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cancellato18934 25-12-2018 17:24

Re: Una vita da neet
 
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Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 2199007)
Mah.....

Per i lavori specialistici o altamente specialistici il curriculum vitae lo guardano eccome.

Comunque si, se il lavoro è altamente specialistico bisogna comunque entrare nel mondo del lavoro prima dei 30 anni(come non lo so...i più bravi e non raccomandati ho visto che ce l' hanno fatta).subito dopo la laurea quindi. 25-26 anni....poi una volta entrato nel giro sei apposto. Dopo i 30 ti chiedono "perché sei a spasso?" e il datore di lavoro sceglle il giovane.



Gli stranieri sono abituati a farsi il mazzo e a fare buon viso alla semi schiavitù del datore di lavoro....diciamo la verità

Sono d'accordo estremizzavo il fatto che ormai i datori di lavoro hanno talmente tanti candidati da poter scegliere sia per lavori più specializzati sia per quelli meno che non controllano solo il cv guardano tanti altri particolari per scartare il candidato velocemente. Io sono stato scartato perché secondo la selezionatrice ero stato troppo timido al telefono, un'altra volta perché ci ho messo troppo tempo a rispondere ad uno stupido test... I social network sono un'altra fonte di controllo. L'ho visto a lavoro con i miei occhi aiutavo il responsabile del personale con il lavoro e ricordo di un quadernone enorme pieno di cv che nessuno controllerà mai, spesso quando venivano persone a dare i cv questi venivano stracciati subito

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gordon77 25-12-2018 19:46

Re: Una vita da neet
 
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Originariamente inviata da Maca (Messaggio 2198994)
Se si deve trovare il coraggio, tanto vale trovare il coraggio di fare altro

magari fosse semplice come un gioco di parole..

Maca 25-12-2018 20:26

Quote:

Originariamente inviata da gordon77 (Messaggio 2199079)
magari fosse semplice come un gioco di parole..

Nemmeno buttarsi da un ponte credo sia semplice. Nemmeno legati a un elastico. Cioè io mi cago sotto solo a guardarli

untipostrano 25-12-2018 20:27

Re: Una vita da neet
 
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Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 2198886)
"Seguire le passioni" è una balla bella e buona......no vanno seguite ambizioni REALISTICHE. Volete fare il pittore,il calciatore,il cantante?.......bene provateci ma allo stesso tempo seguite anche un piano B che vi dia certezze e anche soddisfazioni.

esatto! spesso c'è questo parlarne come se fosse un qualcosa di ordinario fare del proprio hobby/interesse un lavoro....!! see bonanotte!! già per svariati motivi alcuni hanno una forte difficoltà a rimediare lavori ordinari, figuriamoci fare tipo l'attore o il regista!! ma su!!

Franz86 25-12-2018 20:27

Re: Una vita da neet
 
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Originariamente inviata da IlProfeta92 (Messaggio 2199017)
Io penso che la vita si decida addirittura nel terzo anno di scuole medie, quando si sceglie la scuola superiore e quindi e purtroppo il proprio futuro.

E secondo semestre, sulla settimana precisa sono ancora in dubbio.

Maca 25-12-2018 20:44

Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2199108)
esatto! spesso c'è questo parlarne come se fosse un qualcosa di ordinario fare del proprio hobby/interesse un lavoro....!! see bonanotte!! già per svariati motivi alcuni hanno una forte difficoltà a rimediare lavori ordinari, figuriamoci fare tipo l'attore o il regista!! ma su!!

Se prendete tutto alla lettera per forza. Ma se a uno piace disegnare, non deve per forza fare il pittore, ma magari il grafico sì. Se a uno piace recitare, magari ha possibilità come venditore. Il regista non deve per forza vincere l’oscar, ma girare video pubblicitari.. ho un’amica a cui piaceva il calcio, adesso fa la fisioterapista nel settore giovanile di una squadra di serie A..

gordon77 25-12-2018 22:51

Re: Una vita da neet
 
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Originariamente inviata da Maca (Messaggio 2199107)
Nemmeno buttarsi da un ponte credo sia semplice. Nemmeno legati a un elastico. Cioè io mi cago sotto solo a guardarli

infatti io ammiro chi ha avuto il coraggio di farla finita.

Maximilian74 25-12-2018 23:53

Re: Una vita da neet
 
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Originariamente inviata da gordon77 (Messaggio 2199171)
infatti io ammiro chi ha avuto il coraggio di farla finita.

Se davvero tutto il problema si risolve uscendo di casa, decidendo di partecipare ad eventi, corsi, palestre, hobby e buttandosi con le donne, non si capisce perché questo forum sia pieno di gente che sta male, anche da moltissimi anni. La verità è che se tutte le attività che ho elencato e il lanciarsi con le donne lo fanno persone normali che non hanno problemi, ottengono enormi risultati, se le fanno persone come noi NO.

Maximilian74 25-12-2018 23:58

Re: Una vita da neet
 
Se io vado in palestra, in discoteca, a una festa, a un corso, la mia indole è comunque fobica, evitante, introversa, non susciterò mai interesse e simpatia. Mandate un estroverso normalone a fare le stesse identiche cose nelle stesse situazioni e vedrete come per magia che lui verrà cagato, considerato, stimato, lodato.

Maximilian74 26-12-2018 00:13

Re: Una vita da neet
 
Voglio dire una cosa, facendo una premessa:non è mia intenzione smorzare le speranze a nessuno, anzi, se qualcuno ne esce sono felice, chiunque sia.
Detto questo, parlo della mia esperienza personale. Anche io a 20 anni, anche a 30/35 pensavo che prima o poi ne sarei uscito, che ce l'avrei fatta. Dipende da tante cose. La mia fobia evitante è in forma pesante, col passare degli anni, più vai su con l'età, il problema diventa un muro, una barriera durissima. Ho 44 anni, non è cambiato niente rispetto ai 25,ai 30,ai 35.ci saranno i soliti che penseranno ah ma non ne sei uscito perché non hai fatto niente tu, non ti sei impegnato tu per risolvere, non ti sei aperto con gli altri eccetera eccetera.
Credetemi, lo dico seriamente, qui si tratta di essere realisti. Se fosse davvero così facile, ne sarei uscito io, ne uscirebbero tutti. Invece è un problema grosso, grande, che compromette la vita. Io ho tentato più di una volta di andare contro me stesso, di uscire, accettare inviti, andare in palestra eccetera. I risultati NON sono stati positivi, anzi sono stato male, non riesco a assolutamente a stare in quei contesti, non come ci vivono i normaloni (come spesso vengono definiti qui).
Ciò che gli altri vivono e fanno naturalmente senza ansie, tensioni, paure, noi lo viviamo male, come un muro insormontabile.

untipostrano 26-12-2018 00:21

Re: Una vita da neet
 
Quote:

Originariamente inviata da Maca (Messaggio 2199116)
Se prendete tutto alla lettera per forza. Ma se a uno piace disegnare, non deve per forza fare il pittore, ma magari il grafico sì. Se a uno piace recitare, magari ha possibilità come venditore. Il regista non deve per forza vincere l’oscar, ma girare video pubblicitari..

Si tratta di settori dove o riesci a sfondare diventando più o meno famoso sennò non vedi un centesimo!! Scusa ma quella del venditore non l'ho ben capita...

cancellato19991 26-12-2018 00:23

Re: Una vita da neet
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2199197)
Voglio dire una cosa, facendo una premessa:non è mia intenzione smorzare le speranze a nessuno, anzi, se qualcuno ne esce sono felice, chiunque sia.
Detto questo, parlo della mia esperienza personale. Anche io a 20 anni, anche a 30/35 pensavo che prima o poi ne sarei uscito, che ce l'avrei fatta. Dipende da tante cose. La mia fobia evitante è in forma pesante, col passare degli anni, più vai su con l'età, il problema diventa un muro, una barriera durissima. Ho 44 anni, non è cambiato niente rispetto ai 25,ai 30,ai 35.ci saranno i soliti che penseranno ah ma non ne sei uscito perché non hai fatto niente tu, non ti sei impegnato tu per risolvere, non ti sei aperto con gli altri eccetera eccetera.
Credetemi, lo dico seriamente, qui si tratta di essere realisti. Se fosse davvero così facile, ne sarei uscito io, ne uscirebbero tutti. Invece è un problema grosso, grande, che compromette la vita. Io ho tentato più di una volta di andare contro me stesso, di uscire, accettare inviti, andare in palestra eccetera. I risultati NON sono stati positivi, anzi sono stato male, non riesco a assolutamente a stare in quei contesti, non come ci vivono i normaloni (come spesso vengono definiti qui).
Ciò che gli altri vivono e fanno naturalmente senza ansie, tensioni, paure, noi lo viviamo male, come un muro insormontabile.

Anche per me sarà così. Almeno fossi stato ricco.

Guybrush 26-12-2018 00:40

Re: Una vita da neet
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2199191)
Se davvero tutto il problema si risolve uscendo di casa, decidendo di partecipare ad eventi, corsi, palestre, hobby e buttandosi con le donne, non si capisce perché questo forum sia pieno di gente che sta male, anche da moltissimi anni. La verità è che se tutte le attività che ho elencato e il lanciarsi con le donne lo fanno persone normali che non hanno problemi, ottengono enormi risultati, se le fanno persone come noi NO.

Vero.
Quante volte ho provato a sforzarmi di andare contro la mia natura facendo queste cose ed è stato solamente un disastro. La gente percepisce il tuo malessere, non sarai mai come uno "normale".

Non è facile ma bisognerebbe cercare qualcosa di pratico che si conforma alla propria personalità dove provare a sentire un briciolo di realizzazione personale, senza cercare di copiare stupidamente gli estroversi o chi non ha problemi sociali.

Perchè, come sempre nella vita, quello che è medicina per alcuni è veleno per altri.

Maximilian74 26-12-2018 00:44

Re: Una vita da neet
 
Quote:

Originariamente inviata da Guybrush (Messaggio 2199202)
Vero.
Quante volte ho provato a sforzarmi di andare contro la mia natura facendo queste cose ed è stato solamente un disastro. La gente percepisce il tuo malessere, non sarai mai come uno "normale".

Non è facile ma bisognerebbe cercare qualcosa di pratico che si conforma alla propria personalità dove provare a sentire un briciolo di realizzazione personale, senza cercare di copiare stupidamente gli estroversi o chi non ha problemi sociali.

Perchè, come sempre nella vita, quello che è medicina per alcuni è veleno per altri.

Concordo al 100 %

dottorzivago 26-12-2018 02:07

Re: Una vita da neet
 
È un processo lungo e duro. Io ho nuove conoscenze da 4-5 anni periodicamente circa mensilmente li vedo per una festa compleanno o aperitivo.....non diventeranno mai miei amici per la pelle ma vedo dei miglioramenti.
Se 4 anni fa tremavo all'idea di parteciparvi ora guardo su facebook se ci è qualche evento interessante per passarlo con loro....

Maximilian74 26-12-2018 08:40

Re: Una vita da neet
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 2199208)
È un processo lungo e duro. Io ho nuove conoscenze da 4-5 anni periodicamente circa mensilmente li vedo per una festa compleanno o aperitivo.....non diventeranno mai miei amici per la pelle ma vedo dei miglioramenti.
Se 4 anni fa tremavo all'idea di parteciparvi ora guardo su facebook se ci è qualche evento interessante per passarlo con loro....

riesci ad andare a feste e aperitivi? È già un buon risultato. Io lo scorso anno mi sono sforzato ad andare e sono stato malissimo. Direi che sei sulla buona strada. Non ricordo chi, ma un utente in un topic ha scritto che bisogna vedere se un fobico accetterebbe ogni situazione e accetterebbe tutte le persone o avrebbe dei limiti. Allora, personalmente dico che :mi piacerebbe uscire con una donna, portarla a cena, al cinema o a prendere un aperitivo, queste cose si, ma sinceramente devono essere uscite tra me e lei. Non mi va assolutamente l'uscita con altre persone, con gruppi, con altre coppie. Non mi vanno feste, festini, festicciole dove c'è da interagire con gli altri, che siano suoi amici o comunque gente con la quale non ho assolutamente confidenza. Andare in vacanza si, ma possibilmente solo in due, e non mi va il discorso dei viaggi all'estero con aereo, tipo 4/5 viaggi all'estero all'anno (e molti li fanno). Non mi andrebbe assolutamente di essere presentato da lei ad altre persone, a suoi amici, ai suoi genitori e parenti. A me non interessa che una sia scherzosa, festaiola, caciarona, di compagnia. Se mi ci trovo bene io perché è una persona con due dita di cervello ed è comprensiva e con valori per me va bene. Anzi, se è una timida, che non ama feste e non è fissata col socializzare con gli altri e le sta bene uscire solo con me, direi che sarebbe l'ideale.
Qui però sorgono i problemi. Generalmente le donne, le ragazze, non accetterebbero mai una situazione come invece la vorrei io. Per quasi tutte loro è fondamentale la compagnia, avere giri di amici, andare a feste e apericena per socializzare. Certo, poi vogliono fare ste cose assieme al proprio compagno, ma io quel tipo di impostazione proprio non la reggo, non è per me, perché sto male, sono incapace socialmente, non ho esperienza con le donne, sto sulle mie e non sono festaiolo. Un rapporto a due senza nessuna interazione sociale voglio proprio vedere quante donne lo accetterebbero. Finirebbe che dopo poco tempo si stufano e ti liquidano. Io non sono mai stato e onestamente non mi è mai interessato un discorso del tipo battere pacche sulle spalle e fare battute a tutti e avere un atteggiamento da alpha eccetera. Le guide su YouTube che ti dicono che tutti possono diventare così sono secondo me stronzate.
Chi è così, lo è in modo naturale, invece forzare i comportamenti per essere come loro è impossibile.
Quindi, riassumendo :uscire con una io e lei si, tutto il resto no, non mi ci trovo, non ci so fare, mi rompo e non mi interessa. Purtroppo dalla parte di la ben difficilmente viene accettato un rapporto di questo tipo. Ci saranno eccezioni, io però non ho mai sentito una alla quale starebbe bene un rapporto così, a due, senza amici, feste, e tutte le varie situazioni sociali.

Viewer 26-12-2018 12:57

Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2199197)
Voglio dire una cosa, facendo una premessa:non è mia intenzione smorzare le speranze a nessuno, anzi, se qualcuno ne esce sono felice, chiunque sia.
Detto questo, parlo della mia esperienza personale. Anche io a 20 anni, anche a 30/35 pensavo che prima o poi ne sarei uscito, che ce l'avrei fatta. Dipende da tante cose. La mia fobia evitante è in forma pesante, col passare degli anni, più vai su con l'età, il problema diventa un muro, una barriera durissima. Ho 44 anni, non è cambiato niente rispetto ai 25,ai 30,ai 35.ci saranno i soliti che penseranno ah ma non ne sei uscito perché non hai fatto niente tu, non ti sei impegnato tu per risolvere, non ti sei aperto con gli altri eccetera eccetera.
Credetemi, lo dico seriamente, qui si tratta di essere realisti. Se fosse davvero così facile, ne sarei uscito io, ne uscirebbero tutti. Invece è un problema grosso, grande, che compromette la vita. Io ho tentato più di una volta di andare contro me stesso, di uscire, accettare inviti, andare in palestra eccetera. I risultati NON sono stati positivi, anzi sono stato male, non riesco a assolutamente a stare in quei contesti, non come ci vivono i normaloni (come spesso vengono definiti qui).
Ciò che gli altri vivono e fanno naturalmente senza ansie, tensioni, paure, noi lo viviamo male, come un muro insormontabile.


Triste ma vero. Purtroppo non posso che essere d'accordo, sono andato più volte contro la mia natura e non è cambiato mai niente, anzi, sono solo peggiorato e, ciò non ha fatto altro che accrescere il mio evitamento. Sono diverso, lo sarò anche negli anni a seguire.

Maca 26-12-2018 16:59

Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2199228)
riesci ad andare a feste e aperitivi? È già un buon risultato. Io lo scorso anno mi sono sforzato ad andare e sono stato malissimo. Direi che sei sulla buona strada. Non ricordo chi, ma un utente in un topic ha scritto che bisogna vedere se un fobico accetterebbe ogni situazione e accetterebbe tutte le persone o avrebbe dei limiti. Allora, personalmente dico che :mi piacerebbe uscire con una donna, portarla a cena, al cinema o a prendere un aperitivo, queste cose si, ma sinceramente devono essere uscite tra me e lei. Non mi va assolutamente l'uscita con altre persone, con gruppi, con altre coppie. Non mi vanno feste, festini, festicciole dove c'è da interagire con gli altri, che siano suoi amici o comunque gente con la quale non ho assolutamente confidenza. Andare in vacanza si, ma possibilmente solo in due, e non mi va il discorso dei viaggi all'estero con aereo, tipo 4/5 viaggi all'estero all'anno (e molti li fanno). Non mi andrebbe assolutamente di essere presentato da lei ad altre persone, a suoi amici, ai suoi genitori e parenti. A me non interessa che una sia scherzosa, festaiola, caciarona, di compagnia. Se mi ci trovo bene io perché è una persona con due dita di cervello ed è comprensiva e con valori per me va bene. Anzi, se è una timida, che non ama feste e non è fissata col socializzare con gli altri e le sta bene uscire solo con me, direi che sarebbe l'ideale.
Qui però sorgono i problemi. Generalmente le donne, le ragazze, non accetterebbero mai una situazione come invece la vorrei io. Per quasi tutte loro è fondamentale la compagnia, avere giri di amici, andare a feste e apericena per socializzare. Certo, poi vogliono fare ste cose assieme al proprio compagno, ma io quel tipo di impostazione proprio non la reggo, non è per me, perché sto male, sono incapace socialmente, non ho esperienza con le donne, sto sulle mie e non sono festaiolo. Un rapporto a due senza nessuna interazione sociale voglio proprio vedere quante donne lo accetterebbero. Finirebbe che dopo poco tempo si stufano e ti liquidano. Io non sono mai stato e onestamente non mi è mai interessato un discorso del tipo battere pacche sulle spalle e fare battute a tutti e avere un atteggiamento da alpha eccetera. Le guide su YouTube che ti dicono che tutti possono diventare così sono secondo me stronzate.
Chi è così, lo è in modo naturale, invece forzare i comportamenti per essere come loro è impossibile.
Quindi, riassumendo :uscire con una io e lei si, tutto il resto no, non mi ci trovo, non ci so fare, mi rompo e non mi interessa. Purtroppo dalla parte di la ben difficilmente viene accettato un rapporto di questo tipo. Ci saranno eccezioni, io però non ho mai sentito una alla quale starebbe bene un rapporto così, a due, senza amici, feste, e tutte le varie situazioni sociali.


Non prenderla come una cosa personale, ma quando si leggono queste cose non si può che pensare all’atteggiamento del “bambino viziato”. Questo no, quell’altro non mi va, vorrei che lei fosse così e cosà... non è che i normaloni facciano sempre e solo le cose che gli va di fare, spesso si adattano agli altri, a volte faticano, sopportano gli anticipaci o ci litigano, cambiano compagnie, vanno da soli, prendono due di picche, le corna, le fidanzate che li mollano,... accettano che nella vita ci siano anche i momenti brutti senza farne tragedie. È li la differenza, nella capacità di sopportare

SirioIldragone 26-12-2018 17:03

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Originariamente inviata da Maca (Messaggio 2199315)
Non prenderla come una cosa personale, ma quando si leggono queste cose non si può che pensare all’atteggiamento del “bambino viziato”. Questo no, quell’altro non mi va, vorrei che lei fosse così e cosà... non è che i normaloni facciano sempre e solo le cose che gli va di fare, spesso si adattano agli altri, a volte faticano, sopportano gli anticipaci o ci litigano, cambiano compagnie, vanno da soli, prendono due di picche, le corna, le fidanzate che li mollano,... accettano che nella vita ci siano anche i momenti brutti senza farne tragedie. È li la differenza, nella capacità di sopportare

Non voglio nemmeno io andare sul personale, ma questa risposta fa più che altro capire che fai parte del gruppone di donne che non vorrebbero l'uomo descritto da Maximilian.

Maca 26-12-2018 17:09

Quote:

Originariamente inviata da SirioIldragone (Messaggio 2199316)
Non voglio nemmeno io andare sul personale, ma questa risposta fa più che altro capire che fai parte del gruppone di donne che non vorrebbero l'uomo descritto da Maximilian.

È un difetto?


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