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Re: Emigro in Irlanda
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Re: Emigro in Irlanda
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1) hanno anche loro problemi a socializzare (non lo escluderei, anzi, propendo per questa scelta) 2) mi considerano un sempliciotto (possibile, viste certe mie uscite non propriamente intelligenti dette in loro presenza) Vabbè... Quote:
Forse si rendeva conto della vita triste che conducevo in Italia e ha voluto darmi una mano, e ciò mi fa piacere, visto che non ho mai avuto un grande rapporto con nessuno dei miei famigliari, lei compresa. Ad ogni modo, come ho già detto in altri post precedenti, non è stata una scelta ragionata, nè ardentemente voluta... semplicemente continuo ad andare avanti prendendo ciò che la vita mi dà, senza operare scelte, senza obiettivi, vado avanti per inerzia. Grazie per la tua risposta, Hermit! Aggiornamenti: Oggi giornata no, l'ultima di una lunga serie. Quando devo andare al lavoro, mi alzo la mattina con un angoscia simile a quando ci andavo in Italia, il che è sintomo che qualcosa non va. Questo già lo so, ed il mio corpo me lo fa capire con un groppo in gola praticamente costante durante tutto il giorno. :male: Umore altalenante... Al lavoro sto passando momenti difficili. Nonostante le mie buone intenzioni, a volte proprio non ce la faccio, mi sento tutti gli occhi puntati addosso, non alzo lo sguardo per vedere cosa mi succede attorno, vado nel panico senza motivi apparenti, mi sento costantemente sotto giudizio. Oggi per la prima volta, due colleghi, finito il turno, sono andati via senza salutarmi, e mi sono sentito morire. "Non di nuovo", ho pensato, "non anche questa volta"... So di non aver fatto nulla oggi per tentare di stabilire un rapporto con loro, testa bassa e muso duro tutto il tempo, mai una battuta, un sorriso o due parole da parte mia :testata: Nonostante stamattina mi fossi promesso di essere più aperto e più socievole, arrivato al lavoro la mia testa di merda ha cominciato ad andare in modalità "bassa autostima", e mi sono comportato di conseguenza. Molto male. Speravo che qualcosa cambiasse qui, ma se non cambio io, se non cambia il mio modo di rapportarmi con le persone, niente cambierà, ne sono consapevole. E comunque non mi voglio appiccicare l'etichetta di "fobico", perchè altrimenti mi arrenderei, sarebbe la fine, ad ogni fallimento sul piano sociale avrei la scusa del "ma tanto sono fobico, inutile tentare di cambiare, ho il cervello bacato e bon". NO, dio bono! :moltoarrabbiato: Modificando il mio comportamento, mi rendo conto che la gente mi tratta in modo diverso, se sono più socievole anche gli altri lo sono con me, l'ho testato di persona. E sto meglio quando mi rendo conto di non fare così schifo a rapportarmi con le persone, solo che è dannatamente difficile imporsi certi comportamenti che non vengono naturali, soprattutto quando nella testa continuano ad affollarsi pensieri negativi riguardo a sè stessi. È uno sforzo che la maggior parte delle volte non riesco a fare, purtroppo. Per adesso tengo duro. Un saluto a chi ha avuto la pazienza di leggere! E scrivete pure se avete cosigli, pareri o parole di conforto, mi fa piacere sapere cosa pensano le persone che leggono ciò che scrivo, davvero. Ciao! |
Re: Emigro in Irlanda
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Mi pare sia emersa la tua voglia di lottare, la tua voglia di riuscire, la voglia di non arrenderti. Hai individuato razionalmente quali sono le strade per riuscirci: "Modificando il mio comportamento, mi rendo conto che la gente mi tratta in modo diverso" Qualche volta hai avuto successo ( "l'ho testato di persona" ), qualche altra volta no. Va bene, non possiamo vincere tutte le battaglie. Tu ne hai gia' vinte tante: trovare il coraggio di mettrti in gioco, spostarti in un paese straniero, convivere con sconosciuti, stare a contatto col pubblico, andare a fare la spesa da solo, gestire i tuoi soldi, comunicare ogni giorno in una lingua strana (questi parlano turco!) Non lasciarti scoraggiare dalle sconfitte: nessuno è perfetto. Ci saranno ancora tante sconfitte, ma ci saranno ancora tante vittorie. Io so che sei forte, e che ce la farai. Continua, stai andando bene! |
Re: Emigro in Irlanda
Ciao Sanyo non ti arrendere, cerca di stamparti in faccia un mezzo sorriso, in modo da non risultare troppo scontroso e se non vuoi guardare una persona negli occhi guardali tra la fronte e l'attaccatura degli occhi così ti sentirai meno a disagio!
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Re: Emigro in Irlanda
Ciao Sanyo come va in Irlanda? Mi raccomando cerca di stare rilassato e di fregartene se dici banalità. Alle volte è più importante dire qualcosa che stare in silenzio. Almeno appari come una persona socievole.
In bocca al lupo per tutto |
Consigli:
Non usare questo viaggio e il soggiorno lì per metterti alla prova, per dimostrare qualcosa a te stesso, per dimostrarla agli altri: sei partito per muoverti verso qualcosa, qualsiasi essa sia, ma non hai niente da dimostrare a nessuno e non prenderla come una prova di vita. Non pensare che il modo in cui stai a lavoro e il modo in cui lavori dovrebbe definire qualcosa di te stesso: sai già le difficoltà che hai, non hai bisogno che la difficoltà a socializzare con i colleghi ti infossi sempre di più in consapevolezze dolorose. Non sei obbligato a fare più di quanto fai, cerca di fare quello che ti senti. La tua vita non dipende da come stai con i colleghi a lavoro. Ai colleghi che hai accanto devi starci insieme per puro caso, basta essere cordiali, non forzare a tutti i costi un atteggiamento amichevole, non pensare che dal socializzare o meno con gli altri ne valga la vita. Se ti senti solo non buttarti con chiunque pur di fare qualcosa, scegli le attività che ti piacciono (come con meetup) e le persone con cui ti senti più a tuo agio, non caricarti eccessivamente di responsabilità. Non so se hai molte amicizie qui in Italia ecc., ma: se ti senti solo e hai fame di rapporti, riconosci questa tua fame ma prenditela con calma. Cerca di concentrarti sulle cose da fare giorno dopo giorno. Sfrutta al massimo il tuo tempo libero per fare qualcosa che ti faccia stare bene e ti permetta di sfogarti/ricaricare le energie Non sentirti sommerso dagli altri e dal loro atteggiamento, dalla loro bravura a socializz., etc.: non siete la stessa persona. Prendi atto di quello che sei e comportati di conseguenza. Non pensare che se non socializzerai o sbaglierai a socializzare morirai o succederà qualcosa di terribile. Mettiti al primo posto, occupati di te stesso, di imparare ciò che devi fare a lavoro, di svagarti e stimolarti e riposarti nel tempo libero, non vedere la socializzazione come un imperativo: se punti tutto solo su quello e se continui a giudicarti solo sulla base di quello continuerai a riconfermarti consapevolezze dolorosissime (“non di nuovo” etc.). Ti conosci già, sai già quali sono le tue difficoltà, non hai bisogno di mortificarti. Non forzare troppo la mano, come dicevo sii cordiale, o almeno rispettoso, non devi agli altri tanto di più: fai quello che riesci. Se in un contesto non riesci ad esprimerti, ad emergere: non dare tutta la colpa a te stesso. LO SAI GIÀ che per te è difficile. Non puntare tutta la tua vita e tutta l'opinione che hai di te stesso in base a come va la socializzazione con degli estranei casuali, con cui potresti anche non avere niente in comune o con cui potresti anche non essere compatibile al di là di una cordialità di facciata. Pensa a quello che riesci a fare e fallo, non puntare tutto sulla socializzazione. Pensa alle attività che ti piacerebbe fare e falle. Se la socializzazione va male non tormentarti e non dare tutte le colpe a te stesso: si tratta di persone casuali e in alcuni casi persone con cui devi stare assieme per forza. Non porti l'obiettivo di diventare amico con tutti, amico di tutti: lo sai come sei. Se vedi che quando sei più aperto anche gli altri lo sono con te, allora cerca di mantenere un atteggiamento aperto e cordiale, senza fare più di quello che ti senti, e fallo solo quando te la senti; se è un momento di malumore o tristezza cerca di essere rispettoso verso gli altri ma rispetta anche il tuo stato d'animo. Aggiunta: Sull'angoscia prima di andare a lavoro: è un'angoscia inevitabile e giusta, è il chiaro sintomo del malessere che provi ad essere lì, è una chiara e legittima espressione del disagio, perciò non c'è niente di male a provarla, è normale provarla, in quella situazione: dover andare a lavoro a fare un mestiere che per te è difficile e a cui non sei abituato: non è la tua passione della vita, perciò non giudicarti in base a quanto fai bene il barista o il cameriere: che te ne frega? Soffri di ansia sociale e sei in un bar, che ci azzecca con te? Tu ti trovi lì per puro caso, perché mai dovresti giudicarti su come spilli bene una birra o su come socializzi bene con dei colleghi in un paese straniero? Per provare a diminuire l'angoscia prova a fare qualcosa di fisico prima del lavoro: esercizi in casa, una corsa fuori (se ne hai la possibilità), scarica la tensione. Se ti trovi immobile a letto prova a forzarti di alzarti e di fare qualcosa che ti distrugga. Concentrati sul fatto che il lavoro che fai è semplicemente una mansione che svolgi per un salario e non devi dimostrare niente a nessuno, perciò cerca di non caricarti eccessivamente di responsabilità. Non pensare che sia una questione di vita e di morte e che il modo in cui lavori decreti se sei una buona persona o un merdone. Riconosciti le difficoltà che hai e non pensare che non dovresti averle, se mai prendi atto di quello che riesci a fare nonostante queste, e ragiona su te stesso come su una persona che ha quelle difficoltà, non trattarti come non sei o come pensi che dovresti essere. |
Re: Emigro in Irlanda
we, come procede? mi è venuta in mente una cosa
ti sei fatto il giro alla fabbrica della guinness? all'ultimo piano, finita la visita te ne danno pure un bicchierone io credo di essere l'unico della storia a non averlo finito .__. , la birra proprio non mi piace, tra alimenti e bevande credo sia la cosa che mi è più indigesta, ma la fabbrica è divertente, ci sono anche delle attività interattive (solo se uno lo vuole fare) magari un giorno libero puoi andarci con due o tre colleghi, è una classica uscita comoda, non bisogna inventarsi nulla, la visita intrattiene senza bisogno di parlare del più e del meno |
Re: Emigro in Irlanda
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Re: Emigro in Irlanda
È lo so pure io quando sono andata a Londra ero un'altra :)
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Re: Emigro in Irlanda
Scusate se rispondo con un ritardo di due settimane, ma o non avevo tempo o non avevo voglia. :mannaggia:
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Il fatto di non guardare negli occhi, mio grandissimo problema fino a non molti anni fa (proprio non ci riuscivo, era più forte di me...), invece l'ho risolto, almeno in parte. :bene: Quote:
Come avrai letto, va così così, cerco di non farmela andare troppo male. Grazie dei consigli, e crepi il lupo! Quote:
È davvero un periodo difficile per me, sono costantemente in bilico tra il fregarmene totalmente di certi aspetti della vita, come ad esempio il lavoro, o farne una ragione di vita o di morte. Ad ogni modo, riconosco che hai ragione quando dici di prendersela con calma e non voler strafare. Solo, mi dispiace aver perso tanto tempo e continuare a perderne... Ancora grazie, grazie, GRAZIE per avermi dato tanti consigli, il tuo interesse nei miei riguardi mi fa molto piacere. Quote:
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Re: Emigro in Irlanda
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è normale quando il rapporto è quotidiano e magari non si ha un carattere troppo espansivo |
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