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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
La predicazione fuffariana può essere assimilata a quella del sindacalista Meravigli nel film "La patata bollente", quando d'improvviso sbotta dicendo "Io mi sono rotto le palle di sentire mischiare il culo col sindacato" :D
Da 2:31 Anche questa canzone, dedicata a Walter Alasia (brigatista della prima ora, carnefice e vittima di uno dei più efferati episodi di cronaca nera di quegli anni) dice "Oggi il progresso cos'é? Sdoganamento di culattoni", mi fa pensare alle filippiche fuffariane contro la sinistra arcobaleno che, avendo rinunciato alle vere lotte, si concentra su finte lotte di facciata |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Un po' meno sulla premessa che nella cosidetta civiltà moderna ognuno è libero, di fare, essere pensare etc... questa è una pia illusione in realtà c'è un pensiero unico che si sta imponendo, ed è libertario ecologista femminista etc... Da una parte stanno i buoni e dall'altra parte i cattivi o reprobi, ne volete un esempio? Provate a sostenere che mangiare la carne è un bene per la salute o che i maschi stanno perdendo terreno nei confronti delle femmine, che il padre ha perso il suo ruolo all'interno della famiglia, sarete derisi e sfottuti c'è stato anche un politico americano che ha auspicato che il genere maschile si estinguesse ... |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
E' appena passato un giovanotto di lotta comunista, uno di quelli che dicono quelle cose che piacciono a Gummo: li ho frequentati anch'io ai tempi, durante l'università e qualche volta pure dopo (a fare volantinaggio c'erano pure ragazze carine). Gli ho lasciato 3 euri, solo perché mi era simpatico perché mi ha dato del tu e quando mi gli ho detto che sono almeno dieci-dodici anni e oltre che non non li frequentavo più ha detto "quando probabilmente facevi ancora le superiori" :D
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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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cioè? |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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"Il festival della canzone di Sanremo è, da sempre, lo specchio della società che cambia e della quale è, per così dire, un infallibile sismografo. E di mutamenti nella società ve ne sono stati molti e decisivi, che hanno scandito il transito da un capitalismo ancora borghese, con il senso dell’autorità e del limite, al nuovo capitalismo assoluto di libero consumo e di libero costume. Il passaggio si evince limpidamente, se si osservano i mutamenti nelle canzoni e nei costumi degli artisti che si sono succeduti sul palco dell’Ariston. Fino ai giorni nostri, fino al tempo della “compiuta peccaminosità” e del “regno animale dello Spirito”. Il passaggio epocale si coglie, dicevo, nel mutare delle forme dell’arte e della canzone. Nel passaggio, se vogliamo dire così, da Caravaggio alla merda d’artista inscatolata. E, insieme, dagli artisti che si esibivano a Sanremo negli anni Sessanta a quelli che hanno solcato ieri sera il palco dell’Ariston. In sintesi, è stato un osceno spettacolo di postmodernizzazione avanzata. Dove in primo piano è emersa l’usuale catechesi globalista, tesa a rieducare le plebi al politicamente corretto e all’eticamente corrotto. Non si dimentichi, a tal riguardo, che tutto era principiato con la rampognata inflitta al conduttore Amadeus, reo di aver violato il tabù genderisticamente corretto. Più volte, sul palco, Amadeus si è cosparso il capo di cenere, pagando il suo pegno al verbo unico politicamente corretto. Il non plus ultra della catechesi e del nuovo ordine mentale è stato raggiunto, ça va sans dire, con Rula Jebreal, la vestale del cosmopolitismo liberista, l’irriducibile nemica del populismo e del sovranismo, cioè del possibile ritorno di quelle sovranità popolari che altro non sono se non le democrazie tanto aborrite dai padroni no border e dai loro armigeri senz’anima. L’oropedizzazione televisiva delle coscienze ha avuto un tema decisivo: l’aggressione al sacro. A partire dall’incipit – volgare quanto blasfemo – di Fiorello. Che, nei panni di un prete, ha penosamente simulato una messa in diretta. L’offensiva ai danni del sacro è seguitata con un artista dalle movenze e dallo sguardo stralunati, tale Achille Lauro: il quale addirittura ha emulato il San Francesco di Giotto, che si spoglia dei suoi averi. E si è esibito mezzo ignudo, senza ritegno. Offendere il sacro e i costumi non viola il codice politicamente corretto. Ne è anzi parte integrante. In sostanza, vedere Sanremo è utilissimo, per comprendere l’abisso di nichilismo e omologazione, di alienazione e instupidimento in cui l’Occidente è precipitato." ecco, bravo, e adesso vattene a fare in culo... |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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e' questo il pensiero unico di cui parlavo ... |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Chi sono questi psicanalisti che denunciano questo problema? |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Trump Bolsonaro Salvini Orban Putin... uomini potenti (uno è il più potente del mondo) e con un sacco di sostenitori. Greta a parte farla andare in giro e parlarne sui media, sul piano concreto le politiche economiche mondiali si allineano per caso a quello che dice lei? Maddai... Alla faccia del pensiero unico che si sta imponendo. |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
In parte sono d'accordo con Tersite: i problemi della famiglia attuale sono da imputarsi ad un passaggio del testimone, dove una volta c'era l'equilibrio patriarcale e ora non si sa molto bene cosa ci sia. Ma è sempre così quando si cerca di instaurare prospettive nuove, un po' come quando fai la pista ciclabile in mezzo alla carreggiata e rallenti il traffico creando confusioni tra gli automobilisti, ma è solo la fase iniziale. Non è la fine dell'equilibrio precedente il problema, è il transito che necessita di un adeguamento dei soggetti sociali. Quando un nuovo tipo di equilibrio sarà raggiunto, si spera che gli attuali dilemmi rientreranno.
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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
Invece risultano, purtroppo dico. E' così che si è conquistato il favore dei tanti incazzati reduci dalle ultime crisi. Ha lanciato filippiche a destra e manca contro il precariato, il jobs act, i voucher, il fiscal compact. Almeno una volta lo faceva.
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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Il punto che mi preme, ed è la differenza tra Fusaro e gli ecologisti, è che Fusaro ti dice qual è il modo corretto di vivere la tua intimità e di essere te stesso all'interno della società, gli ecologisti non fanno un discorso personale su come dovresti essere te ma mettono in luce abitudini che potrebbero, secondo i loro dati, essere dannose. Mi paiono due piani diversi del tipo di discussione, il secondo confutabile da dati o argomentazioni, il primo abbastanza paternalistico e "intimo". Non voglio dire che la posizione ecologista sia aprioristicamente giusta, ma che comunque è una delle tante posizioni che su cui ci si può confrontare in una società, perchè non entra in sè nel come dovrebbe essere una persona in maniera preponderante, quanto più ne denuncia abitudini che ritiene scorrete. Entrambe le posizioni sono legittime, solo che per il discorso sulle libertà personali che facevo prima trovo molto più fastidioso Fusaro. |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Ma come dicevo non ricordo suoi interventi in vertenze che riguardavano dei lavoratori ad es. in sciopero contro i loro datori di lavoro. E più in generale non ricordo suoi interventi contro certo capitalismo italiano, solo critiche a PD e affini come una meloni o un salvini qualunque. Legittimo, ma non mi venisse a dire di essere un marxista e non negasse di essere di fatto una stampella della destra. |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
Per me non è affatto stupido ciò che dice..anzi.. |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
Purtroppo perché non lo si può inchiodare su quello.
Lui è il principe di coloro che affermano che la sinistra ora pensa solo a "sdoganare i culattoni" e che la linea non può andare contro la volontà popolare, come sosteneva il sindacalista Meravigli. |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
L'ammore perfetto per Fusaro
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Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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@zoe purtroppo non ricordo i nomi ma il problema della scomparsa del padre è un tema molto trattato, anche Crepet mi pare ne ha parlato e lui di sicuro non è un reazionario |
Re: Le grandi idee del fifoloso Fuffaro
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e c'è il dissenso al pensiero unico che è ben lungi da aver vinto, ma chi sono gli elettori di Trump, Salvini , Meloni? Non sono la parte più progredita del paese, non sono le elites non sono i giovani neo-laureati: sono in maggioranza maschi con scarsa cultura e di età media o avanzata, che temono di perdere il loro potere o la loro identità. Ma sono già sconfitti e non lo sanno, il mondo va in tutt'altra direzione, forse la crisi da coronavirus gli ha dato la botta definitiva ...Vedremo |
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