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-   Disturbo evitante di personalità (https://fobiasociale.com/disturbo-evitante-di-personalita/)
-   -   F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82] (https://fobiasociale.com/f60-6-disturbo-evitante-di-personalita-301-82-a-6577/)

daimoneu 22-07-2011 13:25

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da ansioso85 (Messaggio 561334)
quindi mi chiedo..qual'e' la differenza tra un ansioso diciamo ''generale''..e uno affetto dal dep?!?

Boh!

Comunque ho trovato un frammento interessante tratto dal libro Distancing di tale Martin Kantor: "I fobici sociali non rifuggono le relazioni interpersonali, ma piuttosto le situazioni interpersonali."

E poi: "[Gli evitanti] hanno un quadro clinico di moderata o seria difficoltà generalizzata nelle relazioni. Temono la vicinanza e l'intimità e l'impegno stessi; non un sostituto di questi."

"[...] presentano invece o una timidezza generalizzata che consiste nella difficoltà ad incontrare nuove persone, o un'ambivalenza riguardo alle relazioni che si traduce nella difficoltà a sostenere relazioni con persone che conoscono già. Di conseguenza, sono dolorosamente titubanti nel cercare relazioni, oppure, se questo non è il caso, sono ambivalenti rispetto alle relazioni che riescono a stabilire e finiscono per sottrarsi ad esse."

Quote:

Originariamente inviata da Casper (Messaggio 561414)
Da ipsico:

Sono proprio i tizi da cui mi sono fatto diagnosticare! :laugh:
Però la loro definizione mi lascia un po' freddo. Mi ricordo che mi chiesero: ma ti sembra di osservare il mondo da dietro un vetro, come un acquario? Mah, direi di no.

kappa2010 22-07-2011 14:11

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da daimoneu (Messaggio 567729)
Boh!

Comunque ho trovato un frammento interessante tratto dal libro Distancing di tale Martin Kantor: "I fobici sociali non rifuggono le relazioni interpersonali, ma piuttosto le situazioni interpersonali."

E poi: "[Gli evitanti] hanno un quadro clinico di moderata o seria difficoltà generalizzata nelle relazioni. Temono la vicinanza e l'intimità e l'impegno stessi; non un sostituto di questi."

"[...] presentano invece o una timidezza generalizzata che consiste nella difficoltà ad incontrare nuove persone, o un'ambivalenza riguardo alle relazioni che si traduce nella difficoltà a sostenere relazioni con persone che conoscono già. Di conseguenza, sono dolorosamente titubanti nel cercare relazioni, oppure, se questo non è il caso, sono ambivalenti rispetto alle relazioni che riescono a stabilire e finiscono per sottrarsi ad esse."



Sono proprio i tizi da cui mi sono fatto diagnosticare!
Però la loro definizione mi lascia un po' freddo. Mi ricordo che mi chiesero: ma ti sembra di osservare il mondo da dietro un vetro, come un acquario? Mah, direi di no.

E` una delle poche differenziazioni dalla F.S.Generalizzata col DEP dicui riesco a farmi un idea precisa e netta.

Tantissime delle altre descritte ,non mi fanno comprendere o distinguere cosi` nettamente le diffrenze tra l`un e l`altro disturbo.
Senza parlare del cross over tra i due.

Alla domanda dello stare ad osservare idealmente il mondo dietro un vetro ,avrei risposto decisamente di si,ho questa sensazione.

Ha anche un lato grottesco questa situazione:
Chi ha il DEP ,si ,ok,e`incasinatissimo...
Pero`,al tempo stesso ,osservando gli altri con questa modalita` di pensiero,gli altri stessi ,a loro volta ,vengono considerati da chi abbia il DEP ,come una specie strana di esseri (a volte insettosi:))da osservare ,come li osserverebbe uno scienziato ...
Un po come uno scienziato osserverebbe dei batteri al microscopio ,dietro il vetrino d`ordinanza:D
Boh! Piu` che altro diventa faticoso il dover riincontrare le stesse persone ,in qualsiasi ambito.

Ho anche quell`optional!

Che dici stone?

Sono un DEPPISDA?:laugh:

Non e` una frase ti TEKKER 83 eh!

Te che sei iperpreciso stone,sapresti indicarmi un link per far un test attendibile sul DEP?

Thanks!:)

daimoneu 22-07-2011 14:17

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 567733)
sì mi piace questo distinguo tra "situazioni" e "relazioni"...

E' l'idea che ha colpito anche me. Se ci fai caso anche ansioso85 nel suo post parlava di situazioni ansiogene. Forse c'è del vero in questa distinzione.

Personalmente mi suona... giusta: anch'io tendo ad evitare molte situazioni esattamente come un fobico, ma probabilmente è solo la punta dell'iceberg: anche se è quello che quotidianamente mi fa soffrire di più, penso che ci sia anche un problema più radicale.

Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 567733)
l'evitante sente un timore legato più profondamente al rapporto intimo (anche potenziale) con le persone, teme di essere malgiudicato poichè lo percepisce come un non esser voluto bene

Sì. Una paura esagerata del rifiuto, tanto da vederlo anche nei minimi gesti o sfumature della voce. Allucinazioni affettive. :)

Inosservato 22-07-2011 14:27

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da daimoneu (Messaggio 567729)


E poi: "[Gli evitanti] hanno un quadro clinico di moderata o seria difficoltà generalizzata nelle relazioni. Temono la vicinanza e l'intimità e l'impegno stessi; non un sostituto di questi."

Da evitante non posso che confermare in pieno http://www.shadowsofmetal.it/images/smilies/sis.png

kappa2010 22-07-2011 14:28

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Moon (Messaggio 376997)
I pazienti con disturbo evitante hanno un forte desiderio di stabilire relazioni intime con gli altri a cui si accompagna una costante paura di essere criticati, disapprovati o rifiutati. Considerano le reazioni negative degli altri come giustificate, senza riuscire a formulare ipotesi alternative.
I pazienti evitanti non hanno criteri interiori con cui giudicare se stessi in modo positivo; al contrario, confidano unicamente nella percezione dei giudizi degli altri. Interpretano il rifiuto come causato esclusivamente dalla loro inadeguatezza e questo confermerebbe la loro convinzione di non essere amabili. La prospettiva del rifiuto è talmente dolorosa e inaccettabile che preferiscono tenersi a distanza dalle persone che, avvicinandosi, potrebbero scoprire la loro reale natura (negativa).
Ne consegue la tendenza ad evitare e a fuggire i rapporti con gli altri, soprattutto se essi implicano un certo coinvolgimento emotivo. L’evitamento, se da un lato allevia stati d’animo negativi legati al timore di sentirsi imbarazzato e umiliato in presenza di altri, dall’altro conduce al ritiro in una solitudine vissuta con tristezza. Il paziente evitante, infatti, soffre spesso di depressione. Una volta solo, intraprende attività che momentaneamente lo gratificano e lo proteggono dal contatto interpersonale. Tuttavia, quando prende consapevolezza che questo è il segno dell’incapacità a vivere una vita come gli altri, si deprime profondamente.
Un’emozione centrale del disturbo evitante è la vergogna: le situazioni sociali devono essere evitate perché è lì che le loro inadeguatezze sono esposte alla vista di tutti. I pazienti evitanti possono agire con inibizione, avere difficoltà a parlare di sé e trattenere sentimenti intimi per timore di esporsi, di essere ridicolizzati o umiliati.
Spesso la diagnosi può essere confusa con quella di fobia sociale, ma il disturbo evitante prevede un sentimento di ansia generalizzato a tutte le interazioni con gli altri e un forte senso di estraneità rispetto al mondo esterno, che in genere non riguarda i social fobici. Gli evitanti si sentono come alieni sulla terra, diversi dagli altri, incapaci di condividere i loro sentimenti, distanti, inferiori; è come se vedessero la vita degli altri scorrere dietro a un vetro, ma si rendessero conto che loro non saranno mai “dentro” a quella vita “normale”.
Il disturbo evitante di personalità non ha un’ottima prognosi, ma risponde abbastanza bene alla terapia cognitivo-comportamentale a medio-lungo termine (da 1 a 2 anni).

Tranne i sentimenti di inferiorita`,il resto e`attinente alla mia situazione.Brava comunque Blue Moon.

barclay 22-07-2011 18:01

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da kappa2010 (Messaggio 567749)
Te che sei iperpreciso stone,sapresti indicarmi un link per far un test attendibile sul DEP?

Purtroppo non so indirizzarti. Tutto quello che so del DEP l'ho appreso durante la terapia.
La mia personale sensazione è che il DEP ha una forte componente razionale mentre la FS una forte componente emotiva.

kappa2010 22-07-2011 18:08

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 567886)
Purtroppo non so indirizzarti. Tutto quello che so del DEP l'ho appreso durante la terapia.
La mia personale sensazione è che il DEP ha una forte componente razionale mentre la FS una forte componente emotiva.

Grazie comunque stone:)

Moonwatcher 22-07-2011 18:15

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da kappa2010 (Messaggio 567749)
E` una delle poche differenziazioni dalla F.S.Generalizzata col DEP dicui riesco a farmi un idea precisa e netta.

Tantissime delle altre descritte ,non mi fanno comprendere o distinguere cosi` nettamente le diffrenze tra l`un e l`altro disturbo.
Senza parlare del cross over tra i due.

Alla domanda dello stare ad osservare idealmente il mondo dietro un vetro ,avrei risposto decisamente di si,ho questa sensazione.

Ha anche un lato grottesco questa situazione:
Chi ha il DEP ,si ,ok,e`incasinatissimo...
Pero`,al tempo stesso ,osservando gli altri con questa modalita` di pensiero,gli altri stessi ,a loro volta ,vengono considerati da chi abbia il DEP ,come una specie strana di esseri (a volte insettosi:))da osservare ,come li osserverebbe uno scienziato ...
Un po come uno scienziato osserverebbe dei batteri al microscopio ,dietro il vetrino d`ordinanza:D
Boh! Piu` che altro diventa faticoso il dover riincontrare le stesse persone ,in qualsiasi ambito.

Ho anche quell`optional!

Che dici stone?

Sono un DEPPISDA?:laugh:

Non e` una frase ti TEKKER 83 eh!

Te che sei iperpreciso stone,sapresti indicarmi un link per far un test attendibile sul DEP?

Thanks!:)

Leggiti questo: http://www.fobiasociale.com/e-la-fob...midezza-18268/

Poi sto leggendo altro materiale e prima o poi scriverò altre cose.

kappa2010 22-07-2011 18:51

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 567903)
Leggiti questo: http://www.fobiasociale.com/e-la-fob...midezza-18268/

Poi sto leggendo altro materiale e prima o poi scriverò altre cose.

Ti ringrazio molto:)

Propenderei per un DEP ,ma non """"Puro""""

Anche se ,ad esempio ,ci son cose che non rientrano nella mia esperienza di disagio.

Chiedero` una diagnosi mi sa`.

Come ho gia` scritto varie volte(Sperando che nessuno s`incaxxi )

Capire da soli di cosa si soffra e` davvero difficile.

Anche conoscendo i sintomi,e ponendo delle differenze.

Non condivido altresi` quelche alcuni dicano in tal senso,cioe` che la diagnosi non sia fondamentale ,che non serva,che sia d`ostacolo ,o che sia uno stigma per la persona.
Con una diagnosi "giusta" si puo` mirare a una terapia idonea.
Che sara` orientata` verso cio` che serva alparticolare ,e non all`insieme ,cosi` genericamente.
Agire sul disagio ,piuttosto che sulla paura e` differente.
Io ,ad esempio nonho paura di .
Ma disagio di...
Non e` la stessa cosa.
Le mie perplessita` son sulle distinzioni un po grossolane ..
Questo piuttosto che quello...
Si,ok,ma,vediamo nel dettaglio quale possa essere la realta` dei fatti.
Servono dei tests approfonditi ,e chiarezza e sincerita` da parte di chi ti abbia in cura.
Solo rendendosi conto appieno di cosa si abbia ,si riuscira` a far progressi...

Moonwatcher 23-07-2011 01:32

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da kappa2010 (Messaggio 567920)
Io ,ad esempio nonho paura di .
Ma disagio di...
Non e` la stessa cosa.

Idem, direi. :yes:

kappa2010 23-07-2011 01:53

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Grazie perche`son riuscito a farmi un idea della mia situazione.

Martello 23-07-2011 02:34

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
E' difficile definire il confine tra fobia ed evitamento, sono sempre in dubbio di essere evitante, perchè molte definizioni sono in comune,ti ringrazio per aver rinfrescato la memoria

kappa2010 26-07-2011 12:15

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
http://www.aidas.it/dep_2.html

nullo 08-09-2011 19:31

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
lo psichiatra dice che ho aspetti di disturbo di personalità evitante..

Drago Dei Cieli 14-02-2012 16:12

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Ops, prima ho sbagliato topic:ridacchiare: Io sono uno stile evitante di personalità, non è ancora un disturbo e spero di riuscire a mantenere almeno questo equilibrio. Mie grandi alleate sono la consapevolezza di me stessa e l'auto-ironia.

vikingo 14-02-2012 19:03

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
direi che sono anche evitante,la paura di prendermi resposnabilita' in mezzo a sconosciuti per paura di non essere capito o deriso,la paura di non piacere,di rivelare la propria natura,che gli estrani scoprano i miei disagi,son tutte cose da evitante,all'inizio pensavo fossi solo fobico ma ormai ho cpaito di essere anche evitante...ad esmepio a volte se saluto una persona con cui non ho confidenza,poi a volte non la saluto piu o melgio non so se salutarla perche poi penso ci dovrei parlare...
ho ereditato tutto cio' da mia madre che e una donna introversa motlo timida da bambina...

vikingo 14-02-2012 19:04

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
ad esempio perche ho paura delle feste dei compleanni dove dono stare in prima persona,la laurea ad esmepio mi terorizza,perche' dico io...temo di risultare inadeguato in questi contesti

ansiolino 14-02-2012 21:25

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
mi descrive completamente, son io!

stavo pensando, a sto punto perchè non ci trasferiamo su un isola di soli problematici come noi?

io quando andavo dalla psicologa non mi agitavo mai e nemmeno diventavo rosso perchè dentro di me sapevo che se andavo li è perchè ho un problema quindi è sicuro che sono inferiore algi altri o che comunque so che c'è gente come me perchè se c'è qualcuno che fa lo psicolo un motivo c'è.
se fossimo tutti insieme su un siola io penso che ci sentiremmo normali
scusate l'ot:riverenza:

NoSurrender 14-02-2012 21:32

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 693742)
stavo pensando, a sto punto perchè non ci trasferiamo su un isola di soli problematici come noi?

Magari! Anche senza andare a pensare ad un'isola, più realisticamente si potrebbe pensare ad una comunità di fobici ed evitanti, ad ognuno la sua bella cameretta e un grande salone centrale dove chi vuole si può riunire per mangiare oppure fare altre cose come parlare o guardare un film e se invece uno non ha voglia può starsene finchè vuole nella sua camera, senza nessun obbligo, sarebbe fantastico!

ansiolino 14-02-2012 21:51

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da NoSurrender (Messaggio 693750)
Magari! Anche senza andare a pensare ad un'isola, più realisticamente si potrebbe pensare ad una comunità di fobici ed evitanti, ad ognuno la sua bella cameretta e un grande salone centrale dove chi vuole si può riunire per mangiare oppure fare altre cose come parlare o guardare un film e se invece uno non ha voglia può starsene finchè vuole nella sua camera, senza nessun obbligo, sarebbe fantastico!

a chi lo dici...
si potrebbe fare però, sarebbe una specie di San patrignano ma per i sociofobici
magari vivendo tutto il giorno insieme si guarisce chissà

Yumenohashi 25-03-2012 21:20

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 693742)

stavo pensando, a sto punto perchè non ci trasferiamo su un isola di soli problematici come noi?

Bonci è deciso io ci sto hahah!

michele66 11-05-2012 16:01

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Salve ho 46 anni ,sono un depresso ed evitante, per lunghi periodi mi sento
come gli altri "normali", poi qualche fonte di stress mi butta nel baratro
della depressione e mi fa "risvegliare" evitante. Non puoi immaginare che
significhi muoversi in mezzo agli altri, avere paura di qualunque cosa, dei
discorsi con la gente perche' perdi il filo, non ti concentri su niente ed il
tuo rendimento sociale e' nullo. In famiglia mi comporti come un rimbambito e
fai scelte da tale.
E' terribile accettarsi per quel poco che si e'.
E' normale che si abbiano questi disturbi cognitivi e comportamentali?
rispondetemi anche in pwt [email protected]
Michele

Nimo 15-06-2013 00:18

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da calivero (Messaggio 98222)
I criteri diagnostici del DSM-IV per il disturbo evitante di personalità sono:

Un quadro pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità al giudizio negativo, che compare entro la prima età adulta, e che comprende almeno 4 dei seguenti elementi:
1) evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poichè teme di essere criticato, disapprovato o rifiutato
2) è riluttante nell'entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere
3) è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato
4) si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali
5) è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza
6) si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri
7) è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, perchè questo può rilevarsi imbarazzante

Mi ritrovo in tutte queste caratteristiche, tranne per il fatto che non mi sento inferiore agli altri, solo inadeguato nei rapporti sociali, ma non certo "inferiore" in generale ...

Comunque restano ancora dubbi sulla differenza tra personalità evitante e fobia sociale, anche perché ci sono differenti spiegazioni a seconda delle fonti ...

Personelnulla 15-06-2013 01:25

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Nel mio caso la paura è solo quella di essere ridicolizzato, anche se cmq nel mio caso il disturbo evitante nasce dal fatto che non so interagire con gli altri.
Da adolescente non avevo problemi, questi sono sorti dai 18 anni in poi.

Bliss 10-06-2014 18:29

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Praticamente é la mia descrizione.

Anima fragile 10-06-2014 19:34

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
anch'io mi rivedo in ognuno degli elementi elencati..che tristezza..:piangere:

Svers0 10-06-2014 20:59

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
non c'è cosa più schifosa che categorizzare la gente in varie patologie come fanno questi manuali psichiatrici

Altamekz 10-06-2014 21:53

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 1303788)
non c'è cosa più schifosa che categorizzare la gente in varie patologie come fanno questi manuali psichiatrici

perchè scusa? Come fai a curare nel modo giusto una persona se non sei in grado di identificare i sintomi?

Svers0 10-06-2014 22:53

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da Altamekz (Messaggio 1303842)
perchè scusa? Come fai a curare nel modo giusto una persona se non sei in grado di identificare i sintomi?

Sinceramente credo che la psichiatria serva essenzialmente alla società per proteggersi da individui socialmente "pericolosi" e alle case farmaceutiche per fare milioni e ovviamente non al "malato".

Marchese 10-06-2014 23:53

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
La differenza fra timidezza - introversione e disturbo evitante di personalità?:interrogativo:

Svers0 11-06-2014 17:34

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da Marchese (Messaggio 1303922)
La differenza fra timidezza - introversione e disturbo evitante di personalità?:interrogativo:

l'introversione è roba che si son inventati inventati gli psicanalisti mentre le altre sono ""psicopatologie""

pierfabio81 01-11-2014 20:10

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
il problema è che poi le persone confermano e alimentano le mie convinzioni di essere pazzo, lo dicono alle spalle e poi davanti si comportano bene...mi sono chiuso in casa perchè tutti al ristorante dei miei, e tutti quelli che vivono nella zona dove c'è il ristorante i miei parenti insomma tutti lo pensano...mi sento umiliato e impossibilitato a reagire. ogni volta che lo faccio esco di casa e faccio finta di niente di non vedere quello che succede intorno a me ma è come un vortice che mi risucchia e mi riporta a casa da solo buttando la mia vita vivendo con i sensi di colpa per non essere quello che vorrei.... non mi fido piu di nessuno mi hanno deluso tutti. Ho paura di uscire di casa perchè so che tutti pensano che sono pazzo e questa paura viene sempre confermata. L'unica cosa che posso fare è andare in svizzera e mettere fine a questa vita inutile fatta di paura di uscire di casa. non vorrei essere compatito ma non vedo altra soluzione veramente. se ne avete qualcuna mi farebbe piacere ascoltarla se no ho già compilato i moduli per il testamento biologico ho preparato tutto.. quando mi stufo so cosa fare...non mi proponete psicologi o psichiatri che mi imbottiscono di farmaci e non fanno un cazzo...grazie a tutti un abbraccio

Keith 01-11-2014 20:22

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da pierfabio81 (Messaggio 1392600)
il problema è che poi le persone confermano e alimentano le mie convinzioni di essere pazzo, lo dicono alle spalle e poi davanti si comportano bene...mi sono chiuso in casa perchè tutti al ristorante dei miei, e tutti quelli che vivono nella zona dove c'è il ristorante i miei parenti insomma tutti lo pensano...mi sento umiliato e impossibilitato a reagire. ogni volta che lo faccio esco di casa e faccio finta di niente di non vedere quello che succede intorno a me ma è come un vortice che mi risucchia e mi riporta a casa da solo buttando la mia vita vivendo con i sensi di colpa per non essere quello che vorrei.... non mi fido piu di nessuno mi hanno deluso tutti. Ho paura di uscire di casa perchè so che tutti pensano che sono pazzo e questa paura viene sempre confermata. L'unica cosa che posso fare è andare in svizzera e mettere fine a questa vita inutile fatta di paura di uscire di casa. non vorrei essere compatito ma non vedo altra soluzione veramente. se ne avete qualcuna mi farebbe piacere ascoltarla se no ho già compilato i moduli per il testamento biologico ho preparato tutto.. quando mi stufo so cosa fare...non mi proponete psicologi o psichiatri che mi imbottiscono di farmaci e non fanno un cazzo...grazie a tutti un abbraccio

- piuttosto che suicidarmi prima proverei a curarmi, anche con i farmaci, perchè no, non mi piacciono, ma sempre meglio della morte.

- Proverei a spostarmi in un'altra città dove non mi conosce nessuno.

Ansiaboy 01-11-2014 20:37

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Quote:

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 1303873)
Sinceramente credo che la psichiatria serva essenzialmente alla società per proteggersi da individui socialmente "pericolosi" e alle case farmaceutiche per fare milioni e ovviamente non al "malato".

forse stai facendo di tutta l'erba un fascio.. , no ?

rosadiserra 02-11-2014 09:45

Re: F60.6 - Disturbo evitante di personalità [301.82]
 
Premessa: Esprimo solo la mia personalissima e quindi opinabile visione della questione.

Quando lessi il DSM IV (molti anni fa) facevo prima ad elencare in quali patologie non mi ritrovassi...
Mi sorse un dubbio.. "fossi affetta proprio da quelle in cui non mi riconosco??" :mrgreen:

Dopo più di 20 anni di diagnosi puntualmente smentite dagli stessi specialisti che me le somministrarono ormai preferisco semplicemente vedere questo mio ulteriore disagio così : "ho difficoltà a relazionarmi in questo ambito, in quest'altro etc. perché? Come posso relazionarmi meglio?"

I primi anni sì, avevo molto bisogno di capire cosa avessi, di identificare il mio male di vivere in una patologia riconosciuta, credo sia una necessità iniziale e naturale di molti tra coloro che soffrono di qualsivoglia disturbo invalidante.


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