Re: Il terrorista norvegese non era asociale
Non so se sia un pazzo, ma di certo non è solo:
http://www.repubblica.it/esteri/2011...43/?ref=HREA-1 http://www.repubblica.it/esteri/2011...DRM-19492843-6 |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Borghezio in questa intervista non vuole certo mettere in dubbio questo assunto, ma solo evindenziare che in Europa esistono profonde criticità legate alla perdita delle identità socio-antropologiche... e credo sia una tematica complessa su cui valga la pena riflettere senza strumentalizzazioni... |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
Breivik è un mostro folle ma c'è da dire che aprirsi a tutti alla velocità della luce è una scelta suicida.
uno:non sappiamo se sia un bene o un male,due:non sappiamo quanti insicuri possano reagire allo stesso modo,3:non sappiamo se sia possibile un'integrazione fra culture diverse,4:in teoria non è detto che tutte le culture abbiano la stessa dignità di esistere (in fondo è quello che pensiamo quando diciamo che i tamarri non dovrebbero esistere.anche quella è una cultura eppure noi diciamo che non devono esistere;oppure quando diciamo che i ladri non devono esistere:potrei dirvi che c'erano corporazioni dei ladri e quindi anche i ladri hanno una loro cultura...). per avere un'integrazione bisogna partire da basi simili,non puoi pretendere di integrarti coi zingari,se questi poi per esempio ti rubano il rame dai binari oppure mandano i figli a chiedere l'elemosina se no li gonfiano di botte (io gli diedi 5 euro una volta poi vidi che i soldi li andarono a spendere per comprarsi sigarette invece di usarli per mangiare...) oppure nonostante tu voglia dare loro sussidi per stabilirsi in un territorio,loro vogliano continuare a girare per tutta l'europa (a proposito belli quei mercedes fuori dai campi vero?). ammettiamolo:c'è gente che non vuole integrarsi perchè gli fa comodo,altri che non vogliono integrarsi perchè hanno qualche problema di ordine neurologico |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
il concetto di fondo di una società multiculturale è che si abbiano elementi di diversa provenienza culturale ma tutte con in comune il reciproco rispetto. la consapevolezza di una fondamentale uguaglianza arricchità poi dalle diversità.
purtroppo viviamo in un mondo in cui le idee positive vengono spesso sfruttate e deformate e così avremo fazioni in lotta: chi dice che è sbagliata la società multiculturale perchè ammette nell società nuclei dannosi e chi , semplicemente per opporsi, afferma che chiunque debba poterne fare parte. e poichè il popolo italiano non sa fare a meno di confluire sotto una bandiera e accettare per vero tutto ciò che gli viene calato dall'alto ci si limiterà a guerreggiare su un'idea spogliata dei propri valori. e la società multiculturale va a farsi benedire... |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Le parole sono importanti (cit.): “Il “no” alla società multirazziale, la critica dura alla viltà di un’Europa che pare rassegnata all’invasione islamica e financo la necessità di una risposta identitaria e cristiana di tipo templare al dilagare delle ideologie mondialiste, sono ormai patrimonio comune degli europei, fra cui il sottoscritto”. E inoltre: “A nessuno, però, è oggettivamente lecito pensare che queste idee, profondamente sane, presenti anche – al netto dei propositi di violenza – negli stessi scritti di Anders Behring Breivik possano aver a che fare con il terrorismo assassino stile Al Qaeda” Nooo, per carità. E la "risposta di tipo templare" in cosa consiste allora? I Templari erano monaci-guerrieri, ripeto, monaci-guerrieri. Ipocrita. Almeno Breivik ha dichiarato apertamente quello che pensa. La differenza tra Borghezio e lui è che il panzone fa il finto tonto. Ah, e qui, di quali "criticità" sta parlando? Gnnn, gnnn, l'arrampicata sugli specchi a difesa dei camerati ariani continua...^^ |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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sposto |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
lascia perdere Borghezio... Oriana Fallaci lo aveva capito da anni...
obnubilati dalla mollezza dei costumi occidentali abbiamo ormai perso contatto con le nostre radici profonde: viviamo uno scenario simile agli ultimi anni dell'Impero Romano, accerchiati da etnie bramose di farci le scarpe non sappiamo rispondere in altro modo che con la diplomazia, la corruzione, la burocrazia e la vita comoda ormai ho perso la speranza che possa avvenire in Italia, ma spero col cuore che in Europa, da qualche parte, salga alla ribalta una figura politica carismatica capace di gettare in faccia a tutti noi un bel secchio di acqua gelata per svegliarci dal coma e per farci venir voglia di imbracciare tutti una metaforica "spada templare" |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Chi sarebbe poi la "figura politica carismatica"? Uno come lui? http://upload.wikimedia.org/wikipedi...gshot_1903.jpg |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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io sono nato in un paese cristiano... a Natale voglio vedere i bambini che fanno le recite a scuola con la capanna, il bue e l'asinello... negli ospedali voglio vedere le suore ed i crocifissi... per le strade voglio vedere le nostre chiese e non decine di consultori dove dispensano pillole del giorno-dopo a minorenni come acqua fresca o orde di prostitute rumene ad ogni angolo... questi sono i valori con cui sono cresciuto e se qualcuno venuto col cammello cerca di metterli in discussione ho tutto il diritto di lottare per preservare A CASA MIA la mia identità culturale |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
non so che cristianesimo ti abbiano insegnato a catechismo, ma Cristo non avrebbe mai detto, la MIA cultura a casa mia :tt2: anche perchè con questa ideologia il cristianesimo non sarebbe mai nato
se non vuoi vedere le prostitute ad ogni angolo non votare chi la favorisce anche dentro il parlamento :tt2: ecc...ecc... |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Tutto questo per due o tre casi in cui i presidi o i prof hanno preso delle iniziative ad minchiam come tante, manco le recite fossero state bandite in tutta Italia pena la morte... Quote:
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Curioso poi che ci si scagli contro la prostituzione delle rumene e non contro quella delle marocchine finto-egiziane (e pure minorenni, per giunta) :cool: Quote:
Detto questo, la stragrande maggioranza degli immigrati non ha affatto intenzione di instaurare il califfato o la Sharìa in Italia, quindi gridare all'invasione in maniera indiscriminata e generalizzata come fa Borghezio è da pazzi, invasati, isterici, fomentatori d'odio, razzisti, criminali. |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
Quello che è successo è talmente tragico e sproporzionato alle idee che potevano esserci sotto (no, dico, stiamo parlando di 90 giovani uccisi a freddo eh...) che secondo me approfittarne da destra per fare le vittime, dicendo: ecco, ora attaccano le idee anti-Islam ecc., è quantomeno inopportuno. E' uno sciacallaggio. Ho sentito ieri in tv una cosa interessante da parte di un italiano che ricopriva una carica in Norvegia: che secondo lui lì l'istruzione è un fallimento, i giovani arriverebbero a 30 anni senza saper nulla della storia. Forse questo è più interessante che non affannarsi ORA a tirare acqua al mulino anti-immigrati o anti-Islam.
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
non siamo tutti invasati.purtroppo quando sotto casa tua vedi sempre zingari rubare è normale che poi tu dopo un pò cerchi di cacciarli a pedate.
caspita,pure in Romania non li possono vedere (il pure non intende un paese che fa schifo,ma solo un banalissimo "anche") perchè rubano.e quando dici una cosa del genere ecco pronto sempre il solito tipo di sinistra estrema che ti dice che sei razzista.eh no,se persino uno che conoscevo e che era abituato a prenderle era stufo di loro.bisogna far vedere che questo è uno stato serio e magari mettere la pena di morte per certi reati,non per vendetta,ma perchè un tempo di detenzione lungo significa che il detenuto costa troppo per lo stato e non possiamo permettercelo. il primo condannato:Berlusconi |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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ripeto:il tipo ha vinto.e la polizia norvegese sa bene che i messaggi che doveva mandare li ha mandati quel killer (o credete davvero che quel tipo non abbia messo in conto che non lo avrebbero fatto parlare,potrebbe essere un segnale anche il solo fatto di aver chiesto di volere un processo pubblico).l'obiettivo era quello di far diventare paurosi i norvegesi e lo otterrà,perchè da oggi in poi inizieranno a mettere poliziotti armati accanto agli obiettivi sensibili. |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
scusa Winston Smith,allora mi devi spiegare se io vado a denunciare uno zingaro che mi ha derubato questo dopo un giorno è libero.
se invece nel corso di un alterco lo zingaro mi mette le mani addosso e io faccio altrettanto e andiamo dai carabinieri,basta che questo dica che io ho fatto riferimento a una sua eventuale razza senza che in realtà sia stato fatto che finisco nei guai. finchè ci saranno i cosiddetti double standard,non prolifererà solo Borghezio.certe cose non nascono dal nulla,ma quando le ingiustizie si sommano alla fine a un individuo non interessa più certi problemi come vengano risolti,ma che in un modo o nell'altro vengano risolti. in Italia con le condizioni attuali tanto permissivismo non ce lo possiamo permettere.i norvegesi sono riusciti a creare una buona società,beati loro.ma noi non abbiamo il loro petrolio e quindi dobbiamo dipendere da molti,dobbiamo sporcarci le mani e ci troviamo in una posizione geografica che ci provoca non pochi problemi. |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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pensa che avevano rubato la macchina del figlio di un camorrista...il giorno dopo qualcuno...diciamo che è...stato suicidato.... |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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La soluzione è far funzionare bene la giustizia, non fare le cacce all'immigrato. |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
la soluzione è una strage in Parlamento.
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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Re: Il terrorista norvegese non era asociale
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però quando si parla di qualunque dinamica si deve, tenendoli in considerazione in quanto elementi importanti, mettere da parte i sentimenti questo proprio per seguire il tuo consiglio Quote:
io ritengo lecito il timore verso alcuni stranieri. ma credo anche che il timore della mentalità altrui debba imporre come necessità inderogabile il raggiungimento di una mentalità propria più matura nella direzione del multiculturalismo, una mentalità sufficientemente matura per cui lo straniero medio, approcciandosi, nel caso partisse da posizioni non adatte, possa maturare a sua volta un pensiero concorde. in una società matura il sistema legislativo e giudiziario agiscono di conseguenza. questo dovrebbe evitare casi come questo: Quote:
l'antirazzismo isterico non è meno grave del razzismo in quanto di questi è sia figlio sia, sopratutto, genitore |
Re: Il terrorista norvegese non era asociale
avete sentito cosa ha detto Breivik? chiede perdono per non aver ucciso di piu'...
si e' preso 21 anni ahahaha e ci lamentiamo dell'italia |
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