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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
infatti la bellezza se la si ha, ti avvantaggia soltanto.
la differenza la fa il modo in cui ti poni, ti esprimi quando la approci o alle prime uscite. la sicurezza di se che riesci a far trasparire verso di lei e il grado, l'intensità di questa che la fanno convincere che tu sia una persona "sicura di te" . poi ci può entrare l'ironia, la serietà nei discorsi, l intelligenza. ma credo il punto che faccia la differenza è quanta insicurezza/sicurezza traspare quando si approccia una ragazza o quanto lei la percepisce ? forse è il modo in cui si pone il tuo amico la vera ragione per cui non ha successo. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Se tu avessi puntato ad un target di uomini che cadevano al di fuori delle tue possibilità, non avresti potuto avere alcuna relazione, siccome delle relazioni le hai avute il tuo target "massimo" rientrava o ricadeva all'interno delle tue possibilità concrete. In casi del genere non succede nulla di strano, compri la ferrari perché i soldi per comprarla ce li hai. Questo almeno nel tuo caso dovrebbe esser vero. Insomma ho affermato l'esatto contrario :nonso:. Ho detto che in pratica persone che ricandono all'interno delle tue preferenze e che hai la possibilità concreta di frequentare, ne devono comunque esistere abbastanza, visto che tu dici che sei stata con persone che ti piacevano (anche se poche, poche è comunque più di niente dell'esperienza di altre persone). Tu dici "si può stare anche da soli" ma tu sola comunque non lo sei stata sempre, magari se eri una persona di altro tipo e quei pochi che ti hanno ricambiato non ti avessero accettato, avresti adattato le tue preferenze anche tu... Nella migliore delle ipotesi... Nella peggiore, in cui questo meccanismo non si fosse messo in moto, saresti rimasta comunque più frustrata e depressa, dato che un minimo di soddisfazione in questi ambiti non l'avresti mai provata. Delle persone non se ne accorgono neanche di adattare le preferenze alle possibilità che hanno, comunque non è un processo che si mette in funzione sempre, quindi non dico neanche che persone così non ne esistono, esistono, se no non esisterebbe il caso della persona descritto nel messaggio iniziale. Non è una teoria così bislacca secondo me, mi sembra più bislacca quella che presuppone un'impermeabilità assoluta delle preferenze in relazione alle possibilità concrete di un individuo. Se da quando siamo bambini 'ste preferenze non si fossero mai adattate a quel che potevamo permetterci, ci saremmo messi a strillare nel supermercato nel momento in cui non era possibile afferrare le cose che desideravamo di più. Ovviamente ogni individuo le adatterà in modo diverso perché non abbiamo tutti le stesse possibilità. E' là dove non risultano adattarsi in modo abbastanza armonico o sono in contrasto con le possibilità della persona che poi vengono a crearsi dei problemi e dei disagi, ma questo non è il tuo caso, perché le tue preferenze (quelle in ambito sentimentale) non vanno in forte conflitto con le possibilità che hai, o quantomeno di sicuro questo conflitto è meno accentuato di chi ha l'aspetto di Danny de Vito e non risulta neanche brillante e desidera mettersi soltanto con una donna bella come una modella. Per te è difficile trovarla una persona, ma qualcuno ogni tanto l'hai trovato, una persona del genere con chi farà mai qualche esperienza? :nonso: Qualche disagio in più verrà a crearsi in situazioni del genere. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Comunque non penso che basti una facoltà come l'esser sicuri anche per gli uomini, le donne valuteranno altre caratteristiche della persona comunque, se sei un completo imbecille e sei sicuro di te riusciresti comunque a convincere le donne che fanno un buon affare solo con la tua sicurezza? :nonso: Io penso proprio di no, non esisterebbero i narcisisti patologici se fosse vero questo, queste persone avrebbero il successo che credono gli spetti in campo sentimentale e basta. Queste persone di loro stesse sono sicure, però poi se dietro a questa sicurezza non ci sono caratteristiche concrete che l'altro ricerca realmente, della sicurezza da sola l'altro non se ne fa nulla. La bellezza pesa di meno, ma non è vero che non pesa nulla comunque. Se non sei bello o molto brutto poi devi comunque un po' compensare questa mancanza con altre caratteristiche ricercate, e se non ce le hai queste altre caratteristiche puoi esser sicuro quanto ti pare, non è detto che riesci. Se poi "esser sicuri di se" significa avere un impiego ben pagato (o dimostrare di avere delle capacità per far questo) essere molto intelligenti, avere molte competenze sociali e cose del genere, ovviamente ci troviamo nuovamente con i conti. Ma essere sicuri allora non significa affatto parlare in modo diretto, ma avere certe caratteristiche che funzionano e vengono ritenute appetibili dalle persone che si vorrebbero conquistare. Ma che si abbia successo in questi casi, mi sembra un'ovvietà banale. Il parlare in maniera diretta non penso che convinca molte persone da solo, la maggior parte delle persone (e quelle a cui si mira nel caso delle relazioni sentimentali non sono vecchi rimbambiti) un grado minimo di scaltrezza lo possiede, queste persone si renderanno conto velocemente che hanno a che fare con un venditore che cerca di rifilare una sòla (almeno dal loro punto di vista sarà così, dato che si presenta una 500 scassona nascosta dietro un sipario come se fosse una ferrari nuova di zecca, funziona finché l'altra persona crede davvero che ci sia una ferrari là dietro, se l'altro è in cerca della ferrari e il fare sicuro dell'altro gli fa credere per qualche attimo che è così, magari gli dà corda, ma se poi questo sipario viene aperto e capisce di avere a che fare con una 500... Si dilegua). Può funzionare davvero per pochissimo tempo... Quando funziona. I venditori possono usare questa strategia qua perché una volta firmato il contratto non si devono più avere rapporti con l'altro, ma non si può fare lo stesso con una donna con cui vuoi starci insieme un po' di più. Com'è vestita l'altra persona per esempio? Che auto ha? Che amici frequenta? Come vive? Dove vive? Con chi vive? Che fa nella vita? E' uno spazzino, disoccupato, o un professore universitario? Che argomenti di conversazione conosce? Contano le risposte che una donna riesce a darsi quando si fa queste domande qua, non il parlar diretto da solo. Conosco persone con altri disturbi mentali diversi dal mio disagio che sicure lo sono, ma ugualmente non riescono o riescono anche peggio di me, per i motivi che ho elencato prima. Un barbone che venisse addestrato a parlare in modo diretto (lasciando immutate tutte le caratteristiche esistenziali della vita che conduce), non credo che avrà successo con l'altro sesso o che potrà permettersi di avere un target del tipo "solo donne giovani e carine" riuscendo poi a concretizzare tutto questo, il suo abbigliamento lascia quel sipario già aperto fin dall'inizio e le parole non potranno far molto. Io non l'ho mai vista una cosa del genere, se prima o poi la osservo, magari ci credo anche io a queste cose che vengono ripetute sempre come mantra. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
La donna di solito facendo la gatta morta, al di là del mero sesso, alle volte riesce a fidanzarsi col belloccio al di sopra delle sue possibbilità... per un uomo spesso ci vuole un 6 al super enalotto. :mrgreen:
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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"fidanzato , sposato, single?" e "cosa fai nella vita?" tipico :mrgreen: ah una cosa mi hai quotato ma il post non è mio è di 'il saggio" ;) |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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E guarda caso è stata la sua insistenza a permettergli di far conoscere la "parte interiore". Se avesse avuto solo quest'ultima, ma zero faccia tosta, ciaone (cit.) Quote:
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Il punto importante, per me, è che per rimanere in parte al tema del thread (diciamo al titolo), l'insistenza del tizio gli è fruttata comunque un apprezzamento da parte tua (quello che è successo dopo un anno è del tutto imprevedibile e incontrollabile, può succedere come no), anche se da un certo punto di vista tu eri out of his league. Ed è anche per questo che molti uomini si convincono che insistere paga (io no: il rischio che corro facendomi avanti per primo è incommensurabile), perché è come se molte donne avessero bisogno di verificare il livello di iniziativa maschile non solo prima di decidere se sono attratte o no, ma anche prima di decidere se vale la pena di conoscere meglio l'altra persona per verificare se si è attratte o no. Non basta conoscersi, occorre anche che l'uomo si proponga in un certo modo, che mostri una certa iniziativa, perché la donna prenda in considerazione l'idea di valutarlo come potenziale partner. Questo nella maggior parte dei casi, poi fortunatamente per i timidi esistono le eccezioni. Altrimenti uno dotato di intelligenza, profondità ecc. ma per nulla bello, estroverso, simpatico, sportivo ecc. non avrebbe mai la possibilità di far conoscere le sue qualità. Mettiamo che il ragazzo in questione avesse posseduto solo qualità "interiori" e non esteriori", e che magari fosse stato anche fobico o timido. Come avrebbe fatto a fartele conoscere? |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Per questo mi chiedevo cosa sarebbe accaduto con uno altrettanto intelligente e profondo, ma disastrato in ambito sociale, dal fisico ordinario o bruttino e privo di quella faccia tosta necessaria a proporsi apertamente. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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I gusti difficilissimi li avrebbe una persona che si vuol mettere solo con donne tipo veline ma non fa né il calciatore, né è un manager, e nemmeno è ricco. Ma è solo per fare un esempio. Possiamo ribaltare la situazione e parlare di una donna obesa che vuole e desidera solo tipi che hanno un certo successo (e che in genere non si accompagnano a donne obese). Le persone che a te piacciono non risultano lontane o inaccessibili rispetto alle tue possibilità concrete, in qualche modo lo sai, perché delle esperienze le hai fatte, e ti assicuro che già soltanto questo ti permette di avere un umore più stabile rispetto ad altri. Ma mettiti nei panni di chi non ha mai avuto esperienze ed insiste nel cercare di far colpo su donne che non lo calcolano minimamente e che non prende in considerazione mai altre donne (che non sono il massimo ideale) ma che tutto sommato potrebbero apprezzarlo, alla lunga poi starà male secondo me nell'inseguire questo sogno irrealizzabile che non riesce mai a concretizzarsi in niente. Non saprei bene cosa si dovrebbe fare in casi del genere, lo ammetto, ma che sia tutto a posto credo che non sia proprio vero. Ho osservato che in diversi casi le preferenze si riallineano alle possibilità e i sogni irrealizzabili si accantonano, io di questo processo di adattamento parlo, ma la persona in genere non se ne accorge nemmeno che ha modificato le preferenze in relazione al contesto. Anche io degli alimenti adesso non li mangerei, ma in un contesto di carestia penso che magari li mangerei e mi piacerebbero pure. Mi sono autoosservato e questa cosa risulta praticamente involontaria, non è che ad un certo punto mi dico "adesso inizio a farmi piacere queste cose", no, cambia il contesto in certi modi e iniziano a piacermi di più cose che prima non mi piacevano tanto. In ogni caso non funziona sempre e non c'è sempre, bisognerebbe capire meglio perché a volte non c'è. Nel tuo caso non devi adattare nulla meglio, risulti già abbastanza adattata. Va in automatico, ti piace una cosa in certi modi perché puoi contare di poterla avere con un certo margine di probabilità adesso. Ora non so bene se sono state studiate queste cose meglio, ma secondo me questo meccanismo c'è, e se non ci facciamo caso non ce ne accorgiamo nemmeno che si attiva... Forse sapere che si attiva potrebbe risultare un ostacolo. Anche se c'è questa forma di adattamento ciò non implica necessariamente che si sceglie ciò che non piace e che non dà soddisfazione. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Comunque magari proprio per non aver caratteristiche che non piaceva a lei la conoscenza sarebbe stata meno forzata. Purtroppo la palla magica non ce l'abbiamo :mannaggia: Posso parlare da timido: a volte è facile non piacere, non difficile fare conoscenza. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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il paragone mi piace la Ferrari (la macchina non l'attrice) ma mi accontento della Panda (la tipa non la macchina) non lo capisco :mrgreen: mica siamo oggetti scusa? nè trofei nè staus symbol e nemmeno siamo in un film di adolescenti high school americani oppure no ? io guardo alla persona nella sua interezza , non penso guarda mi piace L. ma preferirei stare con C. , perchè L in quel momento è tutto il mio mondo non ce n'è per nessuna , L. è più bella di altre forse no! E' più intelligente più simpatica ma nemmeno , solo che a me piace , magari perchè è stata carina con me , perchè mi ha rivolto lo sguardo perchè mi ha sorriso o perchè ama i Pink floyd cose così molto terra-terra e lungi da classifiche e femmina coem feticcio da far vedere agli amici , in genre ho preso cotte per ragazze piuttosto belle (questo a detta di amici o estranei) ma non sempre è stato così , si stabilisce un legame chissà con l'inconscio vallo a sapè :D |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
C'é una grande differenza tra uno che non batte chiodo e se ne frega,o quasi (come posso essere io)e uno che non batte chiodo (ma che vive con il chiodo fisso di "sistemarsi"e i,terrore di rimanere single).....senza contare le opportunità concrete che uno possa avere davvero.
Tornando al mio amico.....ripeto:se volete rendervi conto di cosa stiamo,parlando guardatevi la foto,di "Giuseppe Simone"...ecco lui e' come lui solo più basso e qualche kg in più....ora aspetto qualcuna che mi venga a dire che,é un tipo "interessante" Comunque é anche un tipo intelligente,ma....alle donne non basta,lui fá l'operaio e questo é uno dei tanti fattori che non lo rendono "interessante" agli occhi della stragrande maggioranza di ragazze snob.Non viene data neanche la possibilità di dimostrare la sua (secondo me alta) cultura. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Nel tuo caso è così? Sì o No? Secondo me No, perché con qualcuno sei stata. Anche un manager ricco e di successo magari risulta più selettivo di qualcun altro, ma rispetto alle sue reali possibilità se lo può permettere e risulta adattato. Se un operaio volesse selezionare le partner con gli stessi ed identici criteri del manager probabilmente resterebbe solo a vita e non riuscirebbe mai ad avere alcuna esperienza in campo sentimentale e sessuale, a meno che non diventi un manager anche lui. E' casuale che poi all'operaio piacciono donne che hanno anche un filo di cellulite e qualche dente storto e non le scarterebbe per questo e che il manager diventa invece schizzinoso anche rispetto a queste caratteristiche qua? Il punto che sto cercando di mettere in evidenza da post e post è questo. Se di persone che ti accettano tra quelle che preferisci non ce n'è neanche una non dipende solo dal grado di selettività. A me possono piacere più donne di quanti uomini piacciono a te, ma in mezzo a queste nessuna risulta disposta a frequentarmi mentre a te possono piacere pochissimi uomini, ma in mezzo a questi quasi tutti magari sono disposti a frequentarti. Tu comunque qualcuno hai la possibilità di vederlo, anche risultando molto più selettiva di me... Io no. Risulti comunque più adattata tu che io, anche se risulti più selettiva hai comunque meno bisogno di adattare le tue preferenze o altro rispetto a me, che risulto meno selettivo di te. L'adattamento è relativo alle possibilità, quando diventano praticamente nulle, bisogna abbassare i paletti o cambiare qualcos'altro altrimenti una forma di disagio la si vive secondo me. Faccio un esempio. Un mio cugino (che prima era quasi obeso) la prima fidanzata che ha avuto era cicciottella, in seguito si è messo a dieta, si è laureato, ha avviato un'attività e se non si hanno i salami sugli occhi si nota che l'attuale moglie non somiglia affatto alla prima fidanzata, è snella ed è un tipo diverso. Si dirà "in realtà la prima non l'amava tanto" ma secondo me non è così, ha adattato le preferenze a quel che si poteva permettere in quel periodo, probabilmente sapeva anche allora che c'era di meglio in giro e che la fidanzata aveva dei difetti, ma li accettava più volentieri, e la fidanzata gli piaceva davvero e questo suo modo di sentire era, per così dire, abbastanza allineato alle sue possibilità. Certo se fosse rimasto identico magari oggi starebbe insieme ad una persona simile, ma oggi mio cugino una persona come la sua ex fidanzata la scarterebbe, ma perché se lo può permettere. Altro esempio. Un ragazzino risulta incapace di valutare cosa risulta accessibile e punta direttamente al massimo (è innamorato della reginetta della scuola... E' una cosa che capita a quasi tutti i ragazzini), un po' alla volta inizia ad afferrare il suo grado di accettabilità sociale e possibiltà concrete (il ragazzino comprende che non si trova tra le persone più "alla moda" in quel contesto che possono seriamente sperare di avere qualche possibilità) e riadatta questi criteri di scelta crescendo quando osserva che certi tipi di donne come la reginetta non lo prendono proprio in considerazione. Una ragazza che avrebbe scartato prima che arrivasse a maturare questa forma di consapevolezza (perché lui voleva la reginetta proprio come i ragazzini più alla moda), oggi non la scarterebbe più. C'è anche questo meccanismo qua, che va nel verso opposto. Quel che risulta accessibile in fin dei conti corrisponde a quel che noi riteniamo accessibile. Si può credere accessibile anche qualcosa che poi risulta più inaccessibile di quel che si pensa. Questo però è un processo automatico, se delle persone non sono buone osservatrici non se ne accorgono neanche che questi criteri di selezione spesso mutano anche in funzione di ciò che si valuta come più o meno accessibile e quindi anche in funzione della posizione gerarchica e sociale dell'individuo. Quando questo meccanismo si inceppa e le possibilità diventano molto scollate dai criteri di scelta si crea un conflitto, vengono a crearsi forme di disadattamento più o meno marcate e disagi vari. Come aggiustare le cose non lo so ci vuole un buon psicologo davvero per valutare queste situazioni, di certo però una persona che sta sempre sola e scarta sempre tutto perché desidera interagire con dei tipi di persone che non la prenderebbero mai in considerazione seriamente (e risulta incapace di avviare una forma di cambiamento che le permetterebbe di avere qualche possibilità), avendo comunque la possibilità di scegliere comunque di frequentare qualcuno perché delle persone ben disposte a frequentarla esistono, poi bene non sta comunque. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
Madonna, la vita l'è più complicata di quello che sembra :pensando:
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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O pensi che non sia così? Molte donne dicono spesso "meglio star da soli" però molte di queste persone che sostengono questa posizione qua, poi di esperienze ne hanno avute, se si indaga meglio. Ci sono persone che arrivano a 40 anni senza avere alcun tipo di esperienza, poi se sono un po' depresse o disagiate sinceramente penso anche che sia normale. Maschi o femmine penso sia lo stesso. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
Credo che chiunque dica "meglio da soli" implicitamente intenda tra parentesi (ma non a vita).
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
Ribadisco:non vedo perchè questo ragazzo si aspetti che l'altra persona veda qualcosa in lui oltre al fisico,visto che a lui interessa solo il fisico e critica.Cioè broccoli pure le fighe,ma non si lamenti.Lui scarta,le ragazze scartano,bon.
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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E tutto ad un tratto quel meccanismo si rompe, e riflettendo tra tè stesso, ti rendi conto di aver buttato via anni ma puoi darti colpe fino a un certo punto dato che sai di essere fatto in una certa maniera, che per colpa del tuo carattere non sei riuscito e probabilmente non riuscirai ad avere nessuno accanto. ... E intanto quella sensazione di vuoto e solitudine dentro te cresce pian piano... |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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sarebbe strano comunque che chi non ha una vita sessuale e sopratutto sentimentale (non siamo canini dopotutto ) , non fosse depresso o infelice certo ci si abitua a tutto , ma diciamo così non siamo nati per stare da soli |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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con " odio " intendo anche non sopportare , i modi , il pensiero ... non credo che qualcuno realisticamente parlando riesca in un impresa del genere , forse giusto i masochisti cronici . |
Comunque la domanda che si potrebbe fare sarebbe se si starebbe, non con qualcuno con cui ci si accontenta o che addirittura non si sopporta, ma con uno/a che piace, con cui si sta bene, ecc. ma si è ricevuto prima un rifiuto che sembra irreversibile da un'altra persona che rappresenta(va) l'ideale. Cioè nel caso in cui si vive nella consapevolezza di non poter avere quest'ultima persona ma si incontra un'altra che suscita comunque dei forti sentimenti, seppur non uguali a quelli causati dalla prima. Si può amare comunque? Si preferirebbe comunque la solitudine a questa relazione?
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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POi è vero che le persone introverse hanno tempi diversi, possono resistere più tempo da soli rispetto ai normaloni e gli estro prima di iniziare a soffrirne, ma cmq sempre con dei limiti... |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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è ovvio che il zero esperienze è frustrato e difficilmente dirà meglio soli perchè è una persona che tenta di dare un giudizio generale avendo a disposizione solo una parte di esperienza riguardo alla situazione che giudica. se non provi non sai , se nn sai sei frustrato e il tuo giudizio o resoconto sull'argomento è condizionato da queste cose , il che dovrebber far pensare e dire " meglio sta zitti" . |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
Eh appunto. Io presuppongo che chi dice "meglio soli" intenda che da solo ci sa stare abbastanza bene e senza esser troppo frustrato, in genere chi dice così quello lascia intendere. Se poi intende "meglio soli (che in una relazione infernale, però mamma mia quanto son frustrato... con una bella relazione come piacerebbe a me starei decisamente meglio)" allora di nuovo c'è un non detto. :mrgreen:
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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cmq preciso che parlo in termini generali e non personali( quasi mai parlo di me stesso in prima persona ) casomai qualcuno gli venisse voglia di dire "ma tu tersite ..." etc..etc ... |
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