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Re: Farmaci e ideazione suicida
Phoenix,
scrivi tante parole per dire "la cura è peggiore del male?" Basta parlare così. Dato che, come me, non hai la necessaria competenza in psichiatria, parlaci di una cosa su cui sei un'autorità: la tua esperienza. Parlaci dei tuoi malanni e delle tue terapie, se ne hai fatte. Poi, insomma, non è che se devi prendere un'aspirina, ti vai a vedere com'è fatta la molecola dell'acido acetilsalicilico. T'interessa che ti passi il mal di testa, non di diventare uno scienziato. |
Re: Farmaci e ideazione suicida
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Semmai le droghe, leggere (che qui tanto vengono osannate) e pesanti, possono tirar fuori stati psicotici latenti, ma erano cmq latenti e sarebbero saltati fuori lo stesso. |
Re: Farmaci e ideazione suicida
alla fine dobbiamo avere più paura della cura, che della malattia..
Come quelli che hanno più paura del vaccino, che del vaiolo. (pijate er vaiolo e poi ne riparlamo) |
Re: Farmaci e ideazione suicida
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Ora come ora sto maluccio, ma di ssri non prendo niente, cerco di resistere, ma se stessi molto male li prenderei eccome |
Re: Farmaci e ideazione suicida
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Re: Farmaci e ideazione suicida
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Re: Farmaci e ideazione suicida
A dirla tutta più che alla psichiatria, in genere, penso alla psicoterapia...però hai ragione è troppo bello pensare che tutto passi coi farmaci quindi chissene...:bene:
Forse a Settembre vado dallo psicoterapeuta, chissà se servirà a qualcosa :pensando:! |
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Schizofrenia?No. Se sei destinato a diventare schizofrenico lo diventi, psicofarmaci o no, marijuana o no. |
Re: Farmaci e ideazione suicida
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Cosa c'entra ora il vaccino? Ah già, il caro vecchio metodo di : buttiamo tutto nel calderone del complottismo , visto che non si hanno argomentazioni |
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Perché é qualcosa di comico su un libro di medicina? Apri pure una pagina di gastroenterologia, nefrologia,cardiologia e troverai sempre casi di patologie in cui non é ancora noto il particolare funzionamento di determinati meccanismi patogeni. I farmaci che vanno a modificare la ricaptazione di quei neurotrasmettitori hanno dato un miglioramento (non tutti i casi , per carità di Dio). E quindi? Ora la gente dovrebbe fidarsi di te e non di psichiatri che studiano per infinocchiare le persone (secondo te)? Il passaggio "logico" quale dovrebbe essere? Non c'é l'evidenza, la "prova provata" e quindi non percorriamo nessuna strada? Se tutti ragionassero come te per sedare un paziente gli anestesisti utilizzerebbero una bella botta in testa( o se ti va di lusso la stricnina). Qui di comico vedo solo i tuoi post. |
Re: Farmaci e ideazione suicida
Ciascuno è il massimo esperto di sé stesso. E allora parliamo delle nostre esperienze. Che ci mettiamo a discettare di interazioni chimiche e organiche, di cui non sappiamo una beata mazza?
Io di me stesso so che, prima di prendere i farmaci, ho fatto delle colossali cazzate; quando ho assunto regolarmente antidepressivi ho fatto qualche grossa cazzata, e quando (nel 2002) sono passato al litio, ho fatto le cazzate normali, cioè quelle che fanno tutti. Chi mi legge, vede la mia esperienza, che è inconfutabile e chiara. Vale per me, è logico. Ma chi legge, guardi la propria esperienza e cerchi di vedere i propri fatti inconfutabili e chiari. |
Re: Farmaci e ideazione suicida
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La gente non deve fidarsi di me, piuttosto dovrebbe essere bene informata di quello che gli si prescrive quando gli vengono dati SSRI e degli effetti collaterali enormi, nonchè della difficoltà a smettere di prenderli ( documentata da decine di studi e migliaia di testimonianze) Invece secondo il tuo ragionamento visto che una cosa SEMBRA interagire positivamente su un meccanismo fondamentale dell'organismo, di cui ora si comincia a studiare il funzionamento, è giusto prescriverla a cuor leggero, senza informare i pazienti di come stanno le cose. Io dico solo che nonostante da anni la psichiatria tenti di trovare la sua giustificazione biologica nella prescrizione di SSRI per la depressione, non ci è riuscita, ed ha preferito continuare a puntare sui sintomi piuttosto che sulle cause, in maniera spessissimo violenta e deumanizzante per i pazienti 8 ricordiamo che fino a poco tempo fa molti degli stessi psichiatri ancora in circolazione mandavano a fare l'elettroshock, e prima ancora la lobotomia) Degli anestetici e di centinaia di altri farmaci sperimentati a dovere si conosce il funzionamento e come interagiscono sul corpo umano. Gli SSRI no. E gli effetti a lungo termine sono, per quanto mi riguarda, e riguarda tante altre prsone devastanti. Ripeto, a ciascuno la libertà di come curarsi e di chi fidarsi, però rendiamo chiare le cose |
Re: Farmaci e ideazione suicida
Scusate,volevo un'informazione..
Come si fa ad aprire una nuova discussione?? Grazie a chiunque mi risponderà.. :) |
Re: Farmaci e ideazione suicida
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Re: Farmaci e ideazione suicida
E a proposito di cazzate, ora che sono proprio calmo, vedo molti "normali" fare di quelle pazzie, che io penso:"e meno male che sono io il bipolare! Questi fanno di quelle bipolarate..."
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Re: Farmaci e ideazione suicida
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Re: Farmaci e ideazione suicida
Ippocrates e Phoenix,
Ricordate che siamo ospiti di Svers0, e del bisogno che ha espresso nell'aprire il thread. Evitiamo le diatribe sui pesi atomici delle molecole. Fate i bravini, su! |
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Re: Farmaci e ideazione suicida
Ammetto pure io di avere un certo scetticismo con i farmaci perché come avevo detto ne presi uno diversi anni fa e effetti collaterali ne avevo ma avendo smesso presto ho paura di essermi preso solo gli effetti collaterali senza aver sperimentato gli effetti positivi perché feci la testa di cazzo e smisi di prenderli dopo due settimane circa ma questo è un problema di mentalità perché anche a prendere farmaci non per il cervello mi faccio problemi.
Ora sono arrivato alla situazione che o mi suicido o prendo qualcosa perché ho capito che con questa chimica cerebrale non si va da nessuna parte, ho notato che ogni tanto ci sono dei periodi spontanei di miglioramento ma durano troppo poco e quindi non cambiano niente. Qualcuno ora si chiederà perché sono indeciso su una cosa del genere visto che l'alternativa è morire, la voglia di arrendersi è così alta che mi chiedo se valga la pena davvero provare. :pensando: |
Re: Farmaci e ideazione suicida
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I 12+ anni di studio non sopperiscono a queste lacune e non garantiscono la qualità del metodo che uno specialista utilizza; In più, credo che chiunque di noi abbia assunto o continua ad assumere psicofarmaci può tranquillamente dire di saperne di più di uno psichiatra, su un piano pragmatico. Voglio dire, gli psichiatri non hanno modo di provare sulla propria pelle gli effetti di ciò che prescrivono, perciò la loro competenza, per quanto teoricamente eccelsa, sarà sempre incompleta. Ergo, le mie argomentazioni (che essendo solo soggettive non hanno lo stesso valore delle cose scritte sui testi) si basano su effetti provati, non semplicemente ipotizzati. Quote:
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Tengo a precisare che replico a ciascuno senza la minima ombra di ostilità, ognuno ha le sue opinioni. Comunque Sverso, è una decisione molto importante e che va ponderata per bene. Fossi in te cercherei prima di trovare supporto altrove, se poi dovessi optare per una terapia farmacologica appurati che lo specialista sia uno con i controfiocchi, magari fai qualche colloquio conoscitivo con più di un dottore. E ricordati che i farmaci non sono la soluzione, tutt'al più potrebbero essere un aiuto (inutile puntualizzare ulteriormente cosa ne penso in merito, perciò lascio scritto così). Non arrenderti, non ne vale la pena! |
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