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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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I disturbi sono tuoi, se non fosse per lei li avresti per qualcos'altro, non c'entra con l'amore vero che e' reciproco e vuole il bene a prescindere, tu la desideri come oggetto (senza dire che la tratteresti male, normalmente la gente anche l'auto o il tablet li tratta bene), ormai la consideri fin alla stregua di farmaco che farebbe passare questo e quello, se poi (anche nell'ipotesi impossibile che tornasse con te) lei non fosse come vorresti ma come e', come la natura l'ha fatta, allora di nuovo la incolperesti di tutti i tuoi malesseri di ritorno (ipotizzando che effettivamente per un attimo te li faccia passare). E' una dipendenza come un'altra e probabilmente anche falsa, che anche l'avessi, tornassi con lei non ti darebbe tutto quello che ora fantastichi. Quando le storie finiscono ci son dei buoni motivi e ben difficilmente dopo possono riprendere con buon esito, come un vaso che tendeva a spaccarsi e per di piu' che si e' gia' rotto ha ben scarse probabilita' di accostandone successivamente i pezzi rimanere in piedi (se poi meta' pezzi scappano e non ne vogliono sapere di ristar nel vaso originario le probabilita' diminuiscono ancora). Comunque come dice onisco ti conviene parlarne con uno psicologo, psicoterapeuta e simili perché piu' coltivi in solitudine i tuoi pensieri piu' rischiano (loro e di conseguenza anche tu) di partire per la tangente, le cose ingigantirsi, deformarsi ecc. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
D: Come mai non riesco ad arrendermi?
R: Forse ti fa comodo. Severo ma giusto. Tira fuori un po' di palle amico mio, non ci pensare più. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Ci ho messo un botto di tempo, due anni circa. Ma in quel periodo ogni volta mi tornava il pensiero di lei me lo cacciavo via. Se uno non ha controllo della propria mente allora è una foglia nelle mani del vento. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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"Non pensi che in questo caso specifico, sia esagerato attribuire a una persona l'aver rovinato la tua intera vita?" Purtroppo, e sottolineo purtroppo, no, magari fosse solo emotività. Ero in una situazione di merda per tanti altri motivi, avevo pochissimi amici e lui era uno di quei pochi. E' stato lui a fare il figlio di troia, certo, ma non ha fatto il figlio di troia da solo, lei è stata complice attiva nell'aiutarlo a fare il figlio di troia, e per una che diceva di provare dei sentimenti profondi per me è una delusione terribile (una sensazione di tradimento ulteriore, in aggiunta a quella di tradimento da parte del mio amico, che pensavo ci tenesse all'amicizia con me). Ho perso tantissimi amici negli ultimi anni e avevo già poca fiducia nell'amicizia. Per quanto riguarda la ragazza, ho perso la fiducia nel poter essere amato da qualcuno, che tutto sommato non ho mai avuto in vita mia, ma che con lei ho avuto l'illusione di avere, perché le parole dolci che mi diceva quando le cose tra di noi andavano bene sembravano sincere e ci ho creduto davvero. In più, ripeto, credevo davvero che mi volesse bene, ma l'essersi resa complice della distruzione di un'amicizia durata tanti anni facendosi pochi scrupoli a riguardo mi ha disilluso anche su questo. Ho perso completamente fiducia nei due pilastri affettivi su cui si basa la vita di ciascuno di noi: l'amicizia e l'amore. Senza di questi poco ha significato. Se anche trovassi amici più sinceri e donne che dicono di amarmi e di volermi bene, non gli crederei, proprio perché ho perso completamente fiducia nelle altre persone e anzi ne sono spaventato più di quanto lo ero prima. L'unica cosa che mi fa desistere dal farla finita è il dolore che provocherei ai miei genitori, a mio zio e a mia sorella, le uniche persone che mi amano veramente e che ne uscirebbero veramente devastate per tutta la loro vita dalla mia scomparsa (e loro non meritano una cosa simile). Sì, lo so, adesso starai pensando che sto esagerando, che è l'emotività, etc. Be', lascia che sia più specifico riguardo alla mia vita negli ultimi mesi: insonnia costante, tachicardia costante, attacchi di panico quotidiani (soprattutto alla sera), ansia quotidiana davvero forte, difficoltà nel concentrarsi alla quale si accompagna un calo (seppur leggero) di rendimento nello studio, sensazione di essere una nullità per tutti e che questo sia un mondo di persone vuote e superficiali nel quale non vale la pena vivere, sensazione di tradimento da parte di chi mi diceva di voler bene ma soprattutto di totale abbandono da parte di tutti (perché i pochissimi amici che mi sono rimasti li vedo molto raramente e nessuno si interessa della mia condizione, nessuno mi chiede come sto su WhatsApp o su Facebook, nessuno mi chiama ogni tanto per distrarmi, a nessuno quindi frega nulla di me, e questo non è un banale e patetico vittimismo, è la brutale constatazione dei fatti), sensazione di abulia e di apatia nei confronti di tutto (ormai un bel tramonto, un appassionante amplesso con una ragazza, un bel respiro di aria fresca, un buon libro e una bella canzone sono tutte cose che non significano nulla per me). Posso dunque, in base alle cose sopracitate, asserire razionalmente (e non emotivamente) che questa ragazza (di cui sono ancora perdutamente innamorato non per colpa sua, beninteso, quella è una cosa mia) si è resa complice, insieme al mio amico che ne è l'attore principale, della distruzione a livello sociale e psicologico della vita di una persona, nella fattispecie la mia? Posso non essere tacciato di vittimismo se lo affermo? Se un giorno dovessi tornare ad amare la vita, cosa di cui adesso (emotivamente) dubito, devo solo ringraziare la mia famiglia, perché è solo per non devastarli e non causare loro dolore che vado avanti. I miei problemi psicologici e fisici attuali non mi permettono di definire ciò che sto passando ora "vita", questa non è vita. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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E per carità, puoi farlo, la vita è tua. Mi son permesso di "gurarti" in maniera un po' strong perché mi ricordavo di te, anni fa, come un utente estremamente propositivo, pieno di risorse e capacità; ed è un peccato che ora tu ti stia perdendo su sta minchiata, perché lasciatelo dire, quello è. Una ragazza, ce ne sarà più di un miliardo nel mondo. Ti sei fissato, ma lasciatelo dire da chi c'è passato prima di te, quando succede sta cosa si è come tossici disperati per aver un'ultima dose, e poi un'ultimissima, e un'ultimissimissima ancora. L'aspetto traumatico non aiuta: nel tuo caso è stato il fatto che lei sia finita assieme al tuo amico, nel mio ce ne era un altro. Non hai avuto occasione di elaborare il lutto. Quindi innanzitutto, per risponderti alla tua domanda, devi capire prima se ne vuoi veramente uscire, altrimenti stai solo cercando un modo di compiacerti del tuo romantico malessere. Che per carità, per un po' ci sta, è come leccarsi le ferite. Poi però diventa masturbazione. Un consiglio pratico: a me aiutò tantissimo il libro "Eros e pathos" di Aldo Carotenuto. Lo consiglio a ogni romantico. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
Purtroppo, Deepblue, quello che hai appena detto vale solo per le cottarelle quasi insignificanti col senno di poi. Quando ti innamori sul serio è tutta un’altra cosa purtroppo. Se anche un giorno io dovessi miracolosamente uscire dal mio inferno personale, non potrò mai rimproverare a me stesso di aver buttato del tempo prezioso nello struggermi, perché sarei perfettamente consapevole che in quel momento ero completamente impotente davanti a me stesso e non potevo di conseguenza avere il controllo su di me, sulle mie emozioni, e sui miei atti deliberativi. Ho provato questa sensazione solo tre volte in vita mia (e nella mia vita ho frequentato quasi una ventina di ragazze), ma questa è molto più devastante delle altre due, che già mi sembravano l’inferno sulla terra mentre le provavo ma non mi hanno mai portato a tali livelli di depressione e di impotenza davanti alle proprie emozioni. Se c’e una cosa che so dopo queste esperienze è che al peggio non c’è mai fine, quindi non escludo che io possa provare in futuro un'esperienza ancora più devastante di questa e la cosa mi fa rabbrividire (neanche la morte dei miei nonni e quella del mio cane mi hanno ridotto in questa condizione senza apparente via d’uscita, non scherzo). Per quanto riguarda le cottarelle insignificanti che hanno avuto più o meno tutti, su quelle posso riderci tranquillamente su, ne ho avute anche io. Ma purtroppo, e sottolineo purtroppo, non si tratta di una di quelle... Ormai so distinguere tra una banale delusione (con effetti temporanei) e una morte interiore (con effetti prolungati fino a un tempo incerto e indefinito). Se si tratta di una cottarella la lucidità la puoi mantenere, sei triste ma non depresso, le piccole cose (un bel tramonto, un buon libro, un buon panino, etc.) riesci ad apprezzarle e non ti sono indifferenti, mentre se sei innamorato (davvero, e non basta dirselo per esserlo) provi tutt’altre cose, o magari in una certa misura provi cose simili ma spaventosamente amplificate (a livelli patologici oserei dire). Per quelli che mi leggono: siete assolutamente liberi ora di pensare che io sia un po’ teatrale in quello che dico e che magari esageri sfociando nel parossismo, lo capirei, ma vi assicuro che sono serissimo in tutto.
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Lo hai detto tu, stai arrivando a livelli patologici. Ma dalle patologie bisogna voler guarire, anche solo aspettando il tempo che passa.
Quello che vuoi tu è restare malato, che è una malattia molto diversa dall’innamoramento |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
Un’altra cosa: mi si accusa in continuazione di voler restare malato e di non voler guarire, e in sé non è sbagliato ma ho anche specificato che in casi come il mio la volontà (cioè la capacità deliberativa) è fortemente limitata e, oserei dire, quasi irrilevante (inoltre il mio cervello vede irrimediabilmente lei come unica cura e non come malattia). Quello che vorrei fare è cercare di fare qualcosa ma senza mentire a me stesso, cercando di convincermi di volere qualcosa che in realtà non voglio, costringendomi così a subire un forzato (e molto probabilmente inutile) lavaggio del cervello. Quello che voglio è chiaro (lei), e mi sembra anche chiaro che non smetterò di volerlo neanche con una buona dose di autoinganno e autoconvinzione. Posto che non sono in grado né di autoingannarmi né di farmi il lavaggio del cervello da solo, che cosa posso fare? Questa è la domanda che mi faccio ma a cui non ho ancora trovato risposta.
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L’amore è una malattia seria, da cui si guarisce col passare del tempo. Tranquillo che ci siamo passati tutti, non sei l’unico
Quello che traspare da quello che scrivi è che vuoi restare malato. E questa è una malattia diversa Poi io non faccio la psicologa, se stai davvero male dovresti prendere in considerazione un aiuto professionale |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
Ci si ossessiona della mancanza di qualcuno quando si pretende che quella persona all'improvviso guarisca il costante senso di vuoto affettivo, e tutti i dolori correlati. Ci sono un'euforia e un'irrequietezza che vengono dalla promessa di guarigione improvvisa e miracolosa: ci si sente come sollevati dalla responsabilità di coltivare tutti gli altri aspetti del lento processo di guarigione. Come se non servisse più investire attenzione nelle altre interazioni umane solamente perché, nonastante tutte insieme siano parte della cura, nessuna da sola è una panacea.
Almeno questo è quello che mi sembra succeda nella mia testa. Mi ossessiono che mi manca la vicinanza di una persona perché voglio eliminare di colpo un dolore/vuoto, ma in realtà quel dolore riesco ad alleviarlo solo poco a poco, e usando tante piccoli sorgenti diverse. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
Sicuramente se hai aperto questo thread è perché vuoi uscirne.
Il fatto è che per uscirne (così come per uscire da altre cose, come la depressione o altro) bisogna accettare di lasciar andare ciò che invece ci àncora nel malessere. E non è facile. Mi sembra di capire che tu non hai ben chiaro cosa sia, e che la mente ti riporta a pensare a lei come unica soluzione. Quindi per come la stai presentando mi sa che l'unica è chiedere un aiuto terapeutico. Io ti posso solo offrire la mia esperienza, purché tu non la interpreti come se fosse un modo per importi la mia soluzione universale. Ciò che ha funzionato su di me potrebbe non funzionare su di altri. Io, per liberarmi dal pensiero ossessivo di lei, mi sono "staccato la coda come le lucertole". Ho individuato i tratti di me che si rispecchiavano in lei e che sentivo impossibili da apprezzare, senza di lei, e li ho messi a stecchetto, nutrendo invece quei lati di me che erano al suo opposto. Lei era elegantissima e ammirava la mia eleganza, il mio modo raffinato di esprimermi, la mia dolcezza. Ho iniziato a bestemmiare e ruttare manco fossi un camallo. È stata una fase; poi per fortuna mi sono riequilibrato. Ma mi è servito a capire che Io sono Io, non ho bisogno di lei per essere "intero". Ci si sente mutilati senza la persona che si crede "giusta", ci si sente privati di una parte di sé. Accettando la mutilazione e riconquistando la mia individualità distinta dalla sua, ho potuto riscoprirmi integro. Tra l'altro di questo si parla molto bene nel libro. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
Mi rivedo un po' nella situazione.
Trattare con sufficienza, essere disinteressati per poi disperarsi quando la persona è persa per davvero. Non credo tu sia innamorato, ti rode solo di aver perso il giocattolo e non avere più il coltello dalla parte del manico. |
Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
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Re: Come mai non riesco ad arrendermi? Disagio da eroe romantico.
Sì ma dico che posso capire cosa sta succedendo. Ripeto che mi ci rivedo molto.
E posso dirti che qui il problema in primis non è che sei innamorato, è che qualcosa non va nella tua persona. E ci rimetti dignità e rispetto per quella persona per un tuo malessere personale; vai a capire però come risolverlo e cosa sia. |
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