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I farmaci come dicevo in altra discussione dovrebbero servire a dare un input iniziale, fornire una "assistenza psicologica" di base, proprio perché nessuno nega la dimensione organica dell'uomo e il lato neurologico di emozioni, sensazioni, pensieri ecc, che pure non è che un lato della medaglia. |
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Alla domanda "come ha fatto Sammy a salvarsi" ho risposto. L'hanno salvato gli altri. L'ha detto lui stesso al termine dell'intervista. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Solo quest'osservazione, per il resto non mi sono fatto un'opinione... BANG! (cit):mrgreen: |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Io credo che sia impossibile mettersi nei panni "dell'altro", capire la sua sofferenza, quello che a me potrebbe far soffrire tanto da rendermi invalidante l'esistenza, ad un altro magari fa un baffo, o quasi. Non siamo tutti uguali e non tutti abbiamo gli stessi strumenti per affrontare ciò che ci capita nella vita. Seduta su una sedia, guardavo fuori dalla finestra un passante, assorto nei suoi pensieri, chissà cosa aveva nella testa, ma io lo invidiavo, perché lui camminava per strada, ed era autonomo, e camminava e mangiava e parlava e dormiva. Io non potevo, ero completamente paralizzata da una sindrome ansioso-depressiva non ancora diagnosticata, che pian piano mi stava portando nel baratro.. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Aver verificato che il farmaco chimico disponibile attualmente sia inefficace non dimostra che poi siano efficaci altri approcci attualmente esistenti e che quindi si hanno sicuramente in mano soluzioni funzionanti per tutti. E nemmeno si può dedurre che esista una sorta di mente-anima indipendente dal supporto fisico, altra estrapolazione indebita non giustificata dai dati disponibili. Non è che le cure psichiatriche attualmente disponibili influiscono in ogni modo possibile ed immaginabile sulla struttura del cervello di una persona, modificano solo alcuni parametri in certi modi molto specifici. Dal fallimento di un tipo di cura non si può dedurre che le altre alternative siano efficaci (e nemmeno inefficaci). Alcune persone disagiate risultano intrattabili sia in termini di cure con sostanze psicoattive sia in termini di percorsi psicoterapeutici disponibili. Ma sembra che continui a negarlo. L'intrattabilità comunque non è un qualcosa che ha a che fare direttamente con la gravità di un disturbo, ha a che fare con le cure disponibili. Anche certi tipi di intolleranza verso certi alimenti sono intrattabili attualmente (non ci sono cure, le persone devono adattarsi al disturbo e basta) ma non risultano così gravi per gli ammalati stessi in molti casi. La gravità di un disturbo secondo me ha soprattutto a che fare con l'impatto che il disturbo specifico ha sulla qualità della vita del singolo. Si può generalizzare in parte, e fare una gerarchia di riferimento della gravità (individuando i settori esistenziali più colpiti) ma poi in sostanza questa cosa ha anche a che fare con l'individuo specifico e i suoi valori di riferimento e scopi come ha fatto notare finalmente. Se una persona fosse un prete convinto immagino che se fosse colpito da una forma di impotenza sessuale ed infertilità questo disturbo impatterebbe meno sulla qualità della sua vita. Non direi poi che un prete del genere è un tot di spanne sopra alla donna che si dispera a causa del fatto che non può avere figli solo per il fatto che il prete non si dispera e accetta la situazione meglio perché probabilmente gliene frega anche meno di avere dei figli e riprodursi. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Siete medici? Siete psichiatri? E allora basta avanzare congetture che sono ormai smentite dalla psichiatria stessa. Scusami ma ha più attendibilità la letteratura medica delle vostre opinioni al riguardo. Quote:
Basta davvero mettermi in bocca cose che non ho detto. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Forse avrebbe potuto essere utile se affiancato da aiuti concreti, che andassero oltre le solite frasi di circostanza, e se i farmaci avessero dato l'input iniziale. Credo (ma sono ignorante) che in una situazione come la mia, radicata nel tempo ed ormai cronica, non ci siano "parole che tengano". Riguardo la questione del ragazzo affetto da progeria, ovvio che dispiaccia ma sinceramente non ho le forze per pensare alla sua situazione, immedesimarmi o rapportarmi a lui. Sarò egoista io o privo di empatia, non so...ma per come funziona la mia testa ora, riesco a vedere cose positive anche dalla sua parte, nonostante tutto. Non mi dilungo ulteriormente perché non voglio alimentare flame; non avrei le forze neanche di sostenere un dibattito. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
Però scusami Quantum, ho perso anch' io il filo del tuo ragionamento.
Ok che un malanno con origine naturale ha un peso diverso di uno dall' origine ( diciamo principalmente ) sociale, ok che i margini di miglioramento e le potenzialità di rientro in un canone di normalità ( e anche la possibilità di prendersela con qualcuno ) sono differenti e questo dovrebbe influire anche sull' attitudine conseguente con cui si approccia l' esistenza, e ok che in confronto ad una progeria ogni teorizzare sulla bellezza affonda nel ridicolo che merita. Però nel momento in cui dici che "da soli non ci si salva" vien da sè che qualcuno, in base proprio alla medesima logica, possa affermare a quel punto che ( enfatizzo ) anche un presunto disturbo di personalità autodiagnosticato sia una disgrazia peggiore di due malattie degenerative e tre malformazioni congenite insieme, basta che appunto il disturbo impedisca di uscire dalla condizione di isolamento ( anche sulla base di un' indimostrabile autocerticazione: siamo su un forum, ognuno può dipingersi come il più spacciato della galassia e potrebbe perfino esserlo, vai a sapere ) mentre il cumulo di sfighe cliniche no. :pensando: |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Con la realtà tocca a tutti farci i conti, anche standosene tappati in casa la realtà viene a bussare. Non credo che il normalone medio sia migliore del fobico medio anche perché il concetto di normalità è alquanto astratto, relativo, casomai si può parlare di più o meno conformato al sistema di vita predominante che poi se vai in giappone non è neanche tanto vero quindi la cultura ha il suo peso. Siamo seri, credi davvero che l'estro classico sia se stesso? Per ogni volto mille maschere, l'estro si adatta meglio al teatrino questo si. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
No, in discussione mi ci metto, anche troppo forse, e si essere preso in giro si, ancora adesso a 42 anni, successo proprio ieri..succede spesso.
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Non solo le ovvie capacità di interazione sociale. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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A me 10 ma spero che con il tempo cali. |
Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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Re: Sammy Basso due spanne sopra a tutti noi
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