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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Finanziariamente indipendente dal 2026 (tramite investimenti passivi su fondi obbligazionari, rendimenti cedolari attesi tra 4 e 5%), ma per ritirarsi definitivamente dal lavoro serviranno poi altri 6-8 anni, a seconda di quel che sarà lo stipendio, capacità di risparmio e continuità lavorativa.
Il motivo è che, una volta sistemate le entrate passive, servirà altro cash per comprarmi la casa per me e dove voglio io (i miei una casa di proprietà ce l'hanno già). |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Dovreste farci un Investire per dummies ._.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Sempre di corsa e i problemi sono all'ordine del giorno. Vorrei solo fare un lavoro semplice, anche di produzione a catena, purché sia semplice e con poche responsabilità. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Stasudedospuoi darmi dritte di finanza in privato cortesemente voglio investire
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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A me piacerebbe molto provare a fare il lavapiatti in Germania per qualche anno, in modo da imparare bene il tedesco. Una volta imparato tornerei qui e avrei sicuramente delle buone opportunità avendo anche l'esperienza metalmeccanica che ho maturato in questi anni di lavoro. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Vorrei avere un po' della tua esperienza negli investimenti, anche io ho un gruzzolo da parte ma ho paura degli investimenti e non so cosa fare. P.S Guardando la foto che hai nel tuo profilo mi sembra di vedere un paesino lombardo di montagna; so che hai intenzione di andare ad abitare in un luogo così, ti sei già trasferito per caso? |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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No, però intendo cercare lavoro e vivere vicino a quelle zone (prealpi lombarde), così da unire e bilanciare la vita lavorativa con una extra-lavorativa in cui posso raggiungere e frequentare con facilità i luoghi che amo (ad esempio ogni week-end o quasi, anzichè una volta all'anno come adesso che sono a 250 km di distanza). Di recente ho dato le dimissioni proprio per i tuoi stessi motivi: stress diventato insopportabile (causato negli ultimi 2 anni anche da scelte aziendali FOLLI di organizzazione del lavoro e disparità di trattamento tra reparti che non mi sono piaciute e non sono più disposto a tollerare)... ancora un mese, poi via da quel manicomio. E pure io cerco quello che cerchi tu: un lavoro sempre da operaio di produzione in qualsiasi altro settore manifatturiero, ma più semplice, tranquillo, pagato anche meno coi classici 1200-1300 netti mensili, e con livelli di stress accettabili. Nella zona prealpina in cui intendo cercare il lavoro non manca, c'è uno dei tassi di disoccupazione più bassi in Italia, comincerò a iscrivermi in molte agenzie per il lavoro, anche a tutte se necessario, finchè per la legge dei grandi numeri qualcosa salterà fuori prima o poi, a costo di stalkerarle finchè un lavoro me lo trovano pur di liberarsi di me :sisi: |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Per il resto, come già detto e non per egoismo, non intendo dare consigli finanziari ne qui ne in privato, non voglio assumermi questo genere di responsabilità, specie se di mezzo ci sono questioni assai importanti e delicate come soldi non miei. Ognuno è un mondo a se', e ciò che ho scelto io e che va bene a me potrebbe essere sbagliatissimo per molti altri, con conseguenze irrimediabili.
L'unico consiglio che posso dare è sempre il solito: studiare per conto proprio le "basi" della materia e gli strumenti finanziari per capire quelli più adatti a se', frequentare forum dedicati oppure chiedere aiuto a consulenti indipendenti. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Perchè non ho prima cercato e poi dato le dimissioni? Semplice... sarebbe stato tempo sprecato. Avevo preannunciato già da maggio/giugno di andarmene, concedendo poi 3 mesi di preavviso per smaltire in parte la montagna di permessi e ferie che ho accumulato in 7 anni. Quale azienda aspetterebbe per mesi uno sconosciuto come me per un ruolo semplice quale l'operaio generico, che risiede in altra regione e si libererebbe solo da ottobre? Nessuna... anche perchè il 99% delle aziende se cerca personale a livello di operai è perchè gli serve subito, quindi ha l'imbarazzo della scelta tra decine di candidati che sono disponibili/disoccupati fin da ora e magari residenti a breve distanza. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
i tuoi familiari e amici come hanno preso la decisione?
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Vara secondo te che lavoro mi proporranno al centro d impiego di Forlì.. pulizie magazziniere
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Poi ci sarà anche maggior tranquillità per entrambi, nel sapere di essere (in caso di bisogno) non più a 3 ore ma a 1 ora o meno di distanza, oltretutto in una zona che conoscono bene anche loro. PS: ah, per gli amici non si pone nemmeno il problema, non avendone :D |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Non ho ne l'intelligenza, ne la manualità e neanche la concentrazione per esserlo e nemmeno lo diventerò mai anche impegnandomi al massimo. Comunque il mio intento è quello di mollare questo dannato lavoro che mi sta logorando giorno per giorno e andare all'avventura, cercando lavoretti che mi consentano di vivere senza troppe pretese. Il problema è come fare. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
io penso una cosa leggendo il titolo del topi:
il lavoro non è tutto, ma se non hai un lavoro non ti fai una vita. senza lo stipendio non ti paghi da vivere, intendo a 360 gradi, non solo per il sostentamento e cura della propria salute: auto, una pizza ogni tanto, sport, viaggio, uscita ad una mostra, un aperitivo.. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Mi permetto di riprendere questo topic, aperto dal buon Ezp97.
Dico per l'ennesima volta che se si fa un lavoro che si odia è come essere in carcere, ed anche un giorno festivo come oggi non può essere goduto fino in fondo a causa del pensiero di quello che ci sarà da fare domani. Riporto la mia esperienza, spero che potrà essere utile a qualcuno. Questa mattina ho fatto un po' di calcoli, ho guardato la busta paga del mese di luglio ed il mio stipendio netto è stato di 1786€; è stato però un mese in cui ho lavorato tutti e 5 i sabati ed ho fatto tutti i giorni un'ora di straordinario ( lavorando quindi tutti i giorni 9 ore). Quando sono rientrato dalle ferie ho detto al mio capo che per un po' non potrò più lavorare al sabato ed infatti a settembre ho preso 1602€, facendo comunque un'ora di straordinario tutti i giorni della settimana dal lunedì al venerdì. Da domani ho già annunciato al mio capo che ridurró ulteriormente le ore di lavoro e mi limiterò a fare solamente le normali 8 ore; ho calcolato che lo stipendio calerà ulteriormente di circa 120/130€. Tutto questo per dire che la salute, mentale e fisica, è più importante dei soldi. Mi piacerebbe sapere chi su questo forum, che GIUSTAMENTE si lamenta della sua condizione di precarietà, sarebbe disposto a lavorare in fabbrica facendo un lavoro difficile, stressante e pieno di sporco per uno stipendio decente oppure preferisce andare avanti giorno per giorno, ma più tranquillo e sereno. |
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