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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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E quindi il passato che conta? Io parlo del presente, se vuoi parliamo anche del passato. Ma nel presente tutte queste problematiche ruotano intorno ad un gap di valore sessuale medio tra donne e uomini. Le coppie non fanno figli perché si mettono insieme in tarda età e perché non hanno fiducia uno dell'altro, dal punto di vista del survival value. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
A me è capitata, invece , una cosa diversa .
Stanza da tre postazioni, arriva una new entry. Dopo neanche una settimana la nuova mi chiede " ma tu come hai fatto finora a stare in stanza con uno che non dice mai una parola ? " e scoppia in lacrime senza tregua. Sono rimasta lì come un ebete . Per me il collega era semplicemente di poche parole , per lei era invece assolutamente destabilizzante. Questo per dire che i silenziosi, chiamiamoli così , possono indurre reazioni molto diverse. |
Reazioni diverse che vanno dal molto negativo al neutrale, non è che diventi popolare e simpatico a tutti parlando pochissimo
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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Invece a parti invertite, rompono le scatole, pretendono l'interazione. Io le persone così faccio fatica a capirle |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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In queste situazioni siamo noi a essere in difetto. |
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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Esempio: una studentessa dell'università di Cambridge, di famiglia ricca, che passa le sue giornate all'università, è più probabile che finisca per accompagnarsi con un muratore o con un altro studente di Cambridge? Vi siete mai chiesti perché i medici tendono ad avere partner medici? Passano le proprie giornate all università insieme, in ospedale insieme... è ovvio che alla fine è più probabile che trovino lì il/la prio/a partner. Una che fa l'estetista cosa ha in comune con un cardiochirurgo? Poi che ci siano persone che vofliono il partner ricco é innegabile ma nella maggior parte dei casi è una scelta data dalle ovvie circostanze. Io non ho interesse ad avere figli, non ne sento il bisogno, ho sempre detestato i bambini. È una mia decisione e sarebbe la stessa indipendentemente dalla persona che sta con me. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Prova ad avere li persone vicino che tutte le 8 ore Pam Pam Pam Pam a raffica, senza mai fermarsi. Dopo un po' ti viene il mal di testa e oltretutto non riesci a concentrarti su pensieri tuoi, e non hai voglia di sentirti cose di cui non ti frega nulla, tutto il tempo, Pam Pam pam |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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La tua opinione è la tipica posizione anarcoide di chi cerca di contrastare la prosaizzazione del sesso, di chi ama definire delle tendenze. Purtroppo le tendenze esistono, altrimenti io avrei lo stesso successo sessuale di Cristiano Ronaldo. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
vabbè, per me la tizia aveva serissimi problemi di natura psicologica , era un po' stralunata, lo sguardo perso .Non ho un buon ricordo di lei, mi faceva solo tenerezza perché cercava in me solidarietà per un problema che io non riuscivo proprio a vedere
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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Capisci cosa intendo? |
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Per me è vero che i simili frequentano i simili a livello di istruzione e reddito, però come dice l’articolo c’è proprio una preferenza marcata per trovare qualcuno almeno allo stesso livello.
E se pensiamo che molti incontri avvengono online vuol dire che appena ti chiedono che lavoro fai ti stanno mettendo alla prova. Magari la conversazione si arena proprio per quel motivo, o perché in quel momento non hai lavoro e percepisci rdc. Per cui è molto più complessa della storia che dicono le soubrette quando chiedono loro perché frequentano sempre registi, manager e non manovali o commessi . Loro ti rispondono sempre che stanno in mezzo a quella gente per cui è normale, come se la vita fosse divisa in compartimenti stagni e non esistesse internet per conoscere le persone. La verità è anche un’altra, ovvero vogliono qualcuno migliore di loro , ed è difficile stare al passo in una società dove ormai le donne si laureano e occupano posizioni di rilievo. |
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Perché nel secondo caso se ha pure il coraggio di lamentarsi è pazza, nel primo potrei anche capirla, anche se non condivido il fatto che se ne vada a lamentare, sono problemi suoi se si annoia. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Però tutti hanno i loro problemi e i loro pensieri, ma quelli gravi non sono tanti e chiunque ti comprende se in quei momenti sei di poche parole. Invece essere costantemente pensieroso e preoccupato al punto da arrivare a starsene sempre zitto non è normale, infatti noi qualche problema psicologico ce lo abbiamo. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Non li capirò mai alcuni soggetti |
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Battute a parte... la comunicazione non potrebbe risultare in qualche caso anche in partenza priva di elementi (non verbali / paraverbali) che preoccupano l'altro? La presenza dell'altro (mettiamo uno che non si conosce bene) già in quanto tale attiva reazioni di difesa? Cioè mettiano che io stia in una stanza con uno/a, se il mio comportamento è neutro e idem il suo, non traspare qualche segnale di turbamento, in teoria non ci dovrebbe essere imbarazzo se non si parla. O forse è necessario in qualche modo comunicare interesse (anche se solo di facciata) per l'altro? |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Lo dice qualunque libro di storia che si basi su dati sicuri. L'idea che stiamo precipitando in una spirale di violenza senza fine è frutto di una prospettiva distorta propagata dai mezzi di comunicazione di massa e da un politica che deve giustificare la propria esistenza e non ha altri modi per farlo. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Conoscete il calciatore de bruyne? Da piccolo l’hanno preso in una squadra belga ed è andato da una famiglia convenzionata con il club.
Lui era un ragazzino introverso, però giocava , studiava , non dava problemi Arriva l’estate saluta tutti e torna a casa …al momento di tornare da questa famiglia chiamano la mamma e le dicono al telefono che suo figlio non spiccica parola, è troppo timido, introverso e che non lo vogliono più ospitare. Allora lui poverino trova un’altra sistemazione e in una partita mette a segno 5 gol, a ogni gol esplodeva di rabbia pensando a quelle parole che rimbombavano nella mente di un ragazzino. Poi è diventato il fenomeno che conosciamo, però ha sofferto molto per il carattere |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Non riuscite a dire nulla. |
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Adesso viviamo una situazione di tranquillità, però in futuro non è detto che non si tornerà al caos Facendo un paragone non so se l’Italia degli anni 1980 sarà più violenta del”‘Italia del 2080. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
a me è successo più di una volta che mi dicessero o facessero capire che ero troppo silenzioso per i loro gusti.
una volta ero in vacanza con amici, andiamo a casa di altri italiani e me ne stavo lì per i fatti miei a bermi una birra mentre loro parlavano e fumavano. a un certo punto il proprietario dice davanti a tutti: ma il vostro amico non parla, ha qualcosa? un'altra volta ho lavorato qualche giorno con una donna che conosceva mio papà e più avanti ho saputo che gli disse di me: eh, tuo figlio certo che è un chiacchierone... una volta in macchina con un amico e due che non conoscevo, quello che guidava dopo avermi studiato per un po' ha detto: tu sei un tipo che parla poco. almeno lui non pareva averlo detto in maniera negativa, però un complimento di certo non è. anche in palestra c'era uno che disse a mio fratello che non parlavo molto con il tempo sono migliorato per fortuna, ma se sono stanco non parlo tanto per parlare. |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Ho notato che spesso non sanno proprio nulla di argomenti un po' più complessi delle loro stronzate che dicono, quindi non si pensi che loro parlino di chissà quali segreti di fatima o discorsi complessi ed erudito. La differenza è che loro non hanno blocchi a socializzare con gli altri, 2 o 3 cazzate e ridono come gli scemi, ma non è che sento chissà quali discorsi importanti quando sono in mensa al tavolo. Spesso prendono per il culo chi non è presente. E quindi, voglio dire, che mi sembra assurdo che scassano le palle a chi vuole stare sulle sue. Non sono tutti dei cazzari spara cazzate da festini e pasticcini, io non ci tengo proprio a fare il pagliaccio che ride sempre e ironizza su tutto, primo perché non è nel mio modo di essere e di fare, e poi perché non mi interessa proprio |
Re: Articolo di la Repubblica conferma quello che diciamo da anni
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Se uno non è estroverso e aperto viene visto come strano, come uno che probabilmente ha qualcosa, che non partecipa a feste e battute |
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Quando stanno con uno sparlano di un altro e viceversa. Chissà se sparlano anche di me, di solito sto simpatico alla gente, ma non si sa mai. Comunque si per la maggiore sparano cazzate su cui ridere e scherzare, ma è così che si passa il tempo, non nego che anche io lo faccio, due chiacchiere leggere ci stanno secondo me, basta essere seri quando è il momento. |
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