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Re: approcciare in biblioteca
Io dopo 3 4 rifiuti mollo la presa..non riesco a incassarne decine
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Re: approcciare in biblioteca
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Re: approcciare in biblioteca
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leggendo i vari commenti sembra che non vada bene , ma vi è mai successo? l'avete mai provato o parlate solo per supposizione ? cmq se sei brad pitt con foglietto o a voce nn cambia un granchè quindi mi consigliate di pedinare una ragazza ok chiedere se fuma , ma se non fuma vai spremete le meningi io sono in una biblioteca grande di milano percui le ragazze se entrano da sole difficilmente escono e stanno a fumare fuori , e poi parlare in biblioteca è veramente difficile quindi bligliettini li togliamo aspettarla fuori mi annoio perche ogni ragazza ha i propri orari e esci a orari diversi idee su cosa dire sedersi di fianco ? se mi siedo difianco , cosa gli dico? gli chiedo se studia lingue e gli chiedo un parere su quale lingua potrei scegliere per il mio percorso di studio (siccome studio lingue) questa puo andare bene? |
Re: approcciare in biblioteca
ma poi cè anche il fatto che anche per parlare nn è proprio un luogo conosono , lunica quindi è aspettarla dopo pausa pranzo? quando ritorna mi sa
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Re: approcciare in biblioteca
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il bigliettino lo lascerei come ultima spiaggia nel caso ci fosse stato prima un gioco di sguardi e tu fossi di fretta |
Re: approcciare in biblioteca
Imho, se ti poni questi problemi è perché non hai niente di cui parlare.
Di solito tra sconosciuti che si vogliono conoscere si può parlare di due cose: di sé o dell'altro/a. ora, il tuo obiettivo è seduttivo, quindi la cosa che ti interessa è conoscere lei per poter avere chances (e anche per capire se ne vale la pena o se c'è una totale incompatibilità caratteriale). Quello che devi fare è invogliarla a parlare di lei. E siccome gli interrogatori non piacciono a nessuno, men che meno a una ragazza che aveva tutt'altro piano nella giornata che essere broccolata da uno che manco conosce, dovrai riuscire a rivelarti interessante, parlando di te quel tanto che basta per incuriosirla. Però anche in questo caso rischi di fare un monologo logorroico (pratica in cui sono l'indiscusso esperto) che ti farebbe apparire altrettanto ridicolo. Ciò che voglio dirti, Ric, è che fare cose strane a caso non porta alcun risultato. I bigliettini al massimo possono servirti a capire come rialzarti dopo una pesante figura di merda. E ci può stare, così come ad esempio alcuni aspiranti PUA che conosco si divertivano a sfidarsi a chi riusciva a fare le imprese più azzardate e imbarazzanti (tipo andare da una ragazza con le braghe calate, e farsi cacciare dal locale :sarcastico:). Vuoi davvero fare una cosa del genere? Io te lo sconsiglio. Imho, è meglio se ti concentri sullo scambiare quattro chiacchere con chiunque, senza alcun intento broccolatorio. Baristi, inservienti, commesse, vecchietti alla fermata del bus. Una volta che entri in modalità talkative, ti verrà spontaneo immaginare nella tua mente qualcosa di sensato e non cringe come i bigliettini, da poter dire alla ragazza di turno nel momento più opportuno (ad esempio, nel caso della biblioteca, durante una pausa caffé, facendo un rompighiaccio con un commento sulla discutibile qualità dell'espresso automatico e di come sia comunque indispensabile a tenersi svegli nonostante la vita frenetica). La parola d'ordine è naturalità. |
Re: approcciare in biblioteca
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Indubbiamente bisogna cercare di essere fluidi nella conversazione senza impappinarsi, bloccarsi o balbettare ma che sia necessario diventare dei maestri con le parole, per praticare seduzione... Mmh ho i miei dubbi.. Quelli che ci sanno fare davvero, secondo me, giocano sia con le parole che con il contatto fisico ma da buon osservatore ho notato che una tecnica molto utile è fare molte osservazioni che facciano qualificare la ragazza, facendo parlare più lei di noi.. (solo che non mi vengono in mente molte frasi tipo al riguardo) Confermi questa mia impressione? |
Re: approcciare in biblioteca
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no ma io penso che ognuno fa nella giornata col materiale che ha disposizione , se uno sta tutto il giorno in biblioteca o in universita a studiare e poi va a casa perche nn ha amici deve per forza attaccare bottone con una sconosciuta a scuola o in biblio , e penso che qualunque modo vada bene dal fermarla mentre cammina o quando sta studiando io penso che ogni posto va bene .. alla fine vogliamo mettere a paragone , il parlare con una ragazza in biblioteca e fermarla e chattare su tinder? non capisco cosa vuoi dire con fare cose a caso alla fine il giudizio è soggettivo XD e anche giudicare le persone è soggettivo , le azioni è soggettivo , tutto è soggettivo se si pensa sempre come giudica la gente , dobbiamo essere schiavi di un modo di fare? secondo mè no |
Re: approcciare in biblioteca
Il biglietto potrebbe essere messo dentro un libro della ragazza mentre lei è assente, ad esempio se si alza per andare in bagno. Sul biglietto si potrebbe scrivere un messaggio e lasciare il numero di telefono
Se qualcuno lo facesse con me, a me farebbe molto piacere! Non è giusto che se a farlo è un maschio, allora risulta una cosa da sfigati |
Re: approcciare in biblioteca
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Il daygame è quest'ultimo caso. Cogliendole alla sprovvista ottieni l'effetto abbastanza scontato di "sorprenderle", il più delle volte purtroppo in negativo, dato il pregiudizio anti-maschio che hanno e le difese che in ogni caso tengono sempre alzate. Colpirle in positivo è più difficile e dipende da tanti fattori, non in ultimo (mi tocca ammetterlo) l'aspetto fisico dell'approcciante. Ma più importante secondo me è una buona dose di faccia tosta e intelligenza sociale. Il difficile, quando si fermano a parlare, è portare avanti la conversazione e non ejectare perché lei si ammutolisce un attimo e tu non sai più cosa dire.. |
Re: approcciare in biblioteca
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Re: approcciare in biblioteca
Meglio approcciare in modo leggero, i bigliettini sono un idea un poco anacronistica e pesante. Puntare sulla leggerezza, sorrisi e simpatia, se i feedback sono positivi si procede a mostrare un interesse maggiore, rimanendo sempre sul leggero.
Le forzature nn ti fanno stare in modo naturale, si rischia di apparire pesanti, pedanti, inopportuni. Diciamo che partire con queste ossessioni di fare per forza una cosa nn e un buon presupposto. |
Re: approcciare in biblioteca
se capite lo spagnolo, questo video è super didattico, mostra un approccio pressochè perfetto, fatto da un vero maestro ...
altro che i pagliacci americani e i pagliacci italiani, che sono la loro brutta copia... |
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