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Re: "Trovatevi un lavoro"
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Tra l'altro la mia era un buco ricavata da uno sgabuzzino, ci mancherebbe che fossi pure assieme ad altri. La coppia sposata condivideva una stanza doppia, e ce n'era anche un'altra di coppia che viveva lì, per il resto ognuno aveva la sua stanza. Non sei in un B&B, sei in una casa in cui ti affitti la tua stanza. Li chiamano "flat". |
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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Non mensili come qui. Mi pare che fossero circa 250 sterline a settimana o qualcosina in meno, ma non sono sicuro. Mi ricordo che per la mia stanza pagavo 150 sterline a settimana, e mi rimaneva abbastanza per farmi la spesa, l'abbonamento mensile alla tessera per i mezzi ecc. |
Lo stesso vale per me. Però non penso di essere in grado di fare lavori come l'elettricista data la mia estrema imbranataggine, ma neanche l'informatico perché richiede uno sforzo mentale che non riesco a reggere.
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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Esaurimenti nervosi, gente che si è licenziata per disperazione... è già dura per persone che non soffrono naturalmente di problemi di ansia, ma per chi come noi è predisposto a certe problematiche ho paura che possa essere devastante. Cioè, se è quello che vuoi te lo auguro, ma non sono sicuro di augurarti il bene. Lì il rispetto della vita umana è proprio l'ultima cosa, so che ti cronometrano il tempo che ci impieghi per preparare una consegna e ti vengono a chiamare pure in bagno se pensano che tu ci stia mettendo troppo. Magari non sarà così in tutti gli stabilimenti ma queste cose sono documentate, si sono viste spesso inchieste che hanno raccontato questi episodi. Forse a questo punto sarebbe quasi meglio un lavoro in cui puoi avere un minimo di rapporto col pubblico ma senza tutta quella pressione addosso, o almeno questo è il mio pensiero. Certo, più facile a dirsi che a farsi (o a trovarsi) però un ambiente come quello di Amazon a me farebbe paura. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
Comunque secondo me tu ti sottovaluti tantissimo, spezzata.
Non posso conoscere la tua situazione personale e famigliare, e ovviamente non mi permetto nemmeno di parlarne, ma quando fai riferimento alle tue capacità e alle tue facoltà secondo me sei troppo severa. Si vede da come scrivi e soprattutto da ciò che scrivi che sei una persona intelligente. Io in questo momento sto studiando per diventare sistemista di rete ma fino al 2020 ho sempre lavorato, e di idioti incapaci di fianco a me ne ho avuti a carriolate. Gente che non saprebbe disegnare una "O" con un bicchiere, eppure lavoravano da anni. Magari sapevano fare quelle 3 cose in croce e oltre a quelle non andavano, eppure stavano lì. Allora una persona come te che dice "non avrei le capacità per formarmi" sembra quasi un ossimoro, fidati che i ragionamenti che fai tu molta gente che lavora non sarebbe in grado neanche di leggerli. Non dico di comprenderli eh, dico proprio leggerli. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Una persona intelligente è tale perchè ha la mente aperta, e una mente aperta ti permette di apprendere più facilmente rispetto ad altri. Tutti dobbiamo imparare, pure i più bravi partono senza sapere un accidente di quello che poi andranno a fare. L'ansia è una zavorra che conosco bene anche io e che ci porteremo sempre, se aspettiamo che se ne vada per fare qualcosa allora non la faremo mai, ma una persona che scrive come te e che esprime i concetti che esprimi tu non può essere una incapace di formarsi. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Io col computer me la cavicchio eppure quel poco che sapevo non mi è servito praticamente a nulla, tutto quello che sto apprendendo lo sto apprendendo da 0. Ha a che fare principalmente con la configurazione di reti, configurazione di router, switch e robe così. Di "fisico" non c'è nulla o quasi, quindi di hardware, è tutto da remoto. Poi, sempre ricollegandomi al discorso di cui sopra, al corso assieme a me ci sono anche un paio di tizi che non sono capaci neanche di aprire Chrome, che quando devono aprire un file non sanno nemmeno che bisogna cliccarci sopra 2 volte e che in sostanza rallentano tutti gli altri perchè non capiscono mai niente. Una volta l'insegnante in un momento di pausa (loro non erano presenti) ci ha detto che di gente come loro ce n'è a pacchi anche nelle società che si occupano di networking. Quindi vedi cosa voglio dire? Se ce la fanno soggetti come questi, figurati se non puoi farcela tu. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Io ho avuto una famiglia che il termine "supportiva" credo sia l'ultimo che potrei utilizzare per descriverla. In particolare mio padre, da cui ho passato l'infanzia a prendere botte e l'adolescenza a subirne oppressioni, prevaricazioni e sminuimenti. Tu di tanto in tanto accenni cose di questo genere, per questo mi sono permesso di dirti che capisco come ti senti perchè ci sono passato. La nostra insicurezza, la nostra ansia, il nostro senso di inadeguatezza derivano principalmente da questo aspetto qui, sono sicuro di questo. Però allo stesso tempo mi ritengo una persona intelligente e credo di saperne riconoscere una quando la vedo (o la "leggo", come nel tuo caso), per questo dico che secondo me ti sottovaluti troppo. Le tue ansie e le tue insicurezze sono intrinseche e non ne sei responsabile, però sei responsabile della tua intelligenza perchè di certo te la sei anche costruita. Allora evitare di fare una cosa perchè si pensa di non essere capaci in partenza diventa un limite che ci poniamo noi, e se siamo noi i primi a metterci i bastoni tra le ruote poi di certo non sarà la società ad aiutarci. Vuoi provare a fare l'elettricista? (Adesso dico una cosa a caso, non concentrarti sull'elettricista, è solo per fare un esempio) Bene, potresti vedere se esiste un corso per elettricisti e provare. Se vedi che non ci capisci nulla allora ok, evidentemente non fa per te, ma magari potresti accorgerti che invece la cosa ti è chiara e ti piace anche. Più o meno questo è stato l'approccio che ho avuto con il corso da sistemista di rete. Ho passato le prime 2-3 lezioni a chiedermi di che caspita stesse parlando il tizio lì alla cattedra e chi me lo avesse fatto fare, non ci stavo capendo nulla :mrgreen: Poi invece è diventato tutto più chiaro, tutto più semplice, e ad oggi sono uno di quelli che vanno meglio nei test e nei laboratori. Allora lascia che i limiti te li pongano le cose che affronti, non tu stessa. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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La sfiga ha voluto che il mio contratto scadesse proprio a marzo, cioè proprio nel momento-clou del lockdown in cui era tutto chiuso e nessuno lavorava. Chiaramente non me lo hanno rinnovato. Da allora sono disoccupato, al netto di qualche lavoretto saltuario di tanto in tanto assieme ad un mio amico. A dicembre un mio ex collega (anche lui disoccupato) mi ha accennato a questa possibilità del corso come sistemista di rete CISCO, io non ne avevo mai nemmeno sentito parlare. Ho valutato, mi sono informato, e alla fine ho deciso di provarci. Il resto è quello che ti ho raccontato nel post sopra. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
io proverei a a cercare nel nord italia, per non subire lo shock della lingua.
oppure preparerei qualche concorso pubblico che in caso di esito positivo comporterebbe un trasferimento. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Il corso è quasi finito, poi avrò un esame per prendere la certificazione e a quel punto spero anch'io che mi porti a qualcosa di concreto. Capisco quello che dici e mi dispiace davvero, in effetti non è semplice come situazione. Il "ricatto" a cui ti sottopongono è insostenibile e anche dannoso direi, perchè mi pare evidente che ti porti a reagire in maniera contraria. Però posso dirti anche una cosa: se decidi di frequentare un corso e formarti su qualcosa, poi non sei per nulla obbligata ad intraprendere quel tipo di professione. Magari decidi di frequentare il corso come sistemista di rete ma poi chi ti obbliga a fare quel lavoro? Non sei mica costretta. Potresti anche frequentare, terminarlo, alla fine prendere l'attestato o la certificazione che ti danno (che comunque può sempre far comodo, si dice che "fa curriculum") e poi sarai tu a decidere il da farsi. Cioè, quello che voglio dire è di non aggiungere tu stessa un ricatto a quello a cui già ti sottopongono. Quando dici "se inizio il corso, poi non so se posso ritirarmi" allora io ti dico che non c'è motivo di ritirarsi, il corso non ti sottopone a nessun tipo di pressione o di obbligo. Vai lì, lo frequenti, cerci di capire, studi, e poi alla fine quando hai terminato avrai sicuramente le idee più chiare. Quello che hai fatto, che immagino fosse in ambito sanitario, già era più rognoso perchè appunto se poi devi avere a che fare con potenziali malattie o infezioni allora ti capisco, darebbe fastidio anche a me. Ma un corso come sistemista o un'altra cosa che abbia a che fare con il computer o con un'applicazione tecnica non ha tutti questi sbattimenti. Tra l'altro ormai li fanno quasi tutti da remoto, io ce l'ho il lunedì e il mercoledì e lo frequento comodamente da casa su zoom. Non hai nemmeno il disagio di dover andare lì e frequentare gli altri studenti. Potresti farci un pensierino, io te l'ho buttata lì. I ricatti e le pressioni a cui sei sottoposta sono tanti e mi dispiace veramente, anche su questo posso capirti perchè mio padre era più o meno simile sotto tanti aspetti, quindi il miglior consiglio (se lo accetti) che posso permettermi di darti è di non aggiungerti da sola altra pressione a quella a cui già sei sottoposta. Quote:
E' quello il periodo in cui fui vicino a tentare il suicidio, è per questo che ti ho scritto. Andai a Londra perchè ero arrivato al limite della sopportazione, fossi rimasto un altro po' nel mio ambiente forse ora non sarei nemmeno qui a risponderti. Ti auguro di non raggiungere quel punto di rottura e di riuscire a sbloccarti un po' prima, perchè poi la maggior parte delle volte sembra di dover fare chissà quale passo mentre invece se si affrontano uno alla volta non sono poi chissà cosa. Quando sul forum "Sognando Londra" mi dicevano: "Prima ti devi trovare una stanza, poi vai al job center, poi aspetti la national insurance, poi inizi a girare e consegnare CV..." Ti giuro, mi prendeva lo scoramento. Tra me e me pensavo che era troppa roba, che non ce l'avrei mai fatta, che era troppo complicato. Poi invece ho fatto tutto, un passo alla volta come è più logico fare, ma l'ho fatto. Quindi anche qui, non ti credo quando dici che non ce la puoi fare nel mondo là fuori, credo invece che tu sia fortemente convinta di non potercela fare, esattamente come lo ero io quando leggevo tutto quello che dovevo fare per trasferirmi a Londra. Ti serve una leva, qualcosa che ti faccia scattare, una motivazione... che per me fu l'orlo del baratro, l'istante in cui mi accorsi che non avevo il coraggio di premere sull'acceleratore e andarmi a schiantare con la macchina (che poi, pensa che morte da idiota che mi sarei riservato...) ma che allo stesso tempo non potevo più andare avanti così. Sei intelligente, spezzata, scusa se te lo ripeto ma è la verità. L'intelligenza è una fortuna, un merito, ma anche una responsabilità, perchè da una persona stupida posso anche accettare che mi dica che non ha i mezzi. Da una persona come te invece faccio più fatica, perchè si capisce che non è vero. Non diresti quello che dici se non fossi intelligente, non esprimeresti determinati concetti, non avresti le idee che hai. Quindi sì, lo so che le mie parole ti sembreranno vuote, ma tu i mezzi li hai. Sono "solo" offuscati da tutte le tue paure, insicurezze e senso di inadeguatezza, che sono tutti demoni che io conosco molto bene. Ma fatto il primo passo, poi si fa pure il secondo, poi il terzo e così via. E' sempre il primo quello più complicato. |
La fame, il non vedere prospettive ti porta a fare cose folli, purtroppo è così.
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Re: "Trovatevi un lavoro"
Avessi avuto almeno un uomo nella mia vita durante la mia infanzia e adolescenza, che so, un padre, un fratello o una scuola non tutta al femminile, mi avrebbero magari indirizzato verso le materie informatiche o matematiche e a quest'ora rientrerei nei lavori che mancano
Vabbè che se avessi il lusso di scegliere sicuro non andrei nella Perfida Albione ma nel Nord Europa |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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Forse se andavo a fa' la "shampista" a quest'ora avevo un lavoro e pure na casa... e la beffa è che col passare degli anni uno diventa sempre meno credibile volendo anche pensare di iniziare da zero un percorso... che cazzo inizi a 30 anni? con convinzione medio-bassa dovuta appunto al non aver potuto "sperimentare".. uno non conosce manco cosa può piacergli e cosa no, rischia di fare altre cazzate... tempismo stravolto, e non si rientra manco più in garanzia giovani (per cui se vuoi fare quegli stessi corsi te li devi pagare...) |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
Molti giovani sono demotivati. Conosco diversi over 30 che non lavorano e la cosa che accomuna tutti é che son stati lasciati dalla fidanzata oppure non l'hanno mai avuta. Quindi chi glielo fa fare di lavorare se non si hanno ambizioni matrimoniali? Tanto di fame non morirà mai nessuno...
Anche io sono un incel eh, però lavoro per il semplice motivo che se non lo facessi mi sentirei sporco, e sarei ancora più insoddisfatto di ora... Ecco io invidio le persone su citate che stanno messe male dal pdv lavorativo ma hanno la capacità di fregarsene. Sono loro i veri eroi, io sono solo uno schiavo del sistema, pagatore di tasse e succube del capitalismo. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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io se finalmente trovassi un lavoro per accedere al quale non devi fare salti mortali e che non mi faccia maledire me stessa ogni mattina avrei svoltato, potrei sfanculare i genitori tossici che mi ritrovo e cercare di ottenere la sistemazione che desidero e stare tranquilla, e mi andrebbe benissimo così non mi servirebbe per forza una persona con cui condividere la vita... (al massimo posso prendere in considerazione di avere coinquilini per smezzare le spese, ma il rapporto appunto si limiterebbe a questo) |
Re: "Trovatevi un lavoro"
eh ma lavorare ti permette almeno di pensare ad una forma di autonomia... mantenersi coi soldi/a casa dei genitori per me significa non avere autonomia, è quello che mi fa impazzire... per me il non essere autonoma è una condanna, vbb ma per carità questo vale appunto per me
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Hai difficoltà ad avere storie o ne hai mai avute? Perché se hai difficoltà una volta superato il tarlo del lavoro ti fisserai sulle relazioni, quasi certamente. L'essere umano per natura è perennemente insoddisfatto, non si accontenta, cerca nuovi stimoli. Il lavoro è un problema ben più grande delle relazioni, quello in qualche modo devi averlo, non puoi farne a meno, per cui è normale che abbia la priorità nella tua testa, anche io stavo così fino a qualche anno fa, pensando "eh se almeno avessi un lavoro fisso sarei contento", ora ce l'ho e la frustrazione si è spostata in un altro campo della vita. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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infatti no, non ho avuto storie significative (anzi diciamo proprio che non le ho avute), ma io questa non la vedo come una "difficoltà", a differenza del tuo punto di vista |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
La mia paura non è solo del lavoro in se, dello sbagliare etc. È proprio dovermi confrontare ogni giorno con le persone e rimanere calmo senza avere quella voglia di allontanarmi, il dover parlare anche quando non mi va, il dover avere una routine rigida, in generale non poter avere la mia safe zone a portata di mano. Poi senza skills sociali, senza parlantina, con la depressione cronica, dove voglio andare? Finchè sono qua nella zona safe posso anche fantasticare, ma all'azione, essere li di persona immersi nel mondo è un'altra storia, dove la gente ti calpesta perchè nessuno sa cosa hai in testa, alla gente non interessa nulla, vedono "quello nuovo timidino" e tra di loro dicono "sto qua è un pò un coglione" "poraccio è scemo". Il non sapere che gente avrò di fronte, il dover fronteggiare gente che a me non piace, il dover risentire le prese in giro, le domande scomode, la stanchezza, il nervosismo...
Tutto questo e mi viene detto ogni giorno "non hai voglia di fare un cazzo, vai a lavorah". Eh si non ho voglia, vero? Potessi essere un'altra persona con tutta la dopamina in circolo e non essere un apatico che si trascina e che ha paura degli altri, lo farei lavorerei come un matto avrei una macchina, una partner, una vita... E invece :testata: |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Io sto cercando di mettermi in proprio come giardiniere, un paio di giardini ce li ho già ma con solo due non puoi comprare un furgone e attrezzature professionali, ne servono almeno il doppio.
Per ora mi carico la punto, la gente comunque mi sta chiamando ma nessuno vuole tirare fuori i soldi, manco gli chiedessi 40 euro a ora. |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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esempio ultimo: volevo stare da sola a casa sti giorni per preparare un concorso anzichè partire qualche gg al mare, e lei mi ha detto che da sola mi sarei impigrita, non avrei cucinato (in effetti mi fa schifo cucinare ma cmq me la cavo) insomma non mi sarei "curata" mentre andando in una località al mare avrei cambiato aria e alla fine mi sarei preparata ugualmente... e io alla fine mi sono convinta, sbagliando... perchè alla fine ho perso dei giorni, non mi sono concentrata e tutt'ora non lo sono, e sono depressa per questo e in tutto questo chi è la stronza idiota? io ovviamente |
Re: "Trovatevi un lavoro"
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Re: "Trovatevi un lavoro"
"Mi aiuterebbe di più se mi dicesse cosa effettivamente va fatto per trovare un lavoro, come fa a non capirlo?". Verissimo, il problema è che chi ti dice "trovati un lavoro" nella maggior parte dei casi non intende affatto aiutarti, vuole solo farti notare che disprezza il modo in cui vivi, cioè senza lavorare, mentre lui un lavoro ce l'ha. Stare ad ascoltare queste persone non porta a nulla.
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Re: "Trovatevi un lavoro"
È sinonimo di “andate a fanculo”. Mi sembra abbastanza facile
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Re: "Trovatevi un lavoro"
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E io infatti fino all ultimo giorno che potrò prosciughero denaro a questo governo ladro e infame,aspettando l'offerta congrua o non congrua..
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"Trovatevi un lavoro"
Le facesse a suo figlio ste ramanzine, comunque lo avrà detto per spronare anche te visto che immagino ti abbia visto crescere e ci tiene.
Personalmente ho un lavoro e sono indipendente da quasi 10 anni ma è sempre stato un incubo e non ci si abitua mai, perché devi avere a che fare con gli altri il cui 99% è normale e ti senti una sottospecie fallita, al contrario di quando studiavo. |
Lavorare è una gran rottura di coglioni, forse se lavori in proprio e fai qualcosa a te gradevole è meglio e pesa molto meno ma oggi c'è molta depressione ovunque.
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Re: "Trovatevi un lavoro"
Purtroppo le persone in generale oltre ad essere cattive hanno una mentalità radicata, ovvero: Sei giovane? Non lavori? Questo automaticamente per loro significa che la colpa è tua e ti devi dare da fare. Scaricano sempre tutta la responsabilità sulla vittima ed hanno l'invidia sui giovani, si mettono in competizione e si sentono meglio di te e poi generalizzano dicendo che tutti i ragazzi sono uguali. Se lo vuoi un consiglio non metterla sul personale, persone così sono soltanto sciocche che non valgono niente, se un giorno si trovano loro in mezzo alla strada allora capiranno tutto.
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