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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
No vabbeh, realmente, forse io ho una concezione della bruttezza molto esasperata. Ma onestamente mi pare che il 99% della gente che gira per strada tolti magari casi di peso limite non sia di per sè considerabile brutta o inchiavabile. Sta al gusto personale poi determinare la selezione, immagino.
A livello oggettivo io mi chiedevo quali potessero essere i parametri al di sotto dei quali ci si accontenta. :nonso: |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
Si dovrebbe avere l'onestà di stare con qualcuno quando lo si ama,così i problemi son risolti;l'altra scelta manco la vedi.
Niente impedisce che si possa fare deell'onesto sesso espanso e sudaticcio,a carte scoperte |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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quindi è chiaro che se una ha un naso a gobba molto accentuato, ( e ce ne stanno), una faccia non simmetrica, angoli troppo acuti,... insomma una serie generica di lineamenti che possono essere definire la ragazza "bruttina". quindi messe le cose in questo modo è chiaro che una ragazza con tali lineamenti non possa essere definita carina al massimo bruttina, eh stiamo larghi. fermo restando che l'aspetto fisico è soggettivo per ognuno, chiaro, però ci sono dei limiti alla soggettività... fermo restando che l'aspetto fisico , aspetto fisico inteso nel senso che ti deve piacere la contro parte non che la scegli perchè la piazza offre quello, nella scelta di coppia, nella relazione,seria eh, sia una condizione necessaria ma non sufficiente. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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nemmeno col cibo puoi degustare qualcosa che non ti garba , provato da bambino col pesce (scusate il paragone :sisi: ) non c'era verso di farmelo mangiare , ero obbligato più che altro... poi crescendo un po' sono cambiato ... morale non credo sia un problema di abbassare il target , sopratutto su una cosa così delicata come è il sesso i sentimenti , poi non siamo tutti uguali il mio amico comincia a guardare l'inguardabile e gli piace pure :mrgreen: |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Il paragone col cibo non regge in quanto se hai fame mangi qualsiasi cosa.. ora mi dirai che il bisogno di sesso è meno importante del bisogno di cibo, anche se molti sostengono diversamente e lo mettono fra i bisogni fondamentali :mrgreen: |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
:pensando:
Io però penso che sono influenzato anche da quel che c'è in giro e che risulta disponibile e alla mia portata. Per esempio penso che non addenterei una gamba umana ora in questo contesto in cui posso scegliere di mangiare altro, ma mettete che finisco su un'isola deserta dove non c'è nulla da mangiare, secondo me la fame mi spingerebbe a gradire anche della carne umana, se risultasse disponibile soltanto questa. Stessa cosa con l'esempio del pesce di tersite. Diciamo che dovrebbe già essere automatica questa cosa, non è che preferiamo stare con qualcuno perché risulta il meglio del meglio per noi, ma perché crediamo che sia il meglio a nostra disposizione adesso. L'"alto" non è qualcosa di assoluto, ma qualcosa che si valuta in termini di disponibilità contestuale. Se in termini di bellezza penso di potermi permettere una modella, una ragazza "normale" per me si troverà più in basso nella mia scala di valutazione rispetto a quella di altri. Ma se in realtà una modella non posso permettermela resterò da solo. Secondo me le possibilità che si credono di avere influenzano queste altre cose qua, non mi sembra che risultano totalmente slegate le due cose Altrimenti non mi spiego perché una persona di venti anni una persona più anziana cinquantenne non la prende in considerazione di striscio, in quanto ad avvenenza, mentre un'ottantenne valuta in modo ben diverso una cinquantenne e può trovare attraenti (sto parlando solamente di avvenenza fisica) persone che il ventenne scarterebbe. Le preferenze sono influenzate fortemente dalla posizione sociale e materiale che si crede di occupare e che indirettamente limita o amplia il ventaglio di possibilità di un individuo. Se punto in "alto" è perché socialmente adesso credo di avere molte possibilità. Osservo che una donna non è il massimo del massimo, però nell'insieme poi se vedo che mi accetta ed è ben disposta a stare con me, per così dire, me la faccio piacere perché metto in relazione quel che sono riuscito ad ottenere con le mie possibilità concrete (e quelle magari delle persone che si trovano nella mia stessa situazione). C'era un mio compagno di scuola che mi faceva un esempio analogo con le moto, diceva "eh, vedi avere questa moto qua," - mostrandomene una su un catalogo - "questa è davvero il massimo, però io mi posso permettere quest'altra" - mostrandomi con orgoglio la sua - "ed è la mia moto". E' comunque un meccanismo automatico, se continua a non piacerti qualcosa anche quando il contesto e le possibilità sono cambiate, non penso si possa scegliere di farselo piacere. Certo è che può anche essere che alcune persone non credono ancora che il contesto sia mutato, hanno ottanta anni e credono di avere le stesse possibilità e capacità attrattive di un ventenne. Se credo di poter permettermi una reggia lussuosa non apprezzerò più di tanto una casa anche abbastanza spaziosa. Questa forma di adattamento delle preferenze al contesto viene riassunta nel detto "chi si accontenta gode". In ogni caso anche io sono rigido in certi contesti, però d'altra parte cerco sistemi per adattare queste preferenze alle possibilità che ho. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Però anche io ammiro il coraggio (o incoscienza) con cui riescono a lanciarsi certe persone in certi tentativi di approccio quando sulla carta risultano praticamente spacciate nel 99,9% dei casi... Io mi chiedo sempre... Ma sono consapevoli o no di questa cosa qua quando ci provano con certi tipi di donne? :nonso: |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Sarebbe in parte diverso se l'amico in questione fosse un tipo un po' pieno di sé che si crede bellissimo e/o brillantissimo senza fondati motivi di riscontro negli altri, ma anche in questo caso c'è poco da fare. Persone così non si cambiano, non cambieranno mai: si tratta, credo, di forme più o meno lievi di narcisismo e credo sia l'unico disturbo mentale per il quale non si può fare nulla. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Secondo me il secondo avviene, infatti credo che ci sia vera attrazione tra ipopiacenti. Il fenomeno è stato già descritto dal sottoscritto: da un'adolescenziale ipergamia, man mano che si cresce l'inconscio adatta i gusti sessuali alle proprie potenzialità. Nulla di più utile. |
Re: L'assalto alle donne del mio amico
Si l'intraprendenza è senz'altro una dote positiva
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
Standing ovation :riverenza:
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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Re: L'assalto alle donne del mio amico
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