Originariamente inviata da Antares93
(Messaggio 2189337)
Vedo anche qui una generalizzazione totale, che, in quanto tale, non fa mai bene ad una discussione.
Che ben venga la protesta contro la violenza di genere, ed è vero che ci sono casi in cui la donna viene ancora reputata un oggetto che deve esclusivamente essere al servizio dell'uomo, questo ovviamente non va e non deve andare bene, ed è giusto che ci sia un'indignazione totale.
Ma spesso al riguardo leggo tantissima ipocrisia.
Vien detto che la donna viene trattata come un oggetto, questo non è sempre vero, anzi a dirla tutta non lo è quasi mai (a livello statistico), ma è chiaro che non dovrebbe esserlo mai.
Ma è altrettanto vero, che ci son donne, che spesso preferiscono farsi trattare come oggetti.
Così per non rimanere in astratto, guardiamo al mondo dello spettacolo, quante di quelle donne che entrano in quel mondo esclusivamente per la bellezza, poi riescono a trasformarsi da semplici arredamenti estetici a portatrici di contenuti più e meno profondi?
Pochissime, e piuttosto che impegnarsi ad affermarsi per il proprio pensiero, preferiscono infliggersi i peggior trattamenti di chirurgia estetica pur di continuare a farsi trattare da oggetti.
Direte voi, ma così generalizzi, non son tutte così, anzi sono una percentuale bassissima. Verissimo, ma è la stessa generalizzazione che si fa dal lato opposto quando si parla del "maschio bianco eterosessuale", perché al fronte di un uomo che fa violenza su una donna, ce ne stanno 50 che non si azzarderebbero a farlo.
Quante di quelle donne che manifestano contro la violenza di genere manifestano anche contro i regimi islamici dove veramente la donna è considerata un'essere inferiore? Nessuna, anzi difendono a spada tratta coloro che nei loro Paesi le donne le maltrattano.
Sull'ipocrisia di questo tipo di femminismo si espose benissimo Oriana Fallaci, lei si che è davvero stata la dimostrazione di quanto una donna possa valere da sola quanto dieci uomini, e lo ha dimostrato senza pretendere maggiori riconoscimenti in quanto appartenente al sesso femminile.
Qui un estratto del suo libro "La rabbia e l'orgoglio":
"Alle cicale di sesso femminile ossia alle femministe di cattiva memoria, invece, qualcosa da dire ce l'ho. Giù la maschera, false amazzoni. Ricordate gli anni in cui anzchè ringraziarmi d'avervi spianato la strada cioè d'aver dimostrato che una donna può fare qualsiasi lavoro come un uomo o meglio d'un uomo, mi coprivate di insulti? Ricordate gli anni in cui, anzichè portarmi ad esempio, mi definivate sporca-maschilista? E mi lapidavate perchè avevo scritto un libro dal titolo "Lettera ad un bambino mai nato" ? <<quel libro durerà una sola estate>> Ed anche: <<quella ha l'utero nel cervello>> . Ebbene, dov'è finito il vostro livoroso femminismo? Dov'è finita la vostra presunta bellicosità? Com'è che sulle sorelle afghane, sulle creature assassinate seviziate umiliate dai maiali-maschilisti con la sottana e il turbante, imitante il silenzio dei vostri ometti? Com'è che non organizzae mai un'abbaiatina dinanzi all'ambasciata dell'Afghanistan o dell'Arabia Saudita o di qualche altro paese musulmano ? Vi siete tutte innamorate del fascinoso Osama Bin Laden? Dei suoi occhiacci da torquemada, vi attira quello che sta sotto la sua sottanaccia? Lo trovate romantico, sognate d'esser stuprate da lui? Oppure delle sorelle mussulmane non ve ne importa un accidente perchè le considerate inferiori? In tal caso, chi è razzista qui: io o voi? La verità è che non siete nemmeno cicale. Siete e siete sempre state galline cui riesce soltanto starnazzar nel pollaio, coccodè coccodè. O parassite. Che per tentar d'emergere avete avuto bisogno d'un uomo che vi tenesse per mano."
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