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-   -   La questione maschile e come discuterne (video interessante) (https://fobiasociale.com/la-questione-maschile-e-come-discuterne-video-interessante-71482/)

Warlordmaniac 28-05-2020 12:30

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2454006)
Avranno anche altre insicurezze alla base, oppure saranno insicuri ma "solo" in quel determinato ambito.

Infatti, non avevo ancora letto

Bluevelvet93 28-05-2020 12:31

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Bè, ma non è comunque così semplice. Se io so di essere una sega in tot ambiti è chiaro che poi affronterò un nuovo ambito essendo influenzato negativamente da quelli precedenti, che pur magari non attinenza alcuna con quello nuovo.

Warlordmaniac 28-05-2020 12:35

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2454068)
Bè, ma non è comunque così semplice. Se io so di essere una sega in tot ambiti è chiaro che poi affronterò un nuovo ambito essendo influenzato negativamente da quelli precedenti, che pur magari non attinenza alcuna con quello nuovo.

O magari ti dà più motivazione.

claire 28-05-2020 12:58

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2454063)
Io concepisco l'autostima solo in riferimento allo specifico ambito, non un'autostima generale. tant'è che ne ho già parlato quando dovevo far capire al Forum che la timidezza non esiste. Per fare il karaoke non serve essere normodotati a livello sessuale, per fare uno spogliarello già un po' di più eh.

Io non ho una bruttissima voce o comunque non ho complessi sulla voce, eppure il karaoke non riuscirei mai ad affrontarlo.
Allo stesso modo non ho complessi fisici più grandi di altre persone che gli spogliarelli li fanno e io non li farei mai, nemmeno se avessi la certezza che tutti mi urlino figaaa gnoccaaa :D

Tu vedi la timidezza solo come esito di un complesso che si ha su un determinato ambito?
Se fosse così, chi trema quando firma avrebbe complessi sullo scrivere.Mah
C'è qualcosa di più complicato alla base di una timidezza/ fobia, e la fobia spesso non riguarda solo gli ambiti in cui ci si sente carenti.
Io ad oggi ho una discreta autostima, sono quasi narcisista, ma la fs e la timidezza non migliorano, anzi.
Una fobia è una paura irrazionale che a volte deriva da un evento traumatico( il cane mi ha morso=ho fobia dei cani) ma a volte no.
Hai mai avuto un attacco di panico?
Ti può venire mentre sei seduto sul divano a guardare la TV, senza che tu stia consciamente in quel momento pensando a nulla di brutto o pauroso.
La mente è complessa, è complessa anche la timidezza con tutte le sue sfaccettature, da timidezza lieve a panico sociale.
Cioè qui siamo a negare la timidezza, ma di che parliamo, boh.

Da'at 28-05-2020 13:44

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Comunque Claire non escludere tout court l'opzione spogliarelli, ti ci vedrei tanto come performer Burlesque.

~~~ 28-05-2020 14:11

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2453959)
Secondo me invece c'è il dogma contrario che in pratica questa cosa non creerebbe alcun disagio.
Poi anche quest'altro discorso della vita con gli altri si fa sempre, ma a me infastidisce, cosa c'entra con la sfera sessuale e sentimentale? Se uno sta con gli altri, avesse relazioni, amicizie, non potrebbe soffrire lo stesso per l'esclusione da questa sfera? Uno che sceglie ed è convinto di fare il prete magari poi sta bene, ma altre persone no.
E' questa incomprensione qua che a me fa girare spesso le scatole. Son questi discorsi qua che non comprendono, che vogliono mettere a posto tutto con quattro parole, che in pratica non comprendono nulla perché consistono nella solita pacca sulle spalle col solito "c'est la vie".
A me questi discorsi finto-comprensivi mi irritano, non so agli altri che effetto fanno, ma a me irritano.
Tanto tutto alla fine è una conseguenza delle dinamiche tra noi e il mondo esterno, detto questo cosa si dovrebbe concludere? Per me niente, è quasi vuota questa cosa.
Io dico, supponiamo anche che non ci sia nulla da fare, ma alla fine almeno comprendere che l'altro non se la passa bene, ecco... Ma proprio uno non ci arriva. Si dirà che è una cosa inutile, no, invece per me questo non è del tutto inutile, almeno un canale di comunicazione lo apre.
Spesso uno non solo sta male, ha attorno anche persone che coninuano a negare il fatto che stia male. Non dovrebbe star male perché tutto è regolato dalle dinamiche tra se stesso e il mondo?
Cosa c'entra questa cosa con l'altra io non lo afferro.

Non ho mai negato che la persona possa stare male.
Mi riferivo a quando si scarica la responsabilità della propria solitudine e sofferenza su, genericamente, "le donne".
Non c'è niente da mettere a posto con quattro parole. Sono situazioni complesse nel senso che dipendono da tanti elementi, circostanze di vita, caratteristiche personali e sociali etc. Se mai è la teoria del video che taglia coll'accetta e in quattro parole scarica la responsabilità sulle donne. Poi dipende dalla visione che uno vuole avere, se a uno gli piace (o crede nel-) la visione da "mercato" seguirà quella. Se si hanno valori diversi è inutile discutere, se non si crede ai sentimenti, all'umanità ma si vede tutto con criteri da economia delle relazioni/biologia. [Non mi riferisco a te ma parlo in generale. Chi è cinico si faccia la sua pernacchia e tiri dritto. Secondo me così si vive male, guardando all'altro sesso come ad un avversario, un nemico, guardando l'altro con cinismo e distacco (alla fine è una difesa della mente come un'altra più che una visione lucida della realtà), ma se qualcuno alla fine trova la "pace" vivendo così sono fatti suoi. Il problema è quando poi si sparge negatività che attecchisce su chi vive in una situazione di sofferenza e con uno stato mentale già indebolito e alterato rendendolo incline a scivolare in un abisso di pensieri negativi e distorsioni mentali.]

XL 28-05-2020 14:30

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2454089)
Allo stesso modo non ho complessi fisici più grandi di altre persone che gli spogliarelli li fanno e io non li farei mai, nemmeno se avessi la certezza che tutti mi urlino figaaa gnoccaaa :D

Ma il motivo per cui non li faresti mai quale sarebbe? :nonso:
Può essere che la tua paura non è legata all esito della performance ma magari al fatto che daresti un immagine di te che non desideri dare.
Ad esempio non è che delle donne non fanno le pornoattrici amatoriali solo per paura di non essere all'altezza della performance, ma anche per paura di esser giudicate male dalla buona societá in altri sensi.
Con un minimo di riflessione si riescono ad afferrare a grandi linee questi motivi.

Masterplan92 28-05-2020 14:52

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2453295)
Compresi alcuni che invece questa possibilità attualmente ce l'hanno?
E le donne invece, sono tutte meritevoli di procreare per te?

Ovviamente si :mrgreen:

claire 28-05-2020 15:40

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Da'at (Messaggio 2454113)
Comunque Claire non escludere tout court l'opzione spogliarelli, ti ci vedrei tanto come performer Burlesque.

Il burlesque è maschilistah!!!

claire 28-05-2020 15:45

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2454141)
Ma il motivo per cui non li faresti mai quale sarebbe? :nonso:
Può essere che la tua paura non è legata all esito della performance ma magari al fatto che daresti un immagine di te che non desideri dare.
Ad esempio non è che delle donne non fanno le pornoattrici amatoriali solo per paura di non essere all'altezza della performance, ma anche per paura di esser giudicate male dalla buona societá in altri sensi.
Con un minimo di riflessione si riescono ad afferrare a grandi linee questi motivi.

Nono, togliendo quello dico.
Lasciando stare il fatto che li farei o no, proprio NON ce la farei, nemmeno se sognassi di fare la cantante o la spogliarellista.
La volontà o i gusti o lo stile di vita non c'entrano nulla quando si hanno attacchi di panico, le cose non le fai perchè non ci riesci punto.
Non riesco nemmeno a fare una parte importante del mio lavoro e altre cose che mi piacciono e che rispecchiano l'immagine di me che voglio dare.
Tipo guidare.Poi anche il karaoke, sarebbe bello!


Se persone che stanno in forum, attivi, da lustri, ancora non hanno afferrato cosa sia una fobia, il panico, la timidezza eccetera, e che bisogna ancora dare spiegazioni, c'è qualcosa che non va qui.
Io capisco che alcuni possano provare solo disagio e non arrivare al panico, o che capiscano fino alla timidezza ma non afferrino la fobia(anche se non è difficile, tutti conosceranno qualcuno che ha la claustro o l"aracno...),ma che si venga a dire che sei fobico in una situazione ad altissima esposizione perché sei moralista e non ti vuoi spogliare, io boh.

Warlordmaniac 28-05-2020 17:35

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
No, Claire, in effetti non capisco. Stai dicendo che stai male perché sei malata, invece secondo me uno sta male perché ha un preciso virus o a causa di un'infiammazione.

Questo invece è un tratto della pagine Wikipedia di Ariana Grande:
Ha altresì ammesso di avere sofferto di disturbi da stress post-traumatici e disturbi d'ansia a seguito dell'attentato di Manchester del 22 maggio 2017.[213][214] Ha raccontato sui social media di essere quasi scappata durante la sua performance nella trasmissione A Very Wicked Halloween del 2018 a causa della sua ansia.[215] Ha poi dichiarato di aver ricevuto cure da professionisti di salute mentale per più di un decennio da quando i suoi genitori hanno divorziato.[216]

Masterplan92 28-05-2020 18:47

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 2453983)
Qua si stanno mischiando più cose fra di loro.
L'estetica da una parte e il carattere, il successo da un'altra. Cioè ci si lamenta di non avere attenzione dall'altro sesso per non essere attraenti,che strano vero? non mi pare manco una grande novità...
Altra cosa è trovare difficoltà causa carattere di m...a , cioè se si è sociofobici puoi pure essere Brad Pitt o Angelina Jolie e ti ritrovi solo/a, ma sono cose assolutamente diverse!
Poi c'è la condizione, io direi tragica di chi un cesso non è e non è neppure così asociale, tanto da non essere qualificato manco come sociofobico eppure ha avuto e tuttora ha problemi a relazionarsi: storia personale, educazione, magari problemi di autostima (classico il maschio ipodotato)
Insomma sono aspetti molto diversi fra loro

Stai parlando di me? È tragica si....

Mushroom 28-05-2020 18:52

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2454213)
Stai parlando di me? È tragica si....

Siamo in due, al momento i miei complessi fisici sono tali da rasentare il delirio.

claire 28-05-2020 20:09

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2454194)
No, Claire, in effetti non capisco. Stai dicendo che stai male perché sei malata, invece secondo me uno sta male perché ha un preciso virus o a causa di un'infiammazione.

Questo invece è un tratto della pagine Wikipedia di Ariana Grande:
Ha altresì ammesso di avere sofferto di disturbi da stress post-traumatici e disturbi d'ansia a seguito dell'attentato di Manchester del 22 maggio 2017.[213][214] Ha raccontato sui social media di essere quasi scappata durante la sua performance nella trasmissione A Very Wicked Halloween del 2018 a causa della sua ansia.[215] Ha poi dichiarato di aver ricevuto cure da professionisti di salute mentale per più di un decennio da quando i suoi genitori hanno divorziato.[216]

La fs e il disturbo post traumatico da stress non sono la stessa cosa.
La fs non è: una cosa mi ha traumatizzato quindi la voglio evitare, è ben più complessa la faccenda.
Questa cosa qui è più disturbo evitante che fs.
E anche le altre fobie.
Non mi hanno mai squartato con un ago, però ne ho una gran fobia, come mai?

XL 28-05-2020 20:12

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2454162)
Nono, togliendo quello dico.
Lasciando stare il fatto che li farei o no, proprio NON ce la farei, nemmeno se sognassi di fare la cantante o la spogliarellista.
La volontà o i gusti o lo stile di vita non c'entrano nulla quando si hanno attacchi di panico, le cose non le fai perchè non ci riesci punto.
Non riesco nemmeno a fare una parte importante del mio lavoro e altre cose che mi piacciono e che rispecchiano l'immagine di me che voglio dare.
Tipo guidare.Poi anche il karaoke, sarebbe bello!


Se persone che stanno in forum, attivi, da lustri, ancora non hanno afferrato cosa sia una fobia, il panico, la timidezza eccetera, e che bisogna ancora dare spiegazioni, c'è qualcosa che non va qui.
Io capisco che alcuni possano provare solo disagio e non arrivare al panico, o che capiscano fino alla timidezza ma non afferrino la fobia(anche se non è difficile, tutti conosceranno qualcuno che ha la claustro o l"aracno...),ma che si venga a dire che sei fobico in una situazione ad altissima esposizione perché sei moralista e non ti vuoi spogliare, io boh.

Ma qualcosa del genere dovrà attivarsi se no non si spiega perchè quando poi ti spogli in una stanza da sola non ti viene alcuna ansia.
Se fosse l atto a creare disagio lo si proverebbe in pubblico e in privato, se è il pubblico a produrre cose del genere bisognerá a grandi linee pur temere qualcosa che è collegata a questo, non ti pare?
Io non sto parlando dell intensitá del timore ma dei motivi per cui ti fa paura fare certe cose.
Se ad esempio un ragazzino ha la fobia della scuola ci si puó chiedere piú nello specifico cosa teme? O no?
Potrebbe aver paura che altri ragazzini lo menino, o delle interrogazioni, di prendere un brutto voto e deludere i genitori, non è che la fobia di qualcosa, solo perchè intensa deve rappresentare un qualcosa di completamente opaco ed incomprensibile.

claire 28-05-2020 20:19

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2454247)
Ma qualcosa del genere dovrà attivarsi se no non si spiega perchè quando poi ti spogli in una stanza da sola non ti viene alcuna ansia.
Se fosse l atto a creare disagio lo si proverebbe in pubblico e in privato, se è il pubblico bisognerá a grandi linee pur temere qualcosa che è collegata a questo, non ti pare?
Io non sto parlando dell intensitá ma del motivo per cui ti fa paura esporti.

Ah ma siamo d'accordo, sicuramente qualcosa scatta, sicuramente c'è un motivo, ma il pudore o la paura di essere considerate mignotte non determinano la fs, ora la fs è troppo diversa e complessa e non può avere una causa unica, ma il "non voler dare una certa immagine sociale di sé" a mio avviso non regge proprio, perché altrimenti starei pure in pace e non riuscirei a fare solo le cose che non voglio fare.
E invece la fs non guarda in faccia ste cose, ho fs sia di fare la cubista, che non è una mia aspirazione percui ci posso sopravvivere, che di parlare in un gruppo e di guidare, e quello un po' mi spiace, sai com'è.

Warlordmaniac 28-05-2020 20:21

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2454246)
La fs e il disturbo post traumatico da stress non sono la stessa cosa.
La fs non è: una cosa mi ha traumatizzato quindi la voglio evitare, è ben più complessa la faccenda.
Questa cosa qui è più disturbo evitante che fs.
E anche le altre fobie.
Non mi hanno mai squartato con un ago, però ne ho una gran fobia, come mai?

Lascia perdere il caso di Manchester, Io non sto parlando solo di traumi ma di iperprotezionismo, che può avere diverse cause. Neanch'io ho fatto mai brutte figure nel canto eppure non sarei molto disposto ad un karaoke, quindi l'esperienza non prende tutti i motivi di un autoprotezionismo.

XL 28-05-2020 20:57

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2454248)
E invece la fs non guarda in faccia ste cose, ho fs sia di fare la cubista, che non è una mia aspirazione percui ci posso sopravvivere, che di parlare in un gruppo e di guidare, e quello un po' mi spiace, sai com'è.

Peró ad esempio in relazione al guidare, se non ricordo male, hai motivato la cosa, mi sembra che dicesti che avevi paura di fare errori e a causa di questo poi di provocare danni irreparabili, come investire qualcuno... Sempre se non ricordo male.
In tal senso il timore della guida diventa in parte comprensibile ed è collegato ad un aspetto specifico della tua personalitá.
Magari un altra persona ha paura quanto te di mettersi al volante ma i motivi sono diversi, magari ha paura di farsi male lei ad esempio.
Per questo penso abbia senso poi interrogarti sul perchè avresti paura di esibirti in pubblico, se questa cosa non è legata alla paura di eseguire una cattiva performance e non è legata al fatto che hai paura di essere considerata poi una poco di buono o donna oggetto o cose simili, cos è che ti infastidisce piú nello specifico?

tersite 29-05-2020 01:28

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2454213)
Stai parlando di me? È tragica si....

ovviamente non parlavo di nessuno in particolare, è una categoria di chi apparentemente sembra non avere grossi problemi, ma invece rimane solo a vita : ne conosco diversi uno è mio fratello un fisico invidiabile, laureato e con un buon lavoro e non lo definirei nemmeno sociofobico, ha la sua cerchia di amici più che altro facenti parte di una associazione amatoriale. eppure sono strasicuro che è vergine come so che non è gay, conoscendolo bene in quanto mio fratello.
Ovviamente anch'io appartengo alla categoria di condizione tragica.

tersite 29-05-2020 01:30

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
non so come siamo finiti a parlare di burlesque e di disturbo post traumatico :D

Da'at 29-05-2020 02:59

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 2454393)
non so come siamo finiti a parlare di burlesque e di disturbo post traumatico :D

Colpa di Claire

claire 29-05-2020 07:13

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2454286)
Peró ad esempio in relazione al guidare, se non ricordo male, hai motivato la cosa, mi sembra che dicesti che avevi paura di fare errori e a causa di questo poi di provocare danni irreparabili, come investire qualcuno... Sempre se non ricordo male.
In tal senso il timore della guida diventa in parte comprensibile ed è collegato ad un aspetto specifico della tua personalitá.
Magari un altra persona ha paura quanto te di mettersi al volante ma i motivi sono diversi, magari ha paura di farsi male lei ad esempio.
Per questo penso abbia senso poi interrogarti sul perchè avresti paura di esibirti in pubblico, se questa cosa non è legata alla paura di eseguire una cattiva performance e non è legata al fatto che hai paura di essere considerata poi una poco di buono o donna oggetto o cose simili, cos è che ti infastidisce piú nello specifico?

Mi infastidisce mettermi davanti a un pubblico che mi guarda fare cose, e questa è la fobia sociale.
Per un fobico sociale stare davanti ad un pubblico é il livello massimo( lo dice la mia specialista, non io),considerato che non riesce nemmeno a chiedere un etto di prosciutto alle volte.E che la maggior parte delle persone normie prova disagio in tale situazioni di esposizione altissima.
Sarebbe come per un aracnofobico entrare in una vasca di tarantole.
Il motivo è nascosto nelle pieghe della mente.
Se non riuscissimo a fare solo quello che non ci va non vi sarebbe un forum dedicato.

claire 29-05-2020 07:18

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2454249)
Lascia perdere il caso di Manchester, Io non sto parlando solo di traumi ma di iperprotezionismo, che può avere diverse cause. Neanch'io ho fatto mai brutte figure nel canto eppure non sarei molto disposto ad un karaoke, quindi l'esperienza non prende tutti i motivi di un autoprotezionismo.

"Non sarei molto disposto" non è fs, è solounpotimidezza, la maggior parte delle persone si fa le pare quando si tratta di esibirsi.


Significativo che utenti attivissimi da tanti anni non sappiano cosa sia la fs (ma sappiamo tutto di LMS).

Ma lo sapevo già quando ho chiesto chi ha la diagnosi e mi hanno risposto in tre.

XL 29-05-2020 09:48

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2454411)
Mi infastidisce mettermi davanti a un pubblico che mi guarda fare cose, e questa è la fobia sociale.
Per un fobico sociale stare davanti ad un pubblico é il livello massimo( lo dice la mia specialista, non io),considerato che non riesce nemmeno a chiedere un etto di prosciutto alle volte.E che la maggior parte delle persone normie prova disagio in tale situazioni di esposizione altissima.
Sarebbe come per un aracnofobico entrare in una vasca di tarantole.
Il motivo è nascosto nelle pieghe della mente.

Io penso a un mucchio di cose quando agisco. Ad esempio per quanto riguarda il parlare in pubblico mi passa per la testa "e se mi dimentico quel che devo dire?"... "E se mi chiedono qualcosa che non conosco?"... "e la cerniera dei pantaloni, dimentico sempre di tirarla su"...
Oppure che so, vedo qualcuno che conosco per strada, e inizio a pensare "E ora cosa gli/le racconto?", "e se mi chiede 'sta cosa?", "e se fa questo e quell'altro", "si creerà quel solito silenzio imbarazzante e farò la figura dello scemo", "Non mi ricordo nemmeno come si chiama, uff che memoria di merda", "Meglio che faccio finta di non vederlo e tiro dritto"...
Oppure sempre al banco salumeria mi è capitato una volta che la tipa non sentisse bene (o ha fatto finta di non sentirmi, era un po' stronza) perché non parlo ad altissima voce e mi diede un altro prodotto, così io quando vado là in parte ripenso a questa cosa e vado un po' in agitazione anche per questo.

A me passano un mucchio di cose per la testa, legate alla mia esperienza e altro, a te niente?
L'ansia è in parte correlata nel mio caso a certe preoccupazioni, rischi, cose che vorrei non accadessero, di far la figura dello scemo, a te è totalmente opaca la cosa? Quando sei in pubblico occhio e croce non riesci a correlare a quali preoccupazioni concrete (o immaginarie) è associata questa ansia?

Sarà che magari io faccio caso a quel che mi passa per la testa. Comunque siamo Fuori Tema, smettiamo se no qua si incavolano.
Che poi può essere che è come dici tu, per alcuni l'ansia è elevata ma non è completamente opaca la cosa, per altri potrebbe essere opaca, se gli chiedi cosa in concreto e più nello specifico li preoccupa non saprebbero raccontare nulla.

Comunque la fobia sociale è una fobia motivata proprio dalla preoccupazione del giudizio negativo...
Prendo la definizione da un sito...

"La fobia sociale o Disturbo d’Ansia Sociale è un disturbo d’ansia, in cui la paura caratteristica consiste nel credere di essere osservati e giudicati negativamente in situazioni sociali o durante lo svolgimento di un’attività in pubblico. Ciò che principalmente si teme è il giudizio negativo degli altri. In genere, le persone affette da questo disturbo temono, in situazioni sociali e comunque non familiari, di poter dire o fare cose imbarazzanti e di esser giudicati ansiosi, impacciati, stupidi, incompetenti, strani, goffi, deboli o “pazzi”.

da un altro sito

"La fobia sociale (o disturbo d’ ansia sociale) è un disturbo psicologico caratterizzato da un’intensa e persistente paura di affrontare le situazioni sociali in cui si è esposti alla presenza e al giudizio altrui per il timore di apparire incapace o ridicoli e di agire in modo inopportuno".

Non è totalmente opaca questa paura per come viene definita, non è una paura dello stare in pubblico e basta, è correlata al giudizio negativo che la persona immagina che questo pubblico le rivolgerà contro. Questa cosa della paura in cui le motivazioni risultano opache mi sembra più vicina alla descrizione degli attacchi di panico o di certe fobie specifiche. D'accordo con te sul fatto comunque che non necessariamente queste preoccupazioni devono originarsi da situazioni traumatiche.

Bluevelvet93 29-05-2020 10:05

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
A me capita che ci siano situazioni ridicole in cui non ho il coraggio di chiedere determinate cose (es: chiedere di farmi dare il prosciutto: forse perché non l'ho mai fatto e ho paura che mi chiedano qualcosa che non sappia, tipo "che prosciutto" e io non so che cazzo dire; oppure "quanti etti?", visto che non so quali sono le quantità) mentre ci sono altre in cui mi sento molto meno timido nonostante siano molto più pesanti sulla carta, come per esempio fare un'esposizione di fronte a molte persone (poi chiaramente sono comunque stressato, ma appunto più stressato che intimidito).

claire 29-05-2020 11:27

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2454433)
Io penso a un mucchio di cose quando agisco. Ad esempio per quanto riguarda il parlare in pubblico mi passa per la testa "e se mi dimentico quel che devo dire?"... "E se mi chiedono qualcosa che non conosco?"... "e la cerniera dei pantaloni, dimentico sempre di tirarla su"...
Oppure che so, vedo qualcuno che conosco per strada, e inizio a pensare "E ora cosa gli/le racconto?", "e se mi chiede 'sta cosa?", "e se fa questo e quell'altro", "si creerà quel solito silenzio imbarazzante e farò la figura dello scemo", "Non mi ricordo nemmeno come si chiama, uff che memoria di merda", "Meglio che faccio finta di non vederlo e tiro dritto"...
Oppure sempre al banco salumeria mi è capitato una volta che la tipa non sentisse bene (o ha fatto finta di non sentirmi, era un po' stronza) perché non parlo ad altissima voce e mi diede un altro prodotto, così io quando vado là in parte ripenso a questa cosa e vado un po' in agitazione anche per questo.

A me passano un mucchio di cose per la testa, legate alla mia esperienza e altro, a te niente?
L'ansia è in parte correlata nel mio caso a certe preoccupazioni, rischi, cose che vorrei non accadessero, di far la figura dello scemo, a te è totalmente opaca la cosa? Quando sei in pubblico occhio e croce non riesci a correlare a quali preoccupazioni concrete (o immaginarie) è associata questa ansia?

Sarà che magari io faccio caso a quel che mi passa per la testa. Comunque siamo Fuori Tema, smettiamo se no qua si incavolano.
Che poi può essere che è come dici tu, per alcuni l'ansia è elevata ma non è completamente opaca la cosa, per altri potrebbe essere opaca, se gli chiedi cosa in concreto e più nello specifico li preoccupa non saprebbero raccontare nulla.

Comunque la fobia sociale è una fobia motivata proprio dalla preoccupazione del giudizio negativo...
Prendo la definizione da un sito...

"La fobia sociale o Disturbo d’Ansia Sociale è un disturbo d’ansia, in cui la paura caratteristica consiste nel credere di essere osservati e giudicati negativamente in situazioni sociali o durante lo svolgimento di un’attività in pubblico. Ciò che principalmente si teme è il giudizio negativo degli altri. In genere, le persone affette da questo disturbo temono, in situazioni sociali e comunque non familiari, di poter dire o fare cose imbarazzanti e di esser giudicati ansiosi, impacciati, stupidi, incompetenti, strani, goffi, deboli o “pazzi”.

da un altro sito

"La fobia sociale (o disturbo d’ ansia sociale) è un disturbo psicologico caratterizzato da un’intensa e persistente paura di affrontare le situazioni sociali in cui si è esposti alla presenza e al giudizio altrui per il timore di apparire incapace o ridicoli e di agire in modo inopportuno".

Non è totalmente opaca questa paura per come viene definita, non è una paura dello stare in pubblico e basta, è correlata al giudizio negativo che la persona immagina che questo pubblico le rivolgerà contro. Questa cosa della paura in cui le motivazioni risultano opache mi sembra più vicina alla descrizione degli attacchi di panico o di certe fobie specifiche. D'accordo con te sul fatto comunque che non necessariamente queste preoccupazioni devono originarsi da situazioni traumatiche.

Non è del tutto opaca, certo che penso a tante cose, ma boh, non mi so spiegare forse.
Anche quando non pensi consciamente a niente la fs si manifesta lo stesso, e l'esempio estremo sono proprio gli attacchi di panico a ciel sereno.
Che si verifichino quando l'esposizione è massima mi pare solo logico, senza andare a cercare motivazioni legate al pudore o a complessi particolari che sì, possono anche entrarci ma il problema è che tu hai paura del giudizio delle persone perché hai un disturbo che ti scatena questa paura, da cosa nasca questo disturbo è soggettivo e ancora in studio.
Io ho un'idea circa l'origine del mio ma non riguarda tutti i fobici.
A me pare lapalissiano il perche un fobico non riesca a fare il karaoke o il burlesque, dato che è una situazione talmente esposta da creare disagio anche a chi non è
fobico ma non è particolarmente sfacciato.
Non mi scervello a capire il perché, il perchè è che ho la fs e quindi avendo una sensibilità maggiore all'esposizione "normale", il panico in una situazione ad esposizione estrema è scontato.Se fossero solo i pensieri consci a determinare le reazioni, ci si potrebbe lavorare bene, ma le reazioni incontrollate avvengono proprio perché non si è consci di quello che ti sta dicendo il cervello per scatenare quella reazione.
Se mi trema la voce ad ordinare la pizza, cosa posso aspettarmi se mi metto a cantare davanti a 50 persone?
Non so, forse non mi spiego, non so dire meglio.
Se fossi fobica solo del burlesque, o solo della guida, o solo di mangiare in pubblico, o solo di fare ginnastica, potrei sì pensare che c'è qualche idea su quella specifica situazione che mi fa reagire, ma se uno ha la fobia delle persone, ogni azione "in vista" spaventa, con sfumature individuali e a vari livelli, ma sempre paura della gente è, non rifiuto post trauma o altro.
Oppure se si vuole parlare di origine traumatica, si deve cercare il trauma sociale generale, non in uno specifico ambito, perchè non è una fobia di una singola cosa sociale, ma di tante, a volte di tutte.
Vediamo se con questa domanda mi spiego:
Che senso ha cercare di capire perché ho paura della blatta gigante, se so che ho paura di tutti gli insetti, pulci comprese?
Ovvio che se vedo la blatta gigante ho più paura rispetto alla pulce, è logico e non è perchè mi ha morso una blatta da piccola, più probabile che mi abbia morso una pulce semmai, altrimenti avrei paura solo delle blatte .
Invece ho paura della pulce e ovviamente tutto ciò che è più grande della pulce mi spaventerá ancora di più.

tersite 29-05-2020 11:45

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2454411)
Mi infastidisce mettermi davanti a un pubblico che mi guarda fare cose, e questa è la fobia sociale.
Per un fobico sociale stare davanti ad un pubblico é il livello massimo( lo dice la mia specialista, non io),considerato che non riesce nemmeno a chiedere un etto di prosciutto alle volte.E che la maggior parte delle persone normie prova disagio in tale situazioni di esposizione altissima.
Sarebbe come per un aracnofobico entrare in una vasca di tarantole.
Il motivo è nascosto nelle pieghe della mente.
Se non riuscissimo a fare solo quello che non ci va non vi sarebbe un forum dedicato.

beh una volta era effettivamente come dici, da ragazzo senz'altro ricordo che entravo in un negozio e tutti mi passavano avanti, non riuscivo per timidezza a chiedere quell'etto di prosciutto, alla uni una volta stetti in fila in segreteria per un documento sarà passata un'ora, giunto il mio momento scappai via in preda al panico :mrgreen:
per fortuna con l'andar degli anni le cose sono migliorate, nn mi definisco più fobico e anche la timidezza è superata, però sono sempre solo non lego, non ho amici, forse ormai sono solo un vecchio asociale

Teach83 29-05-2020 12:43

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2454411)
Mi infastidisce mettermi davanti a un pubblico che mi guarda fare cose, e questa è la fobia sociale.
Per un fobico sociale stare davanti ad un pubblico é il livello massimo( lo dice la mia specialista, non io),considerato che non riesce nemmeno a chiedere un etto di prosciutto alle volte.E che la maggior parte delle persone normie prova disagio in tale situazioni di esposizione altissima.
Sarebbe come per un aracnofobico entrare in una vasca di tarantole.
Il motivo è nascosto nelle pieghe della mente.
Se non riuscissimo a fare solo quello che non ci va non vi sarebbe un forum dedicato.

Si, il giudizio degli altri è il nucleo centrale della fobia sociale secondo me. Nel mio caso si aggiunge un certa paura nel leggere le espressioni facciali, non capisco a volte se uno stia ridendo di gusto oppure stia ridendo per prendermi per il culo, spesso un rimprovero col viso corrucciato e incazzato mi genera paura esagerata quando in realtà è una roba lieve. Oltre a ciò ci metterei il senso di controllo. Nel senso che devo avere tutto sotto controllo, c'è poco spazio per l'iprovvisazione e le visite a sorpresa sono il male puro e devo fare spesso liste per ricordarmi e ordinare le cose.
Quindi ricapitolando : paura del giudizio, paura delle espressioni facciali, controllo delle situazioni.
Il problema è che il mio vecchio psy non mi voleva incasellare e prima di aspettare una diagnosi che non arrivava mai mi sono stancato...

Markos 29-05-2020 17:01

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Interessante intervento quello di Ondine...
Ti rispondo molto brevemente su alcuni punti....
1) Io i social (più che altro utilizzavo i Forum prima dell'avvento di Facebook) per conoscere gente li ho sempre usati pochissimo la mia esperienza è sul campo e cioè quando in passato timidamente mi proponevo...
Prescindendo dalle esortazioni al suicidio adolescenziali in quanto cesso (che ok vanno presi come manifestazioni di immaturità data l'età) di quantità di letame me ne è stata scaricata addosso a quintali e fino ad una certa età (quando poi ho smesso di provare allo stato attuale non mi avvicinerei ad una donna per provarci neanche con la pistola puntata alla testa) la cosa è andata avanti senza soluzione di continuità...
Per non parlare di quando nella mia vecchia compagnia le ragazze (che in mia presenza si confidavano liberamente tale era la consapevolezza del mio essere ormai innocuo nei loro confronti) esprimevano il loro odio verso il "cesso" e non verso il timido...Odio puro alternato alla derisione più becera....Questo a onor del vero capitava anche da parte degli uomini nei riguardi delle donne ma molto più facilmente erano i ragazzi davvero belli (ricercati, apprezzati ed amati) a manifestare insofferenza verso i cessi a pedali (testuali parole) che osavano provarci con loro (perchè con i bei ragazzi "Interessanti" in linea generale le ragazze non hanno problema a farsi avanti) mentre in caso contrario il giudizio di odio era molto più diffuso fra tutte belle o brutte che fossero...
Cioè non è che uno matura certe opinioni necessariamente perchè non ha visto il mondo o lo ha visto solo attraverso le lenti deformate della galassia redpill o incel che sia ma perchè bene o male (o costretto dalle circostanze come è capitato a me) un minimo di esperienza sul campo se l'è fatta...
Poi che in certe realtà come il Forum dei brutti si sconfini nell'aggressione verso il sesso opposto è poco ma sicuro infatti io non frequento se non da lurker quei luoghi (alla lunga l'odio porta solo ad ulteriori patimenti oltre ad essere ingiustificato...Le donne hanno ogni sacrosanto diritto di preferire il maschio "Interessante" e/o bello e/o violento) ma mi permetto di dire che esistono anche realtà molto attive e politicamente corrette dove viene instillato l'odio generalizzato verso gli uomini......
2) Ritengo ondine che ognuno qui parli in base alla propria esperienza e agli ambienti che frequenta nella propria vita...
Io e te abbiamo avuto percorsi diversi ma non mi permetterei mai di banalizzare e sfottere il tuo cosa che invece avviene nei confronti di chi ha certi pensieri...(e non è felice di averli bada bene...E' la vita e il comportamento delle ragazze nei suoi confronti che lo porta a pensarla cosi)
Poi la rete si amplia ed il comune denominatore diventa sempre più diffuso arrivando a confluire in vere e proprie comunità dove si dimenticano le basi e si arriva ad odiare il prossimo (cosa sbagliata)...
Ma se la rete è talmente diffusa vuol dire che forse un fondo di verità c'è o sbaglio?
Altrimenti come avrebbe fatto a diffondersi?
Questo vale anche per la controparte...
E' verissimo che le donne siano molto meno privilegiate in certi ambiti e che esistano realtà di violenza domestica dove sono vittime di partner criminali...
La nascita di certe realtà e di certe modalità di pensiero estreme (penso al veterofemminismo) sono la conseguenza di certe problematiche...
In queste realtà l'odio verso l'uomo (e la derisione verso certe problematiche maschili) è alla millesima potenza ma nessuno si sognerebbe mai di banalizzarle e nessuno non l'ha nemmeno fatto...
Neanche in sto Forum...
Non noti i due pesi e le due misure?
Un saluto..

Markos 29-05-2020 17:12

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Mi piacerebbe rispondere a Claire sul discorso timidezza/fobia ma sarei off topic qui....
Ritengo che le circostanze avverse (almeno cosi è capitato a me) quando provocano delle specie di terapie d'urto assolutamente non volute qualche effetto lo provochino...
Io fino ai 25 anni (scuola a parte) non uscivo praticamente mai di casa ma poi sono stato costretto dalle circostanze a farlo...
Fino ai 32 anni non mi è mai capitato di cambiare le mutande ad un genitore malato di sesso opposto (la sola idea mi provocava incubi, dolore e pianto ininterrotto), di andare davanti ai medici, di dover spingere (io che cerco di convincere qualcuno??? La sola idea mi provocava ilarità) per ottenere certi aiuti poi le circostanze mi hanno costretto a farlo...
Fino ai 41 non avrei mai pensato di rimanere solo al mondo in balia degli eventi e della realtà circostante e poi è successo (pensa a mio padre, quando lo imploravo di non abbandonarmi, dicevo che mi sarei ucciso se lui se ne fosse andato) e a distanza di un anno e mezzo quasi sono ancora qui a prendere del piagnina molto malmesso ma meno di quanto pensassi...
Allora la realtà è questa...
O non sono mai stato realmente fobico (però fino ai 25 anni avevo il terrore di uscire di casa)...
Oppure le cause di forza maggiore hanno sconfitto la mia fobia...
Non saprei appena rivedrò la psicologa gliene parlerò...

untipostrano 29-05-2020 17:37

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 2454437)
A me capita che ci siano situazioni ridicole in cui non ho il coraggio di chiedere determinate cose (es: chiedere di farmi dare il prosciutto: forse perché non l'ho mai fatto e ho paura che mi chiedano qualcosa che non sappia, tipo "che prosciuttoP" e io non so che cazzo dire; oppure "quanti etti?", visto che non so quali sono le quantità) mentre ci sono altre in cui mi sento molto meno timido nonostante siano molto più pesanti sulla carta, come per esempio fare un'esposizione di fronte a molte persone (poi chiaramente sono comunque stressato, ma appunto più stressato che intimidito).

Stessa cosa anche a me...ma infatti secondo me spesso il problema è la paura di fare figuraccie per inesperienza e quindi ignoranza in merito ad un dato ambito...cosa comprensibile e che non ha nulla a che vedere con la fobia e la timidezzza

Masterplan92 29-05-2020 17:44

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
We are fottutes...:mannaggia:

Sintra 02-06-2020 20:03

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 2453499)
ieri ho visto the red pill, documentario di netflix di una ex femminista che intervista uomini in america che rivendicano i loro diritti.
Bah, del movimento per la difesa dei diritti degli uomini ne sapevo poco, lo stile documentaristico della tipa è anche interessante e non noioso, ma è clamorosamente di parte ( tanto che la ragazza nel corso del documentario capisce di non potersi più definire femminista ) ma si parla solo di alcune cose e si tace clamorosamente su altre.
Mi trova d'accordo il ragionamento di base secondo il cui entrambi i generi sono vittime di stereotipi che ingabbiano le loro vite in modelli comportamentali da seguire perchè ritenuti corretti al loro essere uomini e donne, e che da questo ne deriva che anche gli uomini vivono male il loro dover essere sempre forti, portare il pane a casa, non mostrarsi deboli, etc.
Ma questo movimento viene mostrato come gestito da santi, quando spulciando di qua e di la arrivano dichiarazioni terrificanti verso le donne.
E quindi mi pare che si ritorni al vecchio caro discorso che più che difendere i propri diritti ( che ritengo sempre e comunque sacrosanto ) si cerchi di toglierli alla controparte, e comunque di sfociare nella misoginia più esagerata.

L'ho visto anch'io qualche anno fa, la regista mi è sembrata molto debole intellettualmente. Quasi sicuramente non ha mai capito che cos'è il femminismo.

Moonwatcher 02-06-2020 20:07

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Sintra (Messaggio 2456791)
L'ho visto anch'io qualche anno fa, la regista mi è sembrata molto debole intellettualmente. Quasi sicuramente non ha mai capito che cos'è il femminismo.

In che senso, spiegati meglio.

Sintra 02-06-2020 21:53

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2456793)
In che senso, spiegati meglio.

Non ho ben capito esattamente su cosa dovrei spiegarmi meglio :pensando:. Ad ogni modo, come diceva zoe, il documentario è molto parziale. Ne esce fuori che gli uomini sono vittime poverine mentre le femministe sono pazze urlatrici.
Quello che la tizia non ha capito è che essere femministe significa lottare per i pari diritti, non lottare per i diritti delle donne a scapito degli uomini. (Per ulteriori delucidazioni in merito rimando al post #66 del mio diario).

Moonwatcher 03-06-2020 01:49

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Sintra (Messaggio 2456855)
Non ho ben capito esattamente su cosa dovrei spiegarmi meglio :pensando:. Ad ogni modo, come diceva zoe, il documentario è molto parziale. Ne esce fuori che gli uomini sono vittime poverine mentre le femministe sono pazze urlatrici.
Quello che la tizia non ha capito è che essere femministe significa lottare per i pari diritti, non lottare per i diritti delle donne a scapito degli uomini. (Per ulteriori delucidazioni in merito rimando al post #66 del mio diario).

Non ho capito io cosa esattamente tu non abbia capito su cosa avresti dovuto spiegarti meglio, visto che poi l'hai fatto. :sisi:

Ad ogni modo, avevo visto il documentario tempo fa, quindi vado a memoria:
1) sono d'accordo che presenti l'MRA facendone vedere tutti i lati positivi e nessun lato oscuro (che pure è presente)
2) sono d'accordo che faccia vedere la femminista pazza urlatrice dai capelli rossi dando l'impressione di dipingere le femministe tutte come pazze urlatrici :mrgreen: e quella parte personalmente l'avrei evitata, ma d'altra parte il concetto che ricordo venisse espresso non era che tutte le femministe abbiano l'obiettivo di lottare per diritti a discapito degli uomini, ma che tutte le femministe intervistate respingessero in toto le argomentazioni del MRA (non so poi quanto sia vero, ma questo veniva espresso nel documentario)
3) almeno a quanto ricordo il finale non consisteva in una presa di distacco dall'intero femminismo in quanto tale ma da un certo tipo di femminismo e nella presa di coscienza che ci siano anche altri punti di vista validi

Personalmente il documentario, pur nei suoi limiti, mi era comunque sembrata una testimonianza interessante su come i movimenti di genere non riescano proprio a farcela ad andare oltre e venirsi incontro. Dal momento che oggigiorno non penso abbia senso una battaglia unilaterale, ma che certe problematiche abbiano proprio a che vedere con il rapporto tra i sessi, per cui per cambiare certe concezioni patriarcali non basta la presa di coscienza della donna ma serve anche la sensibilizzazione dell'uomo (e viceversa per cambiare certe concezioni che danneggiano l'uomo serve anche la sensibilizzazione della donna) e visto che come dici correttamente il femminismo "buono" non lotta per avere certi diritti a discapito degli uomini, ma per la parità dei diritti, io mi chiedo se il primo passo non sarebbe proprio etichettarsi in modo diverso, che ne so "paritarismo" o "egualitarismo", che altrimenti quando si ragiona sul femminismo è paradossalmente più il tempo che si perde a dire che non è quello che sostiene la superiorità femminile, che però d'altra parte è quello che volenti o nolenti il nome evoca (ovviamente parliamo del mondo occidentale che conosciamo, avrà certo ancora senso parlare di "femminismo" in altre realtà, laddove la battaglia sia agli inizi e manchino proprio i diritti fondamentali).

captainmarvel 03-06-2020 06:01

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Sintra (Messaggio 2456855)
Non ho ben capito esattamente su cosa dovrei spiegarmi meglio :pensando:. Ad ogni modo, come diceva zoe, il documentario è molto parziale. Ne esce fuori che gli uomini sono vittime poverine mentre le femministe sono pazze urlatrici.
Quello che la tizia non ha capito è che essere femministe significa lottare per i pari diritti, non lottare per i diritti delle donne a scapito degli uomini. (Per ulteriori delucidazioni in merito rimando al post #66 del mio diario).

ogni volta che si critica il femminismo arriva qualcuno a dire "lol, ma quello non è vero femminismo, è solo un 1% di mele marce, tutte le altre femministe sono buone e giuste e poi non sai che sul dizionario c'è scritto che il femminismo è uguaglianza eheeh!"
seguendo questa logica allora anche la Corea del Nord è una democrazia perché si autodefinisce tale.
se noi andiamo a vedere cosa fanno e dicono le femministe, vediamo benissimo che la parità è l'ultima delle loro preoccupazioni. un movimento che afferma l'ignobile falsità secondo cui le donne vengono pagate di meno a parità di lavoro non è un movimento serio. lo scopo del femminismo è estorcere soldi e potere attraverso il vittimismo. e se tutte le donne sono vittime, allora necessariamente ne consegue che tutti gli uomini sono oppressori. io sta parità non ce la vedo, dizionario o non dizionario.

Warlordmaniac 03-06-2020 06:21

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Sintra
Ad ogni modo, come diceva zoe, il documentario è molto parziale. Ne esce fuori che gli uomini sono vittime poverine mentre le femministe sono pazze urlatrici.

E il femminismo non descrive le donne sempre vittime poverine, mentre gli antifemministi sarebbero maschilisti, misogini o incel in procinto di fare una strage?
Quote:

Quello che la tizia non ha capito è che essere femministe significa lottare per i pari diritti, non lottare per i diritti delle donne a scapito degli uomini. (Per ulteriori delucidazioni in merito rimando al post #66 del mio diario).
Sarebbe così se ci fosse in politica o nell'informazione, qualche esponente che si considera femminista e che esprima concetti paritari.

Moonwatcher 03-06-2020 08:16

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2456946)
Sarebbe così se ci sarebbe

:pensando:

Inosservato 03-06-2020 08:17

Re: La questione maschile e come discuterne (video interessante)
 
ma alla fine si è capito perchè le donne son tutte fidanzate? :interrogativo:


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