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Re: Nostalgia del lockdown
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Essere insofferenti a una privazione di libertà ( che sia accettata o meno come giusta, per non parlare solo dei contrari come me ) non la definirei una connotazione insita in gente viziata, ma più che altro una normale reazione. Mi rifaccio al commento di idk che scrive sicuramente meglio di me ed è più conciso. Definire viziati tutti coloro che non reagiscono come te non vuol dire che siano loro effettivamente viziati... |
Re: Nostalgia del lockdown
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Pure io avvertivo insofferenza nel non potermi muovere liberamente, ma era una sciocchezza in confronto ad altro, ognuno ha il suo metro, voglio vedere se tutti considerano importantissimi i problemi di chiunque, se tutti sono empatici con Albano che si lamenta di guadagnare meno col covid a fronte dei loro novecento euro di stipendio, considerando la sofferenza di Albano pari della propria e degna di empatia perché "tutto è soggettivo". C'è il peggio e c'è il meglio, non è che il fobico siccome è abituato ha sofferto meno il lockdown.Ha sofferto anche lui ma a differenza degli altri, stava in lockdown anche prima e ci starà anche dopo, quindi sì, soffre di più. Io non parlo in termini assoluti, ho detto "in confronto a me" sono viziati e deboli. Albano cercherà empatia per la sua situazione economica da Berlusconi magari, non certo da me, non vedo perché dovrei dispiacermi per chi sta meglio di me. |
Re: Nostalgia del lockdown
Io sono ancora in smartworking ed è la cosa migliore di tutto questo periodo perché mi evita le due ore di viaggio quotidiano e il relativo stress, inoltre anche andando in ufficio non è che avevo chi sa quali interazioni sociali.
Come hanno scritto altri la cosa brutta è vedere come gli altri siano tornati ad uscire e divertirsi mentre io sono comunque costretto a non fare niente perché non ho nessuno. |
Re: Nostalgia del lockdown
Giuro che volevo aprire io una discussione su questo, per fortuna ho guardato. Premetto che innanzitutto mi sento una schifezza a dire che mi sono rilassato durante il periodo, mi sento una schifezza viste le tantissime persone che hanno perso purtroppo la vita (qui da me è stato un vero disastro) e per la tensione e la paura che si viveva in quei giorni; col senno di poi però quel mese chiuso in casa a me e soprattutto alla mia salute mentale ha fatto bene. Visto il mio stile di vita sedentario non ho minimamente sofferto il dover stare per forza a casa e i giorni precedenti alla chiusura totale stavo attraversando un periodo particolare di depressione e la voglia di andare al lavoro era veramente poca; quel periodo di blocco totale mi ha permesso di ricaricare le batterie e a casa ero più sereno.
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Riprendo questo tema aperto ormai quasi un anno fa...
Questa condizione per cui non devo trovare scuse per non andare a feste, matrimoni, serate del sabato sera, uscire, incontrare gente etc etc mi fa essere un po' più sereno. No assembramento, dovrebbe essere una regola anche dopo questa pandemia. Lavoro, casa, cena, cazzeggio, dormire.. in loop... Ribadisco quanto già detto in precedenza..una vita sprecata.. |
Re: Nostalgia del lockdown
Non sono d'accordo.
A me ha fatto regredire dal punto di vista sociale con il serio rischio di perdere lo slancio verso tutto ciò che avevo conquistato precedentemente, a piccoli passi. |
Re: Nostalgia del lockdown
Dipende da come si sta messi, a me anche non ha pesato praticamente per niente questa cosa. L'unico disturbo è stata la fila al supermercato, basta. Se sono depresso e di cattivo umore non dipende né dal lockdown, né dalla paura di ammalarmi.
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E io ci aggiungo una cosa :
Siamo sinceri, anche solo inconsciamente, quando si sentono gli estroversi disperarsi per locali, discoteche, ristoranti chiusi, divieto di andare a concerti e feste eccetera, ogni tanto capita di fare questa considerazione :"vi sta bene, così ogni tanto anche a voi va storto qualcosa" Almeno io sono sincero, mi è capitato di pensare così. Poi è vero che alcuni se ne fregano e escono lo stesso contro i divieti, ma parliamoci chiaro, si escono lo stesso, ma non è uguale a prima. Al ristorante a cena te lo scordi, la discoteca se la scordano, in 200000 al concerto di Vasco tutti ammassati e fumati se lo scordano, i pub sono chiusi, e comunque se ci vanno di nascosto, non è la stessa cosa di prima, perché c'è sempre il rischio di multe e sanzioni, in piscina e palestra e gli aperitivi senza mascherina tutti attaccati fuori dai bar non sono permessi, i viaggi all'estero sono comunque rischiosi, perché al lavoro sento gente che vuole andare in Messico, in Germania, in Australia, ma non riflettono che se per sfortuna gli viene la febbre o stanno male la e devono andare in ospedale in una nazione straniera, lontano da casa, con una lingua diversa, lontano dai propri familiari, insomma, lo vedo un bel casino. Ma loro vogliono andare, andare, andare... Siate sinceri, anche voi ogni tanto, inconsciamente, vi è capitato di pensare "ah to, guarda, anche a loro il lockdown scombussola un po' i piani e la vita"? |
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Re: Nostalgia del lockdown
Non è un periodo che rimpiango, anzi...
Per come la vedo io è servito solo per farmi tornare alle vecchie abitudini che tanto ho cercato di eliminare, è stato come fare un salto temporale indietro di qualche anno... |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
per me prima c'è il liberi tutti e meglio è.
è da un anno che le situazioni piacevoli vengono limitate, in ciò non vedo nulla di buono. Ok, mi può far piacere che anche gli estroversoni siano danneggiati e che ci si trovi al tempo di un evento memorabile, ma questo non migliora la mia vita |
Re: Nostalgia del lockdown
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Spero che un po' di sane abitudini vengano mantenute, tipo le code fatte con distanza, non fare troppi spostamenti inutili. Qualcuno avrà capito che si sopravvive lo stesso anche senza fare 8 vacanze all'anno e che il mare tirreno o adriatico alla fine sono gradevoli lo stesso senza andare per forza alle maldive. Ovvio che così come è adesso si vive male, ma anche com'era prima non è che andava tanto bene. Imparare a vivere in modo meno frenetico non può che far bene sia alla salute propria che a quella dell'ambiente. |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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Io sono fobico, evitante, depresso, tagliato fuori, ma quello che penso di là fuori è che sono tutti falsi, tutti legati da rapporti preconfezionati, fatti di opportunismo, menzogne, superficialità. Non è un mondo adatto a uno come me.
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Re: Nostalgia del lockdown
il lockdown è stato il periodo più bello della mia vita, il mondo senza persone è bellissimo
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