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gaucho 03-06-2020 18:15

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Wrong 03-06-2020 18:26

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Odradek (Messaggio 2457172)
Comunque è vero che la questione razziale mi pare intrecciata con quella sociale, se sei nero e benestante negli Usa penso che del razzismo te ne possa anche un bel po' fregare...

Purtroppo non penso che sia così. Molte celebrità hanno provato sulla loro pelle pregiudizi o razzismo, negli USA come in Europa. Anche se sei una dea come Beyoncé o un mito che cammina come Michael Jordan per certa gente resti solo un "negro" :(

captainmarvel 03-06-2020 19:14

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2456949)
Certo che rispetto alla popolazione totale i neri che vengono ammazzati dalla polizia sono molti rispetto al totale

"I cittadini degli Stati Uniti sono 321 milioni secondo gli ultimi dati dell’Ufficio del censimento nazionale, che risalgono al 2015. Il 97,4 per cento dei cittadini americani si identifica come appartenente a un solo gruppo etnico legato alle caratteristiche fisiche: il 77,1 per cento si definisce “bianco”, il 13,3 per cento si definisce “nero o afroamericano”, il 5,6 per cento “asiatico”, l’1,2 per cento di origine nativa americana, lo 0,2 originario delle isole del Pacifico."

https://www.ilpost.it/2016/08/27/num...i-stati-uniti/

usando i numeri di sopra (della tua schermata e di quest'altra) e questa formuletta

x/13 = 525/77

x = 13*(525/77)

x = 88

calcolo che il numero di neri ammazzati dalla polizia per essere in equilibrio con i bianchi ammazzati dovrebbe essere questo 88, contro i 249 del dato reale.

Poi insomma mi pare ovvio che se la polizia ha davvero pregiudizi razziali finiranno nei guai più spesso i neri, è difficile poi capire se la cosa è dovuta al fatto che delinquono molto di più davvero o al fatto che poi c'è un pregiudizio.

Tenendo presente che i neri non sono immigrati dell'ultima ora, stanno là da parecchio, questi dati mostrano che è una società che qualche problema comunque ce l'ha.

si vabbè ma gli afroamericans hanno un tasso di criminalità e di resistenza all'arresto più alto, e' logico che si espongano di più a situazioni a rischio. la maggioranza Delle persone ferite o uccise dalla polizia sono uomini. Anziché parlare solo di sessismo antimaschile devi considerare che gli uomini si espongono di più a queste situazioni. L'idea che la criminalità sia dovuta solo al razzismo e' stata smentita da Thomas Sowell e da altri autori che si basano sui fatti e non sulla religione del regressismo e della carità pelosa.

gaucho 03-06-2020 19:50

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
A parte l’URSS che è imploso non mi ricordo di molti altri eventi che sono avvenuti gradualmente e senza sparare

Hor 03-06-2020 19:52

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2457238)
A parte l’URSS che è imploso non mi ricordo di molti altri eventi che sono avvenuti gradualmente e senza sparare

L'indipendenza dell'India dall'impero britannico?

captainmarvel 03-06-2020 20:02

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
io spero che il popolo sardo si ribelli con la forza al giogo dell'oppressore italico. le ingiustizie vanno combattute con la viulenza!

gaucho 03-06-2020 20:32

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2457241)
L'indipendenza dell'India dall'impero britannico?


Mah, si, anche se è stata più una ‘magnanima’ concessione della corona d’Inghilterra

Svalvolato 03-06-2020 21:45

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Ma questi cosa vorrebbero di preciso? Quali fini idee politiche avrebbero? Nel migliore dei casi vorrebbero far diventare gli USA un enorme Detroit, da faro d'America a letamaio nel post rivolte '67.
Se questo è il modello auguri.

XL 03-06-2020 22:05

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2457206)
si vabbè ma gli afroamericans hanno un tasso di criminalità e di resistenza all'arresto più alto, e' logico che si espongano di più a situazioni a rischio. la maggioranza Delle persone ferite o uccise dalla polizia sono uomini. Anziché parlare solo di sessismo antimaschile devi considerare che gli uomini si espongono di più a queste situazioni. L'idea che la criminalità sia dovuta solo al razzismo e' stata smentita da Thomas Sowell e da altri autori che si basano sui fatti e non sulla religione del regressismo e della carità pelosa.

Ma in che modo spiega questa disparità nel tasso di criminalità Thomas Sowell?
Perché resistono di più all'arresto?
I motivi per cui capita una cosa del genere quali sono?
Appartengono a classi sociali più deboli?
Ma di nuovo, se è così, perché proprio i neri appartengono a classi sociali più deboli?
:nonso:

La disparità tra uomini e donne per me è facilmente spiegabile col fatto che le donne a livello di forza fisica generalmente stanno messe peggio e qua non si tratta di fattori culturali di sicuro, ma tra neri e bianchi?

Chiedo per curiosità, può essere anche che si è andata a creare una situazione particolare che ormai non ha nulla a che fare col razzismo attuale ma in cui la popolazione nera è svantaggiata. A me non meraviglia il fatto che ci siano persone svantaggiate (ci sono in tutte le società) mi meraviglia il fatto che poi questa cosa sia selettiva e ricada soprattutto sugli afroamericani e non su quel 77% di bianchi.

Comunque 'sta cosa che spesso le forze dell'ordine insabbiano le prove (e chi ha commesso un crimine viene spalleggiato dai compagni e anche dai superiori) è un problema generale che va al di là del razzismo. Può capitare che un nero venga ammazzato ingiustamente ma anche un bianco, com'è capitato in Italia quando hanno pestato quel ragazzo tossicodipendente o quando hanno cercato di incolpare Pinelli, che si sarebbe buttato giù, sì va be'... E i fattacci di Genova, che sono stati già citati?
Spesso alcuni politici di destra (che io ricordi, poi se lo hanno fatto anche quelli di sinistra o altro orientamento non mi frega nulla, la penso allo stesso modo) difendono ad oltranza l'operato di queste forze, però io non sono d'accordo, vanno elogiate se fanno rispettare la legge e la rispettano loro, non se si comportano da criminali della peggiore specie.
Questo è un problema culturale che va combattuto, nessuno si trova al di sopra della legge, anzi proprio quelli che dovrebbero difenderla e farla rispettare a maggior ragione non si dovrebbero trovare al di sopra della legge.
Posso comprendere l'omicidio del ragazzo in una sommossa in cui non si capiva una mazza, si tratta di errore umano che va comunque in una certa misura punito, ma non lo metto di certo sullo stesso piano di questi che hanno caricato sulle camionette delle persone per andarle a pestare poi in un edificio, queste cose sono intollerabili se a compiere 'sta roba sono proprio quelli che dovrebbero tutelare gli altri.

Quote:

Originariamente inviata da Svalvolato (Messaggio 2457304)
Ma questi cosa vorrebbero di preciso? Quali fini idee politiche avrebbero? Nel migliore dei casi vorrebbero far diventare gli USA un enorme Detroit, da faro d'America a letamaio nel post rivolte '67.
Se questo è il modello auguri.

Pene più severe (e che arrivino a destinazione) per i tutori dell'ordine che vogliono mettersi a punire o a fare gli sceriffi al di sopra della legge e che seguono i loro principi a testa di cavolo, non sarebbe un'idea malvagia.

tersite 04-06-2020 11:42

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
beh la violenza ha pure portato il fascismo in Italia e il comunismo in Russia, certamente dei regimi che hanno portato benessere ai suoi cittadini :D

gaucho 05-06-2020 14:40

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Per tutti quelli che ‘eh ma mica è la polizia è colpa degli antifascisti!!!’


https://video.corriere.it/esteri/anz...8-f13973782395

idk 05-06-2020 15:28

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Arrivano pure le immagini di un barbone su sedia a rotelle sanguinante, colpito in faccia dai proiettili di gomma della polizia:

https://twitter.com/thescalzinator/s...99962864746497

XL 05-06-2020 23:20

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quanto è diffusa la violenza della polizia negli Stati Uniti? In sette anni sono morte 7.663 persone

hypnos688 06-06-2020 00:09

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2457307)
Ma in che modo spiega questa disparità nel tasso di criminalità Thomas Sowell?
Perché resistono di più all'arresto?
I motivi per cui capita una cosa del genere quali sono?
Appartengono a classi sociali più deboli?
Ma di nuovo, se è così, perché proprio i neri appartengono a classi sociali più deboli?
:nonso:

La disparità tra uomini e donne per me è facilmente spiegabile col fatto che le donne a livello di forza fisica generalmente stanno messe peggio e qua non si tratta di fattori culturali di sicuro, ma tra neri e bianchi?

Chiedo per curiosità, può essere anche che si è andata a creare una situazione particolare che ormai non ha nulla a che fare col razzismo attuale ma in cui la popolazione nera è svantaggiata. A me non meraviglia il fatto che ci siano persone svantaggiate (ci sono in tutte le società) mi meraviglia il fatto che poi questa cosa sia selettiva e ricada soprattutto sugli afroamericani e non su quel 77% di bianchi.

Comunque 'sta cosa che spesso le forze dell'ordine insabbiano le prove (e chi ha commesso un crimine viene spalleggiato dai compagni e anche dai superiori) è un problema generale che va al di là del razzismo. Può capitare che un nero venga ammazzato ingiustamente ma anche un bianco, com'è capitato in Italia quando hanno pestato quel ragazzo tossicodipendente o quando hanno cercato di incolpare Pinelli, che si sarebbe buttato giù, sì va be'... E i fattacci di Genova, che sono stati già citati?
Spesso alcuni politici di destra (che io ricordi, poi se lo hanno fatto anche quelli di sinistra o altro orientamento non mi frega nulla, la penso allo stesso modo) difendono ad oltranza l'operato di queste forze, però io non sono d'accordo, vanno elogiate se fanno rispettare la legge e la rispettano loro, non se si comportano da criminali della peggiore specie.
Questo è un problema culturale che va combattuto, nessuno si trova al di sopra della legge, anzi proprio quelli che dovrebbero difenderla e farla rispettare a maggior ragione non si dovrebbero trovare al di sopra della legge.
Posso comprendere l'omicidio del ragazzo in una sommossa in cui non si capiva una mazza, si tratta di errore umano che va comunque in una certa misura punito, ma non lo metto di certo sullo stesso piano di questi che hanno caricato sulle camionette delle persone per andarle a pestare poi in un edificio, queste cose sono intollerabili se a compiere 'sta roba sono proprio quelli che dovrebbero tutelare gli altri.



Pene più severe (e che arrivino a destinazione) per i tutori dell'ordine che vogliono mettersi a punire o a fare gli sceriffi al di sopra della legge e che seguono i loro principi a testa di cavolo, non sarebbe un'idea malvagia.



o magari il problema culturale è proprio quello della comunità afroamericana.
e vittimizzarli a prescindere non aiuta.

i politici che difendono le forze dell'ordine a prescindeere chi sarebbero?
la uno bianca, tanto per fare un esempio, non ricordo che l'abbia mai difesa nessuno.

certamente se si trasforma in vittima chi vittima non è, la questione assume connotati ben diversi.
vale da noi, come negli stati uniti.
in cui certamente un poliziotto rischia molto di più la vita, rispetto all'italia.
anche perché circolano centinaia di milioni di armi.
da noi per fortuna ne circolano molte meno.

hypnos688 06-06-2020 00:22

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2456798)
In Italia ci sono delle leggi che se funzionassero non permetterebbero situazioni simili.
Ma perché esistono situazioni simili? Perché ci sono le ong che traghettano immigrati irregolari al soldi di Soros e del nuovo ordine mondiale?
Oppure perché esiste un sistema di criminalità organizzata che, alleandosi con le associazioni criminali di altri paesi, lucra sulla pelle di questa gente? E lo stesso sistema di criminalità organizzata è talmente radicato che finora nessun governo, di nessun colore e orientamento, ha fatto alcunché per estirparlo perché sapeva che lo sforzo sarebbe stato troppo gravoso. Però è preferibile spostare il focus del problema su presunti responsabili perché aiuta a fare marketing elettorale (se colpisci le ong non vai a intaccare nessun sistema clientelare radicato nel territorio e colluso con le politiche locali) e ti tiene al sicuro da eventuali emorragie elettorali.



che le mafie lucrino sull'immigrazione non è una novità..
a destra lo si dice da anni. prendendosi gli insulti degli immigrazionisti.

ma in tutto questo chi questa gente la trasporta non dovrebbe essere colpevolizzato perché?
se il ragionamento è corretto a 360°, beh, implicitamente si ammette che le ong nella migliore delle ipotesi sono complici delle organizzazioni criminali o delle mafie.

le mafie sono in piedi da 1 secolo e mezzo, quantomeno quella nostrana, e poco meno le altre…
quindi in attesa di un miracolo, e dell'abbattimento di ogni organizzazione criminale presente nel nostro paese, che si fa?
si lascia correre?

si rende il sistema accoglienza pressoché intoccabile? ong comprese?

che le leggi ci siano...non ne sarei poi così convinto.
diciamo che c'è poca unità d'intendi e poca voglia nell'applicarle e nel farle rispettare da parte di chi teoricamente avrebbe il dovere di farlo.

quello che mi sfugge è la contraddizione tra lottare contro l'immigrazione radicata sul territorio, o sistemica, piuttosto che lucrativa per le varie mafie e lottare contro i singoli individui..o gli immigrati in quanto tali.

uno è un problema di sistema, l'altro un problema di ordine pubblico.
quello che piaccia o no, riguarda da vicino i cittadini.

quindi tendenzialmente chi rischia di beccarsi più voti…
il politico che ascolta le istanze del cittadino e dimostra di essere interessato a risolvere i problemi sistemici tanto quelli pratici e quotidiani, o il politico che di tutte queste problematiche se ne fotte, o non le considera nemmeno tali predicando invece accoglienza indiscriminata? con relativa e stucchevole solidarietà e connivenza a senso unico con chi i clandestini, e gli immigrati li importa illegalmente...

captainmarvel 06-06-2020 03:28

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2457307)
Ma in che modo spiega questa disparità nel tasso di criminalità Thomas Sowell?
Perché resistono di più all'arresto?
I motivi per cui capita una cosa del genere quali sono?
Appartengono a classi sociali più deboli?
Ma di nuovo, se è così, perché proprio i neri appartengono a classi sociali più deboli?
:nonso:

La disparità tra uomini e donne per me è facilmente spiegabile col fatto che le donne a livello di forza fisica generalmente stanno messe peggio e qua non si tratta di fattori culturali di sicuro, ma tra neri e bianchi?

Chiedo per curiosità, può essere anche che si è andata a creare una situazione particolare che ormai non ha nulla a che fare col razzismo attuale ma in cui la popolazione nera è svantaggiata. A me non meraviglia il fatto che ci siano persone svantaggiate (ci sono in tutte le società) mi meraviglia il fatto che poi questa cosa sia selettiva e ricada soprattutto sugli afroamericani e non su quel 77% di bianchi.

Comunque 'sta cosa che spesso le forze dell'ordine insabbiano le prove (e chi ha commesso un crimine viene spalleggiato dai compagni e anche dai superiori) è un problema generale che va al di là del razzismo. Può capitare che un nero venga ammazzato ingiustamente ma anche un bianco, com'è capitato in Italia quando hanno pestato quel ragazzo tossicodipendente o quando hanno cercato di incolpare Pinelli, che si sarebbe buttato giù, sì va be'... E i fattacci di Genova, che sono stati già citati?
Spesso alcuni politici di destra (che io ricordi, poi se lo hanno fatto anche quelli di sinistra o altro orientamento non mi frega nulla, la penso allo stesso modo) difendono ad oltranza l'operato di queste forze, però io non sono d'accordo, vanno elogiate se fanno rispettare la legge e la rispettano loro, non se si comportano da criminali della peggiore specie.
Questo è un problema culturale che va combattuto, nessuno si trova al di sopra della legge, anzi proprio quelli che dovrebbero difenderla e farla rispettare a maggior ragione non si dovrebbero trovare al di sopra della legge.
Posso comprendere l'omicidio del ragazzo in una sommossa in cui non si capiva una mazza, si tratta di errore umano che va comunque in una certa misura punito, ma non lo metto di certo sullo stesso piano di questi che hanno caricato sulle camionette delle persone per andarle a pestare poi in un edificio, queste cose sono intollerabili se a compiere 'sta roba sono proprio quelli che dovrebbero tutelare gli altri.



Pene più severe (e che arrivino a destinazione) per i tutori dell'ordine che vogliono mettersi a punire o a fare gli sceriffi al di sopra della legge e che seguono i loro principi a testa di cavolo, non sarebbe un'idea malvagia.

una delle spiegazioni del tasso piu alto di criminalità nella comunità afroamericana è il welfarismo che ha distrutto la famiglia creando legioni di madri single e generazioni di giovani senza una figura paterna di riferimento e che ricercano modelli maschili nella cultura delle gang. inoltre la percezione alimentata dai lamestrean media che se sei nero la società è contro di te e cospira per opprimerti ogni momento, fa si che molti giovani neri crescano con l'idea di non poter avanzare socialmente creando un senso di risentimento che li porta alla criminalità e alla violenza. non è la povertà assoluta a creare criminalità. è la poverta relativa.
se la società americana fosse veramente costruita per privilegiare i bianchi non si spiegherebbe perché gli asiatici sono quelli che guadagnano di piu in assoluto. così non si spiegherebbe perché gli immigrati nigeriani guadagnano quasi il doppio rispetto ai neri che vivono li da generazioni. perché non sono stati esposti a quel tipo di cultura.

captainmarvel 06-06-2020 03:48

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
tra l'altro è evidente come ci siano mega corporations dietro queste proteste. twitter e reddit si sono schierati dalla loro parte. hanno intere reti di coordinamento sui social e godono della piena libertà di usarli. altre organizzazioni e gruppi vari sono stati bannati o censurati nonostante avessero intenti e trascorsi non violenti. gli antifa possono twittare tranquillamente cose tipo "andiamo a fare sommosse contro la polizia e a devastare negozi e proprietà" senza che vengano prese misure contro di loro dagli amministratori di twitter. :pensando:

Odradek 06-06-2020 03:58

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2458189)
una delle spiegazioni del tasso piu alto di criminalità nella comunità afroamericana è il welfarismo che ha distrutto la famiglia creando legioni di madri single e generazioni di giovani senza una figura paterna di riferimento e che ricercano modelli maschili nella cultura delle gang. inoltre la percezione alimentata dai lamestrean media

Bibbia. No.
https://i.ibb.co/QKTf6QC/EZi-SUYn-U0-AE1zl8.jpg

https://i.ibb.co/XbGc0JK/fusaro-bibb...o-gender-1.png

sillogismo illuminante... forza Bannon

Odradek 06-06-2020 04:02

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2458190)
tra l'altro è evidente come ci siano mega corporations dietro queste proteste.

Interzona Incorporati

muttley 06-06-2020 07:05

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Buongiornissimo, coffee?



ANTIFA e' un organizzazione terroristica - starebbe per antifascismo - e Black Lives Matter, sarebbero tra le diverse organizzazioni EVERSIVE che, negli Stati Uniti, col PRETESTO dell'uccisione di George Floyd, stanno devastando letteralmente diverse città americane, uccidendo, ferendo e danneggiando attività economiche del popolo americano.
Sia ANTIFA che Black Lives Matter sono finanziate da George Soros, mentre i rivoltosi - come tutti i terroristi interni ed esterni - sono addestrati da quella parte della CIA devota al DEEP STATE.
L'obiettivo, dato che con il COVID-19 il Deep State sta fallendo, è creare i presupposti per dichiarare la legge marziale.
Fate attenzione, perché sono previste manifestazioni anche in Italia a breve, e gli obiettivi sono ben chiari.
Tenetevi lontani da queste zone, perché - con tutta probabilità - si creeranno appositamente "incidenti" ben studiati a tavolino.


https://scontent.fcia2-1.fna.fbcdn.n...d3&oe=5EFF910D

XL 06-06-2020 07:51

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2458189)
una delle spiegazioni del tasso piu alto di criminalità nella comunità afroamericana è il welfarismo che ha distrutto la famiglia creando legioni di madri single e generazioni di giovani senza una figura paterna di riferimento e che ricercano modelli maschili nella cultura delle gang. inoltre la percezione alimentata dai lamestrean media che se sei nero la società è contro di te e cospira per opprimerti ogni momento, fa si che molti giovani neri crescano con l'idea di non poter avanzare socialmente creando un senso di risentimento che li porta alla criminalità e alla violenza. non è la povertà assoluta a creare criminalità. è la poverta relativa.
se la società americana fosse veramente costruita per privilegiare i bianchi non si spiegherebbe perché gli asiatici sono quelli che guadagnano di piu in assoluto. così non si spiegherebbe perché gli immigrati nigeriani guadagnano quasi il doppio rispetto ai neri che vivono li da generazioni. perché non sono stati esposti a quel tipo di cultura.

Bisogna vedere meglio con dati alla mano, nell'articolo che ho postato del sole 24 ore si sostiene che in certe zone non c'è correlazione tra il tasso di criminalità e gli omicidi della polizia.

Sta cosa del padre come figura di riferimento mi pare quasi la solita riproposizione di certe teorie psicoanalitiche ed è la cosa meno convincente per me. Queste modifiche sociali ci sono state anche in altri paesi e mica colpiscono solo gli afroamericani, quindi si può anche tralasciare. Le famiglie disgregate sono distribuite in modo equo, se ha perso autorità la figura paterna l'ha persa dappertutto e se è effettivamente la figura che ha perso autorità probabilmente non si cercheranno nemmeno sostituti.

La seconda motivazione già è più plausibile, c'è una specie di cultura mafiosa che si diffonde in certe comunità, anche se spesso non si riesce a capire se sia più effetto o causa. Secondo me questa però ha effettivamente un certo impatto. Ed è una delle cose forse più difficili da combattere e sradicare una volta che si è diffusa.

La terza lo stesso non mi convince. Non si possono mettere a confronto immigrati e persone che abitano in quel paese per diversi motivi, perciò tralascio anche quest'altra motivazione.

Per me solo la seconda motivazione è plausibile, ma non so se basta a spiegare questa disparità di trattamento.

Alla fine comunque penso che la verità sta nel mezzo, un po' ci sono problemi con la polizia là, almeno in certi stati, d'altra parte è vero che sull'altro versante c'è una cultura tipo gangster che lo stesso ha il suo peso e si è ormai radicata. Che forse poi circolarmente le due cose si alimentano in parte a vicenda ed una in parte causa l'altra.

Stato di polizia repressivo e violento -> Faccio il Gangster
Faccio il Gangster -> Stato di polizia repressivo e violento

Uno stato però deve capire come intervenire, sulla cultura gangster secondo me non può intervenire più di tanto però sul comportamento della polizia sì e sul fatto che vengano puniti gli agenti che si comportano male sì.

Cosa si potrebbe fare ancora?

Penso che in un paese in cui esistono questi pericolosi focolai (di cultura malavitosa) sarebbe meglio cercare di non far girare le armi e tentare di ostacolare il più possibile la diffusione di queste, certo riusciranno a procurarsele comunque ma di meno, e le forze dell'ordine potranno gestire queste cose poi con meno spargimenti di sangue da ambo le parti (e si controlla meglio anche la cultura da far west che poi fomenta le stesse forze dell'ordine a comportarsi in modo molto violento). Se un paese è maturo e non ha altri problemi le armi possono circolare liberamente ma là dove sono radicate idee di questo tipo è meglio evitare.
Anche interventi di questo tipo potrebbero in parte funzionare.

Osservare 'ste cose e non fare nulla mi sembra comunque assurdo.

XL 06-06-2020 08:02

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da hypnos688 (Messaggio 2458148)
i politici che difendono le forze dell'ordine a prescindeere chi sarebbero?

Salvini ad esempio, che quando i media si occuparono del caso del ragazzo tossicodipendente barbaramente pestato e ucciso, che la sorella per ottenere giustizia ha buttato il sangue, uso' espressioni infelici e demenziali.
Avrebbe dovuto dire "mi dispiace per l'accaduto, solidarietà per i familiari" visto che sono state le forze dell'ordine, non a sbagliare, badate bene, ma a comportarsi da criminali, mentre ogni volta che succedono cose di questo tipo ripete spesso "io sono con le forze dell'ordine". Al minimo statti zitto.

muttley 06-06-2020 08:02

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da hypnos688 (Messaggio 2458152)
che le mafie lucrino sull'immigrazione non è una novità..
a destra lo si dice da anni. prendendosi gli insulti degli immigrazionisti.

ma in tutto questo chi questa gente la trasporta non dovrebbe essere colpevolizzato perché?
se il ragionamento è corretto a 360°, beh, implicitamente si ammette che le ong nella migliore delle ipotesi sono complici delle organizzazioni criminali o delle mafie.

le mafie sono in piedi da 1 secolo e mezzo, quantomeno quella nostrana, e poco meno le altre…
quindi in attesa di un miracolo, e dell'abbattimento di ogni organizzazione criminale presente nel nostro paese, che si fa?
si lascia correre?

si rende il sistema accoglienza pressoché intoccabile? ong comprese?

che le leggi ci siano...non ne sarei poi così convinto.
diciamo che c'è poca unità d'intendi e poca voglia nell'applicarle e nel farle rispettare da parte di chi teoricamente avrebbe il dovere di farlo.

quello che mi sfugge è la contraddizione tra lottare contro l'immigrazione radicata sul territorio, o sistemica, piuttosto che lucrativa per le varie mafie e lottare contro i singoli individui..o gli immigrati in quanto tali.

uno è un problema di sistema, l'altro un problema di ordine pubblico.
quello che piaccia o no, riguarda da vicino i cittadini.

quindi tendenzialmente chi rischia di beccarsi più voti…
il politico che ascolta le istanze del cittadino e dimostra di essere interessato a risolvere i problemi sistemici tanto quelli pratici e quotidiani, o il politico che di tutte queste problematiche se ne fotte, o non le considera nemmeno tali predicando invece accoglienza indiscriminata? con relativa e stucchevole solidarietà e connivenza a senso unico con chi i clandestini, e gli immigrati li importa illegalmente...

Non mi sembra che a destra si denuncino certe cose da anni, anzi mi sembra che si cerchi di sviare concentrando il focus dell'argomentazione sui singoli fatti episodici aumentando la percezione di un fenomeno più che analizzarlo nella sua complessità.
Ogni fenomeno è complesso, a maggior ragione quello dell'immigrazione. Il crimine organizzato che, nelle sue tante forme, lucra sull'immigrazione clandestina è lo stesso che lucra sul traffico di stupefacenti e sullo sfruttamento della prostituzione. In questi ultimi due casi però si parla di prendere misure serie, di rottura quali la legalizzazione di questo o quello, nel caso dell'immigrazione ci si concentra troppo spesso sugli episodi alimentando i sentimenti di pancia di tanti.
I problemi si affrontano con le leggi e con l'applicazione delle stesse, non con i proclami acchiappavoti, come è stato fatto finora dall'ala sovranista.
La non applicazione delle leggi è un problema trasversale a più ambiti nel nostro paese, quindi quando si affronta la tematica dei migranti non la si può disgiungere dal disrispetto generale del codice legislativo. Le ong in questo non c'entrano nulla, e se qualcuna ha violato diritti internazionali o leggi nazionali, è compito della magistratura occuparsene. Siccome però le ong sono associazioni facili da individuare, è altrettanto facile farne bersaglio di campagne d'odio. Non altrettanto si può fare col crimine organizzato, che per la sua natura intrinseca di formazione capillare ed evanescente, non puoi utilizzare a scopo di raccolta voti. La volontà di non affrontare seriamente, nella sua complessità e sistemicità il problema, è quindi evidente.
Sul resto mi pronuncio come prima: il clandestino che bivacca è lo stesso che quarant'anni prima era tuo figlio, tuo nipote, il tuo amico...cambia solo la provenienza, non muta il problema alla radice. Se non fosse il clandestino, sarebbe qualcun altro. Se non lavori sulle condizioni che favoriscono il dilagare di questi fenomeni di marginalizzazione, non risolvi niente. E' come asportare un tumore da un organo e pensare che sia finita lì, mentre le cellule metastatiche hanno già ramificato in tanti altri organi.

captainmarvel 06-06-2020 09:17

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Quote:

Originariamente inviata da Odradek (Messaggio 2458191)

non ho capito il sillogismo. c'è da notare che riguardo al caso Bibbiano ci sono ancora 26 persone indagate per un totale di 108 capi di imputazione. alcuni (i lettori di Repubblica) sono convinti che invece fosse tutto un gomblotto e la vicenda si sia ormai sgonfiata perché Foti non è piu agli arresti domiciliari. :mannaggia:

captainmarvel 06-06-2020 09:26

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Sta cosa del padre come figura di riferimento mi pare quasi la solita riproposizione di certe teorie psicoanalitiche ed è la cosa meno convincente per me. Queste modifiche sociali ci sono state anche in altri paesi e mica colpiscono solo gli afroamericani, quindi si può anche tralasciare. Le famiglie disgregate sono distribuite in modo equo, se ha perso autorità la figura paterna l'ha persa dappertutto e se è effettivamente la figura che ha perso autorità probabilmente non si cercheranno nemmeno sostituti.
nella comunità afroamericana il processo è a uno stadio molto piu avanzato. infatti il 75% dei figli nasce da madri single.

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La terza lo stesso non mi convince. Non si possono mettere a confronto immigrati e persone che abitano in quel paese per diversi motivi, perciò tralascio anche quest'altra motivazione.
significa che nella comunità asiatica c'è una cultura dell'impegno scolastico e del lavoro che non c'è in quella nera. Sowell nota come fino agli anni 50 i neri fossero piu interessati al successo e al lavoro fino alla riforma del welfare sotto l'amministrazione Lyndon Johnson che ha progressivamente distrutto la loro propensione all'avanzamento sociale. del resto l'establishment democratico ha interesse a mantenerli in uno stato di abiezione sociale in modo da poterli sfruttare come serbatoio di voti. se guadagnassero di piu, molti di loro comincerebbero a votare per i repubblicani per pagare meno tasse. quando cominci a guadagnare vuoi pagare meno tasse. se invece sei povero, sei piu propenso a votare partiti che aumentano la spesa pubblica e la ridistribuzione della ricchezza.

XL 06-06-2020 09:55

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 2458211)
nella comunità afroamericana il processo è a uno stadio molto piu avanzato. infatti il 75% dei figli nasce da madri single.

Ma è una spiegazione che comunque mi convince poco, in Italia mi sembra che a sud le famiglie siano più cementate, ma questo mica impedisce alla cultura mafiosa e criminale di attecchire. Spiegare il fenomeno della criminalità organizzata con queste cose qua non mi convince molto.

Mentre questa cosa della cultura gangster è una cosa trasversale, c'è là col gangstarap ecc. c'è qua da noi con una parte del genere neomelodico e penso ci sia anche altrove. Mi vengono in mente anche quei due tipi in Gomorra (il film, non la serie che secondo me purtroppo rappresenta di nuovo un prodotto che potrebbe rientrare tra quelli che fomentano il fenomeno, però non so cosa si potrebbe fare, la censura non credo sia una buona idea) che trovano le armi e iniziano ad atteggiarsi come Al Pacino. Non ritengo sia questa l'unica causa, ma è una concausa che alimenta in parte il fenomeno. Bisognerebbe riuscire a far percepire gli '"eroi" di questi film (soprattutto quando il film è molto romanzato ed a tratti inverosimile) come personaggi di finzione simili ai supereroi, non modelli da seguire. Non è che se io guardo un film con superman poi salto dal palazzo con una tuta addosso.

Non voglio mettere a confronto immigrati e residenti di un paese per spiegare la differenza di trattamento tra bianchi e neri residenti proprio per questo, sono troppo diversi per lingua educazione ecc. ecc.

Masterplan92 06-06-2020 10:03

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Chi si arruola per me è sempre un po' malato di mente...qualche rotella fuori posto la ha sempre

Milo 06-06-2020 11:22

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Ma escludendo qualche dittatura qualcuno sa dirmi di una società multirazziale che abbia funzionato nella storia dell'umanità?

XL 06-06-2020 11:50

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2458241)
Ma escludendo qualche dittatura qualcuno sa dirmi di una società multirazziale che abbia funzionato nella storia dell'umanità?

Ma perché ci sono pure quelle con la dittatura che funzionano bene? :interrogativo:
Singolare modo di intendere "buon funzionamento" di una società. :ridacchiare:

A parte questo, può essere che, non tanto il multirazziale, perché poi anche all'interno di una stessa razza ci sono quelli che stanno messi meglio e peggio, e conflitti tra queste tipologie verranno a crearsi comunque (perciò le cose sono più o meno equivalenti da questo punto di vista), ma magari è il multiculturale che poi può produrre conflitti particolari.
Una società dove ci sono due lingue quasi alla pari pone problemi poi in relazione all'istruzione scolastica, quale insegnare in prevalenza? Entrambe? E se ce ne sono tre maggioritarie, e se ogni individuo parla una lingua diversa?
E le relazioni, già è un casino regolare la monogamia, e se c'è poligamia o altri stili diffusi? E' un casino poi pure qua.
Immagino una situazione limite che realmente non si può andare a creare.
Ma non è il multirazziale il vero problema.

Su questa cosa non mi nascondo dietro a un dito, è chiaro che vengono a crearsi più conflitti, ma comunque oggi come oggi sta pure sparendo 'sta cosa, con i mezzi di comunicazione di massa ci stiamo omologando tutti.

Se ascolti soltanto la musica si può vedere che prima gli stili erano piuttosto diversi, ma oggi la musica che viene prodotta, che so, in Romania, non è tanto dissimile da quella prodotta in Italia o altri paesi, certo che poi è anche brutta 'sta cosa che ci stiamo omologando.

Ricette semplici io non ne conosco, ogni cosa pare abbia vantaggi e svantaggi. La cultura unica è una noia pazzesca, il multiculturale è più vivace ma poi bisogna fare i conti con i conflitti che questa cosa può produrre.

Clend 06-06-2020 11:50

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Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2458241)
Ma escludendo qualche dittatura qualcuno sa dirmi di una società multirazziale che abbia funzionato nella storia dell'umanità?

Più che altro, esiste una società che ha funzionato? :sisi:

Milo 06-06-2020 12:26

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Nell'unione sovietica mi pare che di conflitti puramente razziali non ci siano stati idem la jugoslavia,però nel cadere i regimi ovviamente è scoppiato tutto perchè questa convivenza era innaturale e forzata,sicuramente c'è un problema nel far convivere diverse culture però negli stati uniti non penso che gli afroamericani presenti da 500anni abbiano una cultura diversa dagli altri americani,quindi c'è anche un problema di appartenenza razziale.

XL 06-06-2020 12:33

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2458262)
Nell'unione sovietica mi pare che di conflitti puramente razziali non ci siano stati idem la jugoslavia,però nel cadere i regimi ovviamente è scoppiato tutto perchè questa convivenza era innaturale e forzata,sicuramente c'è un problema nel far convivere diverse culture però negli stati uniti non penso che gli afroamericani presenti da 500anni abbiano una cultura diversa dagli altri americani,quindi c'è anche un problema di appartenenza razziale.

Ma ci sono problemi del genere se ci sono razzisti, ma non è la razza in sé il problema. Mica in Brasile ci sono problemi razziali? E sono abbastanza misti pure là, hanno altri problemi comunque ancora più gravi.
La cosa che mi chiedo è com'è che negli Stati Uniti sono rimasti separati mentre in altre zone sono diventati praticamente mulatti, si son mischiati molto di più.
Può darsi che lo schiavismo e la guerra civile rappresentano una frattura storica che non si è mai risanata. Queste cose continuano a pulsare ancora dal passato sia sui neri che sui bianchi.

varykino 06-06-2020 13:19

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
questa è la storia americana


muttley 06-06-2020 14:00

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2458241)
Ma escludendo qualche dittatura qualcuno sa dirmi di una società multirazziale che abbia funzionato nella storia dell'umanità?

Canada, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera, Germania

Milo 06-06-2020 17:18

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2458286)
Canada, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera, Germania

Germania?ma sei serio?ho fatto più di un viaggio in germania e ho conoscenti emigrati e direi che la loro è un'esperienza più che fallimentare a Berlino anche gli italiani non si sono molto integrati e stanno solo tra di loro i turchi hanno i loro quartieri,se questi sono gli esempi che funzionano andiamo bene..

Gli altri stati che citi non nè conosco bene la realtà e quindi non mi è esprimo.

tersite 06-06-2020 17:28

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
in australia i negri e in genere i non-bianchi non li fanno neanche entrare, e questo lo so benissimo avendo delle cugine (bianche sudafricane) che hanno espresso il desiderio di emigrare là "perchè non ci sono blacks" . Una addirittura vive in New Zealand, si trova bene, non so il suo grado di integrazione, posso chiederglielo.

Svalvolato 06-06-2020 17:37

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Originariamente inviata da tersite (Messaggio 2458359)
in australia i negri e in genere i non-bianchi non li fanno neanche entrare, e questo lo so benissimo avendo delle cugine (bianche sudafricane) che hanno espresso il desiderio di emigrare là "perchè non ci sono blacks" . Una addirittura vive in New Zealand, si trova bene, non so il suo grado di integrazione, posso chiederglielo.

Bianche sudafricane? Chissà quante ne avranno da raccontare su quello che succede in Sudafrica nei confronti dei bianchi.

XL 06-06-2020 17:40

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
Come non detto, ho letto che anche in Brasile si è diffusa una forma di "razzismo" simile a quella statunitense, solo che qua arrivano poche notizie in merito.

https://it.globalvoices.org/2020/05/...ritz-schwarcz/
https://www.ilgiornale.it/news/cultu...ri-969165.html

In brasile però non sono una minoranza. Qua forse hanno ragione quelli che sostengono che queste cose non è che sono state prodotte volontariamente, si sono andate a creare delle situazioni per cui persone che si trovavano in uno stato sociale disagiato non sono riuscite più a tirarsene fuori (per svariati motivi) e la cosa poi si è propagata.
Appartengono a particolari etnie per motivi storici e non perché sono state ghettizzate volontariamente da qualcuno adesso.
Anche ammettendo che sia comunque presente davvero il razzismo (alla fine c'è anche da noi) questo non spiega completamente lo svantaggio sociale che dipende probabilmente in larga misura da altri fattori che risultano difficili da individuare e sono radicati nella storia.

muttley 06-06-2020 17:46

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
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Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2458355)
Germania?ma sei serio?ho fatto più di un viaggio in germania e ho conoscenti emigrati e direi che la loro è un'esperienza più che fallimentare a Berlino anche gli italiani non si sono molto integrati e stanno solo tra di loro i turchi hanno i loro quartieri,se questi sono gli esempi che funzionano andiamo bene..

Gli altri stati che citi non nè conosco bene la realtà e quindi non mi è esprimo.

Non integrarsi non vuol dire essere emarginati, privati dei diritti o altro. In uk nemmeno gli italiani si integravano, stavano per lo più in comunità tutte loro. In Germania c'é inoltre il problema della lingua che è un ostacolo molto difficile. Persino in Italia ci sono zone dove i figli di meridionali stanno ancora con altri meridionali e viceversa. Allora qual è il senso di questo discorso? Trovare il pelo nell'uovo ad ogni tipo di società mi sembra, per far valere il proprio punto di vista che non è dettato da analisi lucide e razionali ma da sentimenti di pancia.
Parliamo del Giappone o della Cina che non hanno immigrati: anche lì non c'é integrazione tra varie classi sociali, quindi il punto è che non esiste nessuna società perfetta. Ma le società che non funzionano sono ben altre.
Ad esempio in Africa non c'é immigrazione da altri continenti: lì ci sono società che funzionano?

muttley 06-06-2020 17:52

Re: Minneapolis, razzismo, violenza di strada
 
In Italia ci furono 1916 omicidi nel 1991, 345 omicidi sono stati registrati invece nel 2018.
Secondo voi c'erano più stranieri nel '91 o nel 2018?


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