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Il termine pedofilia è usato a sproposito in quanto si riferisce a soggetti pre-puberi, e quand'anche si avessero pensieri o fantasie pedofile ciò non basterebbe a definire la tal persona come LERCIA dall'alto di non si sa quale scranno morale, visto che fin tanto che la cosa non intacca altri è una cosa che riguarda esclusivamente la persona e la propria mente; se mai può diventare patologico quando i pensieri si presentano in maniera ossessiva causando disagio in primis a chi li prova; quanto al pensiero del passare “all'atto”, non è scontato che ci sia ma si tratta comunque di un altro discorso, di un qualcosa che sarebbe estremamente dannoso per altri, non di qualcosa che rimane confinato nella propria mente, e ricordo che spesso può capitare proprio chi ha subito abusi in tenera età di avere pensieri intrusivi di quel tipo (per una sorta di identificazione con l'aggressore, una difesa del cervello in cui si è dalla parte di chi è in controllo della situazione, contrariamente a quando si subiva senza poter reagire), per cui si ritiene sporco e si colpevolizza pensando di essere mostruoso e uguale a chi lo ha traumatizzato.
(scusate per il post un po' pasticciato ma sono da telefono e inoltre l'argomento è complesso e difficilmente sviscerabile in poche righe) |
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Ti ho anche scritto preventivamente, nel primo messaggio, che accoglievo e riconoscevo ogni obiezione in quel senso, non puoi essere un pedofilo. Ma il discorso, per interpretarlo meglio, era necessario allargarlo alle zone più scomode. Pazienza se il termine era forte, te l'ho corretto puntualmente in efebofilia, perché per me quella è la tua zona d'ombra da esplorare. Non il giusto o sbagliato, il nodo concettuale è sa ricercarsi nelle parafilie. Il discorso è allargato e comprende gli ambienti che hai bazzicato tu, quelli sono gli ambienti in cui questo tipo di parafilie hanno terreno fertile e possono concretizzarsi. Ho parlato di preti che cadono in tentazione, cosa risaputa e fenomeno triste mai del tutto veramente approfondito. Stiamo qua da decenni a chiederci come mai siano proprio i preti a cadere in quelle porcherie, e la ragione ho provato a dartela. Ambienti che presentano criticità unite a scarsa consapevolezze della parafilia. I miei sono campanelli d'allarme, fanne ciò che vuoi non è necessario ascoltarli, infondo il discorso che ho fatto se lo rileggi a mente fredda, è generalizzabile a chiunque. Ribadisco il pessimo lavoro del tuo psicoterapeuta in quanto mi hai servito sul piatto tutta una serie di giustificazioni inutili che riconfermano il fatto che non sei per niente a tuo agio dentro a questa dinamica torbida. |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
Non sapevo che lercio fosse una descrizione neutra, a pensarci in effetti è un termine così medico
Chissà come mai innerbeuty l'ha presa male, sicuramente perchè non sa accettare la sua condizione serenamente e non per l'implicito giudizio alla sua persona dietro certi termini colpevolizzanti |
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Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Immagino che anche il dire che GIUSTAMENTE la gente lascia il forum per lui sia neutra come cosa e unicamente descrittiva. E' proprio un problema di terminologia. A me fa solo strano che su un forum che -in teoria - dovrebbe essere di mutuo soccorso si dice alla gente che è lercia e che giustamente la gente se ne va per lui. E mi fa ancora più strano che non si riesca a riconoscere la problematicità dietro certi comportamenti. Il mio fastidio 'sta solo qua |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
Per inciso, capisco quanto sia un discorso delicato e quanto certe cose possano infastidire e sconvolgere chiunque, non voglio sindacare su quanto sia giusto o sbagliato quel che potete provare nei confronti di cose del genere.
Però se il disturbo di cui soffro fosse poco accettato e mi sentissi rivolgere certi commenti, sebbene non abbia fatto realmente del male a nessuno, mi devasterebbero. |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Cioè io direi meglio chiarire molto bene a tutte le persone coinvolte che tu vuoi starci, con questa ragazza, se è quella la direzione che desideri di fatto (anche solo nella misura in cui lasci che accada). Farti aiutare nel caso a trovare il modo di comunicare queste tue intenzioni e gestire conseguenze. |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Non mi conosci di persona, non mi hai mai visitato, tantomeno hai valutato l'ipotesi concreta di analizzare il mio caso con un Manuale del DSM sotto mano, per cercare di offrire spunti per il mio caso. Come conseguenza, è chiaro che la parola Patologia è usata a sproposito; mi sento colpevolizzato per il semplice fatto che hai montato una tua ipotesi non avendo le carte per poterlo fare, non essendo il mio terapeuta. Non hai dati oggettivi a sostegno della tua tesi. Stai accostando il mio sentimento alla parafilia, argomento che nulla a che a vedere con i sentimenti e l'affetto che si può provare per una persona; un vero predatore non nutre nulla di tutto questo per l'ipotetica vittima, oltre a non avere l'empatia e la capacità di conferire alcun significato particolare alla potenziale vittima. Per il predatore l'unica cosa che conta è approfittare delle fragilità delle persone, puntando ciò che lui stesso ritiene l'anello debole. Questo modo di fare non mi appartiene, ragion per cui non mi riconosco in quello che sostieni, avendo già spiegato per filo e per segno il percorso che mi ha portato a questa rivelazione. Non nutro nessun sentimento simile per le altre ragazze del gruppo, eppure sono coetanee e vengono considerate dai loro pari ragazzi, carine. Se il mio unico intento fosse assimilabile ad una parafilia, avrei avuto un pattern di comportamento completamente diverso. Invece ho occhi solo per lei, pur chiaramente dando il giusto spazio per dialogare con le altre persone. Ti permetti persino di accusare il mio terapeuta di non fare un buon lavoro e giudicare la bontà del suo operato, basandoti su dati ed informazioni che non puoi possedere. Il mio disagio risiede nel non poter esternare a gesti, appieno, tutto quello che sento nei confronti di questa ragazza, e nel passaggio tra la vecchia consapevolezza di responsabile a quella nuova, di un uomo innamorato. Al contrario di quello che pensi, a me sembra che il sangue amaro se lo stiano facendo venire tutte quelle persone intente ad imporre una propria visione morale. |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
Qua mi sembra che si parli degli adolescenti come se fossero angioletti pulitini e illibati, quando invece, di sovente, scopano a destra e a sinistra. Certo, lo fanno con i loro coetanei....tutti a posto con la testa loro invece. Chiaro che un adolescente non è ancora completamente formato, è più facilmente circuibile eccetera, ma non generalizzerei sui sedicenni, né sui trentenni a cui piace una sedicenne. Ognuno è fatto a modo suo, ogni rapporto è fatto a modo suo, e Innerbeauty, da tutti i post che ha scritto qui, mi sembra una brava persona.
Sarò una persona orribileh e orrendah ma mi sono appassionata alla sua vicenda con quella ragazza (sin dal thread dei segreti) e tifo per loro. Spero che, magari tra qualche anno, la loro relazione possa evolvere nella direzione sperata. |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
Io sono quasi stato con una ragazza che ha tentato il suicidio proprio in quel periodo ed è stato molto difficile. Una personalità complessa, autolesionista e depressa forse border ma non saprei. Ad un certo punto mi ha ferito e ho sentito la freddezza, la mancanza di empatia nel gesto. Mi sono accorto che il mio atteggiamento era cambiato di tutta risposta. Non riuscivo più ad essere gentile e disponibile come prima e rischiavamo di farci male a vicenda a continuare così e ci siamo salutati.
Situazioni diverse ma è solo per dire che è sfiancante, non è cosa per tutti. Sono persone che stanno male ma possono anche farne del male.. fisicamente, psicologicamente.. a se stesse e agli altri. Non vanno trattate come creaturine indifese da aiutare a prescindere e lanciarsi senza un piano e capacità. Abbondarle a se stesse? è sbagliato ma se tu non sei in grado o non sei più in grado di aiutarle anzi magari l'averti in torno le fa stare peggio continui così fino a vedere il peggio concretizzarsi? |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
Inner io ti consiglio di riflettere molto sulla genuinità del tuo e del suo sentimento. Mi è capitato spesso, per il lavoro che facevo in passato, di essere in contatto con ragazzini di quell'età. E' spesso spontaneo, a quell'età, prendersi delle infatuazioni per chi ricopre un ruolo, mi è capitato spesso di essere oggetto di queste preferenze. Si vede la persona con quel ruolo sotto una luce diversa di come si può vedere un coetaneo, per cui è davvero molto facile che nasca questo genere di sentimento.
Ti dico poi che quel genere di infatuazione ha lunga durata. Il fratello di una mia amica ancora stravede per me. Non è neanche tanto più piccolo di me, ma frequentavo molto casa sua proprio quando aveva quell'età, e ora, a distanza di 15 anni, le dinamiche non sono cambiate. Se pensi che il sentimento sia genuino da parte di entrambi fai passare degli anni, falla crescere. E' ancora un'adolescente, anche se a te può sembrare già adulta. Può esserlo di aspetto, può avere delle idee mature, può avere un carattere forte, ma rimane un'adolescente. Se siete davvero fatti l'uno per l'altra tra qualche anno sarà lo stesso. Che finisca la scuola, che si faccia le sue esperienze. Poi si vedrà. Ora come ora non mi sembra ci siano le condizioni per capire se quel sentimento sia il frutto di una naturale infatuazione per una figura di riferimento oppure davvero un sentimento genuino. |
Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Con le adolescenti proprio non mi passerebbe per la capa, però ci sta perché io ne ho oltre 40.. che vergogna sarebbe... però non mi troverei neanche con una di 20-22 anni.. non mi sento proprio attratto.. hanno dei modi di fare, parlare e vestire che non mi attirano. La donna over 25-30 ha più gusto, ecco perché preferisco una una un po' più vecchiarella come me :) |
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Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
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Comunque le prof di oggi sono molto più disinibite, infatti non c'è da stupirsi se accadono anche cose con gli alunni...
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