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LordJim 25-07-2011 15:38

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 569608)
Gli estremisti? Un'infinità. Si parte dai presidi che depurano le aule, i canti natalizi le recite scolastiche da ogni riferimento attribuibile alla cultura cattolica.

Hai ragione. Che ne sarebbe della civiltà occidentale senza le recite scolastiche? E' in quell'oretta scarsa che si forma l'identita dell'occidentale, tra un coretto armonioso, un'occhiataccia della maestra per un vuoto di memoria e le lacrime finali delle mamme.
E' questo il nocciolo della questione, la recita scolastica.

Winston_Smith 25-07-2011 15:42

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da LordJim (Messaggio 569943)
Hai ragione. Che ne sarebbe della civiltà occidentale senza le recite scolastiche? E' in quell'oretta scarsa che si forma l'identita dell'occidentale, tra un coretto armonioso, un'occhiataccia della maestra per un vuoto di memoria e le lacrime finali delle mamme.
E' questo il nocciolo della questione, la recita scolastica.

Non dimenticare la classifica delle radici dell'Europa, con quelle cristiane da tenere rigorosamente al primo posto dell'hit parade, se no a B16 gli viene un coccolone :laugh:

Trent 25-07-2011 15:45

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
E'il temibile estremismo laico e multiculturale,che tanto sangue ha seminato nei secoli

Rickyno 25-07-2011 16:48

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
La cosa che mi ha + colpito dell'intera vicenda:

http://www.vanityfair.it/news/mondo/...entiva-21-anni


Ha ucciso 93 persone e rischia al massimo 21 anni di carcere ???? :eek:

E poi noi ci lamentiamo del sistema giudiziario italiano...

Mi pare assurdo...

Winston_Smith 25-07-2011 16:56

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rickyno (Messaggio 569990)
La cosa che mi ha + colpito dell'intera vicenda:

http://www.vanityfair.it/news/mondo/...entiva-21-anni


Ha ucciso 93 persone e rischia al massimo 21 anni di carcere ???? :eek:

E poi noi ci lamentiamo del sistema giudiziario italiano...

Mi pare assurdo...

Se ho capito bene, in Norvegia non esiste l'ergastolo e la pena massima è proprio 21 anni. Evidentemente di solito non hanno avuto a che fare con assassini così spietati.

Rickyno 25-07-2011 16:59

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 569994)
Se ho capito bene, in Norvegia non esiste l'ergastolo e la pena massima è proprio 21 anni. Evidentemente di solito non hanno avuto a che fare con assassini così spietati.


beh ma mi pare fin troppo "buonista" e "garantista".... certo non avranno mai avuto a che fare con un uomo che ha fatto strage di 93 persone (ma poi.. quanti hanno fatto stragi simili ??? Ben pochi anche tra i serial killer + efferati al mondo..), però omicidi ce ne saranno stati...

Non dico l ergastolo ma 21 anni (massimi poi...)... molto strano. Boh..

Si fidano troppo della grande civiltà della loro popolazione..

Winston_Smith 25-07-2011 17:12

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 569625)
Altre nazioni hanno detto no alla costituzione e poi per la formazione della coscienza europea hanno contato più Lepanto e l'assedio di Vienna che Averroé.

Dimenticavo :cool:

Colà diritto, sovra ’l verde smalto,
mi fuor mostrati li spiriti magni,
che del vedere in me stesso m’essalto.

[...]

Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino,
Lucrezia, Iulia, Marzïa e Corniglia;
e solo, in parte, vidi ’l Saladino.

Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
vidi ’l maestro di color che sanno
seder tra filosofica famiglia.

Tutti lo miran, tutti onor li fanno:
quivi vid’ïo Socrate e Platone,
che ’nnanzi a li altri più presso li stanno;

[...]

Euclide geomètra e Tolomeo,
Ipocràte, Avicenna e Galïeno,
Averoìs che ’l gran comento feo.


(Inferno IV, 118-120, 127-135, 142-144)

Fantasmino 25-07-2011 17:38

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rickyno (Messaggio 569990)
Ha ucciso 93 persone e rischia al massimo 21 anni di carcere ???? :eek:

E poi noi ci lamentiamo del sistema giudiziario italiano...

Mi pare assurdo...


Semplificando molto, è come quando sei abituato a lasciar aperta la porta di casa, finché, un giorno, trovi qualcuno che si è autoinvitato nel tuo salotto e si sta portando via il tuo stereo: da quel momento in poi sprangherai sempre la porta :)

Trent 25-07-2011 20:53

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da faria (Messaggio 570096)

Mamma mia.Standing ovation a chiunque l'abbia scritto.

dr.troy 25-07-2011 21:13

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Trent (Messaggio 569124)
mi pare rilevante sottolineare il movente ideologico

l'unico movente è la testa che non funziona...

JohnReds 25-07-2011 21:17

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dr.troy (Messaggio 570112)
l'unico movente è la testa che non funziona...

No caro il mio little benito quel tizio era di estrema destra...è l'ideologia che è malata...trovami un ragazzo di estrema sinistra che ha fatto le stesse cose, ci sono pure quelli in norvegia, ma al max spaccano la testa a qualche nazi o si strafanno di canne...ma nessuno stermina un campeggio di ragazzini.
Poi nulla toglie che fosse matto: ma se dai in mano a un matto un'ideologia folle la sua follia si moltiplicherà per dieci ;)

Winston_Smith 25-07-2011 21:18

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dr.troy (Messaggio 570112)
l'unico movente è la testa che non funziona...

I contatti con i gruppi estremistici di destra inglesi ci sono stati, è inutile che cerchi di minimizzare perché riguardano una certa parte politica.
L'ideologia dell'istigazione all'odio per il diverso (tipo quella di quei gruppi e della Lega) prima o poi trova qualcuno che la mette in pratica.
E' come andare consegnando pistole cariche in giro, prima o poi qualche pazzo sparerà.

Trent 25-07-2011 21:29

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dr.troy (Messaggio 570112)
l'unico movente è la testa che non funziona...

Ma grazie,la testa non funziona manco ai jihadisti,ma non se uno racconta l'11 settembre non parla di 16(?) pazzi che hanno preso un aereo

odg 25-07-2011 21:44

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 570116)
L'ideologia dell'istigazione all'odio per il diverso (tipo quella di quei gruppi e della Lega) prima o poi trova qualcuno che la mette in pratica.

già.... è un peccato che il sistema di propaganda elettorale più semplice e fruttuoso sia anche il più dannoso. la gente vuole capri espiatori e c'è chi ci marcia.

"Gli esseri umani sono quasi gli unici nel possedere l'abilita' di imparare dall'esperienza degli altri ma sono anche straordinari per la loro scarsa tendenza a fare ciò"(cit.)

il giorno in cui questo sistema cesserà gli attentati come questo scompariranno.

alvaro 25-07-2011 21:46

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
io credo che volesse diventare il nuovo hitler, l' ha anche accennato dicendo di voler essere ricordato come il peggior criminale dalla seconda guerra mondiale...forse tra 21 anni potrà mettere in atto tutto ciò:thumbdown: e questo ultimo passaggio deve far riflettere su come la giustizia norvegese sia un tantino troppo leggera

e riguardo a eventuali complici penso proprio che ce li abbia avuti per uccidere 93 persone, inoltre di sicuro è appoggiato da un'organizzazione segreta

dr.troy 25-07-2011 21:49

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Breivik è uno fuori di testa... non è esponente di un bel nulla...

alvaro 25-07-2011 21:50

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dr.troy (Messaggio 570134)
Breivik è uno fuori di testa...

certo, su questo siamo tutti d'accordo direi;)

Winston_Smith 25-07-2011 22:11

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570145)
Il criminale tipo è una persona molto ignorante e stupida, estremamente povera sul piano umano.

Generalizzazione impropria.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570145)
Davvero ci aspettiamo che mettendolo in gabbia e trattandolo come una bestia, negandogli la libertà, sommando infelicità all'infelicità, questo tipo di persona potrà migliorare?

Io non sono un antropologo o uno psicologo, ma pensare che un sistema del genere possa apportare dei benefici che non siano quelli a breve termine del rendere innocui i criminali mi sembra follia.

Dipende, spesso è come dici tu, ma bisogna ricordare che il carcere deve avere anche una funzione punitiva e di rendere appunto innocui i criminali, poi si possono studiare percorsi riabilitativi e di recupero. Io non dico certo di trattarlo come una bestia, ma non può neanche andare in giro liberamente come se nulla fosse.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570145)
Solo dei folli metterebbero in galera dei folli, con i folli ci vuole comprensione e compassione altro che vendetta.

Ma uno che va a uccidere le persone con la pistola... se non si prova compassione per una persona del genere non vedo per chi si dovrebbe provarla... le persone che ha ucciso almeno hanno vissuto, lui probabilmente no...

Solo Hitler non avrebbe pietà di Hitler.

A parte la stucchevole deduzione "siete peggio di lui o come lui se osate condannarlo", che suggeriresti per lui?

Premettendo che non credo proprio che sia incapace di intendere e volere, se è questo che si vuole intedere con "folle".

Winston_Smith 25-07-2011 22:16

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dr.troy (Messaggio 570134)
Breivik è uno fuori di testa... non è esponente di un bel nulla...

Gnnn, gnnnn, sento rumore di arrampicata sugli specchi :laugh:

Non ce la fai stewie, ci sono prove dei suoi contatti con gruppi estremistici inglesi, di estrema destra per la precisione, che la pensavano proprio come lui. O come certi gruppi che si richiamano al fascismo duro e puro, tipo Forza Nuova...per me sono della stessa pasta, istigano alle stesse cose.

E' ora che certa gente si assuma la responsabilità della propaganda di odio e di violenza verso il diverso che va predicando, Lega compresa.



http://www.corriere.it/esteri/11_lug...b6586130.shtml

Breivik aveva collaborato con un gruppo inglese di estrema destra, l'English Defence League (Edl), un gruppo che aveva come scopo dichiarato alimentare nei propri Paesi l'odio contro gli islamici. In un'email al sito politico norvegese Document.no, Breivik aveva rivelato di aver discusso di tattiche e strategie «anti-islamiche» anche on un altro gruppo, Stop the Islamification of Europe. Breivik ammirava l'Edl per come era riuscito a provocare reazioni estreme da parte di gruppi musulmani e di estrema sinistra e sognava di fondare un gruppo simile in Norvegia per combattere l'immigrazione dei musulmani: «Devo dire che mi ha impressionato positivamente la velocità con cui sono cresciuti e questo è grazie a sagge scelte tattiche dei dirigenti. L'Edl è un esempio e una versione norvegese è l'unico modo per combattere le molestie nei confronti dei conservatori della cultura norvegese», aveva scritto Breivik nell'email.

alvaro 25-07-2011 22:20

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da faria (Messaggio 570155)
Non è detto che il massimo della reclusione sarà 21 anni.
21 anni è il massimo della pena.
Anche in Norvegia esistono trucchetti per mettere per sempre fuori dalla circolazione personaggi pericolosi.
Ad esempio rinchiuderli in un manicomio criminale finché non saranno dichiarati guariti (cioé mai).

la pena di morte ci vuole per uno così, altro che carcere!!!!!!!

Winston_Smith 25-07-2011 22:27

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570157)
Da quello che ho scritto, a te che piace dedurre le cose, è facile dedurre che suggerirei di focalizzare l'attenzione non sulla punizione o sulla vendetta, bensì sul renderlo innocuo (che può voler dire anche metterlo in prigione) e poi (volendo) cercare di farlo stare meglio (ma si può far stare meglio qualcuno in maniera coatta? Esiste la guarigione psicologica coatta?).

Infatti questo lo avevo, almeno in parte, dedotto anch'io, se leggi i miei post ;)

Il problema sarebbe come realizzare soprattutto il secondo obiettivo, appunto.

odg 25-07-2011 22:28

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
secondo me la pena di morte è poco utile... al di là del relativo effetto dissuasivo, il problema più grosso è che si mette a tacere un possibile testimone.
l'ergastolo è più funzionale.

Woland12 25-07-2011 22:45

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da odg (Messaggio 570161)
secondo me la pena di morte è poco utile... al di là del relativo effetto dissuasivo, il problema più grosso è che si mette a tacere un possibile testimone.
l'ergastolo è più funzionale.

Quoto. L'effettuo dissuasivo della pena di morte è pressochè nullo. Questi sono casi di fanatismo politico, nessuna pena di morte dissuaderà altri fanatici come lui dall'emulazione, anzi, il pensiero del martirio potrebbe addirittura incitarli! La pena di morte è quanto di più barbaro ci sia: è perfettamente inutile e serve solo a saziare la sete di sangue delle folle inferocite. Questo è già stato dimostrato dalla Storia e da un certo Beccaria qualche secolo fa.

In generale l'unica vera funzione della pena giudiziaria, all'atto pratico, è la prevenzione: cioè la dissuasione dal compiere altri reati da parte di altri soggetti. Analogamente, chi pensa che la pena debba avere una funzione punitiva cade in errore, e questa credenza errata è il primo passo falso per sostenere la pena di morte.

Winston_Smith 25-07-2011 22:45

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570167)
Non so... forse quando avevo qualche anno in meno (ora ne ho 24) anch'io pensavo che i criminali fossero cattivi e da punire, crescendo, incontrando persone, magari anche adulte e con dei problemi, mi sono reso conto di quanto la gente più che altro sia vittima della società, sia che conduca una vita infelice, sia che faccia cose terribili come uccidere il prossimo.

Ho visto troppi figli avere gli stessi difetti e nuotare nella stessa merda dei genitori per pensare che la questione principale sia la scelta e la responsabilità.

Non è che tutti i figli di genitori criminali diventano criminali, eh. E in generale persone sottoposte a condizionamenti simili dalla famiglia o dalla società non necessariamente seguono un'evoluzione simile.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570167)
Vale per i criminali e vale per gli obesi.

Stiamo cercando di renderci conto che gli obesi sono tali non perchè sono "pigri e golosi", ma perché hanno problemi psicologici, probabilmente dovuti all'ambiente... perché non facciamo la stessa operazione con i criminali?

Se è per questo, una parte dell'obesità, in alcuni casi, è anche causata dagli stili di vita, almeno fin quando si rimane nel sovrappeso.
E comunque paragonare obesi e criminali mi sembra poco corretto. Gli obesi non ammazzano gli altri.

Fantasmino 25-07-2011 22:48

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570145)
Il criminale tipo è una persona molto ignorante e stupida, estremamente povera sul piano umano.
Davvero ci aspettiamo che mettendolo in gabbia e trattandolo come una bestia, negandogli la libertà, sommando infelicità all'infelicità, questo tipo di persona potrà migliorare?


Non direi proprio, ci sono serial killer che sono intelligentissimi, dei veri e propri geni..
Secondariamente, sulla pena come rieducazione, da Beccaria in qua, siamo tutti concordi: vorrei sapere solo come si possono educare tizi come Albert Fish o Ed Gein...

alvaro 25-07-2011 22:55

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da faria (Messaggio 570177)
vuoi dargliela vinta?

non voglio dargliela vinta, tu pensi che dopo 21 anni di carcere si redimerà uno così fanatico? io credo che l'unico modo per seminare terrore tra i possibili emulatori di breivnik sia quello di far capire la fine che gli spetterebbe
ma credete che si possano rieducare dei surrogati umani del genere?

Winston_Smith 25-07-2011 22:58

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 570188)
non voglio dargliela vinta, tu pensi che dopo 21 anni di carcere si redimerà uno così fanatico?

Se non bastano 21 anni, se ne impiegheranno 31, in un modo o nell'altro...

Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 570188)
io credo che l'unico modo per seminare terrore tra i possibili emulatori di breivnik sia quello di far capire la fine che gli spetterebbe

Eventuali suoi emulatori sarebbero talmente motivati che la morte non li spaventerebbe, la metterebbero nel conto come "martirio" per la "causa".

Woland12 25-07-2011 22:59

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Fantasmino (Messaggio 570181)
Non direi proprio, ci sono serial killer che sono intelligentissimi, dei veri e propri geni..
Secondariamente, sulla pena come rieducazione, da Beccaria in qua, siamo tutti concordi: vorrei sapere solo come si possono educare tizi come Albert Fish o Ed Gein...

Da Wikipedia:
Quote:

Fish è famoso per l'efferatezza dei suoi crimini (torturava, uccideva e mangiava bambini) e per i suoi innumerevoli disturbi sessuali, di cui molti sconosciuti fino a quel momento (ad esempio l'abitudine di infilarsi gli aghi nel corpo)

Nell'abitazione di Ed Gein la polizia ritrovò:
teste come decorazioni nella camera da letto;
pelle umana usata come tappezzeria per lampade da tavolo e per sedie;
calotte craniche trasformate in ciotole;
un cuore umano;
una maschera facciale fatta con la vera pelle di un viso umano trovata in una scatola di carta;
una collana fatta di labbra umane;
un gilet chiamato "veste mammaria" fatta con una vagina e mammelle cucite insieme;
Dubito che personaggi simili possano essere "rieducati". Sono soggetti psicopatici, al massimo possono essere "curati". Anche qui l'inflizione della pena è puramente preventiva.

In quanto all'intelligenza dei serial killer: esistono tante forme di intelligenza. Il fatto che il serial killer abbia la freddezza, la furbizia, e l'abilità per compiere i suoi delitti non ne fa una persona intelligente a tutto tondo. E' solo una persona che sa fare il suo mestiere. Non possiamo conoscere le esperienze (negative) e le debolezze psicologiche che l'hanno condotto a tale via, ma è solo così che possiamo spiegarci quella scelta.

alvaro 25-07-2011 23:02

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 570176)
Non è che tutti i figli di genitori criminali diventano criminali, eh. E in generale persone sottoposte a condizionamenti simili dalla famiglia o dalla società non necessariamente seguono un'evoluzione simile.



Se è per questo, una parte dell'obesità, in alcuni casi, è anche causata dagli stili di vita, almeno fin quando si rimane nel sovrappeso.
E comunque paragonare obesi e criminali mi sembra poco corretto. Gli obesi non ammazzano gli altri.

esatto, il paragone è totalmente fuori luogo

alvaro 25-07-2011 23:04

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 570190)
Se non bastano 21 anni, se ne impiegheranno 31, in un modo o nell'altro...

bah sarà, ma io resto convinto che quando si è così fanatici, quando si vuole portare alle estreme conseguenze un'ideologia (perversa) non c'è verso di redimersi

Winston_Smith 25-07-2011 23:06

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570192)
Dunque per paragonare due cose è necessario che esse siano uguali?

Ti stai arrampicando sugli specchi...

E' necessario che siano simili gli aspetti che si vogliono paragonare, almeno. Altrimenti è chi fa il paragone ad arrampicarsi sugli specchi.

La responsabilità dei propri atti vale per entrambi, sono le conseguenze di questi ultimi a cambiare (perché diversi sono gli atti).

Winston_Smith 25-07-2011 23:07

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 570198)
bah sarà, ma io resto convinto che quando si è così fanatici, quando si vuole portare alle estreme conseguenze un'ideologia (perversa) non c'è verso di redimersi

In tal caso, ci si assicura che finché campa il tizio in questione non abbia modo di reiterare il suo reato. Anche sorvegliandolo a vista 24 ore su 24, non necessariamente in carcere.

Fantasmino 25-07-2011 23:16

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570191)
In quanto all'intelligenza dei serial killer: esistono tante forme di intelligenza. Il fatto che il serial killer abbia la freddezza, la furbizia, e l'abilità per compiere i suoi delitti non ne fa una persona intelligente a tutto tondo.


Ma di certo alcuni degli assassini seriali non sono nemmeno così tonti, tanto che alcuni hanno tenuto in scacco la polizia per anni o non si sono fatti mai beccare, come Zodiac.
Poi ci sono anche quelli, come Donato Bilancia, che sono sì furbi ma si fanno prendere troppo la mano e vengono scoperti..

Woland12 25-07-2011 23:17

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 570198)
bah sarà, ma io resto convinto che quando si è così fanatici, quando si vuole portare alle estreme conseguenze un'ideologia (perversa) non c'è verso di redimersi

Amen. Ribadisco anche a te, se non avessi letto i miei post, la redenzione, non è il fine primario della pena. Il fine primario, per la società è la prevenzione, di questo si deve occupare lo Stato. Stop. Se pensi che quel terrorista vada ammazzato, perchè tanto non potrà cambiare, hai un'idea sbagliata della funzione della pena.

Se dopo aver conseguito il primo scopo, otteniamo poi anche la redenzione, fino alla riabilitazione del soggetto, allora il successo sarà completo anche da un punto di vista umano. :yes:

Non mi sembra però che da nessuna parte del mondo ci si stia muovendo verso quest'ultima direzione che è, per quanto secondaria, importantissima. I carceri sono visti in funzione esclusivamente punitiva: si pensa che il prigioniero debba soffrire e basta per il resto della sua vita, e nessuno si aspetta che possa esserci riabilitazione. Anche tu, quando pensi a questo terrorista, sarai convinto che bisognerebbe farlo patire finchè non cambierà idea, o sbaglio?

odg 25-07-2011 23:24

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
se metter Breivik in condizione di non nuocere è importante , ancora più importante è trovare il modo di evitare futuri attentati...

il problema è come....?

un elemento è da considerare che queste persone hanno poca preoccupazione per la propria incolumità...

per cui una pena adeguata(eventualmente , se possibile, riabilitativa) consentirà che il colpevole non ripeta il gesto.... ma resterà il substrato dal quale breivik è originato...

alvaro 25-07-2011 23:28

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 570213)
Amen. Ribadisco anche a te, se non avessi letto i miei post, la redenzione, non è il fine primario della pena. Il fine primario, per la società è la prevenzione, di questo si deve occupare lo Stato. Stop. Se pensi che quel terrorista vada ammazzato, perchè tanto non potrà cambiare, hai un'idea sbagliata della funzione della pena.

Se dopo aver conseguito il primo scopo, otteniamo poi anche la redenzione, fino alla riabilitazione del soggetto, allora il successo sarà completo anche da un punto di vista umano. :yes:

Non mi sembra però che da nessuna parte del mondo ci si stia muovendo verso quest'ultima direzione che è, per quanto secondaria, importantissima. I carceri sono visti in funzione esclusivamente punitiva: si pensa che il prigioniero debba soffrire e basta per il resto della sua vita, e nessuno si aspetta che possa esserci riabilitazione. Anche tu, quando pensi a questo terrorista, sarai convinto che bisognerebbe farlo patire finchè non cambierà idea, o sbaglio?

dipende se per prevenzione intendi: stanare e incarcerare tutti i terroristi e/o potenziali terroristi e far capire al paese che il governo si da un bel daffare per ripulirlo da loro oppure: far scontare una pena molto lunga a breivnik e altri pazzi per scoraggiare e far capire agli emulatori che il loro gesto non sarà martirizzato con la pena di morte (vedi precedente post di winston)?

alvaro 25-07-2011 23:29

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da odg (Messaggio 570220)
per cui una pena adeguata(eventualmente , se possibile, riabilitativa) consentirà che il colpevole non ripeta il gesto.... ma resterà il substrato dal quale breivik è originato...

è proprio questo il punto chiave della questione secondo me

Winston_Smith 25-07-2011 23:31

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da odg (Messaggio 570220)
per cui una pena adeguata(eventualmente , se possibile, riabilitativa) consentirà che il colpevole non ripeta il gesto.... ma resterà il substrato dal quale breivik è originato...

Ecco cosa intendevo quando parlavo del fatto che per me Breivik non è solo nella sua "follia".
Bisogna stare in guardia da chi predica l'odio, controbattere in maniera efficace la loro propaganda e reprimere chi istiga alla violenza.

Winston_Smith 25-07-2011 23:37

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570234)
Molto rassicurante il pensiero che ci siano i "terroristi e/o potenziali terroristi" e le "persone normali".

Non è così: tutti abbiamo un tasso di "potenziale criminalità".

Molto rassicurante il pensiero che siamo tutti uguali e che "tutti colpevoli = nessun colpevole".
Si puniscono i reati, non i "potenziali reati".

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570234)
Se vogliamo prevenire gli atti terroristici la cosa più logica è diminuire questo potenziale in tutte le persone, per esempio allevando i bambini non trattandoli come balocchi su cui scaricare sadicamente le nostre frustrazioni, ma con l'obiettivo di renderli felici, compiendo un atto di altruismo e non di egoismo.

Premettendo che per me il fatto che uno diventi un assassino non necessariamente è da addebitare solo all'educazione che ha ricevuto (a parità di ambiente si osservano comportamenti diversi), nella pratica come si raggiungerebbe l'obiettivo di rendere felici i bambini?

alvaro 25-07-2011 23:38

Re: Il terrorista norvegese non era asociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 570234)
Molto rassicurante il pensiero che ci siano i "terroristi e/o potenziali terroristi" e le "persone normali".

non ho detto questo io, i terroristi sono individuabili dopo che hanno compiuto l'attentato e i potenziali terroristi sono quelli che progettano attentati e vengono scoperti...mi sembra che almeno la polizia li
possa identificare no?
benchè il secondo non possa essere considerato un crimine compiuto, beninteso


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