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~~~ 18-09-2021 11:48

Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2639013)
No ragazzi, va bene tutto, gli incel, le cazzate varie, ma quando si tratta di questi argomenti non passo oltre, non va AFFATTO bene che un uomo di oltre trentanni provi attrazione sessuale e interesse romantico per una ragazzina di poco più di 15 anni che tra l'altro lui stesso dice di aver visto crescere (dunque la conosce da quando è una bambina... a parte la stranezza di questo fatto, innamorarsi di una persona che si è vista con il pannolino (l'innamoramento non viene da un giorno all'altro c'era già prima qualcosa) ma lei probabilmente lo vede come una figura paterna dunque ha potere psicologico su di lei e la cosa non migliora di certo la situazione, sarebbe stato meglio se l'avesse incontrata per caso, sarebbe stato di sicuro un rapporto meno strano)

Io non giudico il ragazzo in questione, sono certa che davvero stia male e soffra (e se sta male e soffre c'è un motivo, magari lui stesso inconsciamente capisce che questi sentimenti non sono positivi ne per lui ne per la ragazza perchè è un bravo ragazzo si percepisce e quindi si renderà conto da solo che non è positivo ciò che prova) ma gli consiglio di iniziare una terapia psicologica al più presto ed esternare questo suo problema. Mi raccomando Inner beauty, cerca il supporto di qualcuno, vedrai che ti sentirai anche meglio, meno solo, non vale la pena tenersi la sofferenza dentro.

In sede psicoterapeutica viene insegnato che se i pensieri sono lì, c'è un motivo. Quindi qualcuno non verrà mai colpevolizzato per i suoi pensieri o sentimenti. Se mai si cercherà di capire a cosa portano questi pensieri e sentimenti, se sono causa di dolore, di sensi di colpa, e da dove originano.

Comunque non penso ci sia niente di malsano e sbagliato nel provare desiderio e trasporto verso una sedicenne, si tratta di una ragazza già formata sul piano fisico.
Se mai le eventuali remore riguardano sempre il rapporto e la cautela verso una persona che sta vivendo la sua adolescenza ed è quindi estremamente fragile e ancora poco formata dal punto di vista mentale e della personalità, oltre al fatto che una persona tanto più grande si trova in una posizione di "vantaggio" rispetto a quella più giovane e proprio perché è più grande ha molte responsabilità in più.

Detto questo comunque non vedo perché stigmatizzare o considerare da malati un sentimento romantico o erotico nei confronti di una sedicenne da parte di un uomo adulto.

~~~ 18-09-2021 12:14

Quote:

Originariamente inviata da Smeraldina (Messaggio 2638789)
Ormai sapete che ho l'abitudine di raccontare esperienze vissute sulla mia pelle oppure di cose che ho visto su altre persone.
Circa 5 anni fa sono stata ricoverata al reparto psichiatria perchè caddi in una profonda depressione,alcuni giorni dopo venne ricoverata una ragazzina di 17 anni la quale l'avevano portata prima al pronto soccorso perchè aveva tentato il suicidio tagliandosi le vene con un vetro di bottiglia,infatti la portarono poi al reparto la sera con l'ambulanza,era furiosa cercava qualche oggetto appuntito per ripetere il gesto,allora 2 infermieri la tenevano ferma un'altra le svuotò la borsa per vedere se c'erano cose con le quali potesse farsi del male,poi a malincuore le fecero una puntura per farla addormentare,provai una grande pena per lei quando la legarono a letto.
L'indomani era tranquilla e la slegarono,mi ricordo che mi dissero di chiamarli se lei avesse cercato di fare qualche sciocchezza.
Si avvicinò a me impietosita le chiesi il perchè avesse tentato di fare una cosa del genere;mi disse che aveva frequentato un uomo di 32 anni per alcuni mesi e che poi non ne volle più sapere niente di lei.
Poi mi disse di avere ancora memorizzato il suo numero di cellulare e di parlagli per convincerlo a tornare con lei,a questo punto le risposi:figuriamoci se ascolta a me che neppure mi conosce,a questo punto le dissi:andiamo dall'infermiera di turno e le spieghiamo la situazione vediamo cosa possiamo fare.
Andammo in infermeria,e parlai con una bravissima infermiera spiegandole la situazione,lei allora disse alla ragazza:dammi il tuo cellulare che gli telefono io,lo fece arrivò a rintracciarlo e gli spiegò la situazione,non ricordo ovviamente la conversazione nei dettagli,lui disse cinicamente che non poteva mettersi con lei perchè soffriva di disturbi mentali

E la infermiera che diritto aveva di telefonare a lui presumibilmente (non so perché l'abbia chiamato e cosa si siano detti) per “convincerlo” a rimettersi insieme a lei?
E come si fa a stare con una persona che minaccia o tenta il suicidio di fronte alla possibilità di una separazione?

Quote:

voi direte che centrava la bellezza ma lei era abbastanza carina con occhi azzurri un bel visino e anche un bel fisico,di statura minuta.
Infatti mi chiedo cosa c'entri la bellezza o l'aspetto della ragazza.
Solo perché lei è bella allora lui doveva starci insieme ignorando la personalità e le caratteristiche problematiche di lei?
Se poi lui sia un “cinico bastardo” che si è approfittato di lei per la sua fragilità può essere come no, ma a conti fatti noi non ne sappiamo nulla.

Quote:

Sconvolta da queste parole non avendo oggetti a portata di mano per tagliarsi corse verso la porta a vetri sbattendoci ripetutamente la testa,a questo punto non potendo più resistere a quella scena straziante me ne andai a piangere amaramente nella stanza dove ero ricoverata l'infermiere mi diede delle gocce per tranquillizzarmi,chiamarono il medico il quale le fece fare un'altra puntura.
in conclusione volevo dirvi molte persone che si credono normali sono insensibili e disumani giocano con i sentimenti altrui in modo crudele.
Perché, invece l'infermiera che ha fatto quella telefonata per poi riportare tutto alla ragazza sapendola in quella situazione così a rischio ha avuto tatto e ha fatto la scelta giusta? Non mi pare proprio. Non era il suo compito né il suo ruolo.

Crepuscolo 18-09-2021 12:23

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Per me la persona che ha avuto più "colpa" in questa vicenda è stata l'infermiera. Non è stata professionale, avrebbe dovuto affrontare la cosa in modo diverso.

TheCopacabana 18-09-2021 12:39

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Vorrei fare delle osservazioni, e probabilmente urteo' la sensibilita' di qualcuno.

Parto dal titolo:
Quote:

Una diciassettenne carina lasciata ...
La tizia minaccia di suicidarsi.
Se fosse stata normale o brutta, avrebbe avuto la nostra approvazione e il nostro incoraggiamento?
"Dai, cara, sbrigati ad ammazzarti, cosi' mi faccio un selfie col tuo cadavere. Chissa' quanti like!"


Una persona non vuole stare con un'altra, e pertanto viene definita "cretino, cinico e stronzo, coglione" (cit. dai post precedenti)
Oh, bene. Io sono mooOOOooolto carino, e PRETENDO di stare (si, in quel senso la') con tutte le ragazze del forum, altrimenti mi suicido.
Tutte quelle che si rifiutano, dovrebbero essere definite come sopra?


Ancora: il tizio ha detto che
Quote:

lui disse cinicamente che non poteva mettersi con lei perchè soffriva di disturbi mentali
Prima osservazione: pare che non c'e' stata nessuna relazione. Non si sono mai messi insieme. Ma il tizio viene condannato lo stesso.
Seconda osservazione: lui ha detto la verita' all'infermiera. Ok, magari in maniera nuda e cruda. Ma sarebbe stato meglio che avesse usato delle scuse, giri di parole, e non avesse detto come stavano le cose?


Altro argomento:
Il tizio del primo post NON vuole stare con una 17-enne, e quindi viene condannato.
Inner_Beauty89 STA con una 16-enne, e quindi viene condannato.
Come fai, sbagli. Qual e' la soluzione giusta? Chiudersi dentro l'armadio per evitare le ragazzine?


A proposito di gente con "idee particolari"...
Qualche anno fa ho conosciuto una ragazza ben piu' grandicella di 17 anni, che aveva delle idee un po' bizzarre.
Mi chiamava la mattina al lavoro, pretendeva che mollassi impegni, appuntamenti, scadenze di lavoro, etc, prendessi ferie e corressi da lei.
Stavo a Venezia, lei a Torino. "Se prendi il FrecciaRossa ce la fai",
Voleva essere accompagnata a fare shopping, aveva BISOGNO di un vestitino, borsa, scarpe & bigiotteria (a spese mie), perche' stasera usciva con le amiche.
Ah, dovevo anche accompagnarla al locale e venirla a riprendere, ma NON stare con loro, perche' era una serata tra donne.
Ovviamente ho rifiutato.
Sono seguiti mille-mila squilli di telefono, anche da numeri sconosciuti, messaggi WhatsApp a iosa, con conseguenti interruzioni di lavoro.

Non era carina e non stavamo insieme.
Sono "cretino, cinico e stronzo, coglione" (cit.) anche io?

Inner_Beauty89 18-09-2021 12:59

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da TheCopacabana (Messaggio 2639067)
Vorrei fare delle osservazioni, e probabilmente urteo' la sensibilita' di qualcuno.

Parto dal titolo:

La tizia minaccia di suicidarsi.
Se fosse stata normale o brutta, avrebbe avuto la nostra approvazione e il nostro incoraggiamento?
"Dai, cara, sbrigati ad ammazzarti, cosi' mi faccio un selfie col tuo cadavere. Chissa' quanti like!"


Una persona non vuole stare con un'altra, e pertanto viene definita "cretino, cinico e stronzo, coglione" (cit. dai post precedenti)
Oh, bene. Io sono mooOOOooolto carino, e PRETENDO di stare (si, in quel senso la') con tutte le ragazze del forum, altrimenti mi suicido.
Tutte quelle che si rifiutano, dovrebbero essere definite come sopra?


Ancora: il tizio ha detto che

Prima osservazione: pare che non c'e' stata nessuna relazione. Non si sono mai messi insieme. Ma il tizio viene condannato lo stesso.
Seconda osservazione: lui ha detto la verita' all'infermiera. Ok, magari in maniera nuda e cruda. Ma sarebbe stato meglio che avesse usato delle scuse, giri di parole, e non avesse detto come stavano le cose?


Altro argomento:
Il tizio del primo post NON vuole stare con una 17-enne, e quindi viene condannato.
Inner_Beauty89 STA con una 16-enne, e quindi viene condannato.
Come fai, sbagli. Qual e' la soluzione giusta? Chiudersi dentro l'armadio per evitare le ragazzine?


A proposito di gente con "idee particolari"...
Qualche anno fa ho conosciuto una ragazza ben piu' grandicella di 17 anni, che aveva delle idee un po' bizzarre.
Mi chiamava la mattina al lavoro, pretendeva che mollassi impegni, appuntamenti, scadenze di lavoro, etc, prendessi ferie e corressi da lei.
Stavo a Venezia, lei a Torino. "Se prendi il FrecciaRossa ce la fai",
Voleva essere accompagnata a fare shopping, aveva BISOGNO di un vestitino, borsa, scarpe & bigiotteria (a spese mie), perche' stasera usciva con le amiche.
Ah, dovevo anche accompagnarla al locale e venirla a riprendere, ma NON stare con loro, perche' era una serata tra donne.
Ovviamente ho rifiutato.
Sono seguiti mille-mila squilli di telefono, anche da numeri sconosciuti, messaggi WhatsApp a iosa, con conseguenti interruzioni di lavoro.

Non era carina e non stavamo insieme.
Sono "cretino, cinico e stronzo, coglione" (cit.) anche io?

Aspetta, però.
Ho come l'impressione, forse mi sbaglio, che l'epiteto "coglione" sia stato usato non per la relazione in sé, intrapresa dall'uomo, ma per una ipotetica, possibile mancanza di tatto nel comprendere l'enorme responsabilità che deriva dal rapportarsi con una ragazza così giovane e con questa differenza d'età.
Leggo, nelle parole di chi contesta la storia, un velato sospetto di aver accelerato il rapporto, soprattutto da parte dell'uomo, nei confronti di una persona alle prese con le sue fragilità.

Per il resto: non sono fidanzato con questa ragazza; entrambi ci vogliamo bene e proviamo un profondo affetto reciproco, che rischia di sconfinare in altro.
Ho sbagliato alcune cose con lei e ha avuto il coraggio comunque di venirmi incontro, mostrandosi dolce e comprensiva nei miei riguardi.
Ma sa anche essere testarda e determinata quando vuole; per la prima volta quest'anno abbiamo avuto avuto qualche battibecco e devo ammettere che è una tipa tosta.
Caratteristica che in una ragazza ho sempre amato.
Anche qui, però, ha dimostrato una forte volontà di riavvicinamento, nonostante abbia chiaramente capito i sentimenti che provo e abbia sempre ribadito a chi le chiedeva di me, che "Inner è quello che mi ha cresciuto qui".

Il "momento del coglione" non ha età.

gaucho 18-09-2021 13:00

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2639063)
Per me la persona che ha avuto più "colpa" in questa vicenda è stata l'infermiera. Non è stata professionale, avrebbe dovuto affrontare la cosa in modo diverso.


Concordo, penso che prima di fare qualcosa di sua iniziativa avrebbe dovuto consultarsi con un medico

zoe666 18-09-2021 13:24

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Alcuni commenti son davvero di un moralismo estremo.
Farsi curare? andare in terapia? andare in galera se si ha una foto di una 17 enne sul telefono? :interrogativo: ma seriamente?
Non è contro la legge, a volte il desiderio può scatenarsi anche per persone più piccole. Desiderio nel caso di Inner oltretutto ben ponderato, da quel che mi sembra.
Quando avevo 31 anni mi trovai in casa una ragazzina di 17 anni che ci provò con me, non mi ispirava tantissimo quindi picche, ma se mi fosse piaciuta, onestamente non mi sarei fatta alcun problema di sorta.
Son quindi una pedofila per una parte della sacra utenza che sa sempre cosa è giusto e cosa è sbagliato:interrogativo:

TheCopacabana 18-09-2021 13:27

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2639073)
...l'epiteto "coglione" sia stato usato non per la relazione in sé, intrapresa dall'uomo,

Quote:

lui disse cinicamente che non poteva mettersi con lei perchè soffriva di disturbi mentali
Non sono sicuro che una relazione ci sia mai stata, dal post non si capisce. Aspettiamo chiarimenti.


Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2639073)
Per il resto: non sono fidanzato con questa ragazza

Scusami, avevo capito diversamente. Errore mio

Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2639073)
Il "momento del coglione" non ha età.

:D Ci sono cascato anch'io, con 10 anni di differenza

idk 18-09-2021 13:33

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
La sgradevole parola che nessuno di noi vorrebbe mai pronunciare ma che andrebbe rispolverata per identificare questo tipo di situazioni borderline è una: pedofilia. Si tratta di una condizione psichiatrica che pone l'individuo adulto nella condizione di essere sessualmente attratto da bimbi o ragazzini senza che vi sia necessariamente implicata l'intenzione di passare alle vie di fatto. Prevedibilmente qualcuno ora mi ribatterà "Ma ha ben 16anni!". Certo, ma quei corpi sono ancora acerbi. La maturità psicologica è completamente assente, la personalità è accennata ad un livello embrionale. Sono fattori decisivi che vi pongono con entrambi i piedi nel territorio delle parafilie, vi piaccia o meno. Il resto è bugia. Se volete attaccarvi al cavillo burocratico dell'età legale per rigettare l'infamia di quel termine, accolgo l'obiezione ma rilancio con efebofilia. Ti eccita l'efebo per una qualche misteriosa ragione. Ma si configura a pieno titolo come parafilia patologica. Patologica lo aggiungo io per la distruttività che potenzialmente arreca alla psiche del ragazzino di turno quando non viene prontamente riconosciuta e addomesticata come tale.
I vostri psicoterapeuti talvolta sono troppo attirati dai vostri soldi per ricordarvi che siete lerci, non prendete per oro colato le loro opinioni moderate.
Il quadro esposto è reso ancora più preoccupante dal fatto che a scatenare queste parafilie siani stati ambienti collegati alla chiesa e volontariato, quindi idealmente luoghi adibiti all'accoglienza di ragazzini in condizione di disagio socio-economico o direttamente psichico. Molte di queste figure adulte preposte all'assistenza perdono di vista il ruolo, e forti della circonvenzione d'incapace affondano il colpo. Ma non c'è alcuna ragione comprensibile per cui la carne illibata di una fragile ragazzina debba finire nelle grinfia di un adulto formalmente preposto alla sua assistenza. Non è il prete a essere geneticamente incline alla pedofilia, è la situazione a trasformarlo. Sporcizia che si aggiunge ad altra sporcizia. Non c'è da meravigliarsi che un utente abbia chiesto, schifato, la cancellazione.

gaucho 18-09-2021 13:50

Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Pethofilo!! Eufecosofilo!!! Rassista!!!222

Crepuscolo 18-09-2021 13:52

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Ma questa qua come ha fatto a perdere un anno nel corso della discussione? Non aveva 17 anni all'inizio?

Crepuscolo 18-09-2021 14:09

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Ora ho letto, non avevo prestato attenzione a tutti i commenti, pensavo si stesse ancora parlando della vicenda iniziale.

idk 18-09-2021 14:11

Questi pattern di pensiero patologico, riassumendo, sono diretta conseguenza del fatto che le mancate esperienze sessuali in periodo adolescenziale tenti di ricercarle fuori tempo massimo, quando ormai sei vecchio per quella esperienza. Sono fattori psicologici che denotano la mancata maturità sessuale avvenuta, o più tristemente una libido maschile rimasta inespressa e ora sfociata in parafilia.

Trinacria 18-09-2021 14:14

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Al di là del fatto che sia giusto o meno, mi piacerebbe sapere che potranno mai avere in comune una diciassettenne e un trentenne. Di che parleranno? Di dove appiccicare gli adesivi del diario e dell'ultima puntata del suo teen drama preferito? Usciranno sempre da soli o andranno anche al parchetto a giocare con gli amici?

limitless 18-09-2021 14:23

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Mio zio e sua moglie si sono conosciuti quando lui aveva 35 anni e lei solo 15, si sono sposati qualche anno dopo e adesso sono più di 30 anni che stanno insieme.

Non so se la cosa creò scandalo all'epoca, non ho mai chiesto ne mi è mai interessato saperlo :pensando:

Inner_Beauty89 18-09-2021 14:25

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da idk (Messaggio 2639091)
La sgradevole parola che nessuno di noi vorrebbe mai pronunciare ma che andrebbe rispolverata per identificare questo tipo di situazioni borderline è una: pedofilia. Si tratta di una condizione psichiatrica che pone l'individuo adulto nella condizione di essere sessualmente attratto da bimbi o ragazzini senza che vi sia necessariamente implicata l'intenzione di passare alle vie di fatto. Prevedibilmente qualcuno ora mi ribatterà "Ma ha ben 16anni!". Certo, ma quei corpi sono ancora acerbi. La maturità psicologica è completamente assente, la personalità è accennata ad un livello embrionale. Sono fattori decisivi che vi pongono con entrambi i piedi nel territorio delle parafilie, vi piaccia o meno. Il resto è bugia. Se volete attaccarvi al cavillo burocratico dell'età legale per rigettare l'infamia di quel termine, accolgo l'obiezione ma rilancio con efebofilia. Ti eccita l'efebo per una qualche misteriosa ragione. Ma si configura a pieno titolo come parafilia patologica. Patologica lo aggiungo io per la distruttività che potenzialmente arreca alla psiche del ragazzino di turno quando non viene prontamente riconosciuta e addomesticata come tale.
I vostri psicoterapeuti talvolta sono troppo attirati dai vostri soldi per ricordarvi che siete lerci, non prendete per oro colato le loro opinioni moderate.
Il quadro esposto è reso ancora più preoccupante dal fatto che a scatenare queste parafilie siani stati ambienti collegati alla chiesa e volontariato, quindi idealmente luoghi adibiti all'accoglienza di ragazzini in condizione di disagio socio-economico o direttamente psichico. Molte di queste figure adulte preposte all'assistenza perdono di vista il ruolo, e forti della circonvenzione d'incapace affondano il colpo. Ma non c'è alcuna ragione comprensibile per cui la carne illibata di una fragile ragazzina debba finire nelle grinfia di un adulto formalmente preposto alla sua assistenza. Non è il prete a essere geneticamente incline alla pedofilia, è la situazione a trasformarlo. Sporcizia che si aggiunge ad altra sporcizia. Non c'è da meravigliarsi che un utente abbia chiesto, schifato, la cancellazione.

Mi dispiace, idk, ma la tua accusa è estremamente grave ed arbitraria, avendo abusato di termini non idonei alla situazione, descrivendo un quadro che non c'è.
Da quando la conosco, non mi sono mai permesso di approfittare del mio ruolo per allungargli la mani.
Ti dirò di più: conosco di vista la famiglia, da anni.
Ci scambio quattro chiacchere da anni, e sanno del mio ruolo e di come mi comporto all'interno dell'ambiente.
Hanno entrambi il mio numero personale di cellulare, dove in teoria possono contattarmi a loro discrezione.
Non conosci il contesto, e spari a salve inventando sotterfugi che non esistono.
Negli anni mi sono costruito una reputazione e tutti sanno della mia affidabilità.
Quindi se decidessi di andare fino in fondo, di certo non potrei nascondermi e fare il vago.
Un uomo adulto, quale sono, sa perfettamente distinguere la sfera privata da quella pubblica, rimanendo all'interno dei margini della professionalità; ciò che provo per la ragazza è esente dal mio ruolo di Responsabile e Coordinatore all'interno della struttura.
La pedofilia indica un interesse figlia di una parafilia, nei confronti di soggetti prepuberi, cosa che a 16 anni non si è.
La Chiesa dove lavoro accoglie famiglie di vario stato sociale; generalmente sono persone del quartiere che vivono nelle case popolari, ma sempre più spesso attiriamo gente da fuori e benestante, a giudicare dai mezzi con cui arrivano per riprenderseli.
La storia dei cattivoni che si approfittano dei deboli non esiste, e te la potevi sinceramente risparmiare.
L'ambiente in sé non scatena nulla; se una persona ha un problema se lo porterà ovunque andrà.
Mi dispiace per te, ma anche quando ho sbagliato, ho sempre fatto tutto alla luce del sole, ragion per cui non mi sento sporco per quello che provo.

onisco 18-09-2021 14:31

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da Smeraldina (Messaggio 2638789)
scena straziante

Lei forse aveva un carattere borderline e probabile il 32enne quqlche problama correlato. L'infermiera dell'ospedale era meglio se ci pensava due volte a metterli in contatto!

onisco 18-09-2021 14:40

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2639113)
Ti dirò di più: conosco di vista la famiglia, da anni.

Lei ha un buon rapporto con la famiglia?

Inner_Beauty89 18-09-2021 14:50

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da onisco (Messaggio 2639121)
Lei ha un buon rapporto con la famiglia?

Ha un rapporto un po' conflittuale col padre, ma come tante altre ragazze della sua età.
Ha sicuramente degli alti e bassi e qualche carenza affettiva.
Motivo per cui ho sempre ritenuto opportuno muovermi con massima cautela e con i piedi di piombo.

Franz86 18-09-2021 14:58

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2639099)
Ma questa qua come ha fatto a perdere un anno nel corso della discussione? Non aveva 17 anni all'inizio?

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2639104)
Ora ho letto, non avevo prestato attenzione a tutti i commenti, pensavo si stesse ancora parlando della vicenda iniziale.

Nono, c' è stata una sovrapposizione ma l' anno in meno è comunque legato alla vicenda iniziale.
E' tutta colpa di Pokorny, se leggi i suoi primi post lui ipotizza che storie del genere evolvano nel tempo, per cui in questo scenario la diciassettenne conosce il suo partner vecchiardo quando ancora era sedicenne.





Chiamo volutamente in causa il signor Pokorny perché uno dei suoi tormentoni è proprio questo di essere metodicamente ignorato nelle discussioni.
http://emoticonforum.altervista.org/...ine/zizi/8.gif

~~~ 18-09-2021 15:21

Il termine pedofilia è usato a sproposito in quanto si riferisce a soggetti pre-puberi, e quand'anche si avessero pensieri o fantasie pedofile ciò non basterebbe a definire la tal persona come LERCIA dall'alto di non si sa quale scranno morale, visto che fin tanto che la cosa non intacca altri è una cosa che riguarda esclusivamente la persona e la propria mente; se mai può diventare patologico quando i pensieri si presentano in maniera ossessiva causando disagio in primis a chi li prova; quanto al pensiero del passare “all'atto”, non è scontato che ci sia ma si tratta comunque di un altro discorso, di un qualcosa che sarebbe estremamente dannoso per altri, non di qualcosa che rimane confinato nella propria mente, e ricordo che spesso può capitare proprio chi ha subito abusi in tenera età di avere pensieri intrusivi di quel tipo (per una sorta di identificazione con l'aggressore, una difesa del cervello in cui si è dalla parte di chi è in controllo della situazione, contrariamente a quando si subiva senza poter reagire), per cui si ritiene sporco e si colpevolizza pensando di essere mostruoso e uguale a chi lo ha traumatizzato.


(scusate per il post un po' pasticciato ma sono da telefono e inoltre l'argomento è complesso e difficilmente sviscerabile in poche righe)

idk 18-09-2021 15:22

Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2639113)
Mi dispiace, idk, ma la tua accusa è estremamente grave ed arbitraria, avendo abusato di termini non idonei alla situazione, descrivendo un quadro che non c'è.
Da quando la conosco, non mi sono mai permesso di approfittare del mio ruolo per allungargli la mani.
Ti dirò di più: conosco di vista la famiglia, da anni.
Ci scambio quattro chiacchere da anni, e sanno del mio ruolo e di come mi comporto all'interno dell'ambiente.
Hanno entrambi il mio numero personale di cellulare, dove in teoria possono contattarmi a loro discrezione.
Non conosci il contesto, e spari a salve inventando sotterfugi che non esistono.
Negli anni mi sono costruito una reputazione e tutti sanno della mia affidabilità.
Quindi se decidessi di andare fino in fondo, di certo non potrei nascondermi e fare il vago.
Un uomo adulto, quale sono, sa perfettamente distinguere la sfera privata da quella pubblica, rimanendo all'interno dei margini della professionalità; ciò che provo per la ragazza è esente dal mio ruolo di Responsabile e Coordinatore all'interno della struttura.
La pedofilia indica un interesse figlia di una parafilia, nei confronti di soggetti prepuberi, cosa che a 16 anni non si è.
La Chiesa dove lavoro accoglie famiglie di vario stato sociale; generalmente sono persone del quartiere che vivono nelle case popolari, ma sempre più spesso attiriamo gente da fuori e benestante, a giudicare dai mezzi con cui arrivano per riprenderseli.
La storia dei cattivoni che si approfittano dei deboli non esiste, e te la potevi sinceramente risparmiare.
L'ambiente in sé non scatena nulla; se una persona ha un problema se lo porterà ovunque andrà.
Mi dispiace per te, ma anche quando ho sbagliato, ho sempre fatto tutto alla luce del sole, ragion per cui non mi sento sporco per quello che provo.

Non ho insinuato che le hai fatto qualcosa di male o che sei in procinto di farlo, ma ho tentato una descrizione (con tutti i limiti di fallibilità attribuibili ad un osservatore esterno) di quelli che sono i tuoi processi mentali patologici, ahimè oggettivi. L'accusa, se scegli di configurarla come tale, la percepisci perché non sentendoti a tuo agio nel terreno impervio della psicopatologia, la interpreti non nella funzione descrittiva del fenomeno (come sarebbe meglio fare) ma colpevolizzante. Come posso accusare ad un paziente oncologico di avere un tumore? Io ho servito lui quella che ritengo essere l'anamnesi.
Ti ho anche scritto preventivamente, nel primo messaggio, che accoglievo e riconoscevo ogni obiezione in quel senso, non puoi essere un pedofilo. Ma il discorso, per interpretarlo meglio, era necessario allargarlo alle zone più scomode. Pazienza se il termine era forte, te l'ho corretto puntualmente in efebofilia, perché per me quella è la tua zona d'ombra da esplorare. Non il giusto o sbagliato, il nodo concettuale è sa ricercarsi nelle parafilie.
Il discorso è allargato e comprende gli ambienti che hai bazzicato tu, quelli sono gli ambienti in cui questo tipo di parafilie hanno terreno fertile e possono concretizzarsi. Ho parlato di preti che cadono in tentazione, cosa risaputa e fenomeno triste mai del tutto veramente approfondito. Stiamo qua da decenni a chiederci come mai siano proprio i preti a cadere in quelle porcherie, e la ragione ho provato a dartela. Ambienti che presentano criticità unite a scarsa consapevolezze della parafilia. I miei sono campanelli d'allarme, fanne ciò che vuoi non è necessario ascoltarli, infondo il discorso che ho fatto se lo rileggi a mente fredda, è generalizzabile a chiunque. Ribadisco il pessimo lavoro del tuo psicoterapeuta in quanto mi hai servito sul piatto tutta una serie di giustificazioni inutili che riconfermano il fatto che non sei per niente a tuo agio dentro a questa dinamica torbida.

Edwin 18-09-2021 15:44

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Non sapevo che lercio fosse una descrizione neutra, a pensarci in effetti è un termine così medico
Chissà come mai innerbeuty l'ha presa male, sicuramente perchè non sa accettare la sua condizione serenamente e non per l'implicito giudizio alla sua persona dietro certi termini colpevolizzanti

idk 18-09-2021 16:01

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Originariamente inviata da Edwin (Messaggio 2639136)
Non sapevo che lercio fosse una descrizione neutra, a pensarci in effetti è un termine così medico
Chissà come mai innerbeuty l'ha presa male, sicuramente perchè non sa accettare la sua condizione serenamente e non per l'implicito giudizio alla sua persona dietro certi termini colpevolizzanti

Se il problema lo identifichi nella terminologia, dimostri di essere tu quello a fare un discorso moralistico. Come se l'essere lerci sia qualcosa di necessariamente censurabile. Io ho parlato della necessità di identificare e consapevolizzarsi con il proprio lato lercio. Volete nascondervi dietro una parvenza di rispettabilità morale anziché prendere il termine per ciò che descrive, pazienza.

Edwin 18-09-2021 16:06

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da idk (Messaggio 2639139)
Se il problema lo identifichi nella terminologia, dimostri di essere tu quello a fare un discorso moralistico. Come se l'essere lerci sia qualcosa di necessariamente censurabile. Io ho parlato della necessità di identificare e consapevolizzarsi con il proprio lato lercio. Volete nascondervi dietro una parvenza di rispettabilità morale anziché prendere il termine per ciò che descrive, pazienza.

Ma no anche la mia era una descrizione priva di giudizio di quel che hai fatto.

Immagino che anche il dire che GIUSTAMENTE la gente lascia il forum per lui sia neutra come cosa e unicamente descrittiva.
E' proprio un problema di terminologia.

A me fa solo strano che su un forum che -in teoria - dovrebbe essere di mutuo soccorso si dice alla gente che è lercia e che giustamente la gente se ne va per lui.
E mi fa ancora più strano che non si riesca a riconoscere la problematicità dietro certi comportamenti.
Il mio fastidio 'sta solo qua

Edwin 18-09-2021 16:16

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Per inciso, capisco quanto sia un discorso delicato e quanto certe cose possano infastidire e sconvolgere chiunque, non voglio sindacare su quanto sia giusto o sbagliato quel che potete provare nei confronti di cose del genere.

Però se il disturbo di cui soffro fosse poco accettato e mi sentissi rivolgere certi commenti, sebbene non abbia fatto realmente del male a nessuno, mi devasterebbero.

Varano 18-09-2021 16:28

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2639147)
mi censuro per evitare ripercussioni


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onisco 18-09-2021 16:38

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2639124)
Motivo per cui ho sempre ritenuto opportuno muovermi con massima cautela e con i piedi di piombo.

Mi viene da pensare al confine tra cautela e agire in una direzione stabilita (relazione con ragazza) ma in modo dissimulato, ambiguo, distante (atteggiamento che può pure lavorare legando a sé chi è vulnerabile da quel punto di vista).

Cioè io direi meglio chiarire molto bene a tutte le persone coinvolte che tu vuoi starci, con questa ragazza, se è quella la direzione che desideri di fatto (anche solo nella misura in cui lasci che accada). Farti aiutare nel caso a trovare il modo di comunicare queste tue intenzioni e gestire conseguenze.

zoe666 18-09-2021 16:45

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 2639133)
Il termine pedofilia è usato a sproposito in quanto si riferisce a soggetti pre-puberi, e quand'anche si avessero pensieri o fantasie pedofile ciò non basterebbe a definire la tal persona come LERCIA dall'alto di non si sa quale scranno morale, visto che fin tanto che la cosa non intacca altri è una cosa che riguarda esclusivamente la persona e la propria mente; se mai può diventare patologico quando i pensieri si presentano in maniera ossessiva causando disagio in primis a chi li prova; quanto al pensiero del passare “all'atto”, non è scontato che ci sia ma si tratta comunque di un altro discorso, di un qualcosa che sarebbe estremamente dannoso per altri, non di qualcosa che rimane confinato nella propria mente, e ricordo che spesso può capitare proprio chi ha subito abusi in tenera età di avere pensieri intrusivi di quel tipo (per una sorta di identificazione con l'aggressore, una difesa del cervello in cui si è dalla parte di chi è in controllo della situazione, contrariamente a quando si subiva senza poter reagire), per cui si ritiene sporco e si colpevolizza pensando di essere mostruoso e uguale a chi lo ha traumatizzato.


(scusate per il post un po' pasticciato ma sono da telefono e inoltre l'argomento è complesso e difficilmente sviscerabile in poche righe)

finiti i ringrazia ma mi ritrovo totalmente in questo commento.

Inner_Beauty89 18-09-2021 17:08

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da idk (Messaggio 2639134)
Non ho insinuato che le hai fatto qualcosa di male o che sei in procinto di farlo, ma ho tentato una descrizione (con tutti i limiti di fallibilità attribuibili ad un osservatore esterno) di quelli che sono i tuoi processi mentali patologici, ahimè oggettivi. L'accusa, se scegli di configurarla come tale, la percepisci perché non sentendoti a tuo agio nel terreno impervio della psicopatologia, la interpreti non nella funzione descrittiva del fenomeno (come sarebbe meglio fare) ma colpevolizzante. Come posso accusare ad un paziente oncologico di avere un tumore? Io ho servito lui quella che ritengo essere l'anamnesi.
Ti ho anche scritto preventivamente, nel primo messaggio, che accoglievo e riconoscevo ogni obiezione in quel senso, non puoi essere un pedofilo. Ma il discorso, per interpretarlo meglio, era necessario allargarlo alle zone più scomode. Pazienza se il termine era forte, te l'ho corretto puntualmente in efebofilia, perché per me quella è la tua zona d'ombra da esplorare. Non il giusto o sbagliato, il nodo concettuale è sa ricercarsi nelle parafilie.
Il discorso è allargato e comprende gli ambienti che hai bazzicato tu, quelli sono gli ambienti in cui questo tipo di parafilie hanno terreno fertile e possono concretizzarsi. Ho parlato di preti che cadono in tentazione, cosa risaputa e fenomeno triste mai del tutto veramente approfondito. Stiamo qua da decenni a chiederci come mai siano proprio i preti a cadere in quelle porcherie, e la ragione ho provato a dartela. Ambienti che presentano criticità unite a scarsa consapevolezze della parafilia. I miei sono campanelli d'allarme, fanne ciò che vuoi non è necessario ascoltarli, infondo il discorso che ho fatto se lo rileggi a mente fredda, è generalizzabile a chiunque. Ribadisco il pessimo lavoro del tuo psicoterapeuta in quanto mi hai servito sul piatto tutta una serie di giustificazioni inutili che riconfermano il fatto che non sei per niente a tuo agio dentro a questa dinamica torbida.

Interessante come tu stia tentando in tutti i modi di fare una diagnosi a distanza su presunte patologie, senza avere i giusti strumenti per poterlo fare.
Non mi conosci di persona, non mi hai mai visitato, tantomeno hai valutato l'ipotesi concreta di analizzare il mio caso con un Manuale del DSM sotto mano, per cercare di offrire spunti per il mio caso.
Come conseguenza, è chiaro che la parola Patologia è usata a sproposito; mi sento colpevolizzato per il semplice fatto che hai montato una tua ipotesi non avendo le carte per poterlo fare, non essendo il mio terapeuta.
Non hai dati oggettivi a sostegno della tua tesi.

Stai accostando il mio sentimento alla parafilia, argomento che nulla a che a vedere con i sentimenti e l'affetto che si può provare per una persona; un vero predatore non nutre nulla di tutto questo per l'ipotetica vittima, oltre a non avere l'empatia e la capacità di conferire alcun significato particolare alla potenziale vittima.
Per il predatore l'unica cosa che conta è approfittare delle fragilità delle persone, puntando ciò che lui stesso ritiene l'anello debole.
Questo modo di fare non mi appartiene, ragion per cui non mi riconosco in quello che sostieni, avendo già spiegato per filo e per segno il percorso che mi ha portato a questa rivelazione.
Non nutro nessun sentimento simile per le altre ragazze del gruppo, eppure sono coetanee e vengono considerate dai loro pari ragazzi, carine.
Se il mio unico intento fosse assimilabile ad una parafilia, avrei avuto un pattern di comportamento completamente diverso.
Invece ho occhi solo per lei, pur chiaramente dando il giusto spazio per dialogare con le altre persone.

Ti permetti persino di accusare il mio terapeuta di non fare un buon lavoro e giudicare la bontà del suo operato, basandoti su dati ed informazioni che non puoi possedere.
Il mio disagio risiede nel non poter esternare a gesti, appieno, tutto quello che sento nei confronti di questa ragazza, e nel passaggio tra la vecchia consapevolezza di responsabile a quella nuova, di un uomo innamorato.
Al contrario di quello che pensi, a me sembra che il sangue amaro se lo stiano facendo venire tutte quelle persone intente ad imporre una propria visione morale.

pokorny 18-09-2021 17:32

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2639025)
Per Macron e sua moglie non ho visto tutto questo scandalo, quello sì che sarebbe il paradiso per gli psicanalisti

Credo più per gli studiosi di finanza e questioni dinastiche; si legge in giro che essa sempre potentissima fu e all'epoca lui non altrettanto lo era. Se due più due non fa cinque... ^_^

Sintra 18-09-2021 17:55

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Qua mi sembra che si parli degli adolescenti come se fossero angioletti pulitini e illibati, quando invece, di sovente, scopano a destra e a sinistra. Certo, lo fanno con i loro coetanei....tutti a posto con la testa loro invece. Chiaro che un adolescente non è ancora completamente formato, è più facilmente circuibile eccetera, ma non generalizzerei sui sedicenni, né sui trentenni a cui piace una sedicenne. Ognuno è fatto a modo suo, ogni rapporto è fatto a modo suo, e Innerbeauty, da tutti i post che ha scritto qui, mi sembra una brava persona.

Sarò una persona orribileh e orrendah ma mi sono appassionata alla sua vicenda con quella ragazza (sin dal thread dei segreti) e tifo per loro. Spero che, magari tra qualche anno, la loro relazione possa evolvere nella direzione sperata.

Kitsune 18-09-2021 18:01

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Io sono quasi stato con una ragazza che ha tentato il suicidio proprio in quel periodo ed è stato molto difficile. Una personalità complessa, autolesionista e depressa forse border ma non saprei. Ad un certo punto mi ha ferito e ho sentito la freddezza, la mancanza di empatia nel gesto. Mi sono accorto che il mio atteggiamento era cambiato di tutta risposta. Non riuscivo più ad essere gentile e disponibile come prima e rischiavamo di farci male a vicenda a continuare così e ci siamo salutati.
Situazioni diverse ma è solo per dire che è sfiancante, non è cosa per tutti. Sono persone che stanno male ma possono anche farne del male.. fisicamente, psicologicamente.. a se stesse e agli altri. Non vanno trattate come creaturine indifese da aiutare a prescindere e lanciarsi senza un piano e capacità.
Abbondarle a se stesse? è sbagliato ma se tu non sei in grado o non sei più in grado di aiutarle anzi magari l'averti in torno le fa stare peggio continui così fino a vedere il peggio concretizzarsi?

cancellato22544 18-09-2021 18:22

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
Inner io ti consiglio di riflettere molto sulla genuinità del tuo e del suo sentimento. Mi è capitato spesso, per il lavoro che facevo in passato, di essere in contatto con ragazzini di quell'età. E' spesso spontaneo, a quell'età, prendersi delle infatuazioni per chi ricopre un ruolo, mi è capitato spesso di essere oggetto di queste preferenze. Si vede la persona con quel ruolo sotto una luce diversa di come si può vedere un coetaneo, per cui è davvero molto facile che nasca questo genere di sentimento.
Ti dico poi che quel genere di infatuazione ha lunga durata. Il fratello di una mia amica ancora stravede per me. Non è neanche tanto più piccolo di me, ma frequentavo molto casa sua proprio quando aveva quell'età, e ora, a distanza di 15 anni, le dinamiche non sono cambiate.

Se pensi che il sentimento sia genuino da parte di entrambi fai passare degli anni, falla crescere. E' ancora un'adolescente, anche se a te può sembrare già adulta. Può esserlo di aspetto, può avere delle idee mature, può avere un carattere forte, ma rimane un'adolescente. Se siete davvero fatti l'uno per l'altra tra qualche anno sarà lo stesso. Che finisca la scuola, che si faccia le sue esperienze. Poi si vedrà. Ora come ora non mi sembra ci siano le condizioni per capire se quel sentimento sia il frutto di una naturale infatuazione per una figura di riferimento oppure davvero un sentimento genuino.

Sintra 18-09-2021 18:42

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2639172)
non una vecchia della mia età

Dai, non sei vecchiotta, sei ventenne c:

Keith 18-09-2021 19:48

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2639180)
Comunque che soddisfazione potrebbe mai esserci nell'andare con un ragazzino/ragazzina per un adulto?

Non lo so, a me non passerebbe neanche per l'anticamera del cervello di andare con una 16 enne, anche se qui ho visto che è una preferenza relativamente diffusa, sarà forse per un certo grado di inevitabile infantilismo, ma non ne faccio una colpa, anche io sono immaturo per l'età che ho. Penso sia normale per chi vive poco.
Con le adolescenti proprio non mi passerebbe per la capa, però ci sta perché io ne ho oltre 40.. che vergogna sarebbe... però non mi troverei neanche con una di 20-22 anni.. non mi sento proprio attratto.. hanno dei modi di fare, parlare e vestire che non mi attirano. La donna over 25-30 ha più gusto, ecco perché preferisco una una un po' più vecchiarella come me :)

Ezp97 18-09-2021 20:13

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Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2639185)
Io alle medie sognavo di fare sesso con la prof di inglese, diciamo sulla 40-50ina. Una trentenne sarebbe stato un sogno, altroché.

C'era la prof di matematica alle medie che faceva certi calcoli con il prof di arte nei bagni 😅

~~~ 18-09-2021 20:19

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Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2639222)
C'era la prof di matematica alle medie che faceva certi calcoli con il prof di arte nei bagni 😅

Renali?

tex89 18-09-2021 20:42

Re: Una diciassettenne carina lasciata da un trentaduenne
 
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Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2639222)
C'era la prof di matematica alle medie che faceva certi calcoli con il prof di arte nei bagni 😅

Certe pennellate.

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Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2639224)
Noi già alle elementari avevamo individuato che una maestra si fotteva un altro maestro. Un giorno lei entra in classe, credo in quarta o quinta, e dice “SI IO E RICCARDO FACCIAMO SESSO”

io sono rimasto traumatizzato.

Alle elementari!? :o E poi ci stupiamo perchè i ragazzini crescono su così :miodio:

Ezp97 18-09-2021 21:50

Comunque le prof di oggi sono molto più disinibite, infatti non c'è da stupirsi se accadono anche cose con gli alunni...


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