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Unspecified 21-07-2022 23:47

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Originariamente inviata da Tristezz (Messaggio 2732788)
quindi è meglio e più facile vivere in strada h24, circondato da potenziali ladri e malviventi che ti fottono pure i lacci delle scarpe, piuttosto che attivarsi anzitempo e imparare a lavorare? credo che tutti quelli che sbattono i piedi per continuare a farsi mantenere non abbiano ben chiaro che vuol dire vivere senza 5 euro in tasca, si vanno in contro a potenziali problemi ben più difficili dall'avere un impegno quotidiano che almeno il 70% delle persone svolge ogni giorno, e non parlo solo del cibo ma di 1000 problematiche che si risolvono acquistando prodotti o servizi che facilitano la vita, dall'avere servizi igienici funzionanti ad avere un letto normale o vestiti senza buchi, se la vita lavorativa non fa per voi credetemi quella di strada è ben peggiore e vi suiciderebbe presto

Questa risposta è una non risposta. Gli utenti sul forum non sono 60.000.000 di italiani, ma molti di meno, e almeno la metà non sono "gente come gli altri che stringono i denti".
Comunque, il buco nel tuo discorso è semplice, se dopo 12 ore di "fame" chiunque si attivasse perché prima era viziato, allora lavorerebbe e vivrebbe come gli altri. Gli altri inabili al lavoro avrebbero la pensione a garantire quella vita. I senzatetto da dove sbucano fuori allora? Sono cartelloni pubblicitari?

Impasse 22-07-2022 00:06

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Ah che bello fare paternali su piedistalli ricoperti di feci e di lacrime (fatte precedentemente in maniera diarroica per paura della figa, dello stare in casa, della solitudine senza vita sociale e così via) per sentirsi un pò meno caccole del solito, eh? basta semplicemente scegliere il soggetto "bloccato" in una situazione che non ti riguarda (e che probabilmente non ti ha mai riguardato) et voilà. Quando avete finito, tornate a lagnarvi sui soliti discorsi uomo vs donna, voglio amici ma non li voglio, mi sento solo/a ma pussavia, voglio la figa ma cerbiattina, non voglio stare in casa, oddio il weekend, le ferie e mo che faccio...manco voi sapete che cazzo volete..però basta pisciare su quelli che non lavorano e all'improvviso ci si riscopre..normali. O meglio, più normali di altri sfigati. Almeno ci si sente apposto. E allora giù di pallottole, spariamo sulla croce rossa, almeno al ritorno avremo usato anche noi le armi su qualcuno vincendo..perchè la possibilità di vincere sulle nostre paure non l'abbiamo. Di quelle preferiamo frignare (però frignare come fregna, capita a me, i veri problemi della vita sono il non riuscire a trombare, mica avere problemi con il lavoro! sfaticati!).

Unspecified 22-07-2022 00:21

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Originariamente inviata da Impasse (Messaggio 2732792)
Ah che bello fare paternali su piedistalli ricoperti di feci e di lacrime (fatte precedentemente in maniera diarroica per paura della figa, dello stare in casa, della solitudine senza vita sociale e così via) per sentirsi un pò meno caccole del solito, eh? basta semplicemente scegliere il soggetto "bloccato" in una situazione che non ti riguarda (e che probabilmente non ti ha mai riguardato) et voilà. Quando avete finito, tornate a lagnarvi sui soliti discorsi uomo vs donna, voglio amici ma non li voglio, mi sento solo/a ma pussavia, voglio la figa ma cerbiattina, non voglio stare in casa, oddio il weekend, le ferie e mo che faccio...manco voi sapete che cazzo volete..però basta pisciare su quelli che non lavorano e all'improvviso ci si riscopre..normali. O meglio, più normali di altri sfigati. Almeno ci si sente apposto. E allora giù di pallottole, spariamo sulla croce rossa, almeno al ritorno avremo usato anche noi le armi su qualcuno vincendo..perchè la possibilità di vincere sulle nostre paure non l'abbiamo. Di quelle preferiamo frignare (però frignare come fregna, capita a me, i veri problemi della vita sono il non riuscire a trombare, mica avere problemi con il lavoro! sfaticati!).

Ma sai, tanti utenti "normali" lo sono, anche se pensano di no. Il problema di avere poca vita sociale è molto più comune di quanto possa sembrare, idem quello di non avere una ragazza, di averne poche, o di doversi accontentare. Semplicemente, per la legge dei grandi numeri, a volte capitano su un forum, o altra piattaforma web, e si iscrivono per passare il tempo o parlare dei propri problemi che, rispetto ad altri "normali", accusano maggiormente, magari per sensibilità diversa.

Il mio migliore amico è un "normale", e potrebbe tranquillamente stare sul forum; pochi rapporti, zero esperienze con l'altro sesso, bassa statura... Eppure non ci sta, nemmeno immagina l'esistenza di un forum del genere, o di una vita diversa dagli schemi, ecc.

L'incapacità/malavoglia nel lavoro è invece un qualcosa di molto al di fuori dagli schemi, non appartenente alla sfera dei concetti di tanti "normali", pertanto incompresa e poco tollerata. Non è un qualcosa alla portata di tutti...

vikingo 22-07-2022 00:54

Pensate che pensano i normali di uno che prende mille euro dal divano,forse danno il bonus col rdc sono altri duecento

vikingo 22-07-2022 00:56

Sto ironizzando chiaramente ma lo capisco,per uno che ha sempre lavorato anche un periodo di ricarica stasi viene concepito poco..

Varano 22-07-2022 01:40

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2732759)
Il tentativo non esiste, sei dentro oppure no, riesci oppure continui.
Può valere come tentativo fare 10, 50 o magari 100 colloqui a vuoto prima di dire basta?
Oppure intendi dopo l'assunzione, e allora come lo quantifichi? Una settimana, un mese, un anno, dieci anni?
È un circolo vizioso senza senso quello del tentativo.
Per il resto hai ragione, insomma è quasi più incoraggiante leggere delle cose positive.
Ma non mi sembra di leggerne molte, quasi nessuna, da chi è impiegato.

io mi sento più confartabile con il contratto a tempo determinato, che è prassi diffusa, perché lascia una scappatoia. se passassi a tempo indeterminato penso che chiederei un part time, comunque ci sono formule per tenere un piede in una scarpa e uno in un'altra.
ho mollato un indeterminato a 1800 al mese perché non ero pronto, dopo aver superato un concorso difficile.
per me non è stato un percorso lineare, adesso sto peggio ma sono più libero

untipostrano 22-07-2022 03:36

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Tristezz (Messaggio 2732788)
se la vita lavorativa non fa per voi credetemi quella di strada è ben peggiore e vi spezzerebbe subito

su questo ti do ragione...io se dovessi ritrovarmi un giorno nella concreta prospettiva di fare il clochard credo che preferirei la galera o il suicidio....

Crepuscolo 22-07-2022 08:06

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Il fatto è che al giorno d'oggi trovare lavoro non è facile per nessuno, quindi spesso la gente si accontenta. Però ci sono lavori che sono impossibili da svolgere per alcune persone con problemi legati all'ansia sociale e tra questi ci sono i lavori più facili da trovare come camerieri e altri lavori simili dove si sta a contatto con la gente. Per alcuni è praticamente impossibile svolgere lavori del genere, il livello di ansia sarebbe elevatissimo e verrebbero cacciati subito dai titolari perché non sarebbero produttivi.

Darby Crash 22-07-2022 09:34

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732823)
Non dico viziati ma cmq a una certa bisogna anche diventare adulti e cercare di sbrigarsela da se. I danni dei genitori sono fatti ok, ora si va avanti. E cmq purtroppo non esiste il grigio, o hai difficoltà davvero invalidanti e prendi la pensione o tu dai da fare x muoverti. Non ci sono alternative. Vabbè c è vivere di rendita ma quello è riservato ai granosi

questa è la cruda e crudele realtà, lo sappiamo bene. Proprio perché si sa già, è solo fastidioso che qualcuno ci ripeta di muovere il culo e darci da fare. Se ci si fosse sentiti nelle condizioni di farlo, l'avremmo già fatto.

Holbaek 22-07-2022 10:22

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Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2732814)
su questo ti do ragione...io se dovessi ritrovarmi un giorno nella concreta prospettiva di fare il clochard credo che preferirei la galera o il suicidio....

Non credo che la galera sia proprio una passeggiata per chi ha un carattere come il nostro, e poi credo che anche lì uno dovrà tenersi impegnato in qualche modo...

Crepuscolo 22-07-2022 10:34

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732851)
Ma fammi capire il forum sarebbe solo uno sfogatoio in cui lagnarsi? No perché se si tratta di cercare anche soluzioni questa è una soluzione. Muovere il culo e lavorare è il primo step sulla via della redenzione ed uscire dai problemi che ci affliggono. Parlo per esperienza personale eh. Poi se uno è infastidito può anche passare oltre ai miei post eh

Ma se il problema è proprio quello, cosa si fa? Esiste la paura del lavoro, si chiama ergofobia.

CongaBlicoti_96 22-07-2022 10:35

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da euridice_ (Messaggio 2732755)
E mica c'è solo la fobia come problematica, c'è l'ansia, la depressione, gli attacchi di panico.. ma poi non capisco tutto questo accanimento, in caso quelli che finite sotto un ponte non siete voi. Buon lavoro!

Ma nessuno si sta accanendo. Anzi, credo che alcuni utenti , magari anche con maniere un po' di dirette stanno cercando di farvi capire, che il non lavorare , non cercarlo e non mettersi nemmeno nell'ottica di farlo, nascondendosi dietro la problematica dei disturbi mentali, non serve a niente. Se non peggiorare la situazione.


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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732851)
Ma fammi capire il forum sarebbe solo uno sfogatoio in cui lagnarsi? No perché se si tratta di cercare anche soluzioni questa è una soluzione. Muovere il culo e lavorare è il primo step sulla via della redenzione ed uscire dai problemi che ci affliggono. Parlo per esperienza personale eh. Poi se uno è infastidito può anche passare oltre ai miei post eh

Io concordo con te. Le difficoltà le passano tutti prima o poi. Bisogna cercare di trovare la forza per cambiare, non è facile. Ma non si può pensare di vivere mantenuti a vita e accettare il fatto che vada bene così, anche se c'è l'alta probabilità di finire sotto un ponte ? Lo trovo assurdo e sempre per lo stesso discorso che ho fatto (credo ) ieri, ci vedo anche un po' di ingratitudine. I bambini in Yemen secondo voi ci vanno volentieri a lavorare ?. Non hanno la possibilità di scegliere o di dire "io voglio trovare il lavoro dei miei sogni ,fatto su misura per me ". Bisogna rendersi conto del privilegio che si ha, non sputarci sopra in continuazione e pretendere anche che gli altri non ti dicano niente.

Darby Crash 22-07-2022 10:36

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732851)
Ma fammi capire il forum sarebbe solo uno sfogatoio in cui lagnarsi? No perché se si tratta di cercare anche soluzioni questa è una soluzione. Muovere il culo e lavorare è il primo step sulla via della redenzione ed uscire dai problemi che ci affliggono. Parlo per esperienza personale eh. Poi se uno è infastidito può anche passare oltre ai miei post eh

è anche uno sfogatoio, quindi gli sfoghi e le lagne meritano rispetto.

"muovere il culo e lavorare" è senz'altro una cosa utilissima, su questo siamo d'accordo. Tuttavia per arrivare a farlo è necessario superare tutta una serie di ostacoli che si possono presentare. Può non essere affatto una cosa immediata, in cui si pensa "ora muovo il culo!" e allora d'un tratto ci si sente pieni di energia e determinazione e ci diamo sotto con la ricerca del lavoro; poi si trova il lavoro e giù a lavorare senza intoppi come macchine perfettamente funzionanti.

Se davvero ti interessa dare soluzioni, allora c'è anche da considerare i problemi che ostacolano la ricerca del lavoro, il lavorare, il mantenimento di un lavoro. Servono soluzioni a quei problemi.
Se bastasse dire "lavora!", "datti da fare!", allora gli inattivi e disoccupati quasi non esisterebbero :mrgreen:

Holbaek 22-07-2022 10:37

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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732823)
Non dico viziati ma cmq a una certa bisogna anche diventare adulti e cercare di sbrigarsela da se. I danni dei genitori sono fatti ok, ora si va avanti. E cmq purtroppo non esiste il grigio, o hai difficoltà davvero invalidanti e prendi la pensione o tu dai da fare x muoverti. Non ci sono alternative. Vabbè c è vivere di rendita ma quello è riservato ai granosi

Per quanto possa essere "tragico" il ritorno nel mondo del lavoro, consapevole delle mie difficoltà (le mie poche esperienze hanno avuto breve durata per diversi motivi), non mi piango addosso se qualcuno oggi, alla mia età, mi dice di muovere il sederino... perché altrimenti possono prospettarsi scenari ben peggiori (profonda solitudine per la perdita delle figure che fino a quel momento hanno provveduto a te, rischio di autolesionismo, di prendere cattive strade, ecc ecc).
Per quanto sia traumatico, ad una certa bisogna buttarsi tra la gente normale, forse non si troverà il lavoro dei sogni, ma magari si può instaurare qualche buon rapporto d'amicizia che te lo rende più leggero.
Negli altri casi, l'epilogo non sembra promettente....

David Brent 22-07-2022 10:48

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Raga ma viviamo in un paese dove la depressione si pensa che sia uguale a essere tristi, dove si pensa che avere l'ansia significhi avere l'ansia di baciare dopo 5 minuti il tipo in discoteca, dove andare dallo psicologo è visto come una cosa da pazzi, come prendere un farmaco è visto come essere un pazzo che corre nudo accoltellando la gente, ha senso parlare di invalidità? Chi ha problemi psicologi in Italia l'invalidità è molto difficile possa prenderla, siamo in un paese dove i problemi psicologici (quelli proprio invalidanti), non vengono riconosciuti, anzi sono uno stigma, qualcosa di cui vergognarsi, di serie b rispetto a quelli fisici. Ecco perchè lascia un po' il tempo che trova, secondo me, farla facile dicendo vabbè se stai male prendi l'invalidità altrimenti non stai male veramente


Pure per i problemi fisici comunque la danno non così facilmente eh, io ho problemi di udito certificati ma visto che sono più complessi del solito (il mio timpano è posto e il suono arriva, ma non capisco, come se sentissi una lingua straniera), l'invalidità non me l'hanno voluta dare, mi hanno letteralmente spinto fuori dallo studio dicendomi pensa ad altro

David Brent 22-07-2022 10:52

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Fa sorridere leggere "beh se hai problemi davvero così grossi ti danno l'invalidità" e poi leggere lo sminuire dei problemi psicologici praticamente dicendo banalità come "se vuoi puoi", "basta darsi da fare", "tutti hanno problemi", questa è una mentalità che hanno tutti (o quasi) qua in Italia, perciò evidentemente non è facile prendere invalidità o altro

E io non faccio parte di questa categoria ma mi metto nei loro panni, io mi sono rovinato da solo negli ultimi due anni e ora penso a come farla finita, è diverso

Cioè se qualcuno pensa che essere DEPRESSI (non avere la distimia o avere la tristezza esistenziale del ommmmioddio non appartengo a questo mondo, ho solo una laurea 5 amici e un partner, ommmioddioooo cosa ci faccio qua, i'm creep i'm weirdo), sia risolvibile con la buona volontà ha la stessa visione di chi pensa che una malattia si può curare con le preghiere, uguale uguale, anche se fa figo dire al depresso massì datti da fare su, fa sentire migliori, meno sfigati come diceva impasse ieri

Varano 22-07-2022 11:00

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
magari te la danno anche l'invalidità per la depressione, ma al 30-40% non ti spetta nulla economicamente, se non l'inserimento nelle categorie protette

David Brent 22-07-2022 11:00

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2732865)
magari te la danno anche l'invalidità per la depressione, ma al 30-40% non ti spetta nulla economicamente, se non l'inserimento nelle categorie protette

sì appunto, non è la manna del cielo che pare sia leggendo qua

Black_Hole_Sun 22-07-2022 11:11

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Se finisco sotto un ponte faccio il busker voce e chitarra acustica, ho già un repertorio di canzoni abbastanza ampio.

Per il momento però lavoro (da 25 anni) ma non durerò fino alla pensione, mi do ancora 1-2 anni massimo di autonomia.

choppy 22-07-2022 11:13

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2731752)
Se il figlio pesa non lo metti al mondo. La situazione economica al giorno d'oggi è quella che è e i disagi dell'utente sono quelli che sono e il mondo del lavoro favorirà e sarà modellato sempre per determinate persone e non altre. Non esiste "giusto" o "sbagliato" in questo contesto.



Robert_Plan 89 fai solo quello che puoi. La tua situazione la conosci e la vivi solo tu. Tu sai cosa puoi sonostenere e cosa no, gli altri non sono te. I tuoi limiti sono quelli che sono e non è colpa tua se senti che non ce la fai e nessuno ti aiuta o può aiutarti. Mi dispiace.. vorrei ci fosse un modo per aiutarti perché probabilmente significherebbe che ci sarebbe un modo per aiutare anche me. Ti direi anche di prendere la distanza dalla tua famiglia ma questo ovviamente senza un supporto economico non puoi farlo... alla lunga il quadro familiare peggiorerà solamente la situazione, tu hai bisogno di supporto non certo di qualcuno che ti butti ancora più giù.

Sarebbe una buona cosa fare qualcosa per te stesso (non certo per i tuoi)... ma il problema è arrivare a capire cosa è adatto a te e come arrivare a raggiungere tale obbiettivo. É sempre più difficile e ti capisco.

Scusa ma lui è nato nel 1989, le valutazioni che hanno fatto i suoi genitori alla fine degli anni '80 erano completamente diverse rispetto a quelle che farebbero oggi. Quando lui è nato il mondo era diverso : c'era ancora l'URSS, al potere negli USA c'era Bush Senior, credo, in GB la Thatcher, Andreotti in Italia ...

I telefoni cellulari di fatto non esistevano, qualche ricco li possedeva, ma si usava ancora la rete TACS, gli smartphone erano ancora considerati fantascienza, Internet di fatto non esisteva ancora (o meglio la Rete era in pratica per pochi addetti), il Computer più diffuso probabilmente era il Commodore 64 (di fatto lo si prendeva per i giochi), le Console moderne non erano ancora nemmeno state immaginate (c'era il NES al limite). In TV c'erano ancora Corrado, Mike Bongiorno, Vianello ... gli unici che c'erano sia allora che oggi erano Bonolis, Scotti, Greggio e Piero Angela (anche se ormai è anzianissimo).

claire 22-07-2022 11:15

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Quelli che dicono che chi non riesce a lavorare basta che chieda la pensione, forse lavora per pagarsi gli sfizi. 280 euro autonomie non te ne danno, al massimo sono un aiuto per chi ti sta mantenendo , ma difficilmente sono la soluzione, di certo non per tutti, non per chi deve pagarsi l' affitto e di che vivere. Chi ha ste soluzioni facili in tasca è perché non sa di che parla.

Unspecified 22-07-2022 11:26

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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732851)
Ma fammi capire il forum sarebbe solo uno sfogatoio in cui lagnarsi? No perché se si tratta di cercare anche soluzioni questa è una soluzione. Muovere il culo e lavorare è il primo step sulla via della redenzione ed uscire dai problemi che ci affliggono. Parlo per esperienza personale eh. Poi se uno è infastidito può anche passare oltre ai miei post eh

Sarebbe interessante condividere questa tua esperienza personale allora. Se vuoi offrire soluzioni, offri esempi pratici: di cosa ti sei ammalata gravemente? Come hai iniziato a "muovere il culo"? Come hai trovato un lavoro? Questo lavoro ti permette di vivere autonomamente?

Unspecified 22-07-2022 11:52

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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732876)
Cercati i miei post vecchi. Parlavo solo di quello

Scrivere due righe sintetiche non sarebbe meglio? Dovremmo leggere tutti i tuoi vecchi post per andare a ricostruire l'andamento delle cose?

Darby Crash 22-07-2022 12:17

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732882)
Ho iniziato a 16 anni. Ho fatto la commessa la cassiera la cameriera di sala e ai piani la colf e ora la ragioniera. Ho cambiato molti posti di lavoro, pur con la stessa mansione. Mi ha sempre fatto schifo lavorare, non per il lavoro in sé ma per i rapporti umani che si creano sul posto di lavoro. Ma non c'è alternativa purtroppo. Io voglio vivere una vita piena e l'unico modo per farlo è lavorare. Punto.

già a 16 anni non avevi alternative al dover lavorare?

comunque, aver maturato così presto tutte queste esperienze ti ha senz'altro favorito. Nel mio caso ad esempio il primo problema riguardo al lavoro è proprio che sarei scartato quasi da tutti avendo esperienze e qualifiche molto scarse.

claire 22-07-2022 12:18

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Non capisco come un esempio così specifico possa essere d'esempio per altre situazioni così tanto variegate e diversificate in tutti gli aspetti.

Darby Crash 22-07-2022 12:24

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732892)
Ho mollato la scuola per bullismo. Sai a casa mia ti passano il minimo sindacale e così ho scelto io di iniziare a lavorare. Poi gli studi li ho ripreso dopo. Cmq questa è una delle tante scelte che mi ha rovinato la vita

Ti sei trovata in una situazione in cui insomma le motivazioni sono state più forti delle paure. Non è detto che per tutti sia così, quindi non mi sembra il caso di sottovalutare le ragioni di chi ancora è fermo e non lavora.

David Brent 22-07-2022 12:27

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732893)
Ti scartano a priori anche con tutta l esperienza. Perché hai cambiato troppi posti, perché non sei più in età da apprendistato. L'esperienza si fa facendosi sfruttare, fate gli stage. E studiate più che potete in modo da avere qualcosa da offrire. Questi genere di lavori stanno diventando difficilissimi da trovare

il problema è che in itaglia dopo i 25 anni sei una merda inutile, io vorrei formarmi in una scuola che però dura due anni e finirei a 30 anni, in italia non si può, all'estero non c'è questa barriera, danno opportunità anche a chi non ha più 20 anni e non può essere sfruttato con l'apprendistato

Unspecified 22-07-2022 12:32

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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732882)
Ho iniziato a 16 anni. Ho fatto la commessa la cassiera la cameriera di sala e ai piani la colf e ora la ragioniera. Ho cambiato molti posti di lavoro, pur con la stessa mansione. Mi ha sempre fatto schifo lavorare, non per il lavoro in sé ma per i rapporti umani che si creano sul posto di lavoro. Ma non c'è alternativa purtroppo. Io voglio vivere una vita piena e l'unico modo per farlo è lavorare. Punto.

Dimentichi "la barista", almeno stando ad alcuni tuoi vecchi post...

Comunque, passiamo al lato pratico: non avevi ansia sociale a quanto ho capito, ma non ti piacevano i rapporti sul posto di lavoro, cosa abbastanza comune direi. Non avevi altri problemi mentali che ti precludessero di vivere il lavoro normalmente, in quanto ti sei ammalata dopo per via dello stress. Siamo piuttosto fuori dalle dinamiche di gran parte dei disoccupati sul forum...
In senso strettamente lavorativo, la commessa, la cassiera, la barista, la cameriera, sono figure in cui il sesso femminile è largamente preferito. Non voglio sminuire quanto hai fatto, ma attualmente certi lavori sono molto meno accessibili al maschio; se poi ha pure problemi di "certa natura"...
I lavori senza competenze facilmente accessibili a un maschio sono abbastanza pochi e richiedono quasi sempre una certa esperienza. In alcune parti d'Italia non è così, ma se non si ha la fortuna di essere nati lì, è quasi sempre un gioco a perdere, vista la necessità di pagare affitto, spese, auto, ecc.
La volontà non è sufficiente, un uomo che per anni è stata bloccato per qualsiasi motivo, non viene più assunto per fare il muratore, il piastrellista, il falegname... È necessario essere già pronti per certi lavori.

Hor 22-07-2022 12:32

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2732897)
il problema è che in itaglia dopo i 25 anni sei una merda inutile

Io ho cominciato a lavorare seriamente a 30 anni, dopo essermi laureato con un grandissimo ritardo. Ed è il lavoro che faccio tutt'ora. La mia amica ha trovato lavoro l'anno scorso nel pubblico, aveva 36 anni e alle spalle un percorso di studî molto contorto.

David Brent 22-07-2022 12:35

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2732900)
Io ho cominciato a lavorare seriamente a 30 anni, dopo essermi laureato con un grandissimo ritardo. Ed è il lavoro che faccio tutt'ora. La mia amica ha trovato lavoro l'anno scorso nel pubblico, aveva 36 anni e alle spalle un percorso di studî molto contorto.

con la laurea è diverso

che in italia ci sia questo scoglio dei 30 anni è un dato di fatto, l'età conta molto, in altri paesi no, non lo dico io

claire 22-07-2022 12:40

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732894)
Non ho capito? Se ce l'hai con me io ho solo espresso il mio pensiero in merito, sono loro che hanno voluto sapere altro

Infatti non dico a te, dico a chi ti chiede di portare il tuo esempio spiegando, non so a cosa serva dato che è solo la tua specifica situazione. Ovvio che non può valere per tutti.

Unspecified 22-07-2022 12:58

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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2732905)
Infatti non dico a te, dico a chi ti chiede di portare il tuo esempio spiegando, non so a cosa serva dato che è solo la tua specifica situazione. Ovvio che non può valere per tutti.

Proprio per evidenziare questo: non può valere per tutti, e entrando nello specifico, non vale assolutamente per tutti, siccome si è trattato di una situazione decisamente diversa e fuori dalla gran parte dei contesti vissuti dagli utenti disoccupati del forum.
Dire: "Io ho fatto così" non ha senso, siccome non c'è una sovrapponibilità tra situazioni.

Trinacria 22-07-2022 13:07

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Io comunque dubito che qua dentro abbiamo tutti delle disabilità così grandi da renderli del tutto inabili al lavoro. Se mi dite che uno non lavora perchè il lavoro si fa fatica a trovarlo sono d'accordo ma che non lo si fa perchè non si è in grado di fare nemmeno un lavoro mi sembra molto strano.

David Brent 22-07-2022 13:08

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2732916)
Senza considerare che anche fare lo studente è un lavoro (l'ennesimo che non saprei fare), cosa molto spesso sottovalutata da chi ha un catalogo di lauree a disposizione, utili o meno, e nonostante questo l'età considerala qualcosa che conta indistintamente da dove stai.
Quando hai vent'anni sei più fresco e flessibile mentre dopo (adesso per me) la mente è più calcificata e il corpo più fiacco, non che questo tolga tutte le forze di fare ma sicuramente le rende più difficili, e non solo fisicamente ma sopratutto mentalmente.
Come si diceva qualche pagina prima, o ci sei cresciuto nella voglia di fare, determinazione, volontà, come la si voglia chiamare, oppure no.
E inventarsela è illogico, si fanno solo disastri, esattamente l'errore che ha dato inizio alla discussione.

Sì appunto, anzi studiare forse è un lavoro anche maggiore di altri lavori pagati, diciamo, poi è difficile accendere una lampadina che non si è mai accesa

Darby Crash 22-07-2022 13:10

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Rose (Messaggio 2732908)
Dove ho sottovalutato?

nei vari post in cui esprimevi il concetto di "darsi una mossa" e "muovere il culetto"

sono frasi che non considerano tutta una serie di paure, ansie, difficoltà, ostacoli.

Darby Crash 22-07-2022 13:21

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
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Originariamente inviata da Trinacria (Messaggio 2732918)
Io comunque dubito che qua dentro abbiamo tutti delle disabilità così grandi da renderli del tutto inabili al lavoro. Se mi dite che uno non lavora perchè il lavoro si fa fatica a trovarlo sono d'accordo ma che non lo si fa perchè non si è in grado di fare nemmeno un lavoro mi sembra molto strano.

Sì, io ad esempio mi considero in grado di svolgere la maggior parte dei lavori.

Solo che per parte di questi lavori ci vogliono qualifiche che non ho e che al momento non sono nelle condizioni di riuscire a conseguire. Poi vi è un'altra ampia parte di lavori che potrei benissimo svolgere se soltanto qualcuno mi insegnasse e mi permettesse di imparare. Invece si cerca prevalentemente gente che ha già esperienze e che non va formata da zero. Oppure ci sono lavori che farei volentieri ma per i quali c'è scarsa offerta, come il commesso in negozi di dischi o libri. Mettiamo inoltre che non ho la patente e che non parlo un inglese fluido: anche volendo, è oggettivamente difficile che possa lavorare, pur non avendo difficoltà nell'interagire col pubblico come un tipico fobico.

David Brent 22-07-2022 13:28

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Ormai per lavorare chiedono esperienza anche per fare il caffè in un bar al paesello in provincia di Udine, per dire, il baretto del paesello di 1000 abitanti chiede esperienza perchè non ha tempo di spiegarti 5 minuti come si fa un caffè all'unico cliente alcolizzato che ha. Voi direte, ma che ci vuole a fare un caffè. Nulla, è questo il punto! Non ti prendono se non hai quell'esperienza. Bisognerebbe avere il fegato di andare li a dire, il lavoro che offri è molto semplice e banale, non serve l'esperienza, fammi fare una giornata pure gratis e ti dimostro che imparo in 5 minuti. Chiedono esperienza per far tutto. Io mi sono candidato per fare l'operaio di confezionamento, cioè cose che fanno anche persone con disabilità fisiche o intellettive, non mi hanno mai chiamato. Come se mi fossi candidato per lavorare alla NASA. Una volta, in una pizzeria mi ha servito un ragazzo down bravissimo che aveva problemi alle mani, eppure riusciva a fare il suo lavoro assolutamente bene, nonostante tipo gli mancassero dita. Nessuno ha voglia di formare, tutti pensano che il proprio lavoro sia qualcosa che deve essere spiegato in vent'anni, super importante e super difficile (i boomer hanno un ego smisurato)

David Brent 22-07-2022 13:42

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2732937)
@Rikott:
Ho fatto anch'io domanda come operatore al confezionamento.
Mi hanno fatto fare 3 pre-colloqui, cinque settimane avanti e indietro, e poi mi hanno detto che non c'era più bisogno, robe da matti.

eh vedi assurdo, manco fosse in preparazione a chissà che lavoro...ok che avranno tantissimi candidati, ma almeno potevano scremare prima

RKO 22-07-2022 14:09

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Parti dal presupposto che tu un lavoro lo troverai non certo per accontentare tuo padre e tua madre ma per vivere, che mi pare la cosa più importante.
E, soprattutto, per essere finalmente indipendente e potertene andare da una casa in cui ti gridano in faccia e ti rompono i coglioni ciclicamente.

"Sono un fallito che non potrà mai lavorare" equivale a darsi una martellata sui piedi e poi lamentarsi perchè si cammina male.

Se rifiuti a priori l'idea allora significa che non ne hai nemmeno così tanta voglia, un po' come quelli che ti dicono: "Sì sì, io voglio lavorare, però no un lavoro nel weekend, no un lavoro che mi occupa il pomeriggio, no un lavoro faticoso, no un lavoro che mi fa alzare troppo presto..."
Sì, vabbè, allora aspetta che arrivi qualcuno che ti dia un lavoro su misura, beato a te.

Arriva il momento in cui bisogna accettare che lavorare è una gran rottura di coglioni che comporta sacrifici e ci costringe a sopportare tante situazioni, ma quando l'alternativa è stare a casa senza fare una sega e sentire persone che ti rinfacciano di non fare una sega allora bisogna chiedersi quale delle due si è disposti a sopportare di più.

Io non sopporto la non-indipendenza; preferisco lavorare e rompermi i coglioni ma avere un posto mio in cui tornare dopo il lavoro in cui non c'è nessuno che mi rinfaccia nulla.
A 30 anni direi che sarebbe pure ora.

David Brent 22-07-2022 14:19

Re: Ho fatto un errore che non voglio rifare
 
Quote:

Originariamente inviata da RKO (Messaggio 2732950)
Parti dal presupposto che tu un lavoro lo troverai non certo per accontentare tuo padre e tua madre ma per vivere, che mi pare la cosa più importante.
E, soprattutto, per essere finalmente indipendente e potertene andare da una casa in cui ti gridano in faccia e ti rompono i coglioni ciclicamente.

"Sono un fallito che non potrà mai lavorare" equivale a darsi una martellata sui piedi e poi lamentarsi perchè si cammina male.

Se rifiuti a priori l'idea allora significa che non ne hai nemmeno così tanta voglia, un po' come quelli che ti dicono: "Sì sì, io voglio lavorare, però no un lavoro nel weekend, no un lavoro che mi occupa il pomeriggio, no un lavoro faticoso, no un lavoro che mi fa alzare troppo presto..."
Sì, vabbè, allora aspetta che arrivi qualcuno che ti dia un lavoro su misura, beato a te.

Arriva il momento in cui bisogna accettare che lavorare è una gran rottura di coglioni che comporta sacrifici e ci costringe a sopportare tante situazioni, ma quando l'alternativa è stare a casa senza fare una sega e sentire persone che ti rinfacciano di non fare una sega allora bisogna chiedersi quale delle due si è disposti a sopportare di più.

Io non sopporto la non-indipendenza; preferisco lavorare e rompermi i coglioni ma avere un posto mio in cui tornare dopo il lavoro in cui non c'è nessuno che mi rinfaccia nulla.
A 30 anni direi che sarebbe pure ora.

il problema però è che a meno di non avere qualifiche o competenze la maggior parte dei lavori non ti permette comunque di essere indipendente, non dico che allora sia meglio non far nulla, dico che comunque con lo stage del supermercato a 800 euro (o anche meno), finirai comunque per vivere coi genitori


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