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DeadSoul 18-02-2021 19:32

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569100)
Già, l anno scorso ho fatto un lavoro stagionale, 3 mesi circa, e i miei colleghi erano miei coetanei...puoi immaginare come sia andata a finire. Mi hanno evitato, manco avessi la lebbra...anche se non lo dici esplicitamente, se ne accorgono dagli atteggiamenti, dal fatto che non parli di uscite, ragazze ecc.

Sì infatti.
La cosa molto brutta è il doversi confrontare con i propri coetanei e sentirsi dei pesci fuor d'acqua.

DeadSoul 18-02-2021 19:38

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569297)
meno amico mio, nel 2021 dopo i 20 anni c'è già gente che mette su famiglia...i bei tempi sono finiti e non torneranno mai più.

Sto malissimo per questa eventualità. :piangere: :piangere:.

Dark97 18-02-2021 21:25

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569297)
meno amico mio, nel 2021 dopo i 20 anni c'è già gente che mette su famiglia...i bei tempi sono finiti e non torneranno mai più, io male che ho vissuto quelle pochissime esperienze sociali a 15 anni le ho fatte, certo sto sempre così ma almeno posso dire anche se per poco di aver avuto un gruppetto e fatto cazzate con altri da ragazzino.
Quando il rimorso mi metterà alle strette farò quello che va fatto e non serve dirlo. A me il fatto di non avere amici mi ha tagliato le gambe.

Unica uscita serale(niente discoteca, solo ristorante e bar): alla maturità, con i miei compagni di classe...quella volta mi sono sentito bene, sembrava che fossi uscito da uno stato di ibernazione durato anni...poi il buio totale. Quell' esperienza mi ha fatto capire cosa mi sono perso in tutti questi anni... fortunatamente i miei compagni (non erano del mio paese, a parte uno) pur sapendo della mia situazione, non me l hanno fatto pesare....ma non mi hanno piú cercato, perché loro avevano le loro compagnie ovviamente. Intorno ai 14 anni, avevo provato a raddrizzare la situazione ma é stato inutile...ormai il casino era fatto. Solo qualche canna ai giardini, qualche birra con un paio di conoscenti (ex amici in realtà) e stop...fino agli 11-12 anni avevo un gruppo, ma quelle esperienze non fanno testo, a quell' età non fai un cazzo di importante.

Ezp97 18-02-2021 21:51

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569360)
Unica uscita serale(niente discoteca, solo ristorante e bar): alla maturità, con i miei compagni di classe...quella volta mi sono sentito bene, sembrava che fossi uscito da uno stato di ibernazione durato anni...poi il buio totale. Quell' esperienza mi ha fatto capire cosa mi sono perso in tutti questi anni... fortunatamente i miei compagni (non erano del mio paese, a parte uno) pur sapendo della mia situazione, non me l hanno fatto pesare....ma non mi hanno piú cercato, perché loro avevano le loro compagnie ovviamente. Intorno ai 14 anni, avevo provato a raddrizzare la situazione ma é stato inutile...ormai il casino era fatto. Solo qualche canna ai giardini, qualche birra con un paio di conoscenti (ex amici in realtà) e stop...fino agli 11-12 anni avevo un gruppo, ma quelle esperienze non fanno testo, a quell' età non fai un cazzo di importante.

Si è vero che non fai niente di decisivo, stessa storia tua, qualche canna con ex amici, birrette, sigarette, alcuni sabati si assisteva alla solita rissa, ma posso dirti una coss? Io anche stando in quei gruppi pieni di quelle persone mi sentivo solo e un pesce fuor d'acqua. Poi invece sono uscito fino ai 17 anni con alcuni tizi che erano all'apparenxa meglio e mi sentivo a mio agio e ho capito quanto fosse bello uscire, parlare con la gente, confrontarsi.
Quei tempi, quegli anni ormai sono andati e nemmeno mettendo insieme tutti i soldi possibili te li riusciresti a ricomprare. Poi dopo ciò il nulla totale fino ad oggi, sono quasi 10 anni senza amici e uscite.
Per esperienza se a 18 anni arrivi a zero, sei spacciato, è finita.

DeadSoul 18-02-2021 21:56

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569360)
fino agli 11-12 anni avevo un gruppo, ma quelle esperienze non fanno testo, a quell' età non fai un cazzo di importante.

Ben detto, anch'io fino agli 11-12 anni uscivo sempre ma eravamo bambini e facevamo cose da bambini come giocare a palla nel parco giochi vicino a casa e le corse in bici, a quell'età non fai nulla di rilevante.
Diciamo che il mio declino è incominciato a partire dalla prima superiore.

Ezp97 18-02-2021 22:00

Quote:

Originariamente inviata da DeadSoul (Messaggio 2569376)
Ben detto, anch'io fino agli 11-12 anni uscivo sempre ma eravamo bambini e facevamo cose da bambini come giocare a palla nel parco giochi vicino a casa e le corse in bici, a quell'età non fai nulla di rilevante.
Diciamo che il mio declino è incominciato a partire dalla prima superiore.

A me è andata benino diciamo in quanto fino ai 17 anni ho pure retto, poi il declino totale...a 18 anni ho contattato qualche ex compagno per provare a salvarmi il culo ma il danno era fatto, o meglio, più che danno le cose erano andate in quel modo.

Dark97 18-02-2021 23:30

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569372)
Per esperienza se a 18 anni arrivi a zero, sei spacciato, è finita.

Nella maggior parte dei casi, sicuramente. Poche persone sono riuscite a migliorare la situazione, ma hanno avuto circostanze favorevoli. Mi sà che il destino di alcune persone é già scritto purtroppo.

Inner_Beauty89 19-02-2021 10:11

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569214)
come hai fatto ad uscirne?

Ma il punto è proprio quello.
Non ne sono uscito del tutto.
La verità è che nonostante avrei una marea di fatti da raccontare su quello che ho fatto dai 18-19 in poi, non sento di essere uscito da quello stato di privazione.
Il motivo è semplice: l'assenza di spensieratezza nel fare.
Perché un conto è vivere delle esperienze per il gusto di farle, un altro è compiere determinate scelte perché ci si sente in dovere di farle, per non rimanere indietro rispetto a ciò che è considerata la norma in corrispettivo all'età.

In sostanza, non mi sono goduto quasi niente, perché le mie azioni non erano figlie di una naturalezza tipica di quell'età, ma era invece tutto finalizzato all'ottenimento di un risultato per andare in paro con quello che mi ero perso prima.
Ho vissuto tutto come un dovere verso me stesso e verso le persone che mi erano intorno.
Ho fatto tante cose, considerato il mio punto di partenza, è vero, ma godersi la vita è un'altra cosa.

IO&EVELYN 19-02-2021 10:16

Io l'adolescenza per la stragrande maggioranza l'ho buttata nel cesso, però dai 17 anni con l'arrivo dei primi veri amici (oramai me ne è rimasto solo uno di allora, del 2011) ho recuperato qualcosa...

Poi vabbè il tutto tra alti e Bassi ma alla fin fine è andato tutto in vacca, oggi sono più monnezza che altro...

Ma è vero, un'adolescenza non vissuta è devastante, condiziona e maciulla tutti gli anni a venire...

E oramai a qualche mese dal compimento dei fatidici 27 anni sono più morto che altro... Magari morissi in via definitiva e bon.

Comunque nel destino io non ci credo, credo nel caso e ovviamente nelle scelte, giuste o sbagliate che siano.

Ezp97 19-02-2021 13:14

Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2569463)
Ma il punto è proprio quello.
Non ne sono uscito del tutto.
La verità è che nonostante avrei una marea di fatti da raccontare su quello che ho fatto dai 18-19 in poi, non sento di essere uscito da quello stato di privazione.
Il motivo è semplice: l'assenza di spensieratezza nel fare.
Perché un conto è vivere delle esperienze per il gusto di farle, un altro è compiere determinate scelte perché ci si sente in dovere di farle, per non rimanere indietro rispetto a ciò che è considerata la norma in corrispettivo all'età.

In sostanza, non mi sono goduto quasi niente, perché le mie azioni non erano figlie di una naturalezza tipica di quell'età, ma era invece tutto finalizzato all'ottenimento di un risultato per andare in paro con quello che mi ero perso prima.
Ho vissuto tutto come un dovere verso me stesso e verso le persone che mi erano intorno.
Ho fatto tante cose, considerato il mio punto di partenza, è vero, ma godersi la vita è un'altra cosa.

Fare cose con il senso dell'obbligo fa schifo

Dark97 19-02-2021 16:05

Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2569463)
Ma il punto è proprio quello.
Non ne sono uscito del tutto.
La verità è che nonostante avrei una marea di fatti da raccontare su quello che ho fatto dai 18-19 in poi, non sento di essere uscito da quello stato di privazione.
Il motivo è semplice: l'assenza di spensieratezza nel fare.
Perché un conto è vivere delle esperienze per il gusto di farle, un altro è compiere determinate scelte perché ci si sente in dovere di farle, per non rimanere indietro rispetto a ciò che è considerata la norma in corrispettivo all'età.

In sostanza, non mi sono goduto quasi niente, perché le mie azioni non erano figlie di una naturalezza tipica di quell'età, ma era invece tutto finalizzato all'ottenimento di un risultato per andare in paro con quello che mi ero perso prima.
Ho vissuto tutto come un dovere verso me stesso e verso le persone che mi erano intorno.
Ho fatto tante cose, considerato il mio punto di partenza, è vero, ma godersi la vita è un'altra cosa.

A me non sarebbe fregato piú di tanto, l importante é farle certe esperienze, almeno hai qualcosa da raccontare, non hai quel senso "di diversità" rispetto agli altri. Io mi sento il piú sfigato su questa terra quando mi confronto con un mio coetaneo (o anche più grande).

sparatemi 19-02-2021 16:43

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
la cosa più drammatica è che non c'è soluzione

Ezp97 19-02-2021 18:31

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569595)
A me non sarebbe fregato piú di tanto, l importante é farle certe esperienze, almeno hai qualcosa da raccontare, non hai quel senso "di diversità" rispetto agli altri. Io mi sento il piú sfigato su questa terra quando mi confronto con un mio coetaneo (o anche più grande).

E sembra che anche che gli altri vadano a percepire la tua sfigatezza e non so come fanno...ti guardano con quella superiorità.

DeadSoul 19-02-2021 19:47

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569595)
(o anche più grande).

Il peggio è sapere, invece, che ci sono ragazzi/e più piccoli/e a raccontare delle esperienze e io rimango allibita e il senso di sfigatezza sale ai livelli estremi.

Qwerty 19-02-2021 20:16

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da gordon77 (Messaggio 2569095)
non vivere l'adolescenza è una zavorra che ti porti dietro tutta la vita.

Ho conosciuto gente di 80-90 anni che hanno cominciato lavorare praticamente da bambini, facevano guerra ecc.. e erano persone normalissime senza alcuna zavorra. La moda di " fare esperienza " è arrivata nei ultimi decenni, prima si pensava come sopravvivere e non si aveva tempo per rimpiangere quello che non si è fatto e per i grilli per la testa.

muttley 19-02-2021 20:36

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 2569694)
Ho conosciuto gente di 80-90 anni che hanno cominciato lavorare praticamente da bambini, facevano guerra ecc.. e erano persone normalissime senza alcuna zavorra. La moda di " fare esperienza " è arrivata nei ultimi decenni, prima si pensava come sopravvivere e non si aveva tempo per rimpiangere quello che non si è fatto e per i grilli per la testa.

Infatti, mi fa venire in mente il meme sui first world problems

https://lh3.googleusercontent.com/pr...MvosnUyk0luv0A

muttley 19-02-2021 20:40

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569297)
meno amico mio, nel 2021 dopo i 20 anni c'è già gente che mette su famiglia

Forse in Indonesia...ricordo che l'Italia è il paese con la natalità più bassa al mondo dopo pochi altri, tipo il Giappone. La formazione di una famiglia è sempre più una rarità, l'ingresso nel mondo del lavoro sempre più dilazionato e il lavoro stesso per molti sembra trasformarsi in un miraggio.
A volte mi chiedo quale realtà voi vediate, poi mi rammento su che forum siamo e su come l'ala catastrofista stia nuovamente prendendo il sopravvento.

Dark97 19-02-2021 21:24

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569628)
E sembra che anche che gli altri vadano a percepire la tua sfigatezza e non so come fanno...ti guardano con quella superiorità.

Se ne accorgono dagli atteggiamenti, dai gesti...si vede subito, in psicologia dovrebbe chiamarsi "linguaggio non verbale". Oltre che dai discorsi ovviamente...

Dark97 19-02-2021 21:43

Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 2569694)
La moda di " fare esperienza " è arrivata nei ultimi decenni, prima si pensava come sopravvivere e non si aveva tempo per rimpiangere quello che non si è fatto e per i grilli per la testa.

Prima erano tutti nella stessa situazione schifosa e bene o male c era "fratellanza", sicuramente non si mettevano a prendere per il culo/ emarginare il prossimo solo perché era "sfigato".

Ezp97 19-02-2021 21:48

Non se ne esce....o hai carattere fin da piccolo o dopo diventa dura.


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