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Re: "Dipende da te"
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Re: "Dipende da te"
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Si, hai spiegato e detto tutto molto bene. Dal tuo punto di vista certo. In base al tuo paradigma ideologico. E credo di capire il perchè. Avevi detto che volevi lasciare questo thread. Non l' hai fatto, anzi, questa è già la seconda volta che lo fai e questa volta con una argomentazione ricca e arguta. Il perchè, io, a torto o a ragione, io lo interpeto in questo modo. Non ho molto tempo, ma cerco di spiegarmi. Evidentemente, se sei ritornato e dici "che non ti torna" è perchè in qualche modo quello che dico ti ha colpito. Evidentemente, hai capito, in base alle mie argomentazioni, che la propria condizione non dipende esclusivamente da noi stessi. E questo ti turba perchè incrina il tuo paradigma ideologico. Altrimenti non avresti argomentato così bene il tuo ultimo intervento, il secondo dopo aver detto di voler abbandonare il thread. Forse, dovrei riassumere meglio il tutto. Non so se hai letto la mia presentazione. Io stesso non so leggere le presentazioni degli altri utenti sul forum. Proverò a riassumere. Non è facile, perchè sto lavorando. Fin dall' adolescenza, addirittura prima, durante le scuole medie, mi sono isolato. Credo di averlo fatto perchè ero stufo dei bulli che mi prendevano in giro. Mi sono detto ad un certo punto: "Io chiudo tutti i ponti. Non parlerò più con nessuno". E l'ho fatto. Ho chiuso la saracinesca. Dopo ho capito che non era una scelta giusta. Ma il punto è che, una volta chiusa la serratura, non si apre più. La chiave non si apre più. Ogni contatto sociale, ogni esposizione, è causa di dolore. Non un dolore immaginario. Un vero dolore fisico. Una sofferenza estrema. Benchè uno non voglia, non si riesce a liberarsi da tale stato ansioso. Come un attacco di panico. Il meccanismo è del tutto inconscio. Tale ansia ti impedisce di parlare; ma anche se ci riesci l'interlocutore si accorge subito della tua ansia e tu finisci nel ridicolo. Tutto questo ovviamente non ti fa acquisire abilità sociali e quindi la situazione negli anni peggiora. Anche in situazioni in cui l'ansia non c'è più puoi dire cose ridicole e fare brutta figura. Se si è asperger è la regola; ovviamente non sono sicuro di esserlo. Lavoro al pubblico da 26 anni. Sono un negoziante. Mai avuto problemi a interagire con il pubblico. Conosco il lavoro a menadito. Ho automatizzato il rapporto con la clientela. Parlo bene con i fornitori, con i colleghi, i rappresentanti, i clienti. Questo è un settore difficile. Tanto lavoro, poco guadagno. Quando acquistammo l' attività, nel 1991, non avevamo nulla. Facemmo un mutuo. I primi anni non andarono bene. Nel 1999, in seguito a sfratto improvviso, dovemmo fare un altro mutuo che si aggiunse al primo. Nella nuova abitazione abbiamo ricavato un piccolo fondo che abbiamo usato per attività all' ingrosso. Nel primo decennio del millennio la mia attività decollò ma i debiti erano troppi e i margini di guiadagno su questa tipologia di articoli scarsi. Sono in difficoltà fin dal 2005. La crisi generale venuta dopo ha ovvaimente peggiorato le cose. Ho cambiato sede nel 2012 ma la situazione non è migliorata. Tra 15 giorni inizierò un nuovo trasloco, questa volta nel mio fondo dove non pagherò l'affitto. Senza queste difficoltà aggiuntive la mia condizione psicologica si sarebbe risolta. Sono voglioso di fare e non vedo l'ora di essere nel nuovo fondo. Mi sono pure guardato in giro per cercare un' occupazione da dipendente. Con le conoscenze che ho qualche canches l'avrei, ma essendo occupato non è facile. Lo psicoterapeuta è l'ultimo dei miei pensieri al momento. I miei genitori non vanno nemmeno dal dentista perchè non possono; mi sento in colpa per esserci andato io....... |
Re: "Dipende da te"
Io rispondo: "ti piacerebbe guadagnare molti milioni? Non ce la fai? Beh, dipende da te..."
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Re: "Dipende da te"
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Re: "Dipende da te"
Aliquis, hai perfettamente ragione a dire che il tuo post mi ha colpito, tanto da spingermi a intervenire nuovamente.
Mi riconosco moltissimo nella tua storia, compresi i tratti asperger acquisiti a causa di un isolamento sociale non voluto nell'età dello sviluppo. Purtroppo ciò si coniuga con la tua complicata situazione lavorativa. Io non sono nessuno per dettare le tue priorità, questo spero di avertelo trasmesso. So anche che in certi contesti occuparsi della propria salute, in teoria incombenza prioritaria sopra ogni cosa, diventa difficile. Lol, mi parli del dentista. Ho rimandato dei lavori fino a che ho potuto, rimanendo per due anni con un molare completamente distrutto e il moncherino di un premolare. Rimane tuttavia l'amara constatazione della veridicità del "dipende da te". Il ché non significa che una soluzione c'è. Può anche darsi che ti sbatti un macello e alla fine comunque finisci malamente. Però significa che non possiamo controllare nulla fuorché le nostre azioni. Non è detto che ci sia una possibilità; ma se c'è non ci verrà a suonare al citofono. Il resto dipende da quanto vuoi crederci. Io ho deciso di crederci per un altro anno. |
Re: "Dipende da te"
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Ieri sono pure stato cercato da una ditta. Ma mi hanno telefonato mentre avevo persone in negozio; gli ho detto di richiamarmi ma quando hanno sentito che sto tutt'ora lavorando mi hanno fatto capire che cercano qualcuno che non lavora. Del resto, sono effettivamente impegnato in una operazione complessa, queste saranno le festività più impegnative della mia vita. E' strano trovarsi nella situazione di non avere tempo per motivi di lavoro e allo stesso tempo vivere i disagi materiali di uno che non c'è l'ha. Come ho detto, senza questi problemi io avrei risolto da tempo i miei problemi di socializzazione. Per il dentista, ritengo scandaloso che in Italia non esista il diritto alla salute dentale. |
Re: "Dipende da te"
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Nessuno ti insegna a pilotare. Viene dato per scontato che tutti lo sappiano in modo innato. Per molti invece non è così. Io l'aereo l'ho scoperto, ma tardi. E comunque mi sono sopraggiunti altri problemi. Magari, senza amici non c'è neanche nessuno che te lo possa insegnare.....è un circolo vizioso. |
Re: "Dipende da te"
e' verissimo aliquis , ma a volte anche con amici più in là di tanto non vai ... E cmq sono migliorato molto negli anni, tanti problemi che descrivete così bene non li ho più : il stare in mezzo alla gente non mi crea più imbarazzo e rossori riesco in qualche modo a relazionarmi , ma alla fien resto un introverso che sta bene da solo
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Re: "Dipende da te"
Ma il fatto è che, quando mi sono preparato per uscire di casa e mi sono specchiato, mi sono visto bene con la mia camicia rosa. Sono io che decido che la camicia rosa mi sta bene. Che non è affatto né di cattivo gusto né indice di una preferenza omosessuale (se anche fosse, non ci sarebbe stato nulla di male, purchè fosse stata mia intenzione convogliare quel messaggio).
A me le camicie piacciono celesti. Ritengo giusto che ognuno possa scegliere liberamente come vestirsi senza che gli altri ci mettano bocca. Almeno una volta mi piacerebbe mettermi una camicia rosa anch'io. Senza uscire di casa e con le finestre ben chiuse. :D (Hanry Cavendish insegna. Grande Cavendish!). Tersite, anch'io certi problemi li ho superati. Ma me ne sono sopraggiunti altri. Se non li avessi starei bene da solo. Ma la prospettiva di rimanere del tutto solo (ancora non lo sono) con tali problemi è abbastanza spaventevole, come ho detto in un altro thread. Per ora tutti i tentativi che ho fatto sia per venire fuori dai problemi che di trovare una compagnia giusta (non una qualsiasi) sono falliti. Nonostante tutto, io mi sento attualmente su di morale lo stesso. Mi sento nel giusto. |
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