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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Capisco però chi sceglie invece di spendere in altro modo il proprio tempo oppure preferisce spendere i soldi e far fare ad un altro il lavoro. Ovviamente escludo i casi in cui è condizione necessaria una professionalità irraggiungibile facendo da sé. Semplicemente, come in molte cose, ho una posizione critica nei confronti di chi agisce in modo diverso pur non impedendogli di far ciò. Per me sono scenari in cui ci sono posizioni coesistenti e dove nessuna delle due può essere vista come inattaccabile. Quote:
Poi, ho un atteggiamento un po' insofferente nei confronti degli atteggiamenti orientati al "gettar la spugna" nei confronti del sesso. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Ho vissuto, in passato, una situazione vagamente simile: sono stato per anni senza far sesso ed ho accusato la cosa (ne ho parlato ampiamente qui). Perché? Per colpa M-I-A. Perché mi rifiutavo di provarci, non accettavo il rifiuto, mi rivolgevo ad una platea palesemente incompatibile con me, perché non mi valorizzavo a livello esteriore, ecc. Cos'ho fatto? Quando una persona che non mi attraeva molto esteriormente ci è stata, ho assecondato la cosa, prevalentemente perché l'ho visto come uno strumento per emanciparmi, nonostante la persona fosse valida sul piano interiore. Nel mentre della relazione io ero perfettamente consapevole che stavo prendendo in giro me stesso e criticavo il mio operato ma ignoravo le tirate d'orecchie, pur di garantirmi continuità di coiti. Quando giustamente la situazione (d'amante) è finita, ho fatto ammenda e non ho più ripetuto lo sbaglio, pur sopportando periodi lunghi di totale astinenza sessuale. Il succo è che forse agirei in modo leggermente diverso ma non direi certo che è giusto. Il tutto sempre per come la penso io. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
La prostituzione non ha nessuna utilità sociale.
Non credo che la sua valenza vada cercata in termini di utilità. Il meretricio è altro. Se diventa utile, il significato attribuitogli è sicuramente sbagliato. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Nel caso della prostituzione, quella senza costrizione, tu avevi detto che il problema è il non essere in grado di trovare partner sessuali e l'incapacità di attrarre senza pagare, non la situazione in cui si trova la donna che si prostituisce. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
da quello che so in questi paesi (olanda, spagna, germania etc.) andar a pay è vista una cosa naturale quindi molti uomini anziché provarci ovunque con le free vanno a pay direttamente ergo le donne free son molto meno approcciate che in italia..
stessa cosa per le chat lì.. vi ricordate l'utentessa che stava in spagna e lamentava che nessuno lì la cagava? perche eron abituati ad andar a pay... il mortofighismo per le free che c'è in italia è dovuto ad una scarsa cultura del pay :ridacchiare: |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
io sono dell'idea che il fenomeno si ridurrebbe di parecchio se vivessimo in un paese con maggiore libertà sessuale. Questa cultura del possesso (la "mia" donna, il "mio" uomo), oltre al moralismo religioso ("abbiamo già un figlio, ora basta sesso"), ha portato diversa gente anche sposata con figli a cercare qualcosa che non trovano a casa propria.
Poi sono d'accordo sul fatto che ci si prostituisce anche facendo lavori che non si amano o votando un partito solo per tornaconto personale... |
Re: Utilità sociale della prostituzione
Mamma mia quanti bacchettoni che stanno su sto forum.
La prostituzione volontaria da che mondo e mondo è sempre esistita e sempre esistera. Vogliamo parlare di quelle ragazze a cui non va di lavorare e che decidono di vendere il loro corpo perchè la cosa rende tantissimo? La prostituzione è un' attività come un' altra, basta solo che sia esercitata in modo volontario e che venga tutelata attraverso una legge ad hoc. Il resto sono tutte chiacchiere. P.s. Voi ragionate con la solita mentalità da Italiani, provate ad andare a vivere all' estero e vedrete che il vostro modo di vedere le cose potrebbe cambiare radicalmente. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Comunque non capisco cosa c'entri la domanda, io facevo riferimento alla solita annosa questione del PPE, dove, come tu mi insegni, è quasi sempre l'uomo a doversi esporre al rischio del rifiuto. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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E ci butto dentro anche tutti quelli che vanno con chi è costretto a prostituirsi per indigenza. Senza dire che per me si ha una responsabilità quando si va con chiunque, non me ne frega niente di difendere il diritto a ficcare in libertà senza sapere niente della persona con cui si sta scopando. Per il resto: trovo più interessante puntare l'attenzione su quel compromesso che spinge qualcuno a prostituirsi, e domandarsi perché e cosa spinge qualcuno ad accettare certi compromessi. Per me, questo è indice di una società malata. Che ci sia chi si trova a prostituirsi a causa delle circostanze, e che ci sia chi paga queste persone per una scopata, o per solitudine, o per perversione. Mi dà anche fastidio che si consideri la prostituzione come un qualcosa che si consuma solo nei salottini di un villone a Ginevra dopo un aperitivo: la prostituzione e lo sfruttamento sono un fenomeno mondiale, non esiste solo l'Italia (che comunque è piena di persone sfruttate e di minorenni che si prostituiscono) e non esiste solo la Svizzera con le mignotte in regola che possono selezionarsi la clientela. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
Sono di più gli uomini che vanno con i gigolò :laugh:.
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
A me non me ne fotte niente di disprezzare chi va con prostitute/i, sono solo stanca che si parli della prostituzione riducendo tutto al “we siamo maggiorenni e consenzienti ognuno può disporre del proprio corpo come crede”, “ah ma tutti ci vendiamo al giorno doggy” e così via.
Cominciare a non accettare più la prostituzione mi sembra un buon punto di partenza (e di arrivo). |
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