Re: Non so cosa fare
 

E chi ha parlato di cultura?

Ho detto che si soffre perché non si hanno cose che altri hanno deciso che è necessario avere, altrimenti vieni considerato inetto e sbandato. Quindi devi soffrire, e devi prendere farmaci, e devi andare dallo psichiatra, e ti devi raddrizzare, e bla bla bla...

Queste è oggettivo, le esigenze di un individuo sono SEMPRE soggettive.

Re: Non so cosa fare
 

Se ti manca l'acqua hai sete, non è che la cosa è soggettiva.
Così come le relazioni sociali, sono esigenze oggettive nel loro essenziale.
Se stai chiuso isolato in una cella da solo ne soffrirai, non è una cosa soggettiva.
Ci sono delle esigenze di base che sono oggettive.
Poi ci sono quelle personali come dici tu.

Re: Non so cosa fare
 

Le funzioni biologiche come mangiare, bere e dormire ovviamente non sono in discussione. Sullo stare chiuso e isolato non è detto che si soffra di più che nello stare in relazioni sociali tossiche.

Re: Non so cosa fare
 

Così come meglio non bere che bere acqua avvelenata.
Alcune funzioni biologiche sono anche psicologiche, sociali.


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Re: Non so cosa fare
 

L'infelicità si nasconde in tutte quelle cose se inseguite come se fossero essenziali. Infelicità nelle relazioni verso cui punti tutto ma che regolarmente avvelenano la vita, che siano famigliari di coppia o amicali. Il lavoro che ti permette un reddito ma ti succhia via la vita dovendo stare al ricatto di dover sopravvivere soffrendo e ammalandoti per tutto quello che si deve subire, sono solo altre forme di dipendenza. Queste piramidi dozzinali sono fatte da sociologi e pseudo esperti che osservano dall'alto su macroscala ma non vedono oltre le apparenze quello che succede realmente.