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Re: Come si ottiene una vita normale?
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Ma se ci si accetta così come si è, cosa dovrebbe motivare un miglioramento? Se adesso sto bene così come sono perché dovrei migliorare visto che sto già praticamente bene al massimo dato che mi accetto totalmente (nel modo più profondo possibile) così come sono adesso? Mi sembra una cosa un po' incongruente. Se voglio cambiare degli aspetti in meglio vuol dire che alla fine la mia accettazione di questi aspetti non è davvero completa e profonda, qualcosa perciò per me non torna. E' come se io dicessi che accetto la mia calvizie però poi faccio di tutto per far ricrescere i capelli e migliorare. In che senso l'accetto se poi è un aspetto che voglio cambiare? :nonso: A me affermazioni del genere hanno sempre infastidito, soprattutto quando vengono dagli altri, altre persone spesso dicono che ti accettano così come sei però poi dopo aggiungono "dovresti però migliorare". Ma non rompessero le palle sinceramente con discorsi del cavolo come questi, a me queste frasi usate con lo scopo di intortarti infastidiscono molto. Dicessero più linearmente "a me così non vai bene e non ti accetto affatto, desidero che cambi questo, questo e quest'altro" e basta. |
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Re: Come si ottiene una vita normale?
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Una persona che tende sempre a migliorarsi non si accetta mai il più profondamente possibile, resterà sempre un residuo aperto di non accettazione. La molla che spinge al miglioramento è proprio la non accettazione di certe cose che si preferirebbero diverse. Più ci si accetta minore sarà la spinta a migliorare e viceversa. Se si raggiunge questa sorta di limite non c'è più alcun motivo per migliorare, il come si è corrisponde al sé ideale. |
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Lo vedrei vincere un sacco di cause nel foro,con la sua retorica puntigliosa e spiazzante, molto "logica". |
Re: Come si ottiene una vita normale?
Forse per me la cosa funziona un po' diversamente, ho perso una persona cara a me vicinissima pochi anni fa... Adesso sto meglio, ma ho accettato davvero fino in fondo il fatto che non ci sia più?
Penso proprio di no, ma visto che in fin dei conti non posso farci nulla né farla ritornare in vita cerco di occuparmi e di pensare ad altro, è una cosa su cui afferro di non avere alcun controllo, più che accettarla mi sa che capisco che c'è un vincolo duro come una parete che non posso abbattere e cerco di adattarmi al vincolo. Alcuni iniziano a pensare che si ricongiungeranno alla persona morta che vive in un qualche al di là, e anche questo è un modo di tirare avanti. Se avessi più potere agirei comunque per far saltare il vincolo per aria, la parete la butterei giù, perciò mi sa che non accetto davvero tutte queste cose, mi ci sono adattato, ma è un concetto diverso per me. Le cose che accetto davvero, se anche avessi il potere di cambiarle non le cambierei. Altre cose invece non le accetto ma siccome non posso cambiarle agevolmente né ho alcuna idea di come cambiarle restano così. Certe cose non vengono modificate perché si va a sbattere contro la propria impotenza oggettiva, altre per accettazione e ci stanno davvero bene così come sono. |
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Re: Come si ottiene una vita normale?
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Re: Come si ottiene una vita normale?
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la stessa cosa che penso io di me stessa... |
Re: Come si ottiene una vita normale?
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Re: Come si ottiene una vita normale?
Cos'è una vita normale?:interrogativo:
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L'ultima fase in cui prendevo farmaci era via puntura, ho semplicemente smesso, senza nessun tipo di problema particolare. Tanto non mi facevano niente, erano solo acqua fresca. |
Re: Come si ottiene una vita normale?
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immagino sia la vita della casa del mulino bianco dove chi cucina non spezza gli spaghetti ... Ps: che figata spezzare gli spaghetti ho iniziato da un paio di mesi :timidezza: |
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