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-   -   Il suicida è uno che vuole forzare la mano? (https://fobiasociale.com/il-suicida-e-uno-che-vuole-forzare-la-mano-81014/)

Keith 08-07-2023 17:09

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Gattaccia (Messaggio 2855169)
quando ho tentato il suicidio da adolescente, a parte il ricovero di tre mesi, mi hanno fatto andare a scuola nell'ospedale in day hospital.

(Si, in alcuni ospedali psichiatrici per minorenni ci sta una '''scuola'')
onestamente il day hospital ha aiutato. mi sentivo seguita meglio e le persone che ho conosciuto andando li mi aiutavano a sentirmi meno isolata in quell'esperienza terribile. alcune le frequento ancora a distanza di 10 anni.
penso che il day hospital o comunque un aiuto più attento possano servire anche agli adulti, solo che nella mia esperienza personale, l'aiuto ''gratis'' che ho trovato da adulta è molto disattento e scadente.

beh è stata una buona esperienza. poi si, se si devono destinare risorse si sceglie di direzionarle agli adolescenti in quanto soggetti più vulnerabili.

CongaBlicoti_96 08-07-2023 17:19

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Stan Kezza (Messaggio 2855127)
E se non c'è nessuno che ti sta vicino?

E se anche ci fosse qualcuno, ma il tuo dolore prescinde dalla solitudine?

Ti capisco molto bene. Magari il dolore si fa anche più grande quando si analizza razionalmente la propria situazione. Le sensazioni che può provocare un tale esercizio ( se svolto in maniera critica e obbiettiva chiaramente ) sono varie e nella maggior parte dei casi ti fanno sentire peggio rispetto a prima. Ma più consapevole. Anche il semplice concetto di paragone rispetto a chi più o meno, diventa qualcosa che ti tormenta, indipendentemente da quello che fai.
Personalmente io vivo questo dualismo diabolico probabilmente da tutta la vita e ho incontrate diverse persone che sentono lo stesso.
Mio nonno diceva sempre questo : Che senso ha avere una ferrari se la devi tenere sempre chiusa in garage? E quanto ci deve sentire stupidi ad essere quel 20% che può permettersi una ferrari non utilizzata, in un mondo dove persone magari fanno km a piedi per prendere 1l d' acqua?

Crescendo questa frase mi è stata ripetuta talmente tante volte da diventare una mezza ossessione e questo va influire anche sulla mia serenità mentale. Poichè, nonostante si tratti di malattie, disturbi e come tali devono essere trattati senza far nessun tipo di paragone che potrebbe sminuire la sofferenza reale e clinica, non riesco a smettere di pensare alla distribuzione di possibilità e vantaggi. E dato che non è equa, mi sento il colpa a non sfruttarla al 110%.

Non sono contro il suicidio, ci mancherebbe altro. E' un gesto forte, ma tante cose lo sono. E spero che si faccia un passo avanti anche per quanto riguarda eutanasia e con un accurata sensibilizzazione. L'unica cosa è che , personalmente, non lo vedo come una via di uscita utile se si fugge dalla sofferenza. Riesco a riconoscerlo e a condividerlo di più invece se si parla di gesto di rivendicazione o politico. o di ribellione. Magari in futuro cambierò di nuovo idea, ma tendenzialmente penso che sia un gesto che nell'epoca contemporanea sia molto più significativo se legato a questi fattori. Questo non toglie comunque la profondità del gesto fatto per motivi individualisti. Si tratta sempre di liberta.

XL 08-07-2023 18:04

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2855119)
purtroppo la cosa non può essere così semplicistica!! è vero che dal punto di vista di chi soffre, sta male sarebbe la soluzione perfetta, però mettiamoci pure nei panni dello stato: essere costretti ad uccidere qualunque persona richieda di morire insomma porrebbe un problema etico non indifferente!!

Ma perché le persone non possono scegliere di uscire dalla vita casomai valutassero che per loro non vale più la pena lottare, faticare per tirare avanti, e così via? :interrogativo:
Il problema etico quale sarebbe?
C'è un problema etico maggiore relativo all'aborto, visto che si decide in un qualche senso anche per altri, eppure è legale. In questo caso è la persona che chiede di poter disporre della propria vita in certi sensi e con un certo potere, perché diventa problematico concedere e legittimare questo potere in relazione a questa cosa?
A me pare sia eticamente più accettabile questa posizione rispetto all'altra.

Quello che a me infastidisce è che l'individuo viene comunque lasciato sempre solo casomai non viva bene, gli si dice mettiti una mano in culo e vai avanti, è chiaro il messaggio, la solita pantomima dell'aiuto che poi puntualmente non viene fornito da nessuno ha pure rotto un po' i coglioni. A me li ha rotti.

Quindi a questo punto uno stato che è incapace di far fronte a certi problemi deve realisticamente concedere questa possibilità di uscita secondo me. E' più etico lasciare in vita molte persone che continueranno a stare male dato che i bisogni psicologici e sociali di queste verranno comunque frustrati ancora?

Poi l'argomento relativo al fatto che una persona non è in grado di intendere e di volere è ridicolo perché vale solo nel caso uno voglia uccidersi da solo, poi casomai fa una strage diventa nuovamente lucido l'individuo e lo si può sbattere al gabbio.

Sarebbe meglio che si aiutassero le persone meglio, d'accordissimo, ma a me pare che queste risorse o non ci sono o non le si vuole usare così o non le si sa proprio aiutare, quindi che si fa?

E' davvero il minimo questo, poter uscire dall'esistenza in modo dignitoso e volontario.

Aaren 08-07-2023 18:11

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Gattaccia (Messaggio 2855169)
quando ho tentato il suicidio da adolescente, a parte il ricovero di tre mesi, mi hanno fatto andare a scuola nell'ospedale in day hospital.

(Si, in alcuni ospedali psichiatrici per minorenni ci sta una '''scuola'')
onestamente il day hospital ha aiutato. mi sentivo seguita meglio e le persone che ho conosciuto andando li mi aiutavano a sentirmi meno isolata in quell'esperienza terribile. alcune le frequento ancora a distanza di 10 anni.
penso che il day hospital o comunque un aiuto più attento possano servire anche agli adulti, solo che nella mia esperienza personale, l'aiuto ''gratis'' che ho trovato da adulta è molto disattento e scadente.

Mi dispiace veramente. Io non mi sento di giudicare nessuno, dico soltanto che alla base dovrebbero cercare di capire i motivi di chi vuole suicidarsi e cercare di aiutare. Alla fine andrebbe a finire che se rientri in una tabella prestabilita, che tra l'altro come ha detto qualcun altro è difficile capire certe cose, finirebbero per mettere firma e timbri e poi morti a volontà.....

XL 08-07-2023 18:22

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2855204)
Mi dispiace veramente. Io non mi sento di giudicare nessuno, dico soltanto che alla base dovrebbero cercare di capire i motivi di chi vuole suicidarsi e cercare di aiutare. Alla fine andrebbe a finire che se rientri in una tabella prestabilita, che tra l'altro come ha detto qualcun altro è difficile capire certe cose, finirebbero per mettere firma e timbri e poi morti a volontà.....

Ma in concreto spesso non capiscono e non aiutano nemmeno, è una cosa ideale che auspichi ma non c'è e spesso non c'è proprio la volontà di fare queste cose. La preoccupazione principale non è quella di far star meglio e bene le persone è quella di impedire a queste di uccidersi, ma solo questo non basta, non riescono a capirlo, non lo capisce nessuno.
Pensano "non si è ammazzato quendi vuol vivere", ma magari non è così, quella persona continua a vivere male, il fraintendimento iniziale già fa comprendere che non si vuol capire affatto.
E se non si comprende come si fa ad aiutare qualcuno? :nonso:

CongaBlicoti_96 08-07-2023 18:37

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2855212)
Ma in concreto spesso non capiscono e non aiutano nemmeno, è una cosa ideale che auspichi ma non c'è e spesso non c'è proprio la volontà di fare queste cose. La preoccupazione principale non è quella di far star meglio e bene le persone è quella di impedire a queste di uccidersi, ma solo questo non basta, non riescono a capirlo, non lo capisce nessuno.
Pensano "non si è ammazzato quindi vuol vivere", ma magari non è così, quella persona continua a vivere male, il fraintendimento iniziale già fa comprendere che non si vuol capire affatto. E se non si comprende come si fa ad aiutare qualcuno? :nonso:

In generale concordo con il tuo discorso (stranamente)e la critica che si può fare ad un determinato sistema è anche corretta. Però se si intende dire "non si è ammazzato quindi vuole vivere" non per forza è coretto , ma è sicuramente vero che "se non si è ammazzato ,forse/magari/si spera che non voglia morire". E il passo successivo se si vuole aiutare è il capire come allontanare l'individuo il più possibile dall'idea. Non tanto del suicidio , ma dell'impossibilità di trovare serenità.
Perchè parliamoci chiaro; chi vorrebbe vivevre se ha la certezza matematica e incontrovertibile di un esistenza di sofferenza ? Giustamente aggiungerei.

untipostrano 08-07-2023 19:15

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2855200)
Ma perché le persone non possono scegliere di uscire dalla vita casomai valutassero che per loro non vale più la pena lottare, faticare per tirare avanti, e così via? :interrogativo:
Il problema etico quale sarebbe?

facciamo un esempio concreto: mettiamo il caso di un padre di famiglia che per problemi di depressione decide di voler porre fine alla sua vita e lo stato deve accogliere la sua richiesta di suicidio assistito(nell'ipotesi che appunto esista una legge che lo consenta)...bene e poi la sua famiglia? i figli e la moglie che non accetterebbero la sua morte e andrebbero a loro volta in forte depressione e magari campavano tutti col reddito di lui? hai risolto il problema ad un singolo per andare poi a rovinare altre vite!! tu stato ti vai a rendere responsabile di ciò?! capisci che un problema etico si pone eccome!!

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2855200)
C'è un problema etico maggiore relativo all'aborto, visto che si decide in un qualche senso anche per altri, eppure è legale.

dai su, non è lontanamente paragonabile!! nell'aborto si uccide un ammasso di cellule, non un essere umano!

XL 08-07-2023 20:12

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2855246)
facciamo un esempio concreto: mettiamo il caso di un padre di famiglia che per problemi di depressione decide di voler porre fine alla sua vita e lo stato deve accogliere la sua richiesta di suicidio assistito(nell'ipotesi che appunto esista una legge che lo consenta)...bene e poi la sua famiglia? i figli e la moglie che non accetterebbero la sua morte e andrebbero a loro volta in forte depressione e magari campavano tutti col reddito di lui? hai risolto il problema ad un singolo per andare poi a rovinare altre vite!! tu stato ti vai a rendere responsabile di ciò?! capisci che un problema etico si pone eccome!!

E cioé l'individuo deve essere sfruttato il più possibile anche se non vuol vivere più?
Sono cazzi della famiglia, l'individuo non c'è più, se altri se ne vogliono occupare se ne occuperanno, ma non è più un problema del singolo che ormai non c'è più, si è sottratto al giogo.
Non si può costringere uno a vivere perché deve campare la famiglia o non deve far infelici altre persone.
E' eticamente ancora più discutibile per me questa cosa qua.

Che genitore poi gli si dà a questi, uno che vuol morire, che li campa controvoglia?
E staranno bene? :interrogativo:
Se poi questo li accoppa tutti poi incazzato nero e fuori di testa?
E' meglio?
Perché poi alcune situazioni così evolvono, "visto che non li posso far sopravvivere ammazzo pure loro".

E' per questo che dico che la comunità se ne fotte altamente, è la dimostrazione pratica n base a questo tipo di ragionamenti qua che se ne fotte.

Qua il problema è tenere in vita le persone per poterle sfruttare, la preoccupazione è questa, avevo afferrato bene la cosa prima, l'ho scritto già questo pochi messaggi fa...

"Lo sai cosa penso? Penso che in fondo fa comodo alla società tenere in vita persone che si toglierebbero di mezzo una volta eliminati certi ostacoli. Bada bene, non interessa a nessuno il loro benessere, quel che interessa è che rimangano incastrati nel solito gioco di forze, e producano, e campino la famiglia, e facciano questo e quell'altro."

E me ne dai conferma.

Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2855246)
dai su, non è lontanamente paragonabile!! nell'aborto si uccide un ammasso di cellule, non un essere umano!

Un essere umano è un grumo di cellule, anche quando si uccide un essere umano si uccide un grumo di cellule. Siamo un grumo di cellule anche noi. Il problema non è questo, il problema è stabilire quando un grumo di cellule è un essere umano e quando non lo è, per qualcuno lo è dall'inizio alla fine, per altri no, si può argomentare che non ha un sistema nervoso abbastanza sviluppato, ma comunque il problema resta secondo me, a me personalmente non frega nulla e sono a favore, fare figli è proprio un errore a monte, quindi meglio porre un argine prima che il guaio diventi un adulto e sarà poi ancora più difficile e drammatico occuparsene. Gli antinatalisti mi hanno convinto.

Basta con la comunità, la specie, la famiglia, vorrei riportare al centro l'individuo, il singolo, l'unico. I propri bisogni base vengono prima di quelli di qualsiasi altro, e se uno non vuole più vivere si fotte la famiglia, gli amici, l'amante, chi si appoggia a questa persona per tirare avanti non potrà più farlo, ed è giusto che sia così se quella persona non vuol più vivere in quelle condizioni.

Elpocho123 08-07-2023 20:49

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Lo farei volentieri anche io, infatti ogni notte spero di non risvegliarmi mai il giorno dopo.
Il motivo del perchè non la faccio finita è perchè sono un codardo, ma non è che viva ogni giorno.

untipostrano 08-07-2023 21:23

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2855284)
E cioé l'individuo deve essere sfruttato il più possibile anche se non vuol vivere più?
Sono cazzi della famiglia, l'individuo non c'è più, se altri se ne vogliono occupare se ne occuperanno, ma non è più un problema del singolo che ormai non c'è più, si è sottratto al giogo.
Non si può costringere uno a vivere perché deve campare la famiglia o non deve far infelici altre persone.
E' eticamente ancora più discutibile per me questa cosa qua.

eh no vivendo, volenti o nolenti, in un sistema comunitario basato sulla famiglia non credo sia eticamente corretto tutelare solo il singolo senza preoccuparsi di gravi ripercussioni che alcune sue scelte personali possono avere sugli altri...scusami se un tuo caro, una persona alla quale sei fortemente affezionato ti comunicasse la decisione di volersi togliere la vita e lo stato glielo permettesse senza problemi, tu come reagiresti? andrebbe semmai trovato un giusto compromesso perchè cmq liquidare il tutto dicendo "gli altri sono cazzi loro" no non va bene a mio avviso

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2855284)
Un essere umano è un grumo di cellule, anche quando si uccide un essere umano si uccide un grumo di cellule. Siamo un grumo di cellule anche noi. Il problema non è questo, il problema è stabilire quando un grumo di cellule è un essere umano e quando non lo è, per qualcuno lo è dall'inizio alla fine per altri no, comunque è un problema stabilire questa cosa.

intendevo ovviamente dire che l'embrione è un ammasso informe di cellule senza una coscienza ed una sensibilità, pertanto non definibile come essere umano!

XL 08-07-2023 21:33

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2855330)
eh no vivendo, volenti o nolenti, in un sistema comunitario basato sulla famiglia non credo sia eticamente corretto tutelare solo il singolo senza preoccuparsi di gravi ripercussioni che alcune sue scelte personali possono avere sugli altri... scusami se un tuo caro, una persona alla quale sei fortemente affezionato ti comunicasse la decisione di volersi togliere la vita e lo stato glielo permettesse senza problemi, tu come reagiresti? andrebbe semmai trovato un giusto compromesso perchè cmq liquidare il tutto dicendo "gli altri sono cazzi loro" no non va bene a mio avviso

Io lo lascerei andare se verificassi che sta davvero male, è infelice, soffre.

Per me è molto più egoistico tenere in vita un'altra persona per soddisfare i miei bisogni che lasciarla andare perché ormai pensa di non poter stare più bene all'interno di tutto il sistema, e ne è convinta.

Un bambino magari non lo capisce e vuole un genitore, la nonna e così via, ma il discorso è analogo per me. Quella persona ormai non dice più un sì convinto alla vita e costringerla indirettamente a continuare a vivere produrrà ancora più danni secondo me.
Se la si aiuta davvero a farle dire di sì è un conto, ma se la si lascia comunque in balia di certe cose e ci si preoccupa solo di non farla ammazzare impedendole di poter accedere a certe pratiche, secondo me viene prodotto un danno peggiore.

Non sono d'accordo con te e con altri.
Non ha scelto il singolo di esistere, quindi in qualsiasi momento ha il diritto di sottrarsi all'esistenza nel momento in cui valuti che per lui non vale più la pena tirare avanti.

Ho assistito dei parenti che stavano davvero male, e avrebbero aiutato delle cure palliative, sedare il dolore, ma nessuno ci ha aiutati davvero, per questo a me questo vostro atteggiamento fa davvero vomitare, veramente per me è discgustoso, infame, da carogne.
Sono molto arrabbiato per certe cose.

Un mio caro lo vorrei vivo, ma se è felice di vivere, altrimenti davvero, proprio perché gli voglio bene direi che sarebbe meglio che valutasse lui cosa preferisce davvero, perché io o la società dobbiamo ricattarlo così? Perché è una sorta di ricatto.
Lui sta male vive un inferno, ma deve continuare a vivere per il nostro benessere? E il suo? Non conta nulla?
Una cosa è dirgli noi ci siamo, ti vogliamo bene, altra è comunicargli "Come faremo senza di te? Devi camparci ne abbiamo bisogno, chi pagherà le bollette? Sei una persona cattiva se ci lasci".

Per favore è vomitevole questa cosa per me, non ho termini più corretti per descriverla.
Che poi magari si vuole ammazzare proprio per questo, e noi non solo non lo alleggeriamo, gli piazziamo addosso anche altri carichi, basta, per me è una cosa infame.

Va bene per me, sono cazzi miei se mio fratello poi decide di andarsene perché non sta più bene, non vale solo per me.
Il dovere dell'individuo per me c'è finché per questo ha ancora valore la propria esistenza, quando questa inverte il segno, è più forte il diritto dell'individuo ad uscirne, comunicandolo magari, rispetto ad ogni dovere verso famiglia, parenti e comunità.

Uno lo dice "io così ad andare avanti non ce la faccio più" o si creano poi altre condizioni davvero, o basta, non può essere vissuta come un obbligo o un dovere verso gli altri la vita, davvero è raccapriccante per me questa cosa.

Stan Kezza 08-07-2023 21:48

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
La scelta tra individuo e comunità è delicata.
Io ritengo sacro l'individualismo perché in una comunità che è composta da un insieme di individui, ogni individuo dev'essere sano e forte di suo, o sarebbe come fare le fondamenta di una casa usando la sabbia.
Altri associano l'individualismo all'edonismo.
Detto tutto questo, le scelte fondamentali che deve compiere un individuo riguardano prima di tutto lui stesso. Anche riguardo alle più estreme.
Dare priorità alla comunità sempre e comunque in certi casi mi sembra opprimente, feroce, soffocante. Ingiusto. Ideologico.

Io morirò, come tutti. Prima o poi, ma senza ombra di dubbio.
Se sto soffrendo e penso di voler smettere prima, è o dovrebbe essere solo una mia scelta. Chi mi volesse bene, dovrebbe capire.

En passant.

gaucho 09-07-2023 10:31

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Ieri sera stavo tagliando la carne e mi è preso l’impulso di tagliarmi la gola con il coltello, credo che ci suicidi anche per scatti di follia

Barracrudo 09-07-2023 10:36

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2855479)
Ieri sera stavo tagliando la carne e mi è preso l’impulso di tagliarmi la gola con il coltello, credo che ci suicidi anche per scatti di follia

Vedo fanno effetto gli psicofarmaci

gaucho 09-07-2023 10:37

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2855482)
Vedo fanno effetto gli psicofarmaci


Ancora, se non vuoi ascoltare è inutile, non sai cosa non ho fatto SENZA gli psicofarmaci ma continua con le tue convinzioni

Stan Kezza 09-07-2023 10:38

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2855479)
Ieri sera stavo tagliando la carne e mi è preso l’impulso di tagliarmi la gola con il coltello, credo che ci suicidi anche per scatti di follia

A volte lo credo anch'io.

Aaren 09-07-2023 10:44

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
:arrossire:
Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2855330)
eh no vivendo, volenti o nolenti, in un sistema comunitario basato sulla famiglia non credo sia eticamente corretto tutelare solo il singolo senza preoccuparsi di gravi ripercussioni che alcune sue scelte personali possono avere sugli altri...scusami se un tuo caro, una persona alla quale sei fortemente affezionato ti comunicasse la decisione di volersi togliere la vita e lo stato glielo permettesse senza problemi, tu come reagiresti? andrebbe semmai trovato un giusto compromesso perchè cmq liquidare il tutto dicendo "gli altri sono cazzi loro" no non va bene a mio avviso

Senza offesa, anche se sono contrario al suicidio, il tuo pensiero lo vedo egoista. Il suicida dovrebbe preoccuparsi di te, e tu che fai per lui? Nemmeno è bello mantenere uno in vita solo per fare i propri porci comodi, voglio vedere quando una cosa ti tocca cosa fai, se pensi solo ai cavoli tuoi oppure sei altruista.

CamillePreakers 09-07-2023 10:46

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2855482)
Vedo fanno effetto gli psicofarmaci

io senza gli psicofarmaci stavo mille volte peggio, ma è inutile dialogare con chi non vuol starti a sentire.

David Brent 09-07-2023 19:39

Il suicida è uno che ha le palle e un coraggio immenso dal rischiare di rimanere tetraplegico o con danni agli organi irreversibili, treno alture ecc troppa paura di rimanere tetraplegico andrò avanti fino a che il mio corpo resisterà

Chiocciola 11-07-2023 06:42

Mia madre una volta è uscita dicendo che andava ad ammazzarsi.
È stata ricoverata per tentato suicidio alcune volte.
La mia reazione da bambina è stata pianto e preghiera, poi odio e indifferenza e persino desiderio che finalmente si ammazzasse perché in tutto questo rifiutava i farmaci.
Al momento attuale per me il suicida se è lucido è fondamentalmente una persona sadica di merda, se vede il Diavolo che gli dice di uccidersi posso capire, ossia se ha una depressione psicotici.

Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2855492)
:arrossire:

Senza offesa, anche se sono contrario al suicidio, il tuo pensiero lo vedo egoista. Il suicida dovrebbe preoccuparsi di te, e tu che fai per lui? Nemmeno è bello mantenere uno in vita solo per fare i propri porci comodi, voglio vedere quando una cosa ti tocca cosa fai, se pensi solo ai cavoli tuoi oppure sei altruista.


XL 11-07-2023 07:01

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Chiocciola (Messaggio 2856175)
Mia madre una volta è uscita dicendo che andava ad ammazzarsi.
È stata ricoverata per tentato suicidio alcune volte.
La mia reazione da bambina è stata pianto e preghiera, poi odio e indifferenza e persino desiderio che finalmente si ammazzasse perché in tutto questo rifiutava i farmaci.
Al momento attuale per me il suicida se è lucido è fondamentalmente una persona sadica di merda, se vede il Diavolo che gli dice di uccidersi posso capire, ossia se ha una depressione psicotici.

Tua madre ha tentato ma mi pare di capire sia ancora viva.
Per te è stato meglio o peggio che tua madre sia sopravvissuta?

Liberalizzare certi sistemi non è che poi modifica le persone, o fa sopravvivere queste persone così come sono o ne agevola la dipartita.
Può darsi anche che tua madre si sarebbe tolta di mezzo prima se fosse stato più semplice, non avrebbe avuto figli e tu non saresti proprio nata.

Può essere vero che chi ha tendenze suicide sia una persona sadica di merda, ma a fortiori uno che se ne fa di una persona così?
E' meglio che sparisca più facilmente e il più presto possibile anche per le persone che gli sono attorno, così si limitano i danni che potrebbe provocare.

Chi non è perfettamente convinto di voler vivere (all'interno di una società e un mondo umano che magari non cambierà nel corso della sua esistenza) e si trova in questi stati, magari in preda all'euforia di un momento ha figli si sposa e così via, e poi combina altri guai perché non è davvero convinto, tirerà avanti sempre "appeso".

E' meglio che uno così (in un contesto che probabilmente non cambierà in maniera tale da renderlo integrato) muoia il più presto possibile, e se si agevolano certe cose questa cosa capiterà con maggiori probabilità prima, senza drammi e sanza violenza.

Sarebbe meglio per tutti penso. Limitare queste cose lascia in vita persone così, poi bisogna comunque tenersi quel che resta, un sadico vivo potrebbe anche ammazzare altre persone.
Queste sono le possibilità, bisogna scegliere cosa è meglio.

Meglio avere un genitore così o è meglio non averlo proprio? :nonso:
Meglio essere nati e avere questa esistenza qua o è meglio non essere mai esistiti? :nonso:


Rendere più semplice il suicidio questo può realizzare, dei rami indecisi a un certo punto si autodistruggeranno più facilmente invece di andare avanti per tentativi incerti.

Magari delle situazioni si risolveranno, ma per un certo numero di situazioni che si risolvono (prima non si riesce a sapere quali) ci sono e ne restano appese molte altre che provocano disagio sia a chi ha tendenze suicide che a chi gli sta attorno.
Per salvare le prime poi si lasciano in piedi queste altre che produrranno danni a non finire.

Bisogna decidere cosa sarebbe meglio fare, l'ideale lo conosciamo, ma non è accessibile, c'è una realtà che in certe circostanze permette di ottenere solo questo: o un genitore depresso sadico di merda o nessun genitore.

Io non sono convinto che sia una buona idea salvare delle persone allontanando da queste i mezzi utili per il suicidio, è vero, sono fattori di rischio anche questi, però secondo me bisogna lavorare su altri fattori di rischio per far stare queste persone bene, queste limitazioni sono convinto che aggraveranno il problema poi. Se dovessero aumentare a dismisura i suicidi in un contesto di accesso ai mezzi libero, la società civile dovrà seriamente interrogarsi su questi temi.
Se molti faranno ricorso a questi mezzi dovrà chiedersi "Perché tante persone non vogliono vivere in questo contesto?"
In caso contrario si farà a meno di queste persone se sono poche.

edward00767 11-07-2023 12:53

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2855482)
Vedo fanno effetto gli psicofarmaci

Giuro che da quando prendo i farmaci riesco ad uscire di casa, non sempre ma la mole di pensieri paranoici sui giudizi altrui è calata, e riesco ad attribuire ciò ai farmaci semplicemente perchè quando facevo solo psicoterapia non riuscivo a far niente, da quando prendo antidepressivi c'è come uno schermo che protegge dai pensieri tenebrosi.

Chamomile 11-07-2023 13:49

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Il senso di colpa è l'ultimo e il più infelice modo in cui la gente prova a farsi dare ragione quando non è rimasto nient'altro. Il fatto che nel 90% dei casi (ovunque, mica solo qui) quando si parla di suicidio chi ritiene sbagliato/ingiustificabile a prescindere questo atto cerchi di suscitare questo sentimento miserabile e niente più la dice lunga.

Aaren 11-07-2023 18:22

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2856260)
Il senso di colpa è l'ultimo e il più infelice modo in cui la gente prova a farsi dare ragione quando non è rimasto nient'altro. Il fatto che nel 90% dei casi (ovunque, mica solo qui) quando si parla di suicidio chi ritiene sbagliato/ingiustificabile a prescindere questo atto cerchi di suscitare questo sentimento miserabile e niente più la dice lunga.

A parte che non si capisce niente, ma poi uno cosa ti deve dire: mi fa piacere se muori? Certo che siete forti....

Chamomile 11-07-2023 18:43

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2856325)
A parte che non si capisce niente, ma poi uno cosa ti deve dire: mi fa piacere se muori? Certo che siete forti....

Se non capisci niente il problema è tuo perché il messaggio era chiaro. Detto in altro modo: quando si parla di suicidio chi dice agli altri di ripensarci o condanna per principio questo atto in gran parte dei casi fornisce solamente motivazioni volte a suscitare un senso di colpa di qualche tipo (es. "farai soffrire la tua famiglia", "eh ma se uno deve provvedere ai suoi figli e si ammazza loro come fanno?", "la vita è sacra ed è una vergogna sprecarla"). Dato che il senso di colpa è generalmente l'ultimo modo di convincere gli altri che la gente tira fuori quando ormai è chiaro che sia difficile fornire motivazioni ed opinioni più sensate a sostegno del proprio pensiero, forse effettivamente motivi VERI per essere contrari a prescindere al suicidio ne esistono ben pochi.

CamillePreakers 11-07-2023 21:36

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2856334)
Se non capisci niente il problema è tuo perché il messaggio era chiaro. Detto in altro modo: quando si parla di suicidio chi dice agli altri di ripensarci o condanna per principio questo atto in gran parte dei casi fornisce solamente motivazioni volte a suscitare un senso di colpa di qualche tipo (es. "farai soffrire la tua famiglia", "eh ma se uno deve provvedere ai suoi figli e si ammazza loro come fanno?", "la vita è sacra ed è una vergogna sprecarla"). Dato che il senso di colpa è generalmente l'ultimo modo di convincere gli altri che la gente tira fuori quando ormai è chiaro che sia difficile fornire motivazioni ed opinioni più sensate a sostegno del proprio pensiero, forse effettivamente motivi VERI per essere contrari a prescindere al suicidio ne esistono ben pochi.

ma in alcuni casi magari si, in altri si spera che la persona trovi la forza di superare il momento per gli altri, visto che chiaramente la forza di superarla per se stess* non ce l'ha, con l'idea che a momento superato la persona stia appunto meglio e sia felice di essere rimasta in vita

Aaren 11-07-2023 22:16

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Si magari uno dice: lo faccio per questo o per quello poi vedi che non serve e niente e quindi lo fai per il cavolo. Alla fine tutto quello che fai lo fai per un tuo bisogno ed è giusto così, poi il problema rimane a te, agli altri non serve niente e tutto quello che fai può essere soltanto per una crescita personale lenta e purtroppo dolorosa. Rimane sempre tutto a te stesso.

XL 12-07-2023 11:31

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2856325)
A parte che non si capisce niente, ma poi uno cosa ti deve dire: mi fa piacere se muori? Certo che siete forti....

Non è questo il punto, secondo me una persona che ha queste tendenze e che non lo fa per scena, desidererebbe certe forme di aiuto sociale, solo che spesso l'aiuto sociale e la prevenzione si limitano nel cercare di impedire l'accesso a certi mezzi.

Che senso ha lasciare un tizio solo e abbandonato o con i suoi problemi e allo stesso tempo privarlo di questa via di uscita? :nonso:

Uso un'analogia per far comprendere il concetto che voglio esprimere.

Piuttosto che vivere in un paese che vieti gli alcolici per risolvere il problema dell'alcolismo, preferisco vivere in uno dove si è liberi di bere, ma ci si preoccupi della qualità della vita dei singoli per ridurre il numero di persone alcolizzate.

Se uno vive una chiavica è quasi ovvio che poi farà uso di certe sostanze, si vuol prevenire l'alcolismo?
Ecco a me non piace la cultura illiberale che vuol prevenirlo rendendo difficile o illegale acquistare alcolici.

Questo non significa dire agli alcolizzati "bevete!". Certo è, che se non si risolvono altri problemi questa valvola di sfogo bisogna lasciarla aperta, non trovo giusto limitarla per vie legali, fosse anche vero che il numero di alcolizzati diminuisse.

Keith 12-07-2023 11:46

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2856511)
Non è questo il punto, secondo me una persona che ha queste tendenze e che non lo fa per scena, desidererebbe certe forme di aiuto sociale, solo che spesso l'aiuto sociale e la prevenzione si limitano nel cercare di impedire l'accesso a certi mezzi.

Che senso ha lasciare un tizio solo e abbandonato o con i suoi problemi e allo stesso tempo privarlo di questa via di uscita? :nonso:

Uso un'analogia per far comprendere il concetto che voglio esprimere.

Piuttosto che vivere in un paese che vieti gli alcolici per risolvere il problema dell'alcolismo, preferisco vivere in uno dove si è liberi di bere, ma ci si preoccupi della qualità della vita dei singoli per ridurre il numero di persone alcolizzate.

Se uno vive una chiavica è quasi ovvio che poi farà uso di certe sostanze, si vuol prevenire l'alcolismo?
Ecco a me non piace la cultura illiberale che vuol prevenirlo rendendo difficile o illegale acquistare alcolici.

Questo non significa dire agli alcolizzati "bevete!". Certo è, che se non si risolvono altri problemi questa valvola di sfogo bisogna lasciarla aperta, non trovo giusto limitarla per vie legali.

Non si guarda mai al consumatore di sostanze come una persona che ha necessità di riempire un vuoto esistenziale o una sofferenza, ma bensì come un pericolo per la società, cosa che in effetti in certi casi è, una minoranza ristretta di casi. E quindi prima va contenuto, poi semmai in un secondo momento, se ci sono risorse aiutato, ma sempre con lo stigma che è un tossico o un beone e quindi una brutta persona. Anche chi mangia a dismisura ha gli stessi identici problemi psicologici del tossico, solo che non essendo pericoloso per la società è meglio tollerato.

Aaren 12-07-2023 11:56

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
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Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2856523)
Non si guarda mai al consumatore di sostanze come una persona che ha necessità di riempire un vuoto esistenziale o una sofferenza, ma bensì come un pericolo per la società, cosa che in effetti in certi casi è, una minoranza ristretta di casi. E quindi prima va contenuto, poi semmai in un secondo momento, se ci sono risorse aiutato, ma sempre con lo stigma che è un tossico o un beone e quindi una brutta persona. Anche chi mangia a dismisura ha gli stessi identici problemi psicologici del tossico, solo che non essendo pericoloso per la società è meglio tollerato.

Infatti, tanto è sempre più facile scaricare la colpa sugli altri piuttosto che aiutare e affermare che la società ha fallito

XL 12-07-2023 14:37

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2856523)
Non si guarda mai al consumatore di sostanze come una persona che ha necessità di riempire un vuoto esistenziale o una sofferenza, ma bensì come un pericolo per la società, cosa che in effetti in certi casi è, una minoranza ristretta di casi. E quindi prima va contenuto, poi semmai in un secondo momento, se ci sono risorse aiutato, ma sempre con lo stigma che è un tossico o un beone e quindi una brutta persona. Anche chi mangia a dismisura ha gli stessi identici problemi psicologici del tossico, solo che non essendo pericoloso per la società è meglio tollerato.

Ma non si contiene mica, possono comprare tutti sostanze alcoliche, mica le hanno proibite o hanno reso difficile reperirle per impedire che qualcuno ne abusi. L'alcolista deve trattenersi lui dal comprarle non è che lo contengono rendendo difficile l'accesso alla sostanza.
Io è questo tipo di contenimento qua che contesto nel caso del suicidio, l'alcolista non viene contenuto con questi sistemi, lo si convince a contenersi, se si riesce, cosa ben diversa.

Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2856535)
Infatti, tanto è sempre più facile scaricare la colpa sugli altri piuttosto che aiutare e affermare che la società ha fallito

Ma la società circostante perché ti vuole tenere in vita? La motivazione che li spinge a farti sopravvivere quale è? :nonso:
E' questo che è rilevante.
Che poi ci sono tante contraddizioni, vendono le sigarette che rovinano comunque la salute ma poi si preoccupano di non farti ammazzare. Ti possono mandare a far lavori dove è probabile che muori o in guerra e poi si preoccupano se ti togli di mezzo?
Che c'è qualcosa di perverso dietro non ci vuole la sfera di cristallo a capirlo.

Secondo me se proprio si vogliono preoccupare dovrebbero preoccuparsi della qualità della vita delle persone, indirettamente così si occupano anche del suicidio fin dove è possibile aiutare e occuparsene davvero, uno che vive abbastanza bene perché dovrebbe volersi ammazzare? Perché è matto? E' una risposta troppo facile questa.

Ma sempre se gli interessa. Io dico, uno se ne vuol disinteressare, e va bene lo stesso, però lasciate uscire le persone dall'esistenza e fatele morire come desiderano davvero, a voi altri cosa frega davvero?

Le devono tener dentro per sfruttarle in qualche senso, è l'unica spiegazione, perché poi se le si manda a morire in modo utile per il consorzio sociale poi va tutto bene. Salverebbero un tizio dal suicidio ma se c'è una guerrla poi magari lo manderebbero al fronte a morire chissà come, sono sicuro.

Itachi 12-07-2023 15:39

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da David Brent (Messaggio 2855712)
Il suicida è uno che ha le palle e un coraggio immenso dal rischiare di rimanere tetraplegico o con danni agli organi irreversibili, treno alture ecc troppa paura di rimanere tetraplegico andrò avanti fino a che il mio corpo resisterà

I metodi sicuri ci sono, se ti butti da 100 metri o se ti spari bene in testa non credo ci siano possibilità di rimanere menomati

Darby Crash 12-07-2023 15:43

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Itachi (Messaggio 2856603)
I metodi sicuri ci sono, se ti butti da 100 metri o se ti spari bene in testa non credo ci siano possibilità di rimanere menomati

ma è sicuro che siano anche del tutto indolori? si muore proprio all'istante? non credo.

Se uno vuole morire perché la vita procura troppo poco piacere, allora è un controsenso che per morire debba andare incontro al provare dolore.

XL 12-07-2023 15:48

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Itachi (Messaggio 2856603)
I metodi sicuri ci sono, se ti butti da 100 metri o se ti spari bene in testa non credo ci siano possibilità di rimanere menomati

Ma non raccontate sempre fesserie, ma secondo voi se era vera questa cosa che motivo avrebbero di diffondere questo tipo di informazioni...

https://www.vita.it/it/article/2009/...la-vita/95647/

Che comunque poi lo stesso è difficile procurarsi tutto da soli.

Secondo me non si aiuta impendendo la diffusione e l'accesso ai mezzi, ma in altri modi, questa io personalmente non la riconosco come una forma di aiuto nei confronti di chi vuole uscirne per certi motivi.

Se mi dicono che lo fanno per altri interessi, d'accordo ho capito, però non mi si racconti che lo si fa per le persone che stanno male e vogliono uscirne, di queste a nessuno frega niente.

Spero che cambi questo atteggiamento e vengano modificate certe leggi in modo opportuno, secondo me così non si aiutano le persone, però forse non le si vuole aiutare davvero, ci sono altri scopi sotto.

Poi chi ha davvero voglia di vivere in certi contesti, sono il primo a sostenere che non dovrebbe ammazzarsi.
Perché mai dovrebbe farlo? :nonso:
Chi desidera positivamente vivere è bene che lo faccia.
E lo stesso chi vuole migliorare i contesti per far sopravvivere più persone che lo faccia.
Va bene anche ascoltare gli altri, tutti gli altri sistemi di aiuto io li riconosco e sono positivi.
Una cosa non esclude l'altra.
Va bene cercare di convincere a non farlo e così via, male istigare attivamente, dicendo cose tipo "ucciditi", dovrebbero solo limitare queste cose qua, ma se la tendenza di una persona è sua, sarebbe opportuno agevolare questa volontà, tanto solo se è presente davvero questa volontà la persona userà certi mezzi, altrimenti perché mai dovrebbe farlo?
Per me agevolare non equivale a prendere le persone e obbligarle ad andare in un campo di sterminio e nemmeno comunicare "uccidetevi!", perché nessuno ce le manda davvero in questo caso, se cercano certe cose le cercano da sole, semplicemente non le si ostacola e le si lascia libere di autodeterminarsi fornendo certi mezzi.

Sarà la persona a valutare se l'aiuto disponibile riesce a dare un sostegno concreto per tirare avanti o sarà meglio uscirne senzo blocchi, problemi e paure relative all'atto.

La scelta finale spetterà a lei e solo a lei. Può essere un errore? Sì, ma ogni scelta è esposta sempre a questi errori, e degli errori possono essere anche irreparabili.

Itachi 12-07-2023 15:56

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2856605)
ma è sicuro che siano anche del tutto indolori? si muore proprio all'istante? non credo.

Se uno vuole morire perché la vita procura troppo poco piacere, allora è un controsenso che per morire debba andare incontro al provare dolore.


Un dolore che dura quanto? Qualche frazione di secondo al massimo nel caso dello sparo e forse un po’ di più se ci si butta. Un nulla assoluto rispetto a decenni di vita

Darby Crash 12-07-2023 16:02

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
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Originariamente inviata da Itachi (Messaggio 2856611)
Un dolore che dura quanto? Qualche frazione di secondo al massimo nel caso dello sparo e forse un po’ di più se ci si butta. Un nulla assoluto rispetto a decenni di vita

a me interessa il risultato immediato, non sono disposto a sopportare un dolore terribile anche se molto breve.

Inoltre, come già detto da XL, la pistola è complicata da ottenere. Per quanto riguarda il buttarsi da 100 metri, con tutta probabilità avrei problemi di vertigini nel trovarmi in un punto tanto alto da cui ci si possa buttare.

Itachi 12-07-2023 19:13

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2856616)
a me interessa il risultato immediato, non sono disposto a sopportare un dolore terribile anche se molto breve.

Inoltre, come già detto da XL, la pistola è complicata da ottenere. Per quanto riguarda il buttarsi da 100 metri, con tutta probabilità avrei problemi di vertigini nel trovarmi in un punto tanto alto da cui ci si possa buttare.


Se non sei disposto a fare questo sacrificio significa che non soffri poi così tanto di vivere, questo è quello che penso io

Aaren 12-07-2023 19:21

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Diciamo che se uno vuole e soffre, a tante cose non ci pensa.

XL 12-07-2023 19:27

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Quote:

Originariamente inviata da Itachi (Messaggio 2856672)
Se non sei disposto a fare questo sacrificio significa che non soffri poi così tanto di vivere, questo è quello che penso io

Magari è così, però uno sta male lo stesso, quindi non è che poi grazie a questa cosa si risolve il problema.
Uno continua a vivere male ma non sta abbastanza male da buttarsi di sotto.
E' come avere una malattia e non avere la forza di sopportare un intervento molto più doloroso della malattia, intanto però poi la malattia comunque fa stare male.
Se c'è l'opportunità di eliminare almeno il male della malattia non è meglio?
No, si lascia viva una persona e le si fa fare una vita di merda perché non ha raggiunto una soglia di sofferenza abbastanza elevata, che so, come quei tizi che bruciavano vivi nei palazzi e si buttavano di sotto.
Una cosa è vivere con una soglia di sofferenza bassa o nulla, altra vivere con una soglia di sofferenza continua ma che non è riuscita a superare un certo livello.

Io comunque penso di essere abbastanza inetto anche in queste cose, non è solo la sofferenza di un momento il problema, penso che se cercassi di spararmi o buttarmi di sotto, combinerei qualche guaio e quindi poi non sono sicuro che dovrei sopportare la sofferenza di un attimo, questo capiterebbe nell'ipotesi che riesca a realizzare il piano correttamente e nel mio caso non è alta questa probabilità, chi le ha mai maneggiate armi da fuoco, ammesso che riesca a procurarlmi una pistola (e non lo saprei fare, non ho contatti, non so nel web a chi rivolgermi, già fare un acquisto in chiaro per me è relativamente difficile), bisogna vedere se sono capace di centrarmi. Se avessi saputo fare queste cose avrei avuto forse anche le capacità per adattarmi e integrarmi socialmente.

Per questo preferirei essere messo nelle condizioni in cui devo fare operazioni elementari che sono sicuro di saper portare a termine come ingerire una pillola o giù di lì.
Questi sistemi ci sono, esistono, perché si vuole ostacolare una persona? :nonso:

E' come dire, c'è una forbicina per tagliare le unghie, no la forbicina non la puoi usare devi farlo col trapano o un'accetta rischiando di farti saltare un dito, e poi se le unghie non le tagli col trapano ti dicono "eh, si vede che ti stanno bene lunghe e non ti danno poi così fastidio" perché c'è qualcun altro che non potendone più usa il trapano o l'accetta, ma mica poi ne sono capaci tutti ad esser precisi con 'sta roba in mano. Alcuni magari riescono a tagliare le unghie, altri si fanno saltare le dita e altri si tengono le unghie lunghe, rendere disponibili quelle cazzo di forbicine non è meglio?

No nel caso in cui si volesse che la gente tenesse le unghie lunghe e basta, le si lascia libere di scegliere ma si piazza un bell'ostacolo facendo poi i finti tonti sostenendo che in fondo vogliono tenersi le unghie lunghe.
Tornando in tema e fuori dalla metafora ci sono un mucchio di tantati suicidi con gente rimasta invalida o che è morta dopo lunghe agonie.
E' proprio un ragionare col culo questo.

Aaren 12-07-2023 19:30

Re: Il suicida è uno che vuole forzare la mano?
 
Una cosa che sono d'accordo è che prima ti vogliono salvare la vita a tutti i costi e poi ti abbandonano a te stesso senza cercare di risolvere il problema, al massimo ti fanno seguire da qualcuno ma sono solo cose meccaniche e prestabilite che non servono a niente. Se è solo per dire: non farlo e poi lasci la gente a morire nei suoi problemi, nemmeno è normale.


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