente notabile rispetto a uno che se ne sta in un angolino tutto zitto e calmino. Io per dire sono una persona calma e tranquilla, ma ho i miei momenti di estroversaggine, e quando succede vedo che la gente si attacca a me, è capitato pure che piacessi a delle ragazze viste la prima volta perché appunto rispetto a quel che è il mio solito, sono stato più espansivo, sorridente ecc,, poi ok, non è andata avanti perché sono come sono :D


Poi per dire, ci sono ragazze che sono attratti da coloro che si fanno di roba pesante ecc, ma sinceramente dal mio punto di vista non credo che ci sia tanto da essere invidiosi (perché spesso quando leggo certi discorsi, non il tuo, in generale, mi sembra di notare che si veda solo l'aspetto di avere qualcuna), come per chi si attacca alla gonna del uomo violento e non lo molla neanche dopo che ha sfoggiato tutto il suo arsenale. Io ci vedo solo persone problematiche se corrono dietro a persone altrettanto problematiche.

Maximilian74 23-12-2018 19:26

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Zetta89 (Messaggio 2198335)
Mi sembra ovvio che chi si propone, si fa vedere, sia facilmente notabile rispetto a uno che se ne sta in un angolino tutto zitto e calmino. Io per dire sono una persona calma e tranquilla, ma ho i miei momenti di estroversaggine, e quando succede vedo che la gente si attacca a me, è capitato pure che piacessi a delle ragazze viste la prima volta perché appunto rispetto a quel che è il mio solito, sono stato più espansivo, sorridente ecc,, poi ok, non è andata avanti perché sono come sono :D


Poi per dire, ci sono ragazze che sono attratti da coloro che si fanno di roba pesante ecc, ma sinceramente dal mio punto di vista non credo che ci sia tanto da essere invidiosi (perché spesso quando leggo certi discorsi, non il tuo, in generale, mi sembra di notare che si veda solo l'aspetto di avere qualcuna), come per chi si attacca alla gonna del uomo violento e non lo molla neanche dopo che ha sfoggiato tutto il suo arsenale. Io ci vedo solo persone problematiche se corrono dietro a persone altrettanto problematiche.

Vero, ma non è solo quello, sono tante cose, quando sono più giovani guardano quelli li, più avanti sono assetate di soldi e dall'uomo di potere. Basta vedere i potenti della storia, quasi tutti ambiti dalle donne.

Masterplan92 23-12-2018 19:30

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Jingle bellssssss si sta così bennnn

Balto 23-12-2018 19:32

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2198337)
Vero, na non è solo quello, sono tante cose quando sono più giovani guardando quelli li, più avanti sono assetate di soldi e dall'uomo di potere. Basta vedere i potenti della storia, quasi tutti ambiti dalle donne.

E anche qui mi sembra una cosa normale, per me è ovvio che chi nella vita riesca a dimostrarsi più forte in qualcosa che oltre al fatto che si fanno notare di più rispetto agli altri, dimostrano anche che sono persone capaci a fare quello che fanno.

E poi comunque se si prendono questi esempi è normale che si noti subito che hanno dietro un sacco di donne che gli sbavano, ma questi esempi non sono la normalità, la normalità la fanno quell'altro 99.99% di persone che stanno normalmente, senza essere dei vip o ricconi ecc, e quel 99.99% di persone comunque ha una socialità normale con le loro storie ecc.

E comunque noto spesso che si prendono per esempio tipi famosi come dimostrazione che loro non hanno problemi di donne perché estro, tamarri ecc, secondo il mio punto di vista lo si fa spesso solo per poter dire "vedete, a noi che siamo chiusi, timidi, fobici, non ci cagano mai, vogliono solo quello palestrato ecc", quando la realtà è ben lontana da essere questa.

Maximilian74 23-12-2018 19:43

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Zetta89 (Messaggio 2198341)
E anche qui mi sembra una cosa normale, per me è ovvio che chi nella vita riesca a dimostrarsi più forte in qualcosa che oltre al fatto che si fanno notare di più rispetto agli altri, dimostrano anche che sono persone capaci a fare quello che fanno.

E poi comunque se si prendono questi esempi è normale che si noti subito che hanno dietro un sacco di donne che gli sbavano, ma questi esempi non sono la normalità, la normalità la fanno quell'altro 99.99% di persone che stanno normalmente, senza essere dei vip o ricconi ecc, e quel 99.99% di persone comunque ha una socialità normale con le loro storie ecc.

E comunque noto spesso che si prendono per esempio tipi famosi come dimostrazione che loro non hanno problemi di donne perché estro, tamarri ecc, secondo il mio punto di vista lo si fa spesso solo per poter dire "vedete, a noi che siamo chiusi, timidi, fobici, non ci cagano mai, vogliono solo quello palestrato ecc", quando la realtà è ben lontana da essere questa.

Sarà ben lontana, ma rimane il fatto che io ho provato a uscire, negli anni scorsi, ma nessuna mi ha mai cagato. Non è una questione neanche estetica. Sono normale come tanti, ne brutto ne figo. Normale. Il problema è assoluta incapacità relazionale dovuta a fobia, evitamento, ansia eccetera. In più ho un carattere NON festaiolo ed estroverso. Quindi FATTO FUORI!

Keith 23-12-2018 19:44

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2198337)
Vero, ma non è solo quello, sono tante cose, quando sono più giovani guardano quelli li, più avanti sono assetate di soldi e dall'uomo di potere. Basta vedere i potenti della storia, quasi tutti ambiti dalle donne.

vabbè ma questo è normale da che mondo è mondo, ma a parte questo penso che ce ne sia anche per noi.. o almeno c'è stato.. io qualche donna me la sono fatta sfuggire.. parliamo di numeri ridicoli eh, però è capitato. una volta perché non era il momento, oppure stavo male, oppure ero grasso, oppure mi vedevo grasso.. poi quando stai un po' meglio ti rendi conto che quella ragazza era bellina e buona d'animo e pure simpatica.. però io dormivo, e nel frattempo quella ha un compagno e un figlio.. ora vedo come mi guarda, mi sorride, perde mezz'ora a parlare con me pur avendo altro da fare, ma ormai è andata

cancellato15324 23-12-2018 19:47

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2198334)
Rileggiti i tuoi interventi a partire dal primo, dove tiri in ballo il discorso estro Vs fobici dove non c'entrava assolutamente niente ed hai continuato nonostante avessi specificato che il mio era un discorso generale. Mettiti nei panni di chi soffre per certe problematiche.. tutti bravi ad essere empatici a parole, poi provocano e danno risposte del cazzo. Tutto per provare che hanno ragione e farci sentire degli inetti, altro che empatia, aiuti ecc.. Per farti un esempio io mai mi permetterei di intervenire in questo modo provocatorio in un topic in cui si parla del lavoro, soltanto perché riesco a lavorare, purtroppo se qualcuno parla di un argomento che riguarda il rapporto con le ragazze, apriti cielo bisogna sempre sorbirsi le solite risposte dei santoni, senza pensare magari che una persona ci può soffrire seriamente

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

Son discorsi che sento fare da quando sono iscritta qui e il paragone era fin dal principio tra il fobico e chi invece ha successo, magari non era un tuo commento ma di altri e a quelli ho risposto.
In ogni caso non ho provocato proprio nessuno coi miei interventi, ma vabè.

Maximilian74 23-12-2018 19:48

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2198345)
vabbè ma questo è normale da che mondo è mondo, ma a parte questo penso che ce ne sia anche per noi.. o almeno c'è stato.. io qualche donna me la sono fatta sfuggire.. parliamo di numeri ridicoli eh, però è capitato. una volta perché non era il momento, oppure stavo male, oppure ero grasso, oppure mi vedevo grasso.. poi quando stai un po' meglio ti rendi conto che quella ragazza era bellina e buona d'animo e pure simpatica.. però io dormivo, e nel frattempo quella ha un compagno e un figlio.. ora vedo come mi guarda, mi sorride, perde mezz'ora a parlare con me pur avendo altro da fare, ma ormai è andata

A me nessuna mi ha mai cagato

Keith 23-12-2018 19:52

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2198348)
A me nessuna mi ha mai cagato

aspè, non sto dicendo che per me hanno scalato montagne o solcato mari..no, niente di che, però col senno di poi si capiva che ci poteva essere un minimo di interesse, su cui c'era da lavorarci su, certo.. però si poteva fare.. ma meglio dar retta alla mia coscienza (che ha sempre ragione) che dice "sarebbe stato uno dei tanti buchi nell'acqua"

cancellato18934 23-12-2018 19:57

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2198347)
Son discorsi che sento fare da quando sono iscritta qui e il paragone era fin dal principio tra il fobico e chi invece ha successo, magari non era un tuo commento ma di altri e a quelli ho risposto.

In ogni caso non ho provocato proprio nessuno coi miei interventi, ma vabè.

Non mi pare, basta leggere per capire.. Potresti almeno essere onesta ammettendo di aver avuto un comportamento sbagliato. Evidentemente è facile nascondersi sempre e comunque dietro la fobia. Ma vabbè.. amen

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Masterplan92 23-12-2018 20:17

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Vado a magnarmi na pizza

Takkuri 24-12-2018 02:13

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198225)
Tutto questo meccanismo qua a mio avviso sarebbe molto meno accentuato se si avesse una vita relazionale nella norma, quindi sempre a quello si torna, e ai motivi per cui non si riesce ad avere/non si vuole una vita relazionale. Ma sarò uno dei pochi che si è iscritto ed ha questo tipo di problematiche, la maggior parte vedo che sta bene e sta qua solo perché la società è iniqua..............

Io un po' di vita sociale l'ho avuta nel corso degli anni ma i miglioramenti in questo senso non hanno portato a nulla. Anche conoscendo donne un minimo in profondità resti sempre invisibile, al massimo diventi l'amichetto asessuato.
Comunque sì, la società è iniqua.

Moonwatcher 24-12-2018 13:57

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Takkuri (Messaggio 2198563)
Io un po' di vita sociale l'ho avuta

Ma c'erano I due ingredienti necessari ?

Moonwatcher 24-12-2018 14:36

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2198235)
Che cosa intendi di preciso con vita relazionale nella norma? Per me ad esempio questa cosa non è fondamentale per avere una relazione sentimentale, ci sono persone che riescono ad avere l'una e non riescono ad avere l'altra e viceversa (oppure non vogliono)

Cioè ci sono persone che sono inibite e non riescono ad avere relazioni umane significative ma che non hanno alcun problema ad avere una relazione sentimentale? In qualche caso eccezionale diciamo che è possibile, ma lo ritengo comunque un caso particolare. Mi quadrerebbe poi poco perché se sostenessi questo allora non capirei il senso della discussione, non ipotizzava il contrario? Presumo che il senso di quello che mi stai dicendo è che ci sono persone, che seppur non avendo alcun problema di socializzazione, preferiscono per inclinazione personale non avere una vita sociale e ciononostante non hanno problemi a trovare una compagna. Ci sta. Ma allora non sono persone problematiche, per loro è tutto a posto, di nuovo non vedo perché parlarne. Il punto è che io credo che per una persona con forti problematiche relazionali per assurdo l'unico modo (o quasi, salvo eccezioni) di riuscire ad avere una relazione (diciamo l'unica strada che innalza le probabilità) sia di avere una vita relazionale più estesa possibile. Ciò richiede in primis di trovare un terreno adeguato, dove ci sia tanto il rispetto quanto la condivisione. Ma richiede anche di lavorare su forze interne che spingono verso il non volere una vita relazionale perché quella che si è sperimentata è stata insoddisfacente o addirittura umiliante (anche qui possono esserci eccezioni, ma presumo che la maggioranza degli esseri umani senta l'esigenza di un minimo di vita di relazione). Superate queste difficoltà, che per non essere frainteso sono ENORMI, il vantaggio però poi è che conoscendo molte persone ritengo sia più probabile trovare anche una relazione sentimentale.

XL 25-12-2018 15:12

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198621)
Cioè ci sono persone che sono inibite e non riescono ad avere relazioni umane significative ma che non hanno alcun problema ad avere una relazione sentimentale? In qualche caso eccezionale diciamo che è possibile, ma lo ritengo comunque un caso particolare. Mi quadrerebbe poi poco perché se sostenessi questo allora non capirei il senso della discussione, non ipotizzava il contrario? Presumo che il senso di quello che mi stai dicendo è che ci sono persone, che seppur non avendo alcun problema di socializzazione, preferiscono per inclinazione personale non avere una vita sociale e ciononostante non hanno problemi a trovare una compagna. Ci sta. Ma allora non sono persone problematiche, per loro è tutto a posto, di nuovo non vedo perché parlarne. Il punto è che io credo che per una persona con forti problematiche relazionali per assurdo l'unico modo (o quasi, salvo eccezioni) di riuscire ad avere una relazione (diciamo l'unica strada che innalza le probabilità) sia di avere una vita relazionale più estesa possibile. Ciò richiede in primis di trovare un terreno adeguato, dove ci sia tanto il rispetto quanto la condivisione. Ma richiede anche di lavorare su forze interne che spingono verso il non volere una vita relazionale perché quella che si è sperimentata è stata insoddisfacente o addirittura umiliante (anche qui possono esserci eccezioni, ma presumo che la maggioranza degli esseri umani senta l'esigenza di un minimo di vita di relazione). Superate queste difficoltà, che per non essere frainteso sono ENORMI, il vantaggio però poi è che conoscendo molte persone ritengo sia più probabile trovare anche una relazione sentimentale.

Ma il vantaggio supera poi gli svantaggi?
Perché una vita relazionale molto estesa implica anche un enorme investimento di energie, almeno per me è così, e se poi io individualmente non mi sento appagato da queste cose?
Io non so a voi, ma a me viene voglia proprio poi di staccare la testa ai miei simili e cose del genere quando sono in contatto con questi e subisco rifiuti, umiliazioni e frustrazioni varie.
Il terreno adeguato come lo trovi senza relazionarti? E se poi relazionandoti in continuazione trovi terreni adeguati in senso di condivisione e rispetto ma inadeguati per trovare una partner?
Io personalmente ho trovato condivisione e rispetto in certi ambienti maschili, ma si era tutti abbastanza incapaci di relazionarsi con l'altro sesso (e le probabilità restavano uguali), in ambienti diversi invece non ho trovato condivisione e rispetto, c'era sempre una forma di competitività e gerarchie varie dove poi stavo messo male.

Secondo me se si vuol trovare una partner bisogna cercare gruppi dove diventi tu il preferito in tal senso per contrasto, solo così aumentano significativamente le probabilità che una donna si interessi a te.
Se riesci ad introdurti in un gruppo dove ci sono altri maschi e c'è una o più donne che ti interessano e sai che gerarchicamente stai messo meglio di loro... E' quasi fatta.
Se devi aumentare le probabilità conviene cercare gruppi di inferiori (in termini di preferenze sessuali) dove sei tu uno di quelli che hanno più diritti, non di pari dove i diritti (soprattutto quelli di accoppiamento... Sono gli stessi).

Comunque dipende anche da che tipo di donna cerchi, magari il tipo di donna che cerchi e che ti attrarrebbe non dà retta a gruppi di tuoi pari (o inferiori) che potresti frequentare, magari frequenta solo gruppi dove ci sono maschi migliori di te (in termini di preferenze sessuali e di accoppiamento), ed in tal senso sei fregato.
Non ti basta solo relazionarti, devi proprio diventare un maschio più dominante acquisendo le caratteristiche attrattive che ti mancano. Non è solo più un problema legato all'essere aperti o meno alle relazioni...

Ad esempio un barbone può essere apertissimo nel voler frequentare questo o quel gruppo, ma secondo me se non riesce a mettersi con una modella (faccio il solito esempio estremo, ma possiamo anche usare classi gerarchicamente più vicine, lo stesso il barbone è fregato) non è dovuto solo al fatto (che per difesa avendo afferrato certe dinamiche) è chiuso e non vuol frequentare certi ambienti dell'alta società.
Se il barbone ci provasse soltanto a frequentare certi ambienti restando barbone, verrà allontanato di forza.
Gli sarà permesso al più di farlo in quanto caso umano e oggetto di aiuti umanitari.

La puoi estendere quanto ti pare la vita di relazione, il problema è più generale e la sua soluzione non dipende più da questo tipo di scelte, bisognerebbe cercare di squartare, fare a pezzi e ricomporre tutta l'organizzazione di classi e gruppi così come la osserviamo o modificare te stesso rivoltandoti come un calzino per andare incontro a certe preferenze femminili (del tipo di femmina che potrebbe attrarti).

In base a come ho afferrato io il problema, la maggiore apertura da sola non basta. Bisognerebbe prima modificarsi in altri sensi (il barbone dovrebbe trovare lavoro, tenersi pulito, non vivere più per strada, diventare praticamente un'altra persona) e poi dopo magari si può pensare di poter frequentare altri gruppi di persone dove si verrà presi in considerazione.

Un barbone le uniche possibilità di relazione tra pari (dove c'è rispetto e condivisione) le può avere con altri barboni. E se qua in mezzo non ci sono donne che lo interessano, che li frequenti o meno altri barboni non modifica in nessun senso le sue possibilità di accoppiamento visto che magari non ha nessun interesse a mettersi con un'altra barbona o le donne che vivono così.

Keith 25-12-2018 17:05

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198621)

Saggia riflessione! Chi ha problemi relazionali ha quasi sempre, anzi togliamo anche il quasi, problemi anche a trovare partner.

Keith 25-12-2018 17:14

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2198980)
Io personalmente ho trovato condivisione e rispetto in certi ambienti maschili, ma si era tutti abbastanza incapaci di relazionarsi con l'altro sesso (e le probabilità restavano uguali)

Vero. Anche io ho sempre avuto amici sfigatelli, le migliori persone che mi potessero capitare, ma questo tipo di persone donne non ne portano e non ne attirano. zero.
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2198980)
In base a come ho afferrato io il problema, la maggiore apertura da sola non basta. Bisognerebbe prima modificarsi in altri sensi

E' quello che la mia coscienza (che lei lo sa, la coscienza, come funziona, è esperta e ne ha viste..) mi suggerisce di fare: di evitare di frequentare gente se non si è in grado, sia come tenuta psichica sia come forma fisica di frequentarli.
La parte razionale direbbe "buttati, che ti frega, siamo tutti esseri umani, andrà bene lo stesso" E' una guerra fra le due parti, e le guerre non si possono fare, bisogna mediare, fare qualcosa che accontenti entrambi. Ma la coscienza è la coscienza, conta di più e va accontentata di più.

Maximilian74 25-12-2018 17:51

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2199010)
Vero. Anche io ho sempre avuto amici sfigatelli, le migliori persone che mi potessero capitare, ma questo tipo di persone donne non ne portano e non ne attirano. zero.

E' quello che la mia coscienza (che lei lo sa, la coscienza, come funziona, è esperta e ne ha viste..) mi suggerisce di fare: di evitare di frequentare gente se non si è in grado, sia come tenuta psichica sia come forma fisica di frequentarli.
La parte razionale direbbe "buttati, che ti frega, siamo tutti esseri umani, andrà bene lo stesso" E' una guerra fra le due parti, e le guerre non si possono fare, bisogna mediare, fare qualcosa che accontenti entrambi. Ma la coscienza è la coscienza, conta di più e va accontentata di più.

non è vero, come sostengono alcune persone, che basta buttarsi e tutto si risolve. Sarebbe troppo bello e semplice se fosse davvero così. Ti butti a fare che? Con una donna? Ti butti in una tavolata piena di estroversi? E poi? Tanto rimane l'incapacità a essere come loro.

muttley 25-12-2018 18:51

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2198980)
Io non so a voi, ma a me viene voglia proprio poi di staccare la testa ai miei simili e cose del genere quando sono in contatto con questi e subisco rifiuti, umiliazioni e frustrazioni varie.

Dovresti interrogarti sul perché arrivi a provare queste reazioni invece di osservarle e rilevarle come immodificabili, fin quasi al punto da razionalizzarle in quanto parte ineliminabile di te o filtrarle attraverso una lettura morale (della serie "non sono io ad essere particolarmente sensibile su certe questione o in determinati contesti, è la società a rivelarsi ingiusta, iniqua, immorale, competitiva e tendente ad estromettere i deboli").

Keith 25-12-2018 21:15

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2199022)
non è vero, come sostengono alcune persone, che basta buttarsi e tutto si risolve. Sarebbe troppo bello e semplice se fosse davvero così. Ti butti a fare che? Con una donna? Ti butti in una tavolata piena di estroversi? E poi? Tanto rimane l'incapacità a essere come loro.

vero. ma più ci si isola e si evita e più la distanza diventa grande, l'incapacità diventa handicap, etc.
bisognerebbe buttarsi ma con le spalle larghe.. possibile, ma non facile.
tutti discorsi al vento, lo so, in molti ci abbiamo provato ma ne siamo usciti sconfitti. Io non mollo cmq, rimando solo la battaglia, non posso mollare, ne va della mia vita. L'isolamento totale che mi si sta prospettando non fa per me.

XL 25-12-2018 21:33

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2199049)
Dovresti interrogarti sul perché arrivi a provare queste reazioni invece di osservarle e rilevarle come immodificabili, fin quasi al punto da razionalizzarle in quanto parte ineliminabile di te o filtrarle attraverso una lettura morale (della serie "non sono io ad essere particolarmente sensibile su certe questione o in determinati contesti, è la società a rivelarsi ingiusta, iniqua, immorale, competitiva e tendente ad estromettere i deboli").

E' una cosa questa che non capisco proprio.
Mi irritano delle persone perché mi sta sulle palle essere trattato in certi modi, va bene come spiegazione?
Che spiegazione dovrei dare? :nonso:

Se tu mi dici "ma non dovrebbe starti così tanto sulle palle esser trattato così perché altri non si irritano" avverto questa cosa qua come invasiva nei confronti di una mia preferenza base, qua c'è poco da analizzare.

Potrei chiedermi anche: perché mi piacciono le donne e non gli uomini, o altro? :nonso:

Secondo te se si spiega e analizza questa cosa qua in qualche modo, posso anche diventare omosessuale, cambiare orientamento o iniziare a sentirmi attratto dagli animali?

Qua mi posso fare un mucchio di domande sulle mie reazioni (visto che ci sono individui omosessuali e via dicendo), ma cosa modificare e cosa lasciare inalterato secondo me dipende da quel che si percepisce come più periferico e più di base.

Così come ci sono persone che non si irritano tanto ad esser trattate in certi modi ci sono persone che hanno altri orientamenti sessuali, ma da questo cosa si dovrebbe dedurre?
Che io potrei avere le stesse preferenze di queste altre persone e riconoscermi sempre come tale?

Potrei chiedermi anche "Perché mi piacciono le donne e non altro? Visto che ci sono individui attratti sessualmente anche da altro".

Se a monte non riconosco come estranea o periferica una preferenza, difficilmente cercherò di modificarla volontariamente (le energie per effettuare questo cambiamento non le potrà di certo stanziare la mia organizzazione). Io potrei in linea di principio anche castrarmi o evirarmi da solo (magari così ridurrei drasticamente il desiderio sessuale e magari non si porrebbe nemmeno più il problema), ma difficilmente farei da solo una cosa del genere perché ho una preferenza avversa nucleare e di base nei confronti di questo tipo di cambiamento qua.

In linea di principio potrei esser modificato così, ma mi può modificare solo qualcosa di esterno tramite una forma di violenza che aggredisce il nucleo duro della mia identità attuale, la mia identità attuale non potrà essere collaborativa nei confronti di questo agente esterno qua, mi sembra ovvio, dovrebbe farmi cambiare senza cercare il mio consenso e collaborazione.
Se mi si vuol modificare senza violenze di questo tipo, bisognerà cercare altre forme di cambiamento che siano coerenti con le mie preferenze, certe strade sono già sbarrate a monte, o si cercano e si propongono altre vie o niente.

Certe forme di autoaggressione (o modificazione) identitaria certi tipi di identità non possono esprimerle o agirle, la loro struttura a monte impedisce certe forme di cambiamento, anche se in linea di principio risultano attuabili e possibili.

muttley 25-12-2018 22:00

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2199137)
Potrei chiedermi anche: perché mi piacciono le donne e non gli uomini, o altro? :nonso:

Dipende da quanta gente ti irrita: se mi dici che ti irrita un 50-60% delle persone, direi che sei nella media, magari pure un poco sotto. Se mi dici che ti irrita il 90% delle persone e oltre, allora direi che potrebbe essere il caso di analizzare la cosa al fine di modificarla.
Io potrei dire che mi irrita indossare la sciarpa (cosa vera in effetti: mi irrita qualsiasi cosa mi prema sulla giugulare, non ho mai saputo il perché), ma se coprirmi quella zona mi aiuta parzialmente a proteggermi dai malanni, allora lo faccio. Si ingoia una medicina amara per non ingoiarne altre più amare.
Se però dici che la solitudine tutto sommato per te è accettabile...

XL 25-12-2018 22:39

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2199146)
Dipende da quanta gente ti irrita: se mi dici che ti irrita un 50-60% delle persone, direi che sei nella media, magari pure un poco sotto. Se mi dici che ti irrita il 90% delle persone e oltre, allora direi che potrebbe essere il caso di analizzare la cosa al fine di modificarla.

Anche gli omosessuali sono una minoranza magari, ma in base a questo bisogna supporre che sarebbero facilmente collaborativi se qualcuno proponesse di fargli cambiare orientamento sessuale tramite vari espedienti? :nonso:
Vedo che proprio non sono riuscito a spiegarmi.

A me non irrita il 90% delle persone, se sto per conto mio non mi irrita nulla in questo senso, mi irritano i rifiuti e certi modi di esser trattato che diventano molto probabili, nel mio caso, quando interagisco con delle persone che potrebbero piacermi.

Dall'altra parte però mi mancano relazioni con l'altro sesso di un certo tipo, ma non so nemmeno se esponendomi in continuazione risolverei il problema davvero.

Se mi guardo intorno persone più simili a me che si relazionano con persone dell'altro sesso che potrebbero piacermi, io non ne vedo da nessuna parte.
Accoppiate alle donne che mi attraggono vedo persone che conducono tutt'altro stile di vita o che hanno un altro aspetto o che sanno fare cose che io non so fare e perciò poi penso che dovrei modificarmi in certi modi molto drastici e non basterà espormi. E qua si pone l'altro problema relativo all'identità, certe modifiche che mi renderebbero appetibile non riesco ad autoinfliggermele, certi stili di vita che osservo non riuscirei a reggerli proprio.
Avrei magari l'amore ma poi magari vorrei staccare la testa all'altra persona che "mi ama" (come ho detto prima), perché occuperei una posizione nella relazione in cui mi sento "costretto ad essere per...".
Nemmeno poi ci starei volentieri in queste relazioni così, un po' di esperienza ce l'ho per capirlo.

Così non sto bene, ma non è detto poi che starei bene colà, col colà che hai in mente tu o quelli che sostengono che esponendosi o modificandosi in certi modi specifici si risolverà il problema. Non escludo che possa esistere un colà positivo (in assoluto non posso escluderlo, non riesco ad immaginare di certo tutto quel che potrei fare, magari si possono ipnotizzare le donne con una parola che nessuno ha mai pronunciato... :mrgreen:), ma sinceramente adesso non ho più idee e riproporre sempre quelle trite e ritrite che si leggono nei manuali personalmente non mi aiuta.

Anche qua non escludo che idee del genere non possano iutare altre persone che magari si trovano in posizioni abbastanza diverse da quella che occupo io.

muttley 25-12-2018 23:35

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2199163)
Anche gli omosessuali sono una minoranza magari, ma in base a questo bisogna supporre che sarebbero facilmente collaborativi se qualcuno proponesse di fargli cambiare orientamento sessuale tramite vari espedienti? :nonso:

La minoranza omosessuale in occidente non è rimasta ferma senza fare nulla, ha cercato la via dell'accettazione da parte della società

Maximilian74 25-12-2018 23:44

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2199129)
vero. ma più ci si isola e si evita e più la distanza diventa grande, l'incapacità diventa handicap, etc.
bisognerebbe buttarsi ma con le spalle larghe.. possibile, ma non facile.
tutti discorsi al vento, lo so, in molti ci abbiamo provato ma ne siamo usciti sconfitti. Io non mollo cmq, rimando solo la battaglia, non posso mollare, ne va della mia vita. L'isolamento totale che mi si sta prospettando non fa per me.

Ti auguro di uscirne. Davvero

Takkuri 25-12-2018 23:58

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198617)

In alcuni casi sì, ma ovviamente non ti basterà.

XL 26-12-2018 14:05

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2199187)
La minoranza omosessuale in occidente non è rimasta ferma senza fare nulla, ha cercato la via dell'accettazione da parte della società

Ma io dovrei riuscire a capire come modificare le preferenze femminili per ingaggiare una battaglia che potrebbe fare al caso mio.
Tu hai qualche idea su come riuscirci?
Ti ascolto.

Se però si avranno risultati tra diversi secoli, alla fine a me personalmente potrebbe anche non fregarmene nulla, non è che poi se ci guadagnano qualcosa delle persone simili a me che vivranno tra qualche secolo ci guadagno qualcosa io personalmente visto che io non voglio avere figli (e non avrò progenie o nipoti o altro e perciò non ho grandi interessi di questo tipo).

Ci vuole qualcosa che sia significativo per me, che migliori davvero la mia esistenza finché più o meno riesco a sopravvivere, il sacrificio per l'umanità o la tal classe non è di certo un gran valore per me se io individualmente mi dovrò solo sacrificare. Investo poco su queste cose qua, e mi frega poco anche di una qualche gloria dopo la morte, ci tengo poco a diventare un eroe del genere, mi si tratti bene in vita che tanto i fiori sulla mia tomba non li potrò di certo guardare o annusare. Sono prima un individuo e poi membro di questa o quella classe o specie, difendo gli interessi della classe di cui faccio parte nella misura in cui questo contribuisce a difendere gli interessi della mia persona terrena, distruggere la mia persona per far sopravvivere altri membri della classe per me non ha senso.

Se il tutto ha degli interessi, questi sono interessi del tutto, non condivisi necessariamente anche dalla parte. Ad una cellula che fa parte della coda di una lucertola non gliene può fregare di meno che la lucertola sopravvive più facilmente se le si stacca la coda, questa parte non ha alcun interesse nel far sopravvivere il tutto in tal senso.


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