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Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
Insomma, le opinioni sono miste.
Tra l'altro vorrei precisare una cosa: io SONO STATO fuori casa per 6 anni fino a che per il lockdown non ci hanno messo in smart working ed ora sto da più di un anno a casa dei miei risparmiando i soldi dell'affitto (dato che lavoravo in un'altra città). La cosa non mi ha fatto crescere in alcun modo, anzi, soffrivo ancora di più la solitudine in un paese in cui non conoscevo assolutamente nessuno. Sono molto interdetto nei confronti di questo psicologo che a me pareva una persona equilibrata (avendolo conosciuto per altre cose). Gli do il beneficio del dubbio in altre 2 sedute, se non mi convince lo lascio stare... Non è che dico ciò perche mi piace stare nella mia zona di comfort, ho già detto quale è stato il mio background e non sono un bamboccione solo perchè in questo periodo ho la fortuna di ptoer lavorare da casa senza avere inutili spese aggiuntive... Ma a parte ciò, io non credo nemmeno che si è bamboccioni a prescindere se si rimane in casa con i genitori, dipende dai casi e certe volte è semplicemente una scelta fatta su base razionale... Tutti i miei coetanei hanno lasciato il nido solo nel momento in cui si sono sposati o sono andati a convivere, oppure come nel mio caso, sono andati a lavorare in un'altra città... E'un malus agli occhi delel ragazze? benissimo, caxxi loro, non mi piego alla loro superficialità. Aderire a certi stereotipi solo per un'assurda pressione sociale secondo me è il primo passo verso il fallimento personale. Io sono si un fallito ma 3000 altre ragioni, non certo perchè vivo con i miei.. |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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hanno vissuto da studenti fuorisede con coinquili e poi sono passati a vivere con la loro ragazza, quindi molti adulti anche estro, a vivere da soli non ci sono mai stati |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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Ma in questo topic si è letto invece il contrario, ovvero che saremmo in una società che stigmatizza chi alla famiglia rimane attaccato, anche in modo disfunzionale. A me pare proprio il contrario di ciò che è sempre avvenuto in Italia. |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
Per certi aspetti in molti sono obbligati a restare attaccato alla famiglia (poi c' è anche chi lo fa per comodità, sia chiaro)
Come già detto da altri, se uno ha un lavoro mal pagato difficilmente potrà permettersi di andare ad abitare da solo... |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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Andare a vivere da soli ritengo sia meglio per la mia esperienza, ma non risolve problemi di fobia e ansia
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Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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I sistemi tribali esistono in tutte le società di ogni epoca storica da che esiste l'uomo. A me sembra che hai tu la fissa per i genitori tossici e le famiglie disfunzionali visti che tiri fuori sempre sta roba in ogni discussione. Poi comunque non capisco cosa c'entri questo discorso con l'andare a vivere da soli o meno. |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
Io sono andato a vivere da solo appena ho avuto modo di farlo, cioè quando il contratto di lavoro è diventato indeterminato. Ma nel mio caso c'era un ambiente famigliare pessimo da lasciare alle spalle. Non ho avuto scelta. Non vedo niente di strano a rimanere in casa coi genitori se le condizioni sono favorevoli. Anzi, fortunato chi può, risparmia anche dei bei soldini.
Io ho cambiato anche paese, più vicino al lavoro e sono in affitto. Questo non mi ha guarito dai miei problemi (difficoltà a rapportarsi con le persone, amicizie, solitudine, ecc...) ma mi ha sollevato non poco fin da subito. E' comunque una prova con se stessi. |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
Poi ho notato un'altra cosa, ma qui non mi riferisco a chi vive da solo che scrive su questo forum ed è fobico, evitante eccetera, mi riferisco a quello che sento dire al lavoro da chi ha la casa da solo o comunque vive con la compagna eccetera, insomma mi riferisco a quelli che hanno fatto questo passo ma non hanno i problemi tipo i nostri:sento in loro una estrema sicurezza nel parlare di questa cosa, quando comprano /cambiano casa, sanno districarsi in qualsiasi eventuale intoppo possa capitargli, sono sgamati, sanno come muoversi in ogni situazione, non danno l'idea di aver paura di fare qualche errore nella scelta della casa, o di andare a pagare troppo di mutuo e affitto, ho la sensazione che sanno benissimo affrontare queste situazioni burocratiche in maniera disinvolta, senza ansia. Tutte cose che io non riuscirei ad essere sereno nel farle, avrei paura di fare passi sbagliati o che mi fregano facilmente perché capiscono che non ho esperienza in queste cose.
Spero di essermi fatto capire su cosa intendo dire. Penso dipenda dal fatto che loro hanno la serenità che un fobico, evitante e depresso non può avere. |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
max sono quelle cose che una volta imparate dici -tutto qui?-
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Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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C'è pure da dire che in due è più facile. Non sempre ma di solito la donna ha più gusto nell'arredare, forse anche più intuito nello scegliere la casa giusta. Che poi non esiste la casa o il mobile perfetto.. esiste solo se hai un botto di soldi, ma quando sei di reddito normale cmq dovrai scendere a compromessi su qualcosa. Inoltre la gente non fobica è avventata e più istintiva, che non è detto che sia una cosa negativa, può esserlo ma può essere anche una cosa buona. Io da fobico, ma non so come sono gli altri fobici, ho paura di sbagliare e allora rimando, valuto.. ma poi sbaglio lo stesso.. allora tanto vale "azzardare" e poi in caso rimediare.. che è quello che fanno i normali. Per un fobico, solo e un po' insicuro scegliere casa non è facilissimo, per me non lo è stato.. e lo so che in due è più facile.. ma mi urta anche a veder limitati i miei desideri solo perché sono da solo.. e alla fine faccio uguale, e sbaglio.. però finché stai in affitto lo sbaglio ha un prezzo relativo.. quando devi comprare.. se poi sbaglio è una bella rogna.. infatti ancora non ho comprato, ma lo farò. |
Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
Tralasciando che molto spesso la maggior parte delle persone non passano dal vivere con i genitori a vivere da soli ma dal vivere con i genitori al convivere con la compagna/o che è una cosa assai differente anche se viene valutata erroneamente allo stesso modo. Detto questo ci sono tante cose pro e contro che variano a seconda delle singole situazioni, personalmente io l'unico motivo per il quale non vado a vivere da solo è la totale solitudine che non riuscirei ad affrontare, anche la sola presenza di qualcuno mi aiuta in tal senso, al di la che io ho un buon rapporto con i miei genitori. Se vivessi da solo, ritrovarmi al rientro dal lavoro in una casa totalmente vuota non potendo scambiare mezza parola con nessuno (nel mio caso non avrei nemmeno qualcuno da chiamare al telefono o da messaggiarci per passare un po' il tempo) non lo reggerei, tempo un mese e probabilmente mi impiccherei. Sembra un paradosso per uno che non ama stare in mezzo alla gente, ma nemmeno la solitudine totale è facile da gestire. Per il resto delle cose ci si arrangia (facendo magari dei disastri :D) e si impara col tempo secondo il mio punto di vista.
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Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
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