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Ultraventenni addirittura? Night chi te le dice queste cose? Io ero over 20 all'inizio eppure siamo rimasti assieme parecchi anni. Posso smentire categoricamente certe asserzioni sulla base del mio vissuto.
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Scusate l'inciso. :oops: |
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e che vuoi farci sono le solite generalizzazioni sociofobiche categorizzanti |
nell'amore e nel sesso non ci sono tempi e quando è il momento giusto determinate cose vengono naturali
detto questo è pur vero che le prime volte si è tutti impacciatissimi, inutile negarlo: non sai cosa (e come) toccare... e poi tutto finisce in un battito d'ali di una farfalla :lol: alla luce di questo io credo che, ma poi posso pure sbagliarmi, superare i 30 o i 40 senza mai aver avuto un contatto col gentil sesso possa diventare un limite circa possibili relazioni... in quanto c'è troppa differenza di esperienza perche ci possa essere feeling... |
Ecco, le pensi tu. Faresti meglio a cambiare questi pensieri altrimenti potrebbero essere un eterno ostacolo all'azione. A meno che non sia questo lo scopo inconscio: trovarsi una giustificazione per non agire, perché l'agire genera paura. Non è meglio ammettere di avere paura? Io ho paura e lo ammetto, preferisco non agire perché non mi sento all'altezza (ma non per una questione di mancanza di esperienza).
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Alla fine e' tutto soggettivo, sia la bellezza che il carattere
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Bella domanda...
Forse tanti film e serie TV con cui siamo stati influenzati per tutta la vita ci hanno indotto a vedere la vita in un modo che non esiste. Forse lo penso solo perché a me non è capitato. Sono stato grasso, sono stati magro... Sono stato single, sono stato fidanzato... Sono stato uno stronzo da manuale (ottenendo le migliori scopata della mia vita)... Sono stato un perfetto gentleman dolce e premuroso (ottenendo i più grandi calci in culo della mia vita). Ma poi alla fine di tutte le prove non c'è nulla che vada bene per me come nei film. Da solo senza ragazza scleravo... Frequentandone varie in contemporanea (separatamente eh, non ho ancora mai avuto un harem) per compagnia e diletto (con il principale obiettivo di toglierci i vestiti ma senza disprezzare chiacchierate e confronti, quando la tipa ne era in grado) Ho provato a correre dietro quelle che desideravo... Raggiungerle e conquistarle... Per poi scoprire che eravamo totalmente incompatibili e vederle fuggire via a gambe levate. Ecco questa è un po' la conclusione finale... Quando mi interessano non siamo compatibili... Quando non mi lego affettivamente mi annoiano (sesso compreso) ma se sto da solo impazzisco. Io una soluzione non l'ho ancora trovata. Da solo non mi basto... E sento di impazzire. Ma non sono in grado di stare con nessuno o nessuna che mi riesca a sopportare con sincerità e amore. Quindi in attesa di una soluzione (che non credo esista ma non posso smettere di continuare a cercare) cerco di non stare da solo accontentandomi di chi si accontenta di me. Di chi mi critica e mi umilia (più o meno consapevolmente) ma poi non va via. Rimane. E tra un'amarezza e l'altra inganno la solitudine rubando e rovinando la vita a me stesso e a quei disgraziati poveracci che ne fanno parte e non scappano via a gambe levate. |
Quasi tutti fanno così, le mie cugine e cugini si sono accontentati tutti sia fisicamente che caratterialmente, tutti quelli che conosco over 30 over 40 idem. Pochi vedo che non si sono accontentati e hanno ragazze fighe e vanno d'accordo anche caratterialmente.
Per me accontentarsi pur di non restare da soli è una cosa da persone deboli, troppo deboli, e spesso la loro frustrazione rimane lo stesso pure in coppia. Cioè erano frustrati a farsi le seghe a 35 anni in casa con i genitori e la vita di solo casa e lavoro, frustrati lo sono ancora o anche peggio pagando un mutuo e con una moglie/compagna più bollette e cazzi vari. |
Re: Accontentarsi in amore
accontentarsi? forse le persone vogliono troppo ecco perchè parlano di "accontentarsi", l'aspetto esteriore è necessario, ma forse bisognerebbe spostare il focus sull'insieme, sulla persona.
Ma io stesso pecco in questo, della serie predico bene ma razzolo male, si la persona nel globale ma ho degli ideali esteriori circa la donna al di sotto dei quali sarei tanto infelice da preferire essere solo piuttosto...che male accompagnato, una cane che si morde la coda, e intanto il tempo passa... |
Re: Accontentarsi in amore
Credo personalmente che dipenda molto da dove uno vive.
Nel paesino o nel villaggio, cioè dove vige più una mentalità all'antica, penso sia più facile accontentarsi di quello che passa al convento. In città le dinamiche sono diverse. |
Re: Accontentarsi in amore
Minchia che bel necroposting.
Cmq funziona come per il cibo Dipende dalla fame Quando si ha fame infatti si mangia di tutto ed è pure di un sapore piu buono Quando poi la pancia comincia a riempirsi si desiderano cose sempre più sfiziose |
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Re: Accontentarsi in amore
Mi piacerebbe sapere se e come è cambiata la vita delle persone che sono intervenute in questa discussione 12 anni fa 🤔
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La faccio molto semplice e sarò sincero come sempre al 100%, visto il mio status sociale, lavorativo, il fatto che non seguo le mode e non me ne frega nemmeno nulla di esse, se volessi una donna probabilmente anche se riuscirei a trovarla (ma al 90% no) sarebbe una brutta, un cesso, una che non mi piace e dovrei farmela piacere, dovrei poi autoconvincermi, una che magari a vita sociale sta messa peggio. Risulterei uno più normale agli occhi della società perché penserebbero parenti, conoscenti e altri "guarda quello si è fidanzato anche lui, almeno scopa". Cioè dovrei faticare per trovare una che magari la guardo e mi fa anche senso.
Non se ne parla proprio quindi non se ne fa niente. |
Re: Accontentarsi in amore
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infatti riflettevo su come anche le mie abitudini alimentari rispecchino la mia forma mentis. anche il modo di vestirmi. per tante cose, se non posso avere qualcosa che mi piace almeno un po’, preferisco stare senza. non riesco a trovare un portafoglio che mi piaccia e metto i soldi così alla rinfusa nella borsa e nelle tasche da anni. Questo è un tratto da ammorbidire. Io non credo di essere schizzinosa e pretenziosa. Penso di avere avuto delle esperienze significativamente negative che mi hanno lasciato questa ritrosia e questa selettività. E forse, probabilmente, in parte è anche il mio carattere. Se ho fame mangio, se ho freddo mi copro, se ho bisogno di soldi un lavoro lo trovo (?), ma tutta la mia vita è trainata dal leit motiv che preferisco fare a meno (e sto facendo a meno di cose importanti) di qualcosa piuttosto che adattarmi a cose troppo distanti. Ancora una volta: devo fare più esperienze, in vari ambiti della vita, per smussare questo tratto ed essere più realista. (E anche per vivere meglio, in fondo lo so.) |
Re: Accontentarsi in amore
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